— Posso dire la stessa cosa con un maggior numero di parole. Ho un lavoro che deve essere fatto da me, perche l'ho ideato io. Adesso non posso tornare indietro e cambiare il ragazzo che ero. Riesco a vederlo: vedo i suoi errori, oltre alle sue decisioni giuste. Ma io sono l'uomo che e uscito tanto dagli errori quanto dalle scelte che un adulto approverebbe. Devo continuare a lavorare, cosi come sono. Non posso fare altro… non posso stare continuamente a giudicare me stesso. Un pezzo di carbonio non puo modificare la propria struttura. E un diamante o un carbone… e non sa neppure cosa sia un diamante o un carbone. Tocca a qualcun altro giudicarlo.

Rimasero seduti a lungo senza parlare, Hawks con il bicchiere vuoto del brandy posato sul tavolino, accanto alle gambe allungate, ed Elizabeth che lo osservava dalla finestra, con una guancia appoggiata contro le ginocchia ripiegate.

— Adesso? — Hawks sorrise, da una grande distanza. — No… Pensavo a qualcosa d'altro. Pensavo a come si fanno le radiografie.

— E cioe?

Hawks scosse il capo. — E complicato. Quando un medico sottopone un malato alla radiografia, ottiene una lastra che mostra le macchie nei polmoni, o il calcio nelle arterie, o il tumore nel cervello. Ma per guarire quell'uomo, il medico non puo prendere le forbici e ritagliare via la macchia dalla lastra. Deve prendere in mano un bisturi, e deve decidere se potra arrivare al male senza tagliare una parte dell'organismo che non puo essere tagliata. Deve decidere se il suo bisturi e abbastanza affilato per distaccare i tessuti maligni da quelli sani, o se nell'uomo il male si riformera partendo da quello che sara rimasto… se quell'individuo dovra venire operato ancora chissa quante volte. Tagliuzzare la lastra radiografica non serve a nulla. Lascia solo un buco nella celluloide. E anche se vi fosse un sistema per modificare l'apparecchio in modo che non radiografasse il male, e se vi fosse un sistema per dar vita alla lastra, questa avrebbe comunque un buco dov'era il male, come se il chirurgo l'avesse aggredita con il bisturi. Morirebbe a causa della ferita.

«Percio, sarebbe necessaria una lastra radiografica le cui sostanze chimiche non soltanto non riproducessero il male, ma riproducessero al suo posto i tessuti sani. Ci vorrebbe un apparecchio capace di riordinare intelligentemente i granuli d'argento sulla pellicola. E chi potrebbe costruire un apparecchio del genere? Come posso riuscirci, Elizabeth? Come faro a costruire una macchina cosi?»

Elizabeth gli sfioro la mano, sulla porta. Le dita di Hawks fremettero. Lei disse: — Ti prego, chiamami ancora, appena puoi.

— Non so quando potro — rispose Hawks. — Questo… questo progetto di cui mi occupo mi portera via molto tempo, se andra bene.

— Chiamami appena puoi. Se non sono qui, mi trovi a casa.

— Ti chiamero. — Mormoro: — Buonanotte, Elizabeth. — Teneva la mano abbandonata lungo la gamba: il braccio comincio a tremare. Si volto prima che lei lo sfiorasse di nuovo e scese rapidamente le scale, mentre l'eco dei suoi passi lo seguiva, goffamente.

PARTE QUINTA

1

La mattina dopo Hawks era seduto nel suo ufficio quando Barker busso all'uscio ed entro. — La guardia al cancello mi ha detto di venire qui. — Misuro con gli occhi il volto di Hawks. — Ha deciso di licenziarmi, o qualcosa del genere?

Hawks scosse il capo. Chiuse il fascicolo che stava in cima al grosso mucchio sulla scrivania, e indico l'altra sedia. — Si accomodi, prego. Deve pensare a parecchie cose, prima di andare in laboratorio.

— Sicuro. — L'espressione di Barker si rilasso. Si avvio sul pavimento nudo, a colpi secchi dei tacchi degli stivali. — E a proposito, buongiorno dottore — aggiunse, sedendo e accavallando le gambe. La rotula metallica spiccava nettamente sotto la stoffa di canapa tesa sul ginocchio.

