toma alla mente quella pagina miniata dell’antico manoscritto, con i suoi caratteri arcaici e il bordo decorato da otto teschi sogghignanti (sette dei quali avevano perso la mandibola ma riuscivano lo stesso a sogghignare), ciascuno racchiuso in una nicchietta a colonne.
Un improvviso attimo di dubbio. Questa non e che una pazzesca egira, una fuga insensata. Siamo sciocchi a prenderla sul serio, a investire anche solo dieci centesimi di capitale psicologico in un capriccio della fantasia. Ma su, lasciamo perdere l’Arizona e andiamo invece in Florida, a Fort Lauderdale, a Daytona Beach. Pensiamo un po’ a tutte le ninfette abbronzate e vogliose che aspettano solo di essere colte dai sofisticati ragazzi del nord!
Come e gia capitato in altre occasioni, sembra che Ned mi abbia letto nella mente. Mi lancia una penetrante occhiata interrogativa e mormora: — Vivere per sempre! Per l’eternita! Ma cosa potra esserci, di vero?
2
Ned
Il lato affascinante di questa storia, quello che costituisce una sfida, che rappresenta per me una ricompensa estetica, e che due di noi dovranno morire affinche gli altri due conseguano l’immortalita. Tali sono le condizioni offerte dai Custodi dei Teschi… sempre che: 1) Eli abbia tradotto esattamente il manoscritto; 2) quanto ci ha raccontato abbia qualcosa di concreto.
Secondo me la traduzione dovrebbe essere esatta, dato che Eli e spaventosamente meticoloso in questioni filologiche; ma bisogna sempre ammettere la possibilita di una burla, magari architettata da lui stesso. Che ci stia giocando un elaboratissimo scherzo?
Naturalmente quell’astuto ebreo, pieno com’e della fraudolenta scienza del ghetto, sarebbe capace di qualsiasi cosa: magari ha inventato una complicatissima storia per adescare tre sventurati
Molto probabilmente attribuisco a Eli una deviazione maggiore di quella che possiede in realta, e proietto in lui un po’ della mia morbosa e contorta instabilita da ermafrodita. In effetti lui sembra sincero: sembra proprio un bravo ragazzo ebreo.
In qualsiasi gruppo di quattro candidati all’Iniziazione, uno dei quattro deve sottomettersi volontariamente alla morte e un altro deve diventare la vittima dei due che sopravviveranno.
Per Eli il filosofo, quest’avventura e una versione lugubre dell’azzardo di Pascal, un viaggio esistenziale la cui meta sara o tutto o niente. Per me, Ned, il sedicente artista, e una questione estetica, un problema di forma e di appagamento.
Quale destino e riservato a ciascuno di noi?
Oliver, con la sua feroce bramosia di vivere, agguantera la borraccia della vita eterna; l’agguantera senz’altro, non ammettendo neanche per un istante la possibilita di essere uno dei due che devono scomparire. E Timothy, naturalmente, se ne tornera via dall’Arizona vivo e intatto, agitando allegramente la camicia con cui e nato. Appartiene a una stirpe educata ad avere la meglio. Come puo permettersi di morire, con tutti i quattrini che un giorno diventeranno suoi? Immaginiamoci un po’ l’interesse composto del 6% annuo per… diciamo… 18 milioni di anni. Possiedera l’universo! E anche di piu!
E cosi questi due sono i nostri ovvii candidati all’immortalita. Percio Eli e io dovremo soccombere, volenti o nolenti. Quanto ai singoli ruoli, non e difficile capire a chi verranno assegnati. Eli sara l’ucciso, naturalmente: gli ebrei fanno sempre la parte della vittima, non e vero? Lo condiranno con belle parole mielate, ringraziandolo per aver scoperto negli archivi ammuffiti il segreto della vita eterna; e al giusto momento del rito l’afferreranno e
Cio lascia soltanto me come volontario per il sacrificio. La decisione (dice sempre Eli, citando l’appropriato versetto dei Libro dei Teschi) deve essere automaticamente spontanea, deve sgorgare da un autentico desiderio di immolarsi; altrimenti non emanera le vibrazioni giuste.
