Il surriscaldamento dell’atmosfera della Terra dovuto alla continua immissione di biossido di carbonio era una realta comprovata gia verso la meta del ventesimo secolo; tuttavia, gli effetti di questo surriscaldamento iniziarono a diventare realmente tangibili solo verso l’inizio del ventunesimo secolo. Solo allora infatti si pote registrare un aumento della temperatura media annuale del globo di circa quattro gradi rispetto a quella registrata nel corso dei precedenti dieci-quindicimila anni. Nel frattempo, gli esseri umani hanno trovato un sacco di altre cosette ingegnose da fare alla loro aria. Hanno lacerato lo strato di ozono con l’uso di fluorocarburi, lo hanno appesantito con aerosol acidi, e ne hanno persino modificato il colore con i radionucleidi. Cio nonostante, gli effetti piu interessanti sono stati proprio quelli causati dal surriscaldamento dell’aria. All’equatore, le temperature sono rimaste piu o meno uguali. Ai poli invece sono decisamente cambiate. L’acqua dei ghiacci che si sciolgono si riversa in fiumi delle dimensioni del Nilo dalle calotte dell’Antartide e della Groenlandia. Stranamente, le zone piu temperate dell’emisfero settentrionale non si sono surriscaldate molto. Nel continente nordamericano si registrano temperature solo leggermente al di sopra della media, mentre in Europa fa addirittura piu freddo di prima. L’Europa ha infatti sofferto gravemente del cambiamento delle correnti oceaniche dovuto al nuovo massiccio afflusso di acqua fredda dai poli. Essendo decisamente meno densa rispetto al resto della massa acquosa degli oceani terrestri, la nuova ondata di acqua fredda ha in sostanza arrestato quelle correnti di acqua calda che venivano sospinte regolarmente dai tropici verso l’Europa, moderando cosi gli inverni del Vecchio continente. L’Oceano Pacifico, al contrario, non viene piu refrigerato dal ritorno di quelle stesse correnti. Questo fatto non ha prodotto grandi cambiamenti alle terre che si affacciano sull’Oceano Pacifico, ma in Europa sono cambiate molte cose rispetto a prima. Tanto per fare un esempio, citta come Madrid e Montecarlo godono ora di un clima che una volta poteva essere associato a citta come Chicago.

Obie fu il primo componente della coorte ad apparire sulla porta della navetta dopo il periodo d’intontimento. Si produsse in un ampio sbadiglio, si diede una grattatina, poi vide Sandy e lo saluto con un cenno della mano. A quel punto si giro, presentando la sua tozza coda al pubblico presente, afferro la ringhiera metallica della scaletta con i possenti pollici e le dita “tutrici” e si lascio scivolare fino a terra, dove piombo con un forte tonfo. Si giro verso coloro che lo circondavano con una grande risata. — Oh, Sandy — esclamo con gioia. — Non trovi che sia meravigliosa questa gravita cosi ridotta? Mi sento di poter fare un balzo di un chilometro.

— Ti prego, non farlo — disse Sandy, rivolgendo un sorriso imbarazzato ai suoi nuovi amici terrestri. A quel punto fece la sua comparsa anche Tania, e Sandy presento i due hakh’hli ai nuovi arrivati. Fece qualche errore nel pronunciare i loro nomi, Miriam Zuckerman, Dashia Ali, Hamilton Boyle, ma non ebbe alcuna esitazione quando si tratto di presentare Marguery Darp. Sandy osservava la donna con attenzione, tentando di percepire che cosa stesse pensando in base all’espressione del suo volto. Non riusci a percepire un granche. La donna sorrideva, annuiva e pronunciava cortesi parole di benvenuto, ma nonostante cio Sandy percepiva un certo imbarazzo in lei. Era evidente che tutti gli umani presenti si stavano dando un gran da fare per non apparire in alcun modo… come dire, offensivi. Naturalmente, era inevitabile che gli umani fossero sconvolti dal loro primo incontro con degli alieni. Mettendosi nei panni di un terrestre, Sandy osservo i suoi compagni di coorte; in effetti, degli alieni simili a canguri, alti un metro e venti che venivano fuori da un’astronave e si mettevano a parlare inglese erano qualcosa di strabiliante, qualcosa che avrebbe senz’altro destato molta curiosita. Soprattutto se si comportavano come Oberon, che continuava a prodursi in incredibili e gioiosi balzi nell’aria.

— Il tuo amico — gli disse Marguery Darp indicando Oberon — e proprio un grande saltatore, non e vero?

— Be’, e una grande tentazione per lui — spiego Sandy. Stava resistendo con grande eroismo all’impulso di mettere anche lui in mostra la sua forza da 1,4 G.

— In ogni caso — intervenne Tania — non dovrebbe mettersi continuamente in mostra a quel modo. — Fece un cenno di comando in direzione di Oberon, e quando questi si avvicino con espressione perplessa gli si rivolse in tono severo. — Ti stai comportando come uno sciocco, Oberon. Questa femmina terrestre e molto delusa dal tuo comportamento.

