Dixmeister mi fisso incredulo per un momento. Poi il concetto comincio a farsi strada nella sua mente, e l’espressione divenne di adorazione. — Subliminalmente. — sussurro, — e un capolavoro, signor Tarb.

Si, lo era. Chi poteva fermarmi, ormai?

Eppure non ero felice.

Venerdi cominciai a sentirmi molto giu. Quando Mitzi mi passo accanto nel corridoio mi guardo stupefatta. — Sei dimagrito, Tenny! Cerca di dormire. Mangia qualcosa di decente… — Ma poi Haseldyne le diede uno strattone, e lei si infilo nell’ascensore, guardandomi preoccupata.

Era vero che ero dimagrito. E non dormivo molto. Mi accorgevo che diventavo sempre piu irritabile, e perfino Nelson Rockwell pareva non aver piu tanta voglia di parlare con me.

Avrei dovuto sentirmi felice. Il fatto che non lo fossi mi stupiva molto, perche mai nella mia vita avevo avuto di fronte un futuro cosi roseo. Mitzi e Haseldyne si stavano preparando a fare la loro mossa. Ad ogni ora io stavo dimostrando di essere l’uomo giusto da prendere con loro nell’operazione. Feci uno sforzo perimmaginarmi al cinquantacinquesimo piano, con una finestra nel mio ufficio d’angolo,e magari una doccia… E alla fine, fecero il colpo. Lo fecero proprio quel venerdi, a un quarto alle quattro del pomeriggio. Ero, andato in una specie di clinica per il recupero delle psiconeurosi, alla ricerca di un candidato per la corte d’appello, e quando tornai alla Torre, mi accorsi che era successo qualcosa. Tutti sussurravano, tutti avevano una faccia esterrefatta. Mentre salivo, sentii dietro di me il nome «Mitzi Ku». Smontando dalla scala mobile, aspettai la giovane assistente che aveva parlato e le sorrisi. — Mitzi e il nuovo capo qui, giusto?

Lei non sorrise. Mi guardo solo con aria strana. — Il nuovo capo si. Qui no — e se ne ando.

Tremando, raggiunsi l’ufficio di Val Dambois. — Val, vecchio mio — chiesi — cosa e successo? C’e stato un cambio della guardia?

Lui mi gelo con un’occhiata. — Le mani — disse. — Tirale via dalla mia scrivania. Macchi la lucidatura.

Si, c’era proprio stato un grosso cambiamento! — Ti prego, Val, dimmi cos’e successo!

Lui disse aspramente: — E stata la tua amichetta Mitzi, e quello scimmione di Haseldyne. Ma non e stato un cambio della guardia. Hanno preso per il naso tutti. E stata la vecchia manovra di Ichan. Hanno spaventato a morte il Vecchio facendogli credere che volessero prendere il controllo; hanno spinto gli azionisti a comprare da loro a dieci volte il valore che possedevano; hanno preso i soldi e hanno comprato un’altra Agenzia!

E io non avevo sospettato niente.

Mi diressi verso la porta, senza sapere neppure quello che stavo facendo, finche alle mie spalle Dambois pronuncio le parole magiche:

— Ancora una cosa. Sei licenziato.

Questo mi fece voltare di scatto. Spalancai la bocca. — Non puoi farlo! — Lui sogghigno. — Non e possibile. Il mio progetto sui Consumisti Anonimi…

Lui alzo le spalle. — E in buone mani. Le mie.

— Ma… Ma… — Poi ricordai, e mi gettai sull’unica mia speranza come un naufrago sul salvagente. — Ho un’anzianita! Sono di prima classe… ho un’anzianita… Non puoi licenziarmi!

Lui mi guardo irritato, poi strinse le labbra. — Hmmm — disse e si succhio i denti. Compose sulla tastiera il mio codice personale e lo studio un momento.

Poi la sua espressione si illumino. — Ma Tarb — disse calorosamente, — tu sei un patriota! Non lo sapevo che fossi nella Riserva. No, non posso licenziarti, ma quello che posso fare e mandarti in servizio per un anno o due… C’e una specie di mobilitazione in corso…

Sentii una sensazione di vuoto nello stomaco. — E assurdo! Ho ancora la mia anzianita, lo sai. Quando questa emergenza sara terminata…

Lui alzo le spalle. — Io penso sempre al lato bello delle cose — disse. — Dopo tutto potresti non tornare piu.

Tarb in disgrazia

1

Lo so che non avrei dovuto firmare quei documenti di arruolamento nella Riserva, all’universita. Ma chi poteva pensare che li avrebbero presi sul serio? Quando uno ha dieci anni entra nel Giovani Scrittori di Slogan. A quindici, nella Piccola Lega del Libero Mercato. All’universita, e la volta della Riserva. Lo fanno tutti. Vale per due corsi al semestre, e uno non deve fare Letteratura Inglese. Tutti quelli furbi lo fanno.

