«Ci penso, di tanto in tanto.»

«E un pezzo che voglio chiedertelo, ma non l’ho mai fatto. Com’era? Biancaneve senza i sette nani, vero?»

«Biancaneve» annui Fisher. «Mai visto un nero, la.»

«In tal caso, buon viaggio, e una bella liberazione. Lo sapevi che sono partiti?»

Fisher contrasse i muscoli e per poco non si alzo in piedi, ma freno quell’impulso. «Dicevano che l’avrebbero fatto» annui.

«Non scherzavano. Hanno cominciato ad allontanarsi. Li abbiamo osservati finche abbiamo potuto, abbiamo seguito la loro radiazione. Hanno aumentato la velocita con quella loro iperassistenza e in una frazione di secondo, mentre li captavamo ancora benissimo, sono spariti. Non abbiamo piu ricevuto nulla.»

«Li avete captati quando sono rientrati nello spazio?»

«Parecchie volte. Il segnale era sempre piu debole. Viaggiavano alla velocita della luce dopo essersi sgranchiti i muscoli, e dopo tre passaggi dallo spazio all’iperspazio, e viceversa, erano troppo lontani.»

«L’hanno voluto loro» disse Fisher con amarezza. «Hanno sbattuto fuori quelli contrari… come me.»

«Peccato che tu non ci fossi. Avresti dovuto vedere. E stato uno spettacolo interessante. Lo sai, alcuni esponenti della linea dura hanno insistito fino alla fine dicendo che l’iperassistenza era un imbroglio, che era tutto un trucco.»

«Rotor aveva la Sonda Remota. Non avrebbero potuto lanciarla cosi lontano senza iperassistenza.»

«Un trucco! Ecco cosa dicevano quei tipi.»

«Era tutto vero.»

«Gia, adesso lo sanno. Tutti quanti. Quando Rotor e scomparso dagli strumenti, non si e trovata nessun’altra spiegazione. Tutte le Colonie stavano osservando. Impossibile sbagliarsi. Rotor e scomparso da tutti gli schermi nello stesso istante. Quello che irrita maggiormente e il fatto che non sappiamo dove sia diretto.»

«Verso Alfa Centauri, immagino. Quale altra destinazione dovrebbe avere?»

«Secondo l’Ufficio puo darsi che non sia Alfa Centauri, e puo darsi che tu lo sappia.»

Crile Fisher parve seccato. «Mi hanno interrogato e spremuto in continuazione. Non ho nascosto nulla.»

«Certo. Lo sappiamo. Tu credi di avere detto tutto. Vogliono che ti parli, da amico, e che scopra se c’e dell’altro, perche forse sai qualcosa e non te ne rendi conto. Puo darsi che salti fuori qualcosa a cui non hai pensato. Sei stato la quattro anni, ti sei sposato, hai avuto una figlia. Impossibile che ti sia sfuggito proprio tutto.»

«Impossibile? Se avessero sospettato anche lontanamente che io mi trovassi la per cercare qualcosa mi avrebbero sbattuto fuori. Ero gia un individuo sospetto, per il semplice fatto di provenire dalla Terra. Se non mi fossi sposato, dimostrando cosi di voler rimanere rotoriano, mi avrebbero sbattuto fuori ugualmente. Comunque, mi hanno tenuto alla larga da qualsiasi informazione o materiale importante.» Fisher distolse lo sguardo. «E ha funzionato. Mia moglie era solo un’astronoma. Non ho potuto scegliere. Non potevo ricorrere a un annuncio olovisivo specificando che mi interessava una giovane che fosse un’esperta iperspaziale. Se ne avessi incontrata una, avrei fatto il possibile per agganciarla, anche se fosse stata un’arpia, invece mai incontrata un’esperta iperspaziale in quei quattro anni. La tecnologia era zona vietata. Secondo me tenevano le persone chiave completamente isolate. Scommetto che nei laboratori portavano tutti la maschera e usavano nomi in codice. Quattro anni… e non ho mai trovato il minimo indizio, non ho mai scoperto nulla. E sapevo che cosi avrei chiuso con l’Ufficio.» Si volto verso Garand e, scaldandosi all’improvviso, disse: «Le cose hanno preso una piega talmente brutta che sono diventato una specie di imbecille, di inetto. Il senso di fallimento era opprimente». Wyler sedeva di fronte a Fisher dall’altra parte del tavolo nella stanza ingombra, stando in bilico sulle gambe posteriori della sedia, ma aggrappandosi al tavolo per non cadere.

