incominciato per primo. Ora cercate di essere un pochino costruttivi…

Rydra osservava il lavoro degli uomini intenti a smantellare le due navi, quella degli Invasori e quella dell’Alleanza, e come le casse di provviste tolte dalle viscere delle due astronavi ridotte ormai a rottami venissero accatastate con cura lungo l’area di scarico.

— Fra poco ci sbarazzeremo dei relitti. Sono spiacente che anche la Rimbaud debba seguire la loro sorte. C’e qualcosa che vorreste salvare prima che ce ne liberiamo? — Rydra si volse alla voce di Jebel.

— Ci sono alcuni documenti molto importanti e certe registrazioni che mi servono. Lascero qui la mia squadra e saliro a bordo con i miei ufficiali.

— Molto bene. — Jebel si affianco a lei lungo il parapetto. — Non appena avremo finito con quelle, vi mandero un gruppo di smantellamento nel caso che troviate qualcosa di troppo grosso per voi.

— Non sara necessario… — comincio lei, ma si interruppe. — Oh, capisco. Vi serve il carburante.

Jebel annui. — E i componenti di stasi, anche pezzi separati per i nostri battelli-ragno. Ma non toccheremo la Rimbaud finche non avrete finito voi.

— Capisco. Penso che sia gentile da parte vostra.

— Sono rimasto colpito — prosegui Jebel cambiando soggetto — dalla vostra abilita nell’infrangere la rete difensiva degli Invasori. Quella formazione particolare ci ha sempre dato dei fastidi. Il Macellaio mi ha detto che l’avete fatta a pezzi in meno di cinque minuti, e noi abbiamo perso un solo ragno. E un record. Non sapevo che foste una illustre stratega, oltre che una poetessa. Avete molti talenti. Ed e stata anche una fortuna che sia stato il Macellaio a rispondere alla vostra chiamata: io non avrei avuto la sensibilita di seguire quei suggerimenti in un momento simile. I primi risultati non erano stati molto lusinghieri. Forse avrei seguito i vostri consigli quando la situazione fosse peggiorata, ma credo che allora mi sarebbero stati di ben poco profitto. — Lancio un’occhiata sull’altro lato del pozzo.

Su una piattaforma sospesa nel centro, l’ex-forzato sorvegliava in silenzio lo svolgersi delle operazioni.

— E un uomo bizzarro — mormoro Rydra. — Per quale motivo e finito in prigione?

— Non gliel’ho mai domandato — confesso Jebel alzando il mento. — E lui non me lo ha mai detto. Ci sono molte persone bizzarre su Tarik, e la vita privata di ognuno e una cosa importante, in uno spazio cosi ristretto. Oh, si. Nel giro di un mese imparerete anche voi quanto sia piccola la Montagna.

— Sono stata una sciocca — si scuso Rydra. — Non avrei dovuto chiederlo.

Un’intera sezione laterale dell’incrociatore Invasore fu trasportata via da un nastro trasportatore largo sei metri. Gli smantellatori proseguirono il loro lavoro con sottili raggi laser, poi una gru gigantesca aggancio il lato indebolito dello scafo e lentamente incomincio a torcerlo.

A un tratto, l’operaio addetto alla gru lancio un grido. Un portello semidistaccato dalla fiancata cadde di colpo e una figura rivestita di una combinazione argentea si affaccio un istante. Poi si lascio cadere per i sei metri che la separavano dal nastro sottostante. Rotolo per l’urto ma fu quasi subito in piedi e ripete il salto, stavolta di solo tre metri, per scendere dal nastro. Poi prese a correre. Il cappuccio le scivolo dal capo e scopri una lunga capigliatura castana. Rydra noto una strana difficolta dell’Invasore nel correre e penso dapprima che fosse da addebitare al grasso evidente sotto la tuta color argento. Ma all’improvviso si accorse che il “grasso” era in realta una gravidanza di almeno sette mesi. In basso, un meccanico le lancio contro una chiave inglese, ma la donna riusci a schivarla.

Poi l’aria fu solcata da un sibilo vibrante. L’Invasore si arresto di colpo, chinandosi su se stesso, e il sibilo si ripete; ormai disteso a terra, l’Invasore scalcio debolmente.

Sulla sua torre, il Macellaio infilo il vibratore nella fondina.

— Questo non era necessario — mormoro Jebel con terrificante dolcezza. — Avremmo potuto… — e sembro che non ci fosse nulla da suggerire. Sul suo viso erano dipinti il dolore e la curiosita. Il dolore, si accorse Rydra, non era causato dalla doppia morte sottostante, ma dalla contrarieta del suo animo di gentiluomo per un gesto osceno. La curiosita era invece volta alla reazione di Rydra, Lei lo guardo prepararsi a parlare: era sul punto di dire… e cosi fu lei a dirlo per lui… — Spesso mettono delle donne incinte a bordo delle loro navi. I loro riflessi sono piu veloci. — Vide che lui si rilassava.

