sembravano essere molto simili fra loro, a parte che per le uniformi. Quello di sesso maschile era piu basso di quello di sesso femminile, e inoltre il suo volto era piu piatto e la sua pelle piu scura. Assomigliava un po’ ai due terrestri allevatori di mucche che gli avevano offerto da mangiare. La femmina invece era piu pallida di carnagione e decisamente piu magra, un po’ come la fotografia della madre di Sandy, solo decisamente meno giovanile e carina. (E anche decisamente piu vestita.) I due comunque lo scortarono con una certa cortesia fino al loro “elicottero”, dove lo fecero accomodare sul sedile anteriore destro.

Quando il poliziotto di sesso femminile gli si avvicino per fissargli attorno al corpo delle cinture di sicurezza, Sandy si irrigidi per la tensione. Questo era dovuto in parte al fatto che un essere umano di sesso femminile lo avesse effettivamente toccato, facendo pulsare le sue ghiandole, e in parte al fatto che lo stavano legando come se fosse un prigioniero. Sandy si rilasso solo quando la donna gli assicuro che le cinghie erano solo per la sua sicurezza, affinche non si ferisse per qualche movimento brusco dell’elicottero. In ogni caso, Sandy confidava nel fatto che, se le cose si fossero messe male, sarebbe riuscito a togliersi quelle cinghie con una certa facilita.

Che cosa avrebbe fatto una volta che se le fosse tolte questa era una domanda per ora senza risposta. L’uomo era seduto accanto a lui, ed era occupato a pilotare il velivolo. La donna pero si trovava alle sue spalle, e lo strumento scintillante che aveva alla cintura doveva essere una “pistola”. Sandy sapeva perfettamente che cosa fosse una pistola, dato che aveva assistito a innumerevoli film western e polizieschi. Sapeva benissimo che se qualcuno “sparava” con la pistola addosso a qualcun altro, quest’ultimo cadeva inevitabilmente a terra fra terribili sofferenze, a volte anche mortali. Grazie alle stesse fonti, sapeva anche che una persona in uniforme dotata di pistola aveva il diritto di sparare a qualsiasi “sospetto” e di fargli “schizzare fuori le cervella”.

Sandy non voleva che qualcuno gli facesse “schizzare fuori le cervella”, soprattutto se si trattava di una femmina terrestre. Questa magari non era molto giovane, ma con ogni probabilita era ancora in grado di riprodursi. Giro la testa quanto pote per sorriderle.

La donna pero non contraccambio il sorriso, limitandosi invece a un: — La prego di sedere in maniera composta, signore. — Poi pero si protese in avanti, tanto che Sandy senti il suo fiato dietro la base del collo. — Hai detto che vieni da Miami Beach, quindi? — domando.

— Esatto — rispose Sandy, continuando ad attenersi al copione. — Stavo viaggiando… uh, facendo l’autostop, e credo di essermi perso nel… uh, nella tempesta.

La donna emise un grugnito di scetticismo. — Se vivi a Miami, dove sono le tue branchie? — domando.

Sandy si produsse in una smorfia. Certamente la poliziotta aveva voluto intendere qualcosa di preciso con quel commento, ma che cosa?

— Lascia perdere, Emmons — ordino il poliziotto maschio. — Ci pensera il capitano a risolvere la faccenda. — Detto questo, l’uomo fece qualcosa con i piedi e con le dita, i giri del motore aumentarono e il velivolo si sollevo lentamente da terra.

Da quel momento, Sandy smise di arrovellarsi per scoprire il significato delle strane frasi dei poliziotti e si dedico a un problema decisamente piu urgente, ovvero quello di cercare di non vomitare nuovamente.

Il volo dell’elicottero pero non era pieno di fremiti e improvvisi scossoni come lo era stato quello della navetta hakh’hli dal momento in cui erano entrati nell’atmosfera. Il velivolo terrestre procedeva molto piu lentamente, e il suo movimento risultava quasi ipnotico per Sandy. Il che non produsse certo un effetto benefico su di lui. La donna che si trovava alle sue spalle gli porse in tutta fretta un sacchetto per vomitare. Sandy penso che non ve ne fosse bisogno, dato che alla fattoria delle mucche aveva mandato giu appena un boccone, ma con sua sorpresa fu comunque costretto a utilizzarlo.

In seguito, pur rischiando di sentirsi ancora male. Sandy non pote resistere alla tentazione di guardare fuori dal finestrino. Vi erano innumerevoli alberi sulle colline sottostanti, e molti di questi erano evidentemente in cattiva salute, con i rami spogli o le foglie ingiallite; alcuni erano addirittura senza rami, e consistevano in pratica in un solo palo scuro e moribondo che spuntava dal terreno. Del resto, penso Sandy, erano sulla Terra! Provo nuovamente un brivido di emozione nel ricordarsi quel fatto importantissimo; finalmente, si trovava a casa sua!

L’elicottero compi un’ampia virata per evitare la cresta di un monte, quindi entro in una valle lungo la quale correva una strada, certamente quella che Sandy non era riuscito a trovare nella tempesta della sera precedente. Noto che il temporale doveva essere passato proprio in quel punto, poiche vi erano diverse file di alberi abbattuti dal vento.

