— E proprio questo il fatto — rispose Sandy con tono cupo. — Non ho mai sentito parlare di una terza alternativa. E non ho nemmeno mai sentito parlare del Sito Doppio-Dodici.

Boyle assunse un’aria pensierosa per un attimo, poi si alzo in piedi. — Ho delle cose da fare. Voi intanto continuate; puo darsi che piu avanti ci sia qualcosa di interessante.

Sandy continuo. Continuo per un bel po’, per quasi tutta quella lunghissima giornata. Per tutto il tempo, vi era sempre qualcuno al suo fianco, o Boyle o Marguery Darp. Gli portarono anche dei panini, che Sandy mangio mentre osservava lo schermo e traduceva contemporaneamente parlando nel microfono con la bocca piena. Tanto non aveva alcuna importanza, poiche realmente non vi era un granche di interessante in quei nastri.

Nel tardo pomeriggio gli venne in mente di chiedere se fosse o meno il caso di chiamare Polly per avvertirla che stava bene. — Non ce n’e bisogno — gli disse Marguery. — Ham l’ha gia avvertita che sei con me.

— Si, ma si domandera che cosa ho fatto per tutto questo tempo — obietto Sandy.

— Sandy — rispose Marguery con un sorriso — lei e convinta di sapere benissimo che cosa stiamo facendo. Ma adesso andiamo avanti, altrimenti non finiamo piu.

Dopo questa constatazione l’umore di Sandy miglioro un poco, anche se per il resto non vi era molto di che stare allegri. Quando ebbe terminato di tradurre l’ultimo nastro, si appoggio allo schienale della poltrona strofinandosi gli occhi. — Non so che cosa stiano combinando gli hakh’hli — disse con tono sobrio. — Non mi va di credere che abbiano in mente qualcosa di sinistro, ma d’altra parte non ci sono dubbi sul fatto che sono impegnati in un sacco di attivita delle quali non mi hanno mai detto nulla.

Marguery gli appoggio una mano sulla spalla come per confortarlo. — Non c’e nessun problema, Sandy — gli disse.

— Io invece credo di si — rispose.

— Be’ — intervenne Boyle con filosofia — almeno ora ne sappiamo un po’ piu di prima. — Colse un rapido sguardo interrogativo di Marguery Darp e si produsse in un sorriso, annuendo. — Mi sento in dovere di dirti, Sandy, che i nostri esperti di linguistica sono riusciti a elaborare una buona parte del vocabolario hakh’hli basandosi su queste trasmissioni. Ebbene, sarai felice di sapere che mi hanno appena riferito che le tue traduzioni sono assolutamente esatte.

— Perche, pensavate che vi avrei mentito? — domando Sandy con tono rabbioso.

L’espressione di Boyle divenne subito seria. — Dovevamo essere sicuri — disse. — Questo non e un gioco, Lisandro. Potrebbe trattarsi della sopravvivenza dell’intera razza umana. E noi siamo disposti a fare qualsiasi cosa per garantire la nostra sopravvivenza. — Sembrava che stesse per andarsene cosi, ma poi cambio idea. Il sorriso torno a illuminare il suo volto. — Direi che e tutto, per oggi — disse con tono affabile. — Io me ne vado.

— Anche noi — disse Marguery Darp alzandosi in piedi a sua volta. — Sandy… se hai veramente intenzione di accompagnarmi a casa, penso che sia giunto il momento adatto.

L’appartamento di Marguery si trovava al 35esimo piano di un vecchio edificio che dava su cio che lei chiamava il Lago Jersey. — Una volta era tutta una palude — spiego a Sandy — ma poi l’hanno riempita di terra e ci hanno costruito un sacco di cose. Guarda, laggiu puoi vedere il vecchio stadio del football. Naturalmente, quando e salito il livello del mare tutta la zona e stata nuovamente sommersa.

Sandy annui mentre si guardava attorno. Nonostante tutti i problemi che gli affollavano il cervello, riusci ugualmente a trovare il tempo per stupirsi del fatto che una persona solitaria come Marguery avesse a disposizione una simile quantita di spazio. Nell’appartamento vi era una “cucina”, un “bagno”, un “salotto” e una “camera da letto”. Sandy rimase sulla soglia di quest’ultima per un certo tempo, guardandosi attorno con vivo interesse. Ma del resto era tutto interessante per lui. Era la prima volta che entrava nella casa di un terrestre… non contando gli allevatori dell’Alaska, naturalmente.

— E un palazzo molto vecchio — disse Marguery come per scusarsi. — Lo si puo notare dal fatto che e cosi alto; adesso non li costruiamo piu a questo modo. Io comunque lo uso poco, perche di solito sono sempre in missione da qualche parte. Perche non ti siedi?

