Quando gli ebbe spiegato il significato di quegli ultimi due termini, Sandy scosse il capo con fare dubbioso. — Non penso che sia nessuna delle due cose — disse. — E che loro sono sempre pronte, capisci? Voglio dire, per loro non rappresenta un problema. Non devono prepararsi in nessun modo per farlo. Si limitano a compiere l’anfilassi, a farsi fertilizzare le uova, e circa mezz’ora dopo vanno a deporle. Tutto qui.
— Capisco che sia un’ottima cosa per i maschi — osservo Marguery — ma che vantaggio ne traggono le femmine?
— Te l’ho appena detto! — spiego Sandy. — Loro depongono le uova!
Marguery assunse un’aria pensierosa. — Detto cosi, parrebbe che il fatto di deporre le uova sia addirittura piu importante dello scop… dell’anfilassi, volevo dire.
— Immagino che sia proprio cosi. Sono le uova che contano… almeno per le femmine. — Emise una risatina. — La peggior cosa che si possa fare a una femmina hakh’hli e rubare le sue uova e buttarle nella tazza del bagno. In quel caso, diventerebbe furiosa. Una cosa del genere non si puo nemmeno dire a una femmina hakh’hli, a meno che non si abbia un motivo piu che legittimo. Se dicessi una cosa del genere a Polly, mi darebbe un calcione tale da farmi rientrare le budella.
Marguery ci riflette sopra un istante, poi assunse un’espressione decisamente piu rilassata. — Be’ — disse — tutto cio e molto interessante.
Lisandro non rispose nemmeno. Attese l’arrivo della prossima bordata di domande, ma apparentemente la curiosita di Marguery si era improvvisamente placata. Gli rivolse un sorriso. — Vuoi ancora caffe? — domando. Sandy scosse il capo. Nemmeno Marguery lo prese, e assunse invece un’aria pensierosa. — Per certi versi — disse — penso che vada decisamente meglio alle femmine umane.
— Davvero? — domando Sandy. Aveva i suoi dubbi in proposito, poiche sapeva benissimo del lungo processo implicato nell’allevamento di un piccolo di razza umana, e gli sembrava decisamente piu faticoso rispetto all’efficace sistema hakh’hli basato sul congelamento immediato e sul nutrimento programmato. — E perche?
— Be’, hai detto che alle femmine importa solo il fatto delle uova. Quindi deve aspettare di averne di nuove prima di… be’, di farlo di nuovo.
— Si, ma non trascorre molto tempo. In verita dipende tutto dal maschio. Le uova si riformano ogni giorno, e nel giro di una settimana qualunque femmina e di nuovo pronta per l’anfilassi.
— Mentre le femmine umane — intervenne Marguery con un sospiro — possono rifarlo anche immediatamente. Sempre ammesso che il maschio umano sia in grado, naturalmente.
Lo fisso in un modo che lo turbo. Qualsiasi cambiamento di argomento tanto improvviso metteva Sandy decisamente a disagio. Cio nonostante, penso, chi non risica, non rosica… — Be’ — disse — se ti interessa sapere come stanno le cose riguardo a questo particolare soggetto, credo che il maschio umano in questione sia perfettamente in grado.
In effetti, era in grado. E di fatto, ebbe modo di dimostrarlo con grande orgoglio. Solo che prima dovette attendere un periodo di tempo apparentemente interminabile mentre Marguery era al bagno. Sandy non riusciva a capire per quale motivo vi rimanesse cosi a lungo. Sentiva l’acqua che scorreva, ed ebbe anche l’impressione di sentire la voce di Marguery, per quanto molto debole. Ma del resto chi poteva sapere quali cose intime le femmine umane facevano prima, durante o fra un’anfilassi e l’altra? Decise che glielo avrebbe domandato non appena fosse uscita, ma quando questo avvenne Marguery era talmente splendida… No, forse non era questa la parola adatta; era talmente
Poi ebbe una sorpresa.
