immediatamente a bordo.

Spuntarono due giovanotti in blue-jeans e capelli cortissimi, che presero in consegna il mucchio di scatole e cassette preparate da Terry e Horta.

— Avete tutto quanto vi occorre? — si preoccupo Davis. — C’e qualche altro aggeggio che potrebbe farvi comodo?

— Due o tre cose mi potrebbero servire, infatti — disse Terry, asciutto.

Quel modo cosi disinvolto di “invitarlo” a bordo dell’“Esperance” continuava a dargli un senso di fastidio. In quella storia tutti sembravano convinti che lui avrebbe fatto cio che loro desideravano. Come se lui non contasse. Boh! Ad ogni buon conto per ora non aveva motivo di lagnarsi; solo gli dava fastidio che lo tenessero all’oscuro su cio che avrebbe dovuto fare e che nello stesso tempo lo spingessero cosi insistentemente ad accettare. Doveva pigliarsela con qualcuno, cosi, per sfogarsi. Decise di prendersela col capitano Horta.

— E poi — soggiunse brusco, — il capitano Horta non ha pensato di passare dal mio albergo a ritirare il bagaglio.

— Fatemi una lista di quel che vi serve — suggeri Davis. — Quanto al bagaglio sara facile provvedere. Una lista completa, e anche se qualcosa ci restera sul gobbo non ha importanza. Giu in cabina troverete uno scrittoio. — Si volse a Horta. — Capitano, che notizie de “La Rubia”?

— E salpata ieri — rispose Horta, in tono avvilito, — con un codazzo di pescherecci. In questo periodo la luce e favorevole. Si alza tardi, ma si alza. E molti terranno d’occhio il battello dalle coffe degli alberi. Dicono che i pescatori hanno fatto incetta di tutti i binocoli di Manila…

La sua voce svani mentre Terry scendeva la scaletta. Sottocoperta le cabine erano eleganti, ma senza ostentazione. Poltrone, lampade, un tavolino, dei piani carichi di libri: due o tre di elettronica e uno, molto discutibile, sui mostri marini e sui serpenti di mare. Un volume di antropologia, uno di astronomia, due spessi tomi sui pesci abissali. Un piano era riservato ai romanzi, ai manuali di navigazione. C’erano anche due volumi sulla manutenzione e riparazione degli impianti radar e Diesel. Questi due volumi erano perfettamente giustificati a bordo di uno yacht. Quelli che venivano dopo erano due testi sui pianeti del sistema solare. E questi non si giustificavano: a meno che a bordo non ci fosse qualcuno col pallino dell’astronomia.

Terry sedette al tavolino e stese un elenco di parti elettroniche che sapeva con sicurezza essere introvabili a Manila. Ogni volta che gli veniva in mente con che facilita lo avevano trascinato sull’“Esperance” si sentiva ribollire, e ora provava una vera soddisfazione a richiedere certi tubi pluri-elementi che si ottenevano solo su ordinazione speciale negli Stati Uniti. Ma gli ci volle del tempo per pensarci.

Quando risali sul ponte, mezz’ora dopo, aveva elencato in tutto sei pezzi. Il motoscafo era partito con Horta a bordo.

Davis saluto Terry con la stessa cordialita di prima.

— La barca e andata — disse Terry, — e ho qui la mia lista.

Davis non la guardo neppure. Chiamo uno dei giovanotti coi capelli corti che avevano scaricato le cassette.

— Nick Alden — disse, presentando il nuovo venuto a Terry, — uno della banda. — E al giovane: — Pensa un po’ tu a questa lista, Nick.

Il giovanotto tese la mano a Terry, che gliela strinse, come l’altro evidentemente si aspettava Poi prese la lista e scomparve per la scaletta di prua. Davis diede un’occhiata all’orologio.

— Le cinque e mezzo — disse. — E il momento di bere qualcosa, direi.

Scese di sotto e Terry ebbe modo di esaminare l’“Esperance”. A prima vista pareva nient’altro che una barca da diporto, ma si vedeva che la sua struttura era alquanto piu robusta del solito: a mezza nave, stranamente, c’era un argano elettrico dotato di un cilindro di dimensioni mai viste. Accanto all’argano un grosso albero in grado di sostenere qualcosa fuoribordo. Due scialuppe capaci di reggere bene con mare grosso e varie altre attrezzature, di solito assenti su questo tipo di imbarcazioni. Insomma lo schooner non riusciva a dar l’impressione d’essere soltanto il capriccio, la “barca” di un miliardario.

Poi Terry scorse di nuovo il motoscafo spuntare tra i panfili all’ancora nella rada, preceduto da candidi baffi di spuma.

