di apparire contrariato. Addirittura chiese scusa. Mi spiace prof, non posseggo ESP. Umilmente il ragazzo deficiente ripercorse la strada per tornare al suo banco.
In uno sprazzo di rivelazione e di comunione, signorina Mueller, io avrei potuto giustificare tutta la tua ricerca, durata una vita intera, dell’improbabile, l’inesplicabile, l’ignoto, l’irrazionale. Il miracolistico. Pero io non ce l’avevo il coraggio per farlo. Dovevo pensare alla mia pelle, signorina Mueller. Dovevo restare un tipo irrilevante. Mi perdonerai? Invece di dire la verita, io ti ho imbrogliata, signorina Mueller, ti ho mandata a gironzolare ciecamente sui tarocchi, sui segni dello zodiaco, sui dischi volanti, su migliaia di vibrazioni surreali, su milioni di antimondi siderali apocalittici, quando il solo tocco della mia mente contro la tua sarebbe stato piu che sufficiente per curare la tua pazzia. Un mio tocco. Di un attimo. Di un batter d’occhio.
21
Questi sono i giorni della passione di David, quando lui si contorce sul suo letto di spine. Procediamo a piccoli tratti. Cosi fa meno male.
Martedi. Il giorno delle elezioni. Per mesi il clamore della campagna elettorale ha intorbidato l’aria. Il mondo libero sta per scegliersi il suo nuovo massimo leader. I camion propagandistici rumoreggiano per tutta Broadway, eruttando slogan. Il nostro prossimo Presidente! L’uomo per tutta l’America! Vota! Vota! Vota! Vota per X! Vota per Y! Le parole vuote si mescolano, si fanno confuse, si disperdono. Repubblican-Democratico. Democrat- Repubblicano.
Mercoledi. Mi trastullo con il compito finale di Yahya Lumumba fatto a meta. E con qualche altro progetto del genere, poche futili righe per ognuno. Non concludendo niente. Mi telefona Judith. — C’e un party — dice lei. — Sei invitato. Ci saranno tutti.
— Un party? Chi? Dove? Perche? Quando?
— Sabato sera. Vicino al Columbia. Da Claude Guermantes. Lo conosci? Professore di letteratura francese. — No, il nome non e Guermantes. L’ho cambiato per proteggere il colpevole. — E uno di quei nuovi professori carismatici. Giovane, dinamico, bello, un amico di Simone de Beauvoir, di Genet. Karl e io ci andiamo. E ci va un mucchio di altra gente. Lui invita sempre la gente piu interessante.
— Genet? Simone de Beauvoir? Ci saranno?
— Ma no, stupido, loro no. Pero ne varra la pena. I party di Claude sono i migliori che io conosca. Un brillante assortimento di personaggi.
— E vampiresco.
— Lui come prende cosi da. Ha insistito particolarmente che invitassi te.
— Ma come fa a conoscermi?
— Attraverso me — dice lei. — Abbiamo parlato di te. Ha una voglia pazza di incontrarti.
— I party non mi piacciono.
—
Conosco quel tono di voce, ammonitore. Non e proprio il momento di litigare. — Benissimo — dico, sospirando. — Sabato sera. Dammi l’indirizzo. — Perche sono cosi arrendevole? Perche lascio che Judith mi faccia ballare come vuole? E cosi che vado edificando il mio amore per lei, con queste capitolazioni?
Giovedi. Stendo due paragrafi, prima di pranzo, per Yahya Lumumba. Sono molto preoccupato per la sua reazione circa il lavoro che sto scrivendo per lui. Potrei finire per odiarlo. Se mai riusciro a finirlo.
Venerdi. Mi sveglio tutto dolorante, la febbre alta. Indubbiamente un attacco di febbre malarica psicosomatica. La mente irritata, esacerbata che flagella spietatamente il corpo indifeso. Tremiti seguiti da bollenti sudate seguite da tremiti. Vomito anche le budella. Mi sento vuoto. Una testa piena di paglia. Ahime! Non ce la faccio a lavorare. Scribacchio qualche riga pseudo-lumumbesca e getto via il foglio. Indisposto come un cane rognoso. Bene, una buona scusa, in ogni caso, per non andare a quello stupido party. Leggo i miei metafisici minori. Qualcuno di loro non e poi tanto minore. Traherne, Crashaw, William Cartwright. Per esempio, Traherne:
Puri sorgivi poteri che Corruzione detesta,
Simili al piu limpido Cristallo
O a nitido lucido Ottone
Si rivestirono volentieri dell’Immagine del loro Oggetto:
Impressioni Divine, quando giunsero,
Rapide invasero e infiammarono l’Anima mia.
Non e Materia questa, e Splendore
Che Paradiso arreca: e limpida Visione!
Felicita
Solo si mostra a chi purezza alberga.
Dopo questo vomitai di nuovo. Da non interpretarsi come espressione critica. Per un attimo mi sentii meglio.