Benissimo, signori, sono ai vostri comandi. Pronunciate l’ordine e faro del mio meglio, del mio migliore meglio. Un atto di volonta pura, forse l’unico che io abbia mai concepito. Pero pongo due condizioni.
Timothy, tu devi pescare nei tuoi milioni in titoli di Wall Street e finanziare una degna edizione delle mie poesie, con legatura artistica e carta distinta, e con una presentazione critica di qualcuno che s’intenda di questa roba: Trilling, Auden, Lowell, uno di questo calibro. Se io muoio per te, Timothy, se verso il mio sangue affinche tu possa vivere per sempre, farai questo per me?
E tu, Oliver: anche a te chiedo un servigio, signor mio. Il «quid pro quo» e un «sine qua non», come direbbe Eli. L’ultimo giorno della mia vita vorrei avere un’ora in privato con te, mio caro e bellissimo amico. Desidero arare il tuo suolo vergine. Sii mio infine, amato 01! Ti prometto di non far risparmio di vaselina. Il tuo corpo levigato, ardente, quasi implume; le tue natiche sottili e atletiche; il tuo dolce bocciol di rosa ancora inviolato. Per me, Oliver. Per me, per me, per me, tutto per me. Daro per te la vita se mi cederai per un solo pomeriggio il deretano. Non sono romantico? Non e delizioso, il tuo dilemma? Dimmi di si, Oliver, altrimenti non se ne fa nulla. D’altra parte anche tu lo desideri. Tu non sei affatto un puritano: sei un uomo pratico, di quelli che pensano prima a se. Constaterai i vantaggi della resa. Ti sentirai meglio. Accontenta il tuo supplice, Oliver. Altrimenti, niente accordo.
3
Timothy
Eli prende tutta questa faccenda molto piu sul serio di noialtri. Mi sembra logico: e stato lui a scoprire il manoscritto e a organizzare la spedizione. E in ogni caso possiede quella dote quasi mistica, quella sfrenatezza repressa tipica degli europei orientali, che consente di entusiasmarsi forte per qualcosa che in ultima analisi si sa benissimo che e solo immaginario. Suppongo che sia una caratteristica degli ebrei, legata a filo doppio con la cabala. O almeno io la considero una caratteristica ebraica, insieme all’intelligenza elevata, alla vigliaccheria, e alla passione di far denaro; ma in fin dei conti cosa cavolo ne so, io, degli ebrei?
Consideriamo noi quattro. Oliver e il piu intelligente, non c’e il minimo dubbio. Ned e il vigliacco: basta guardarlo, che si fa piccino. Io sono quello coi quattrini, benche Dio solo sappia che non c’entro per niente col farli. Ecco qua le cosiddette caratteristiche ebraiche. E il misticismo? Eli e un mistico. Forse, semplicemente, non vuole morire. C’e qualcosa di mistico, in questo?
No, non in questo. Ma credere che esista davvero quel culto di immortali babilonesi o egiziani o chissacosa, che vivono nel deserto; credere che se andiamo da loro e pronunciamo le giuste parole ci conferiranno il privilegio dell’immortalita… Oh Signore! Chi potrebbe berla? Eli l’ha bevuta. Anche Oliver, forse. Ned? No, Ned no. Ned non crede in niente, neanche in se stesso. E neppure io. Potete scommetterci il settebello.
E allora perche ci vado?
Come ho risposto a Eli: in questo periodo dell’anno, in Arizona fa caldo. E a me piace viaggiare. Inoltre penso che potrebbe essere un’esperienza divertente assistere alla rivelazione del mistero, osservare i miei compagni mentre giriamo a destra e a sinistra cercando il loro destino la nelle
Come ha detto mio padre alla mia partenza in veste di matricola, dopo avermi ricordato che rappresentavo l’ottava generazione di Winchester maschi che frequentasse quell’antica e nobile universita: — Non dimenticare mai