Fra le molte cose che Lisandro Washington non aveva mai saputo a proposito dei costumi sessuali dei terrestri, vi era anche il fatto che, una volta terminato l’atto sessuale in se stesso, era d’uso che l’uomo e la donna dormissero abbracciati nello stesso letto per il resto della notte.
Sandy si rese conto di questo fatto solo quando scopri che si era addormentato. Quando apri gli occhi, infatti, noto che Marguery Darp si trovava al suo fianco. Quando fece per spostarsi, lei mormoro: — Non te ne andare — stringendolo a se con entrambe le braccia.
Come conseguenza piu o meno inevitabile, fecero nuovamente l’amore, rimanendo quasi addormentati ma gustando ugualmente la sensazione. Quando Sandy si risveglio nuovamente era pieno giorno e Marguery era in cucina.
Torno in camera da letto con un sorriso un po’ diffidente, ma avvicino ugualmente la guancia alle labbra di Sandy affinche gliela baciasse, come se stessero assieme da anni.
— C’e un pacco per te — disse, indicando il tavolo della cucina alle sue spalle.
Sandy si alzo ed esamino il pacchetto con curiosita. In effetti, si trattava di una spessa busta marrone con il suo nome stampato sopra. — E arrivata stamattina — disse Marguery. — Sono i nastri e le trascrizioni delle traduzioni che hai fatto ieri. Ham vuole che tu riascolti tutto per controllare se ci sono delle inesattezze. Ora ti mostro come funziona l’apparecchio.
A malincuore, Sandy prese il pacco. Era molto pesante. Aveva sperato di trascorrere una giornata piu interessante. — Forse farei meglio a fare un salto in albergo, prima — disse. — Immagino che Polly sara preoccupata per me.
— No — disse Marguery con tono cupo. — Polly non si preoccupera affatto. — Rivolse lo sguardo al suo orologio. — Guarda che ore sono! — esclamo improvvisamente. — Devo fare una telefonata.
Vi era un telefono sul tavolo davanti a loro, ma Marguery non lo uso. Si infilo invece nel bagno, sbattendosi la porta alle spalle.
Un attimo dopo, Sandy senti l’acqua che scorreva e capi tutto. Allora anche la sera precedente, prima di fare l’amore, Marguery non aveva fatto altro che parlare al telefono, evidentemente con un telefono privato che teneva proprio li nel bagno.
Cosi, quando Marguery usci dal bagno, Sandy era gia pronto per qualche brutta notizia.
E infatti la ricevette. — Devo uscire per fare alcune cose — disse Marguery con il volto privo di espressione. — Forse ci mettero un po’ di tempo, ma ti prego di non andartene. Aspetta, adesso ti mostro come funziona il registratore.
Prima ancora che Sandy riuscisse a rendersi pienamente conto di cio che stava succedendo, Marguery era gia uscita.
Non aveva mentito. Rimase fuori effettivamente “per un po’ di tempo”; quanto bastava perche Sandy ascoltasse quasi tutti i nastri e inserisse una serie di piccole, inutili correzioni sui fogli stampati della sua traduzione come gli era stato ordinato. Sandy venne colto da ben tre attacchi di fame, e in tutti e tre i casi non trovo praticamente nulla di commestibile all’interno del frigorifero.
Cio nonostante, rimase sul posto. Fece come gli era stato ordinato. Era un po’ stanco, si disse fra se, di fare sempre e solo cio che gli veniva ordinato da qualcuno.
Quando senti finalmente il rumore della chiave di Marguery che si infilava nella porta, era passato da uno stato d’ira a uno di depressione. A giudicare dall’espressione del suo volto, anche Marguery era piuttosto depressa. Entro senza dire una parola, con il cappello e gli occhiali da sole in mano. Non li appoggio mentre fissava Sandy in silenzio. — Oh, diavolo, Sandy — disse infine con tono triste, — Come vorrei che tu sapessi piu di quanto sai.
— Cosa c’e che non va? — domando Sandy con tono preoccupato.
— Temo che dobbiamo giocare al gioco io-spio-te — disse con un sospiro. — Avanti, preparati che andiamo subito al quartiere generale. C’e una cosa che Ham vuole mostrarti.
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