— Buongiorno — fece laconico Hawks. Apri il fascicolo e ne estrasse un grosso foglio piegato, lo allargo sul piano della scrivania, di fronte a Barker.

Senza guardarlo, Barker disse: — Claire vuole sapere che cosa sta succedendo.

— Gliel'ha detto?

— Quelli dell'FBI mi hanno forse qualificato come uno sciocco?

— Non per quello che li riguarda.

— Spero che la sua risposta sia identica. Mi limitavo a segnalarle un fatto che potrebbe interessarle. — Barker sorrise. — Mi e costato una notte di sonno.

— E capace di produrre un massimo sforzo fisico per cinque minuti, questo pomeriggio?

— Se non ne fossi capace, lo direi.

— Benissimo, allora. Cinque minuti. Ora… ecco dove andra. — Tocco la mappa. — Questa e la parte esplorata sull'altra faccia della Luna.

Barker aggrotto la fronte e si sporse a guardare le linee segnate nettamente, il rettangolo di territorio circondato da aree schizzate a tratti leggeri e segnati dalla scritta «Mancano dati attendibili.»

— Un territorio accidentato — disse. Poi alzo la testa. — Esplorato?

— Rilevamenti topografici. La Marina ha un avamposto che si trova li. — Hawks punto il dito su di un minuscolo quadratino. — Appena oltre l'orlo del disco visibile alla massima librazione. E qui… — indico un cerchio irregolare un poco piu grande, distante mezzo centimetro — e dove andra lei.

Barker inarco un sopracciglio. — E i russi non ci trovano niente da ridire?

— L'intera carta — disse paziente Hawks — copre settantacinque chilometri quadrati. Le installazioni della Marina e il luogo dove andra lei sono contenuti in un'area di circa un chilometro quadrato. In pratica, sono le uniche formazioni non naturali visibili dall'alto. Le altre sono il ricevitore di materia accanto alla base della Marina e una torre di collegamento presso l'orlo del disco visibile. Sono camuffati… tutti, tranne il posto dove andra lei, che non si puo nascondere. Ma le radiofoto trasmesse il mese scorso dal razzo circumlunare russo inquadrano un'area di almeno cinquecentomila chilometri quadrati di superficie lunare. Lei riuscirebbe a vedere una mosca sulla torre televisiva dell'Empire State Building? Con un paio di occhiali sporchi?

— Ci riuscirei, se fossi lassu con la mosca.

— Ma i russi non ci sono. Pensiamo che abbiano un'installazione telemetrica automatica, da qualche parte, sulla faccia visibile della Luna, e prevediamo che l'anno prossimo mandino lassu degli uomini. Non l'abbiamo ancora trovata, ma secondo le predizioni statistiche la loro base dovrebbe essere a circa novemila chilometri dalla nostra installazione. Non credo che dobbiamo preoccuparci di chiedere permesso a nessuno, per proseguire con il nostro programma. Comunque, noi siamo li, ed e la che andra lei oggi… Adesso lasci che le spieghi com'e accaduto.

Barker si appoggio alla spalliera della sedia, incrocio le braccia e inarco le sopracciglia. — I suoi modi professorali mi piacciono molto — mormoro. — Ha mai pensato di darsi all'insegnamento, dottore?

Hawks alzo la testa per fissarlo. — Non posso permettere che lei muoia di ignoranza — disse finalmente. — E… e libero di andarsene di qui quando vuole e di rompere ogni rapporto con noi. Questa mattina, Connington ha consegnato all'azienda le sue autorizzazioni e il contratto. Se l'ha letto, ricordera la clausola che le permette di annullarlo.

— Oh, restero, dottore — rispose Barker, in tono disinvolto.

— Grazie.

— Prego.

— Barker, lei non vuol saperne di facilitarmi le cose, vero?

— Non sono molto entusiasta di lei, dottore.

Hawks smosse con la destra il mucchio di fascicoli e li guardo. — Ha ragione. La pieta e solo un'invenzione culturale recente, per gli esseri umani. — Poi disse, in tono meticoloso: — Parliamo di lavoro. All'inizio di quest'anno, l'Aviazione ha ricevuto una radiofoto scattata da un razzo che aveva cercato d'inserire in un'orbita

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