ragione per la quale mi tornano, un giorno o l’altro tutto finira con il collegarsi, e io mi conoscero meglio. Ha detto che l’importante e scoprire che cosa stanno dicendo quelle persone nei miei ricordi. Tutto si riferisce a me quando ero bambino e devo ricordare quel che e successo.
Non avevo mai saputo niente di queste cose prima d’ora. A quanto pare, se diventero intelligente abbastanza capiro tutte le parole nella mia mente, e sapro tutto di quei ragazzi in piedi sulla soglia del portone, e di mio zio Herman e dei miei genitori. Ma lui vuol dire che allora tutto questo mi dispiacera e che potrei ammalarmi mentalmente.
Cosi d’ora in avanti devo andare due volte alla settimana nel suo studio per parlare delle cose che mi infastidiscono. Ci limitiamo a starcene seduti, e io parlo, e il dottor Strauss ascolta. Questo si chiama terapia e significa parlare di cose che mi faranno sentir meglio. Gli ho detto che una delle cose che mi preoccupano e la faccenda delle donne. Per esempio il fatto che aver ballato con quella ragazza, Ellen, mi ha eccitato tutto. Cosi ne abbiamo parlato e io ho provato una sensazione strana mentre parlavo, mi sono sentito gelido e sudato, e sentivo un ronzio nella testa, e mi pareva d’essere sul punto di vomitare. Forse perche ho sempre pensato che fosse male e una cosa sporca parlare di certi argomenti. Ma il dottor Strauss ha detto che quanto mi e accaduto dopo la festa e stato una polluzione notturna, e che si tratta di una cosa naturale per i ragazzi.
Cosi, anche se sto diventando intelligente e imparando un mucchio di cose nuove, lui crede ch’io sia ancora un ragazzo per quanto concerne le donne. C’e da confondersi, ma voglio scoprire tutto sulla mia vita.
Ma per me e okay leggere romanzi. Questa settimana ho letto
Non so bene, in ogni modo, che cosa voglia dire quoziente di intelligenza. Il professor Nemur ha detto che e qualcosa per misurare quanto si e intelligenti… come una bilancia dal droghiere pesa i chilogrammi. Ma il dottor Strauss ha avuto con lui una lunga discussione e ha detto che il quoziente non
Quando l’ho domandato a Burt Seldon, che mi sottopone alle prove di intelligenza ed esegue gli esperimenti con Algernon, lui mi ha risposto che secondo alcuni tutti e due hanno torto, e stando a quanto egli ha letto, il quoziente di intelligenza misura un mucchio di cose diverse comprese alcune cose che si sono gia imparate e in realta non e affatto una misurazione efficace dell’intelligenza.
Cosi non so ancora che cosa sia il quoziente, e ognuno lo definisce in modo diverso. Il mio e circa cento, adesso, e arrivera presto a centocinquanta, ma devono ancora riempirmi con il materiale. Io non ho voluto dir niente, ma non capisco in che modo, se non sanno
Il professor Nemur dice che devo fare il test di Rorschach dopodomani. Mi domando di che cosa si tratti.
Come stamane.
Il sogno si riferiva a Miss Kinnian che leggeva i miei rapporti sui progressi. Nel sogno io mi metto a sedere per scrivere, ma non riesco piu ne a scrivere ne a leggere. E tutto scomparso. Mi spavento e allora prego Gimpy, alla panetteria, di scrivere per me. Ma quando Miss Kinnian legge il rapporto si arrabbia e strappa le pagine perche contengono parolacce.
Quando arrivo a casa, il professor Nemur e il dottor Strauss mi stanno aspettando e mi picchiano perche ho scritto parolacce nel rapporto sui progressi. Quando se ne vanno, raccatto le pagine lacerate ma esse si trasformano in biglietti amorosi tutti a ricami e insanguinati.
E stato un sogno orribile, ma io sono sceso dal letto e l’ho scritto da cima a fondo, poi ho tentato le libere associazioni.
Panetteria… cuocere il pane… l’urna… qualcuno mi sta prendendo a calci… precipito… sangue dappertutto… scrivere… grossa matita su un biglietto amoroso rosso… un cuoricino d’oro… un medaglione… una catenella… tutto coperto di sangue… e lui sta ridendo di me…
La catenella appartiene a un medaglione… sta girando… mi fa balenare la luce del sole negli occhi. E a me piace guardarla girare… guardare la catenella… Tutta raggruppata mentre si intreccia e poi gira… e una ragazzetta mi sta guardando.
Si chiama Miss Kin… cioe no, Harriet.
«
E poi non c’e piu niente. Di nuovo il vuoto.
Miss Kinnian sta leggendo i rapporti sui progressi al di sopra della mia spalla.
Poi siamo al Centro per gli adulti ritardati, e lei sta leggendo al di sopra della mia spalla mentre scrivo i c omponnimenti
La scuola si trasforma nelle elementari e io ho undici anni e anche Miss Kinnian ha undici anni, ma adesso non e piu Miss Kinnian. E una ragazzina con le fossette e lunghi riccioli e si chiama Harriet. Vogliamo tutti bene a Harriet. E il giorno di San Valentino.
Ricordo…
Ricordo quel che accadde alle elementari e perche dovettero allontanarmi e mandarmi in un’altra scuola. Fu a causa di Harriet.
Vedo Charlie… undici anni. Ha un piccolo medaglione color oro che ha trovato una volta per la strada. Manca la catenella, ma lui lo ha appeso a uno spago, e gli piace girare e rigirare il medaglione finche non fa tutta una serie di nodi nello spago, e poi stare a guardarlo mentre si srotola e ruota, con il sole che gli sfarfalla negli occhi.
A volte quando i bambini si lanciano la palla lo lasciano giocare al centro e lui cerca di impadronirsi della palla prima che uno di loro l’afferri. Gli piace stare al centro, anche se non riesce mai a impadronirsi della palla, e una volta, quando Hymie Roth la lascio cadere per sbaglio e lui la raccatto, non gli permisero di lanciarla, ma dovette tornare al centro.
Quando passa Harriet i ragazzi smettono di giocare e la guardano. Tutti i ragazzi sono innamorati di Harriet. Quando lei scuote la testa i riccioli dondolano su e giu, e poi ha le fossette. Charlie non sa perche tutti attribuiscano tanta importanza a una ragazzetta e perche vogliano sempre parlarle (lui preferirebbe giocare con la palla, o a rimpiattino, o a ladri e carabinieri, piuttosto che parlare con una ragazzina), ma tutti i ragazzi sono innamorati di Harriet e cosi ne e innamorato anche lui.
Lei non lo prende mai in giro come gli altri monelli, e Charlie fa il buffone per essere ammirato da Harriet. Cammina sui banchi quando non c’e la maestra. Lancia cassini fuori della finestra, scribacchia dappertutto sulla