A bordo, qualcuno agitava le braccia. Terry riconobbe la ragazza, del negozio: sorrideva. Quando la lancia accosto lei guardo Terry. Sorrise. E nel suo sorriso Terry lesse un lampo di trionfo. Poi vide una catasta di pacchi sul fondo del motoscafo, e accanto ai pacchi qualcos’altro: le sue valigie e il suo baule-armadio. Non avrebbe avuto bisogno di scendere a terra a ritirare i bagagli prima di salpare con l’“Esperance”: glieli portavano. A questo punto Terry fini per convincersi che quella gente aveva deciso di fargli fare quel che volevano loro, senza neppure consultarlo. A questo punto Terry Holt si ribello. Immediatamente. Ogni volta che cercavano di fargli fare qualcosa senza dirgli nulla e dando per scontato il suo assenso, lui si irrigidiva. Peggio ancora se si trovava in un guaio, come adesso che doveva allontanarsi da Manila per un po’ di tempo e non aveva denaro per farlo e peggio che mai se quel che volevano fargli fare gli sarebbe, come in questo caso, piaciuto e convenuto moltissimo.

Per un Terry Holt non c’e niente di piu irritante che costringere un Terry Holt a fare una cosa che… gli va di fare.

Il motoscafo aggiro la poppa dello yacht. Davis sali sul ponte con due bicchieri. La ragazza grido allegramente: — Vi ho trovato i pezzi richiesti! Tutti! E qui c’e il bagaglio.

Terry disse seccamente: — Come ha fatto ad arrivare a terra il mio elenco?

— L’ha trasmesso Nick — spiego Davis, — col radiotelefono.

— E dove diavolo avete scovato quei pezzi?

— Questo — disse Davis, — fa parte del mistero che vi piace cosi poco.

— Infatti — ribatte Terry. — Non mi va per niente, e credo che tornero a terra con il motoscafo.

— Fermo! — disse Davis. Ma parlava all’uomo della lancia. Nick stava sollevando la prima valigia, Davis gli fermo il gesto.

— Mi spiace — disse a Terry.

— Rimarremo all’ancora qui. Se cambiate idea, la lancia vi riportera a bordo quando vorrete.

Terry tiro fuori il fascio di banconote che la ragazza gli aveva lasciato in negozio e gliele tese. Lei si mise le mani dietro la schiena e scosse la testa.

— Vi abbiamo dato tante seccature — spiego, — e non siamo stati leali con voi: consideratelo come un risarcimento.

— Non intendo accettare — disse Terry deciso.

— Nemmeno noi — disse Davis.

Terry si senti ridicolo. Non poteva posare il denaro e andarsene: c’era troppo vento. E la ragazza lo guardava con aria contrita.

— Mi rincresce davvero — disse lei. — Sono stata io a progettare tutto questo. Voi siete esattamente la persona di cui abbiamo bisogno, e avevamo deciso di aggregarvi a noi. Non potevamo spiegarvi tutto. Cosi abbiamo chiesto in giro, e ci hanno detto che non siete il tipo che prende i soldi, fa quel che gli si dice, e non fa domande. Il capitano Horta ci ha detto che siete una persona per bene. Cosi, siccome non potevamo chiedervi di fare di vostra volonta una cosa alla cieca, abbiamo cercato di “attirarvi” con il fascino dell’avventura. Non e andata bene. Pazienza.

Terry ebbe la certezza che la ragazza diceva la verita. Era molto carina, ma non si serviva dei suoi begli occhi per convincerlo. Parlava col tono di chi ha deciso di mettere le carte in tavola.

Senza volerlo comincio ad addolcirsi un po’.

— Sentite — disse, — stavo per lasciare Manila. Ho bisogno di andarmene per un po’, poi tornero qui. Per qualche settimana, anche per un paio di mesi posso fare tutto quello che mi pare. Ma se c’e una cosa che mi da fastidio e d’essere preso in giro.

La ragazza gli sorrise.

— Va bene, mi tengo i soldi.

Il sorriso della ragazza si fece piu aperto: — Signor Holt, partiamo per una crociera. Faremo scalo in vari porti. Pensiamo che vi troverete bene in nostra compagnia. Vi invitiamo a partecipare a questa crociera come

Вы читаете L'incubo sul fondo
Добавить отзыв
ВСЕ ОТЗЫВЫ О КНИГЕ В ИЗБРАННОЕ

0

Вы можете отметить интересные вам фрагменты текста, которые будут доступны по уникальной ссылке в адресной строке браузера.

Отметить Добавить цитату