Il Macellaio era sceso in quel momento dall’ascensore e si stava dirigendo verso di loro, colpendosi la coscia muscolosa con un pugno in un gesto d’impazienza. — Dovrebbero irradiare tutto quanto, prima di portare dentro i relitti. Ma non ascoltano. E la seconda volta in due mesi, ormai. — Grugni.

Sotto di loro, gli uomini di Tarik e la squadra di Rydra si erano assiepati intorno al corpo.

— Lo faranno la prossima volta. — La voce di Jebel era ancora dolce e fredda. — Macellaio sembra che tu abbia colpito l’interesse del capitano Wong. Si stava chiedendo che razza d’uomo fossi, e io non ho certo potuto risponderle. Forse tu potrai spiegarle perche hai dovuto…

— Jebel — disse Rydra. I suoi occhi, cercando quelli del comandante di Tarik, urtarono contro lo sguardo cupo del Macellaio. — Vorrei pensare ora alla mia nave, prima che incominciate a spogliarla.

Jebel esalo lentamente il resto del respiro che aveva trattenuto fin dal primo sibilo del vibratore. — Naturalmente.

— No, non e un mostro, Ottone. — Apri il portello della sua cabina sulla Rimbaud ed entro. — Quello era solo un espediente. Come se… — e disse molte altre cose, finche le labbra distorte delle zanne schioccarono e Ottone scosse il capo.

— Cercate di ’arlare inglese, ca’itano. Non vi ca’isco.

Lei prese il dizionario dal ripiano del computer e lo poso sopra i diagrammi. — Mi dispiace — disse. — Questa materia e piuttosto complicata, e maledetta. Una volta imparata, rende tutto cosi facile… Togli quei nastri dalla piastra di incisione. Voglio ascoltarli ancora.

— Cosa sono? — chiese Ottone portandole i nastri.

— Le registrazioni degli ultimi dialoghi in Babel-17 ai Cantieri di Guerra, appena prima che partissimo. — Li raccolse con cura e fece scattare il tasto d’ascolto del registratore.

Un torrente melodioso invase la stanza e catturo la sua mente in una serie improvvisa di fiammate che lei riusciva a malapena a comprendere. Il complotto per sabotare il TW-55 era delineato con una vivacita allucinante. Quando il nastro arrivo a un punto incomprensibile, Rydra si accorse che il suo corpo tremava e che la sua mente si muoveva su percezioni chiaramente psichedeliche. Solo a fatica riusci a liberarsene, e il respiro torno a farsi piu normale. Dovette pero sbattere le palpebre piu volte e scuotere il capo; si morse pure la lingua, una volta, prima di sentirsi del tutto libera.

— Capitano Wong?

Era Ron. Si volto verso di lui, e la testa ancora le doleva.

— Capitano, non vorrei disturbarvi.

— Va bene — taglio corto lei. — Cosa c’e.

— Ho trovato questo nella Tana del Pilota. — Le tese un minuscolo rocchetto di nastro magnetico.

Ottone era ancora a fianco del portello. — E cosa ci faceva, nella mia ’arte della nave?

Il viso di Ron lotto a lungo per trovare un’espressione adeguata. — L’ho appena ascoltato con Lumaca. E la richiesta del capitano Wong, o di qualcun altro, diretta alla torre di controllo dei Cantieri di Guerra per chiedere via libera, e contiene anche l’ordine di procedere per Lumaca.

— Capisco — disse Rydra. Prese il rocchetto. Poi aggrotto la fronte. — Questo nastro viene dalla mia cabina. Solo io uso queste bobine a tre perni che ho portato con me dall’universita. Tutte le altre macchine a bordo usano bobine a quattro perni. Questo nastro proviene direttamente dal mio registratore.

— Allora — disse Ottone — qualcuno deve essersi infilato qui dentro mentre voi eravate fuori, e ha inciso quel nastro.

— Quando io sono fuori, questa cabina e sigillata in modo tale che neppure un pidocchio discorporato potrebbe strisciare dentro da sotto la porta. — Rydra scosse il capo. — Questa storia non mi piace. A questo punto non so piu quali altri tiri mancini posso aspettarmi. Be’… — si alzo in piedi — almeno ora so cosa fare a proposito di Babel-17.

— Che cosa? — domando Ottone. Ora anche Lumaca si era affacciato alla porta e guardava dentro sopra la spalla fiorita di Ron.

Rydra fisso il suo equipaggio. Disagio o sfiducia, quale era il lato peggiore? — Non posso davvero dirvelo,

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