— Per andare fino alla Terra?
— Uno solo ciafcuno — replico MyThara con durezza. — Gli altri fervono per le provvifte e l’equipaggiamento neceffario. In fondo, dovrete portarvi dietro provvifte per tre fettimane.
— Perche solo tre settimane? — domando Elena tirando fuori la lingua con fare irritato.
— Perche quefto e ftato l’ordine dei Grandi Anziani, Elena. Bene, Lifandro, ora vieni con me. E ora di provare i tuoi nuovi abiti.
Solo tre settimane? Perche solo tre settimane? Mentre seguiva MyThara con fare scocciato, Sandy penso che forse
MyThara lo lascio nella sezione dormitorio della coorte mentre andava a prendere i suoi abiti terrestri, ma prima di uscire gli ordino di spogliarsi e di infilare la sua tuta di tutti i giorni nell’armadietto.
Sandy si spoglio, ma mentre lo faceva si ritrovo improvvisamente a tremare.
Il fatto che fosse effettivamente in procinto di
Si guardo attorno, continuando a rabbrividire. Avrebbe lasciato
Quando MyThara fece finalmente ritorno, con le tozze braccia che sorreggevano a fatica due cesti pieni di capi di abbigliamento, Sandy si trovava seduto per terra davanti al suo armadietto, con la testa chinata, gli occhi serrati e un’espressione di puro panico dipinta sul volto. — Lifandro! — esclamo seccamente la tutrice. — Che cofa ti e fucceffo? Fei malato?
— Lascero la nave! — disse Sandy in tono lamentoso.
— Ma certo che la lafcerai. Fei ftato addeftrato a quefto fcopo per tutta la tua vita.
— Ma io ho paura, MyThara. Io non voglio lasciarti. La tutrice ebbe un attimo di esitazione, poi avvolse dolcemente una mano dura e ruvida attorno al braccio di Sandy. Sandy senti il dito “tutore” che gli penetrava nella pelle, ma era una sensazione piu rassicurante che sgradevole. — Avrai una vita del tutto nuova — lo rassicuro. — E ora, per favore, provati quefti abiti. Voglio proprio vedere come fara bello il mio Lifandro una volta sulla Terra!
Lentamente, Sandy ubbidi. Dovette infilarsi innanzitutto i capi bianchi e sottili che MyThara defini “intimi”, e che consistevano in una “mutanda” e in una “canottiera”. Poi passo alle “calze”, dei lunghi tubi di tessuto chiusi da un lato. La “camicia” era color rosa pastello, i “pantaloni” erano color blu scuro, il “gilet” era rosso, la “giacca” marrone, e le “scarpe” nere.
— Ftai beniffimo — disse MyThara quando ebbe finito di vestirsi.
— Ho molto caldo — si lamento Sandy.
— Perche fara molto freddo nel luogo in cui andrai, Lifandro — disse la tutrice assumendo un’aria serena. — Per quefto motivo, ho anche delle altre cofe da farti provare. — Quindi tiro fuori dal secondo cesto un altro paio di pantaloni, decisamente piu pesanti degli altri e molto piu stretti in fondo, un paio di pesanti sovrascarpe che calzavano perfettamente sopra le scarpe da ballo leggere che Sandy aveva gia indossato, e una giacca con tanto di cappuccio che pesava di piu di tutto il resto messo assieme. Quando ebbe indossato ogni cosa, Lisandro stava ormai sudando copiosamente.
— Fei molto elegante — disse MyThara con voce triste.
— Mi sento come un tubero bollito — grugni Sandy.
— Va bene, adeffo puoi toglierti tutto. — Man mano che Sandy si toglieva gli abiti, MyThara li piego uno per uno e li ripose nelle ceste. — Fapevi che hanno riaperto l’impianto del peroffido? — domando.
— Davvero? — Lisandro riflette su questo fatto. Le navette erano gli unici apparecchi hakh’hli alimentati ad alcol e perossido di idrogeno, e di conseguenza l’impianto per la produzione del perossido della grande nave rimaneva inattivo per decenni, a volte anche per secoli. Non serviva alcun tipo di carburante di tipo chimico per far procedere la grande astronave fra le stelle. Sentendosi un poco meglio, Sandy tento di prodursi in un sorriso. Tuttavia, non riusci a mantenerlo, poiche aveva percepito qualcosa di strano nel tono di MyThara. — Non sei felice per me? — le domando. — Credevo che tu fossi orgogliosa di vedermi andare sulla Terra!
— E che non credo che ti vedro, Lifandro — biascico lei con tristezza. — Anzi, fono ficura che non ti vedro. Vedi, Lifandro, domani devo fare il mio efame di idoneita, e fono ficura che non lo paffero.
Il giorno in cui la nave interstellare si trovo finalmente nel punto previsto della sua orbita attorno alla Terra, con la navetta completamente ripulita e pronta a partire, le parole di MyThara si rivelarono veritiere. MyThara non era piu con loro. Non aveva passato l’esame di idoneita fisica.
La loro partenza non venne salutata da alcun tipo di cerimonia. Non venne nessuno a vederli partire, a parte ChinTekki-tho, che galleggiava nervosamente a mezz’aria nella microgravita della nave, i cui motori principali erano stati spenti per la prima volta da decenni. — Vi sono molte nuvole nella regione in cui atterrerete — annuncio il Tutore Primario rivolto alla coorte che si preparava a salire a bordo della navetta. — Questo e un bene, perche significa che potrete atterrare senza essere visti.
— Che cosa sono le “nuvole”, ChinTekki-tho? — domando Obie con apprensione, guadagnandosi un pizzicotto da parte di Polly.
— Le nuvole sono un bene — disse Polly. — Non fare il mingherlino come Sandy!
ChinTekki-tho intanto stava guardando Sandy, che era in piedi da solo con gli stivali in mano e il volto solcato dalle lacrime. — Che cosa e successo a Lisandro? — domando.
— E per via di MyThara. E morta — disse Polly.
— Certo che e morta; non ha passato l’esame. Ma per quale motivo trova questo fatto tanto ridicolo?
— Non lo trova ridicolo, ChinTekki-tho — spiego Obie. — E un terrestre, sai? Sta piangendo. E cosi che fanno quando sono tristi.
— E per quale motivo dovrebbe rattristarsi per la morte di una vecchia hakh’hli? Oh, Lisandro — disse ChinTekki-tho dispiaciuto — mi fai venire dei dubbi sul modo in cui ti abbiamo addestrato. Ma ormai e troppo tardi per preoccuparsi di una cosa simile. Avanti, e venuto il momento di entrare nella navetta. Il lancio avverra fra un dodicesimo di dodicesimo.
7
Vi erano diverse forze contrarie da contrastare: l’orbita ellittica solare andava trasformata in un’orbita planetaria polare, e la velocita di fuga iniziale andava annullata. I propulsori del modulo di atterraggio stavano