Ma per qualcuno che era finito in disgrazia, come me, non era poi una cosa tanto furba.

Se non avessi perso la testa, avrei potuto cercare un sistema per cavarmela… magari andare da Mitzi e implorare un lavoro… magari trovare un medico che mi dichiarasse inabile. Magari il suicidio. Quello che feci, ando molto vicino alla Possibilita N° 3. Mi presi una sbronza di Mokie mescolandola con Vodd-Quor, e mi svegliai su un trasporto truppe. Non ricordavo assolutamente di essermi presentato a rapporto, e quasi niente delle ultime quarantott’ore. Buio totale.

E un mal di testa totale. Non ebbi la possibilita di apprezzare le sordide miserie dei viaggi militari, perche ero troppo assorbito dalle miserie interne della mia testa. Riuscivo appena ad aprire gli occhi senza provare fitte mortali di dolore, quando mi scaricarono insieme ad altri cinquecento a Camp Rubicam, Nord Dakota, per due settimane di corso d’aggiornamento ufficiali. Consisteva in gran parte nel sentirsi dire che stavamo compiendo uno dei doveri piu sacri nei confronti della societa, e in esercitazioni a ranghi serrati. Poi ci fecero impacchettare le tastiere e i dischi dei computer, ce li caricammo sulle spalle e ci imbarcammo per l’esercitazione sul campo.

Esercitazione sul campo. Mi venivano i brividi solo a pensarci.

Il primo trasporto truppe era stato un inferno. Questo era quasi identico, eccetto che duro molte ore di piu e dovetti affrontarlo da sobrio. Niente cibo. Niente cesso. Niente spazio per uscire dal bozzolo dove uno avrebbe dovuto «riposarsi». Niente da bere a parte l’acqua… e quest’ultima era la cosa piu simile alla pura acqua di mare a cui si potesse arrivare senza violare la legge. Ma la cosa peggiore era che non sapevo quanto sarebbe durato. Alcuni dicevano che saremmo andati fino a Hyperion, per dare ai minatori di gas una lezione. L’avrei pensato anch’io, non fosse stato per il fatto che il trasporto aveva solo ali e jet. Niente razzi. Quindi niente viaggi spaziali; percio doveva essere da qualche parte sulla Terra.

Ma dove? Le voci che si spandevano nell’aria fetida, da cuccetta a cuccetta, erano l’Australia… no, il Cile… neanche per sogno; avevano sentito dire all’ingegnere di volo che era l’Islanda.

Finimmo nel Deserto del Gobi.

Uscimmo dall’aereo con i nostri zaini e le nostre vesciche piene da scoppiare, e ci allineammo per essere contati. La prima cosa che notammo, fu che faceva caldo. La seconda che era secco. Non voglio dire il normale secco che c’e m certe giornate d’estate. Voglio dire secco. Il vento soffiava dappertutto una fine polvere bianca. Ci s’infilava fra le dita. Se uno teneva la bocca chiusa, si infilava anche fra i denti, e muovendo la mascella la si sentiva scricchiolare. Ci misero un’ora a contarci, poi ci fecero salire su un convoglio formato da dieci rimorchi e una motrice, che ci trasporto su quelle strade bianche e polverose fino agli alloggi.

Il posto e noto tecnicamente come Regione Autonoma di Xinjiang Uygur, ma tutti la chiamavano la Riserva. Era li che vivevano alcuni degli ultimi gruppi di aborigeni non civilizzati. Uygur, Hui, Kazak: quelli che non avevano mai fatto la transizione alla societa di mercato, quando il resto della Cina si era unito. Attorno a loro fiorisce la civilta: RussCorp a nord; Indiastry a sud, e CinaHan alle loro porte. E loro se ne stanno li, come se niente fosse! Mentre avanzavamo, tossendo e soffocando, vedevamo gli uomini seduti in cerchio, sulle strade laterali, che non alzavano neppure gli occhi a guardarci. Lo squallore era sconvolgente. Le case di fango gli crollavano addosso, e nel cortile c’era una pila di mattoni di fango, che si seccavano al sole, pronti per costruire una nuova casa quando quella vecchia fosse crollata del tutto. Davanti avevano una vecchia antenna arrugginita, per captare la TV via

Вы читаете Gli antimercanti dello spazio
Добавить отзыв
ВСЕ ОТЗЫВЫ О КНИГЕ В ИЗБРАННОЕ

0

Вы можете отметить интересные вам фрагменты текста, которые будут доступны по уникальной ссылке в адресной строке браузера.

Отметить Добавить цитату
×