indugia ancora nell’aria. Cara Elaine, quando mi svegliai quella mattina avevo sulle mie labbra il sapore di te. Cara Kitty, io…
Oh, Dio santo! Kitty.
20
C’era sempre il pericolo di essere sorpreso. Lui lo sapeva che doveva stare all’erta. Quella era un’epoca di cacciatori di streghe, nella quale chiunque si differenziava dalle norme della comunita veniva scovato e bruciato sul rogo. C’erano spie dappertutto, a caccia del segreto del giovane Selig, alla ricerca della spaventosa verita che lo riguardava. Anche la signorina Mueller, la sua insegnante di biologia. Una donna grassa e tozza, piccoletta, sui quaranta, una faccia da funerale e le occhiaie nere; simile a un’attivista di una qualche sconosciuta setta segreta portava i capelli tagliati brutalmente corti, la nuca che mostrava sempre una peluria corta e ispida frutto di una recente rasatura, e ogni giorno arrivava in classe con un grigio grembiule da laboratorio. La signorina Mueller era molto addentro nel settore dei fenomeni extrasensoriali e occulti. Naturalmente, non si usavano frasi come 'molto addentro' nel 1949, quando David Selig frequentava le sue lezioni, ma lasciamo passare l’anacronismo: lei era in anticipo sui suoi tempi, una hippie nata troppo presto. Scavava veramente dentro l’irrazionale, lo sconosciuto. Aveva visto in sogno la sua strada (insegnamento di biologia alle superiori) ed era, in fondo, quella che percorreva. Quello che la infiammava, davvero, erano cose come la telepatia, chiaroveggenza, telecinesi, astrologia, tutto il bagaglio della parapsicologia. Le provocazioni anche minime erano piu che sufficienti per distoglierla dalla lezione del giorno, lo studio del metabolismo o del sistema circolatorio o quel che era, e lanciarla in uno dei suoi sogni preferiti. Della sua generazione fu la prima a possedere l’
Naturalmente lei riprese le ricerche sulla percezione extrasensoriale che J.B. Rhine stava conducendo alla Duke University. Spaventava a morte David tutte le volte che ne parlava. Lui aveva costantemente paura che si abbandonasse alla tentazione di ripetere in classe alcuni esperimenti di Rhine, con la conseguenza di farlo saltar fuori dal suo nascondiglio. Naturalmente anche lui, a sua volta, aveva letto Rhine:
Inevitabile: si faceva vicina la catastrofe. L’argomento della settimana, improvvisamente, fu il cervello umano, le sue funzioni e le sue capacita. Guardate: questo e il cervello, questo e il cervelietto, questo e il midollo allungato. Un groviglio di sinapsi. Quella faccia di lardo di Norman Heimlich, a caccia di un 9, sapendo al millesimo che tasto toccare, alza la mano: — Signorina Mueller, credete che sara mai possibile alla gente leggere sul serio il pensiero, voglio dire non con trucchetti o altro che non sia vera e propria telepatia mentale? — Oh, la gioia della signorina Mueller! La sua faccia bitorzoluta tutta scintillante. Quella era un’imbeccata tutta per lei, per lanciarla in un’animata discussione su ESP, parapsicologia, fenomeni inspiegabili, modi supernormali di comunicazione e percezione, le ricerche di Rhine, eccetera, eccetera, un fiume d’irrilevanza metafisica. David sentiva il bisogno di nascondersi sotto il banco. La parola 'telepatia' lo fece sussultare. Gia sospettava che mezza classe avesse finito per capire che cos’era lui. Adesso un lampo di paranoia selvaggia. Mi stanno guardando, stanno fissandomi, additandomi, si danno leggeri colpetti sulla testa, annuiscono? Certamente queste erano paure irrazionali. Aveva ispezionato ogni mente della classe, ripetutamente, tante volte, nel tentativo disperato di divertirsi durante gli aridi momenti di noia, e sapeva bene che il suo segreto era salvo. I suoi compagni di classe, tutti giovani secchioni brooklyniani non avrebbero mai e poi mai sospettato la mascherata presenza di un superman in mezzo a loro. Si, lo ritenevano un tipo strano, ma non avevano la minima idea di
Nessuna possibilita di scampo. Il giorno seguente lei aveva con se le sue carte. — Queste sono note come carte Zener — spiego solennemente, tenendole ben sollevate, in vista, sventolandole come Wild Bill Hickok quando sta per dichiarare scala reale. Effettivamente David non aveva mai visto prima d’allora un mazzo di quelle carte, eppure gli erano familiari come il mazzo che i suoi genitori usavano nelle loro interminabili partite di canasta. — Queste carte furono progettate circa 25 anni fa alla Duke University dal dottor Karl E. Zener e dal dottor J.B. Rhine. Si chiamano anche 'carte ESP'. Chi sa dirmi cosa significa 'ESP'?
La tozza, ispida mano di Norman Heimlich stava ondeggiando in aria: — Percezione extrasensoriale, signorina Mueller!
— Bravissimo, Norman. — Lei comincio, distrattamente, a mescolare le carte. I suoi occhi, normalmente inespressivi, scintillavano con un’intensita ardente, da Las Vegas. Disse: — Il mazzo e formato da 25 carte, suddivise in cinque 'semi' o simboli. Ci sono cinque carte segnate con una stella, cinque con un cerchio, cinque con un quadrato, cinque con un disegno di linee ondulate e cinque con una croce o con un piu. Per tutto il resto identiche alle ordinarie carte da gioco. — Porse il mazzo a Barbara Stein, un’altra delle sue favorite, e le disse di riprodurre i cinque simboli sulla lavagna. — L’idea e questa: il soggetto esaminato guarda le carte una per una, coperte, e tenta di indovinare il simbolo che sta dall’altra parte. Il test puo essere eseguito in molti modi diversi. Talvolta chi pone il test da lui stesso una rapida occhiata a ogni carta, prima; questo offre al soggetto una possibilita di tirar fuori la risposta giusta dalla mente dell’esaminatore, se ci riesce. Altre volte ne il soggetto ne l’esaminatore guardano la carta, prima. A volte e permesso al soggetto di toccare la carta prima di dare la sua risposta. Talvolta al soggetto vengono bendati gli occhi, e altre volte si e permesso di fissare attentamente il retro della carta. Non ha nessuna importanza che metodo si segue, pero; lo scopo di fondo e sempre lo stesso: il soggetto deve determinare, servendosi di poteri extrasensoriali, il disegno che c’e sulla carta che lui non puo vedere. Estelle, supponi che il soggetto non possegga per niente poteri extrasensoriali, ma che proceda soltanto e unicamente buttandosi a indovinare. Quanti tentativi, possiamo aspettarci che azzecchi su un mazzo di 25 carte?
Estelle, colta di sorpresa, arrossi e sparo: — Uhm… dodici e mezzo?
Un sorriso aspro da parte della signorina Mueller, la quale si rivolse alla piu intelligente e piu felice gemella. — Beverly?
— Cinque, signorina Mueller?
— Esatto. C’e sempre e solo una probabilita su cinque di indovinare il seme giusto, per cui cinque dichiarazioni giuste su 25 e tutto quello che puo azzeccare chi punta solo sulla fortuna. Naturalmente, i risultati non sono mai cosi puliti. In un giro completo del mazzo potete azzeccarci quattro volte, poi nel giro seguente sei, poi cinque, e poi forse sette, e poi puo darsi soltanto tre, comunque la