Obie assunse un’espressione afflitta, ma Marguery Darp si affretto a rinfrancarlo. — Oh, niente affatto signor, ah, Oberon! Niente affatto! Anzi, trovo che i suoi salti siano qualcosa di magnifico. L’unica cosa che vorrei suggerirle e… be’, perche non indossa un cappello? Lo strato di ozono e ancora piuttosto sottile qui a nord.

Obie la fisso esterrefatto. — Strato di ozono? Cappello?

Fu Hamilton Boyle che si assunse l’onere della spiegazione. — Il tenente Darp e preoccupato per le radiazioni ultraviolette dei raggi del sole, signor Oberon. Da quando lo strato di ozono della nostra atmosfera si e indebolito, abbiamo avuto parecchi problemi con le radiazioni; tumori della pelle, danni all’agricoltura e moltissimi casi di gravi scottature. Siete soggetti a scottature dovute all’eccessiva esposizione ai raggi del sole voialtri?

Obie rivolse uno sguardo perplesso verso Sandy. — No, non lo sa — intervenne Sandy. — Nessuno di noi lo sa. Non siamo mai stati esposti alla luce del sole prima d’ora.

— Allora sara meglio che vi procuriamo dei cappelli — disse Marguery Darp con tono deciso. — E probabilmente avrete anche bisogno di qualcosa per coprire le vostre… ah, braccia.

— Meglio ancora — disse Boyle con un sorriso — potremmo portarvi tutti quanti in un luogo chiuso. Che ne direste di accettare il nostro invito e venire in citta? C’e un sacco di spazio nel nostro aereo.

— Andare in citta? — squitti Obie.

— Naturalmente, bisogna domandarlo a Polly — intervenne Tania. Detto questo giro su se stessa e risali la scaletta.

— La prego, le dica che si tratta di un invito ufficiale da parte del governo del Commonwealth dello Yukon, che vorrebbe darvi il benvenuto sulla Terra! — grido Boyle alle sue spalle. Poi si rivolse di nuovo a Sandy e Oberon. — Vi prometto che vi piacera — aggiunse. — Dawson e una vera e propria citta, e vi posso garantire che vi troverete a vostro agio.

Marguery stava annuendo con fare incoraggiante.

— Oh, ne sarei felice — disse Sandy.

— Polly non ce lo permettera mai — aggiunse Obie con tono cupo.

Quando Polly, in maniera decisamente piu decorosa rispetto a Obie, scese finalmente dalla navetta, il suo volto era ricoperto di lacrime di benevolenza. — Ma certo che accettiamo il vostro invito di recarci alla citta di Dawson — disse. — Il nostro consigliere, ChinTekki-tho, mi ha chiesto di ringraziarvi da parte sua per l’invito. Sfortunatamente, pero, non potremo venire tutti quanti.

— Ma nel nostro aereo c’e spazio abbondante per tutti — intervenne Marguery Darp.

— Il problema non e la capacita della vostra nave; si tratta di una questione di semplice necessita. Alcuni di noi dovranno rimanere presso il modulo di atterraggio come misura precauzionale; se lasciassimo la navetta incustodita, qualche terrestre potrebbe entrarci dentro e rischiare di farsi del male. Inoltre, vi e molto lavoro da fare sulla navetta, poiche bisogna riparare i danni riportati durante l’ingresso nella vostra atmosfera. La rete di protezione va sostituita, tanto per fare un esempio. Potete constatare voi stessi le condizioni in cui si trova.

— Spero che non avrete intenzione di ripartire subito? — domando Boyle con una smorfia.

— Le nostre intenzioni non contano — disse Polly. — Noi riceviamo le nostre direttive dai Grandi Anziani, e dobbiamo ubbidire ai loro ordini. Tuttavia, posso dirvi che il modulo di atterraggio non ripartira immediatamente. Alcuni di noi verranno con voi in citta. Naturalmente, dovremmo portarci dietro delle provviste, cosi almeno avremo qualcosa da mangiare.

— C’e un sacco di roba da mangiare a Dawson — intervenne nuovamente Marguery Darp.

Polly agito il capo. — Ma temo che si tratti solo di cibo terrestre. Comunque sia, io e Lisandro verremo con voi, e porteremo anche… — Si guardo attorno, emise un sospiro, quindi concluse la frase. — Oberon. Penso che sia lui l’elemento meno indispensabile. Gli altri rimarranno qui con il modulo di atterraggio.

Il volo con l’aereo a decollo verticale di Marguery Darp fu duro almeno quanto quello con la navetta; persino Obie si senti male. Tuttavia, quando atterrarono finalmente a Dawson, Sandy ebbe la possibilita di vedere per la prima volta una citta terrestre. — Com’e grande! — esclamo, fissando gli altissimi edifici. Alcuni erano alti addirittura 30 metri!

— Oh, non e poi cosi grande — gli disse Marguery Darp con tono rassicurante. — Questa e solo Dawson, la capitale del Commonwealth dello Yukon. In tutto il Commonwealth vivranno al massimo 25.000 persone, e per la

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