Sandy si guardo attorno, valutando la resistenza di ognuna delle sedie e poltrone del salotto, ma non se la senti di metterle alla prova. Marguery lo noto e sorrise, battendo il palmo sul divano sul quale era seduta. — Questo dovrebbe essere abbastanza resistente da reggerti — disse. Quando Sandy si sedette al suo fianco, Marguery alzo lo sguardo verso di lui con un’espressione carica di aspettativa. Sandy non ne era del tutto certo, ma ebbe la netta sensazione che desiderasse essere baciata.

Fece cio che ci si aspettava da lui, ma evidentemente il risultato non fu molto soddisfacente, perche dopo un attimo Marguery si scosto e lo fisso con aria decisa. — Cosa c’e che non va? — gli domando.

Sandy si appoggio allo schienale del divano. Penso a tutte le cose che non andavano in quel momento e ne scelse una. — Ho fame — disse.

— Non sono una grande cuoca — rispose Marguery — ma possiamo sempre telefonare per farci portare una pizza. — Lo fisso con attenzione, avvicinandosi un poco. — E davvero questo il tuo problema?

— E uno dei tanti. Ce ne sono almeno un milione di altri, pero, compreso il fatto che sto tradendo la stessa gente con la quale sono cresciuto. Quelli che mi hanno salvato la vita, permettendomi di essere qui adesso.

— Non hai tradito nessuno — osservo Marguery.

— Vuoi dire che non vi sono stato di alcun aiuto. Cosi e ancora peggio, perche non sono nemmeno un traditore utile!

Marguery ci riflette sopra un poco. — Sandy — disse infine — tu sei molto utile, almeno per me. — Ebbe un attimo di esitazione, poi continuo. — C’e una cosa che non ti ho ancora detto. Non sapevo come l’avresti presa.

— Oh, cavolo — grugni Sandy. — Vuoi dire che alla fine hai deciso che non saremo piu innamoratini?

Marguery scoppio a ridere. — Oh, no. E un’altra cosa. E che… Be’, hai presente quegli esami per i quali ho dovuto passare la notte in ospedale? Insomma, non era per i miei esami.

— E per che cos’era?

— No, era per i tuoi esami — spiego. — Quel campione cellulare che ti hanno preso in ospedale. Quando sono arrivati finalmente i risultati, hanno saputo dirmi a che cosa ero allergica. Sandy, dolcezza mia, ero violentemente allergica a te.

Sandy la fisso sconvolto. Poi si riebbe e fece per allontanarsi, ma Marguery lo attiro a se.

— Non hai ascoltato bene — lo accuso. — Ho usato la parola ero. Ho detto che ero allergica a te, ma adesso non lo sono piu, perche si tratta di una cosa facilmente curabile. Mi hanno dato questi antistaminici, piu altre cose, e adesso non credo che tu possa nemmeno farmi starnutire.

Rimase seduta dove era, fissandolo in maniera placida. Sandy si produsse in una smorfia di perplessita, sforzandosi di capire a che cosa volesse arrivare. Lei non gli suggeri nulla, limitandosi a rimanere seduta in silenzio a fissarlo. Dopo un po’, Sandy inizio a rendersi conto del motivo per il quale Marguery rimaneva in silenzio a quel modo. Quando infine si allungo verso di lei e inizio a baciarla, divenne improvvisamente tutto molto chiaro ed evidente.

Marguery scosto il capo per fissarlo negli occhi. — Penso che la pizza possa anche aspettare un poco — disse con tono assennato. — Mi domando se il mio letto sia abbastanza resistente. Pero ritengo che dovremmo, come dire, assicurarci che quegli antistaminici che mi hanno dato funzionino.

Gli antistaminici funzionavano. Anche il letto. E anche il servizio di pizze a domicilio. Sandy non apprezzo molto la miscela di pomodoro e formaggio, ma ebbe ugualmente modo di apprezzare la compagnia.

Marguery con una vestaglietta di seta e nulla sotto era ancora piu carina di Marguery in bikini, penso Sandy. Mentre lei si alzava per andare a prendere piatti, bicchieri di latte e due coppette con dentro noci e olive, Sandy si rese conto che si era quasi completamente dimenticato di tutti i problemi che lo ossessionavano fino a poco prima. Osservo Marguery con attenzione. In effetti, non riusciva a ricordarsi se l’aveva sentita muggire come una mucca o meno, ma per quel che riusciva a ricordare Marguery aveva dato segno di apprezzare appieno cio che avevano fatto assieme, e ora sembrava piuttosto felice, anche se forse un po’ distratta, mentre si dava da fare nella sua piccola cucina.

Marguery fini la sua pizza molto prima di Sandy. Rimase seduta davanti a lui, sorseggiando una tazza di caffe e osservandolo con espressione critica. — Hai mangiato parecchio — osservo. — Ora ti coricherai per il

Вы читаете Il lungo ritorno
Добавить отзыв
ВСЕ ОТЗЫВЫ О КНИГЕ В ИЗБРАННОЕ

0

Вы можете отметить интересные вам фрагменты текста, которые будут доступны по уникальной ссылке в адресной строке браузера.

Отметить Добавить цитату