Nel giro di circa cinque minuti, l’elicottero percorse la stessa distanza che Sandy aveva impiegato sei faticosissime ore per coprire. Sandy stava giusto iniziando a domandarsi se fosse il caso di far nuovamente uso del sacchetto, quando il pilota indico un punto davanti a loro. — Eccola — disse.

Era proprio li. Il modulo di atterraggio hakh’hli riposava pacificamente sui suoi pattini in mezzo a un prato verdeggiante, con le deboli luci ausiliarie ancora accese nonostante il sole fosse ormai alto nel cielo.

La navetta sembrava incredibilmente piccola in mezzo a quell’ampio prato, e il suo aspetto non era certo dei migliori. A quanto pareva il viaggio e la tempesta non erano stati certo gentili con lei; la sottile pellicola che ricopriva la nave per proteggerla dai frammenti dei relitti in orbita intorno alla Terra era tutta bucherellata, in alcuni punti addirittura squarciata. La rete con la quale gli hakh’hli avevano tentato di ricoprire la navetta dopo l’atterraggio per nasconderla era stata strappata via dal vento, e nel complesso il velivolo sembrava a dir poco trasandato.

Ma la cosa che attiro maggiormente l’attenzione di Sandy fu che la navetta non era piu sola nel prato. Era circondata da altri cinque velivoli. Velivoli terrestri. Si trattava di elicotteri abbastanza simili a quello sul quale si trovava lui, solo che alcuni erano decisamente piu grandi. E tutt’attorno alla nave vi erano gruppi di persone. Persone terrestri. Alcune di queste persone imbracciavano telecamere, puntandole verso la nave, verso altri terrestri, o, soprattutto, verso gli hakh’hli.

Gli hakh’hli infatti erano usciti tutti e sei dalla loro navetta. Due di loro (sembravano Polly e Chiappa) stavano parlando davanti a una telecamera. Altri due rimanevano attaccati con fare possessivo alla ringhiera della scaletta della nave, mentre gli ultimi due stavano mettendosi in mostra con grande sfoggio di gioia e vigore per gli spettatori terrestri. Sfruttando la grande forza delle loro zampe posteriori nella debole gravita della Terra, i due stavano dedicandosi a un gioco terrestre che avevano visto in un programma televisivo per bambini che si chiamava “la cavalluccia”, compiendo lunghissimi balzi per scavalcarsi a vicenda a turni. Visti cosi, dall’alto, sembravano proprio delle rane.

Non appena Sandy scese dall’elicottero, Tania gli si avvicino con due lunghi balzi. I due poliziotti si fecero indietro istintivamente, portando entrambi la mano sulla fondina della pistola. Non estrassero le armi pero, e Tania si rivolse a Sandy in hakh’hli versando un’affabile lacrima. — Ti sei comportato male e non bene, Lisandro. Usa estrema cautela nel rivolgerti a queste creature terrestri finche non avremo ricevuto nuovi ordini!

Sandy era esterrefatto. — Quali nuovi ordini? — domando. — Tu parli in modo confuso e non chiaro.

Tania pero non rispose piu in hakh’hli. Si limito a dargli una piccola pacca di scherzoso rimprovero sulla testa, quindi riprese a parlare in inglese. — Ma adesso seguimi, Sandy! — esclamo. — Stiamo facendo un’intervista” alla “televisione” con questi simpaticissimi terrestri!

Sandy rivolse una smorfia di perplessita ai due poliziotti che lo avevano accompagnato fino a li. L’uomo si limito a scrollare le spalle, mentre la donna disse: — Vada pure, signore.

Cosi, Sandy segui Tania verso le telecamere, iniziando a guardarsi attorno.

Il suo spirito stava iniziando a risollevarsi. Di giorno, il mondo era molto piu grazioso e meno spaventoso di quanto Sandy non avesse potuto immaginare. Vi erano cosi tante cose! In tutta la sua vita, non aveva mai avuto la possibilita di guardare a una distanza superiore ai trenta metri, e ora poteva vedere a chilometri e chilometri di distanza in tutte le direzioni! Vi erano montagne! E nuvole! E fiumi! E poi, luminoso come non lo aveva mai nemmeno sognato, tanto forte da fargli dolere gli occhi se cercava di guardarlo direttamente, vi era il Sole!

Poi vi era anche Polly, una vista quasi altrettanto stupefacente, che piangeva lacrime di simpatia mentre, accovacciata su una pietra piatta, si rivolgeva a una mezza dozzina di telecamere. Non vi potevano essere dubbi riguardo al fatto che non stesse esattamente ubbidendo alle direttive impartite dai Grandi Anziani. Non solo non stava facendo alcun segreto della loro presenza sulla Terra, ma apparentemente la stava addirittura pubblicizzando! Non appena Sandy si avvicino, le telecamere si distolsero da Polly per puntare i loro obiettivi nella sua direzione, e in quella di Obie e di Elena che si stavano avvicinando a balzelloni.

— Benvenuto sulla Terra! — esclamo Obie, in inglese.

— Oh, Mingherlino — aggiunse Elena in hakh’hli — questa volta l’hai veramente fatta grossa!

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