Lew”; se una stella esplode, l’intestazione non e “Betelgeuse salta in aria”, ma “L’universo di Lew perde una stella”, e cosi via, e la stessa cosa per tutti, ciascuno e l’eroe del grande dramma della vita, Dick e Judy entrambi nei ruoli principali nelle loro menti, Paul Quinn e forse anche Betelgeuse; e ciascuno di voi sa che, se dovesse morire, l’intero universo si estinguerebbe come una luce spenta e questo, naturalmente, non e possibile; percio voi non morirete. Sapete di essere l’unica eccezione, che mantiene in piedi l’intera baracca con la propria continua esistenza. Tutti gli altri, Lew, voi lo sapete che moriranno, certo, perche sono le parti senza importanza, le comparse di cui il copione prevede la sparizione lungo la strada, ma non voi, oh, no, voi no di certo! Non e cosi, Lew, giu alla radice della vostra anima, giu a quei livelli misteriosi che voi visitate solo di tanto in tanto?

Dovetti sorridere.

— Forse e proprio cosi, dopo tutto. Ma…

— E cosi. E lo stesso per tutti. Lo era anche per me. Bene, la gente muore, Lew. Alcuni muoiono a vent’anni, altri a centoventi, ma e sempre una sorpresa. Rimangono li a osservare la grande oscurita che si apre davanti a loro e, mentre sprofondano nel baratro, dicono: “Mio Dio, allora mi sbagliavo, succede anche a me, anche a me!”. Che shock, che colpo tremendo per il proprio io scoprire che non si e l’unica eccezione che si pensava di essere. Ma e consolante, finche non arriva quel momento, abbarbicarsi all’idea che forse riuscirete a svignarvela, forse sarete l’eccezione. Tutti hanno quel pezzetto di speranza con cui vivere, Lew. Tutti tranne me.

— Pensate dunque che “vedere” sia cosi brutto?

— Mi ha distrutto. Mi ha strappato quell’unica grossa illusione, Lew, quella segreta speranza d’immortalita che ci permette di tirare avanti. Naturalmente, io dovevo tirare avanti, piu di quarant’anni, perche avevo “visto” che non sarei morto finche non ero vecchio. Ma questa sicurezza innalzo un muro intorno alla mia vita, un confine, un sigillo infrangibile. Ero poco piu di un ragazzo e avevo gia tirato la somma finale, avevo messo il punto alla fine della frase. Non potevo piu sperare di vivere tutta l’eternita, come tutti gli altri. Avevo solo quaranta e tanti anni davanti a me. Sapere una cosa del genere vi restringe la vita, Lew. Limita le scelte.

— Non e facile per me capire perche dovrebbe fare quell’effetto.

— Alla fine lo capirete.

— Forse per me non sara cosi, quando lo sapro.

— Ecco! — grido Carvajal. — Tutti pensiamo di essere l’eccezione!

27

La volta successiva, Carvajal mi parlo di come sarebbe avvenuta la sua morte. Disse che aveva meno di un anno di vita.

Sarebbe accaduto nella primavera del 2000, tra il 10 di aprile e il 25 di maggio; anche se pretendeva di conoscere la data e l’ora esatte, non era disposto a essere piu preciso al riguardo.

— Perche me lo nascondete?

— Perche non ci tengo a essere oppresso dal vostro nervosismo e dalle vostre ansie personali — fu la secca risposta. — Non voglio che quel giorno arriviate sapendo che e “il” giorno e mi capitiate davanti confuso ed emozionato.

— Ci saro anch’io? — esclamai, attonito.

— Certamente.

— Volete dirmi dove accadra?

— Nel mio appartamento. Voi e io saremo seduti a discutere di un problema che vi tormentera in quel periodo. Suonera il campanello. Io andro a vedere chi e e un uomo irrompera in casa, un uomo armato, con i capelli rossi, che…

— Aspettate un attimo. Una volta mi avete detto che nessuno vi ha mai disturbato nel vostro quartiere e che nessuno lo fara mai.

— Nessuno di quelli che ci vivono — preciso Carvajal. — Quest’uomo sara un forestiero. Ha avuto il mio indirizzo per errore — ha il numero dell’appartamento sbagliato — e deve ritirare una partita di droga, una sostanza usata dai tossicomani. Gli diro che non ho nessuna droga e lui si rifiutera di credermi; pensera che io stia facendo il doppio gioco e diventera violento, cominciando ad agitare la pistola e minacciandomi.

— E io cosa faccio nel frattempo?

— State a guardare.

— A guardare? Me ne sto li, con le braccia incrociate come uno spettatore?

— Solo a guardare. Come uno spettatore.

Notai un tono tagliente nella sua voce. Come se mi stesse dando un ordine: “Tu non farai niente in questa scena. Ne rimarrai completamente fuori, in un angolo, come un semplice spettatore.”

— Lo potrei colpire con una lampada. Potrei tentare di strappargli la pistola.

— Non lo farete.

— D’accordo. Poi, cosa succede?

— Qualcuno bussa alla porta. E uno dei miei vicini, che ha sentito il rumore ed e preoccupato. Il tipo armato si lascia prendere dal panico. Pensa che sia la polizia, o una banda rivale. Fa fuoco tre volte; poi rompe una finestra e fugge per la scala antincendio. I proiettili mi colpiscono al petto, a un braccio e a un lato della testa. Sopravvivo poco piu di un minuto. Voi non venite colpito.

— E poi?

Carvajal si mise a ridere.

— E poi? E poi? Come posso saperlo io? Ve l’ho detto: “vedo” come attraverso un periscopio. Il periscopio arriva fino a quel momento, non oltre. Per me la percezione finisce li.

Era calmissimo.

— E questa la cosa che avete “visto” quel giorno che abbiamo pranzato insieme al Merchants and Shippers Club?

— Si.

— Avete osservato voi stesso morire sotto i colpi di una pistola e poi, con noncuranza, avete chiesto il menu?

— La scena non mi era per niente nuova.

— Quante volte l’avete “vista”?

— Non ho idea. Venti volte, cinquanta, forse cento. Come un sogno ricorrente.

— Un incubo ricorrente.

— Ci si abitua. Dopo le prime dieci volte la cosa cessa di avere una carica emotiva.

— Quindi, non e niente piu di un film per voi? Come un vecchio giallo televisivo di James Cagney?

— Qualcosa del genere. La scena in se diventa banale, noiosa, stereotipata, monotona. Sono le implicazioni sottintese che non perdono mai la loro forza, mentre i dettagli hanno ormai perso qualsiasi importanza.

— L’accettate. Non tenterete neppure di sbattere la porta sulla faccia di quell’uomo quando arrivera il momento. Non mi permetterete di nascondermi dietro la porta e dargli un colpo in testa. Non chiederete alla polizia di tenervi sotto controllo quel giorno.

— Certo che no. Che vantaggio ne potrei avere?

— Come esperimento…

Contrasse le labbra. Sembrava seccato del mio cocciuto ritornare su un tema che per lui era assurdo.

— Cio che “vedo” e cio che accadra. Gli esperimenti li ho fatti 50 anni fa e sono falliti. No, non faremo niente, Lew. Reciteremo diligentemente le nostre parti. So che sara cosi.

28

Nella mia nuova condizione parlavo con Carvajal ogni giorno, e se era necessario molte volte al giorno, di solito per telefono, per trasmettergli le ultime informazioni politiche interne: strategia, nuovi sviluppi, conversazioni con i delegati di altre citta, elaborazioni di dati, qualunque cosa che potesse essere anche lontanamente collegata

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