«Crile, l’Ufficio non puo permettersi di essere delicato, pero non e del tutto insensibile» disse. «A loro dispiace di doverti trattare cosi, ma devono farlo. E a me dispiace di avere ricevuto questo incarico, ma devo andare fino in fondo. Siamo preoccupati, perche hai fallito e non ci hai portato nulla. Se Rotor non fosse partito, forse avremmo pensato che non c’era nulla da scoprire. Ma Rotor e partito. Aveva davvero l’iperassistenza, eppure tu non ci hai portato nessuna informazione.»

«Lo so.»

«Ma questo non significa che vogliamo buttarti fuori o… sbarazzarci di te. Speriamo che tu possa ancora esserci utile. Quindi devo assicurarmi che tu abbia fallito in buona fede.»

«Che significa?»

«Devo essere in grado di confermare che non hai fallito per qualche debolezza personale. Dopo tutto, hai sposato una rotoriana. Era bella? Le eri affezionato?»

Fisher ringhio: «In pratica mi stai chiedendo se, per amore di una rotoriana, ho protetto deliberatamente Rotor e li ho aiutati a custodire il loro segreto».

«Be’, l’hai fatto?» disse Wyler, imperturbabile.

«Come puoi chiedermi una cosa simile? Se avessi deciso di diventare rotoriano, sarei partito con loro. Adesso sarei chissa dove nello spazio, e voi forse non potreste piu trovarmi. Ma non l’ho fatto. Ho abbandonato Rotor e sono tornato sulla Terra, pur sapendo che il mio fallimento probabilmente mi avrebbe rovinato la carriera.»

«Apprezziamo la tua lealta.»

«C’e piu lealta di quel che pensate, nel mio comportamento.»

«Ci rendiamo conto che probabilmente amavi tua moglie e che il dovere ti ha costretto a lasciarla. Questo deporrebbe a tuo favore, se potessimo essere sicuri…»

«Mia figlia… piu che mia moglie.»

Wyler osservo Fisher pensieroso. «Sappiamo che hai una figlia di un anno, Crile. Date le circostanze, forse avresti dovuto evitare di complicarti la vita diventando padre.»

«Sono d’accordo. Pero non sono una macchina, non funziono come un robot perfettamente a punto. Le cose succedono anche se uno non vuole, a volte. E quando e nata la bambina, dopo esserle stato accanto un anno…»

«E comprensibile, ma e stato appena un anno. Un periodo un po’ troppo breve per un legame affettivo…»

Fisher fece una smorfia. «Potra anche sembrarti comprensibile, pero non capisci.»

«Spiega, allora.»

«Vedi, si tratta di mia sorella… mia sorella minore.»

Wyler annui. «Si, e un dato registrato nella tua scheda… Rose, mi pare.»

«Roseanne. E morta nei disordini di San Francisco otto anni fa. Aveva solo diciassette anni.»

«Mi spiace.»

«Lei non partecipava ai disordini. Era uno di quegli spettatori casuali che di solito sono piu esposti agli incidenti degli agitatori e dei poliziotti. Almeno abbiamo trovato il suo corpo, e ho potuto cremare qualcosa…»

Wyler resto in silenzio, tradendo un certo imbarazzo.

«Aveva appena diciassette anni» riprese Fisher. «I nostri genitori erano morti quando lei aveva quattro anni e io quattordici.» Schiaffeggio l’aria con una mano, quasi a indicare che non era un argomento piacevole. «Ho lavorato dopo la scuola, ho fatto in modo che non le mancasse nulla… cibo, vestiti… perche la sua vita fosse comoda e tranquilla, anche quando la mia non lo era. Ho imparato a programmare, continuando a guadagnarmi da vivere a malapena… e poi, a diciassette anni, senza aver mai fatto male a nessuno, senza nemmeno sapere cosa fossero quegli scontri e quelle grida, Roseanne e rimasta intrappolata nei disordini…»

«Capisco perche ti sei offerto volontario per Rotor» disse Wyler.

«Oh, si. Per un paio d’anni sono rimasto completamente frastornato. Sono entrato nell’Ufficio in parte per tenere la mente occupata, in parte perche pensavo che sarebbe stato un lavoro pericoloso. Per un po’ l’idea della morte mi ha attirato… non mi sarebbe dispiaciuto morire facendo qualcosa di utile. Quando si e discusso del problema di piazzare un agente su Rotor, mi sono offerto volontario. Volevo andarmene dalla Terra.»

«E adesso sei tornato. Ti spiace?»

«Un po’, si. Ma Rotor mi soffocava. Nonostante tutti i suoi difetti, la Terra e spaziosa… Avresti dovuto vedere Roseanne, Garand. Non puoi immaginare… Non era graziosa, ma aveva certi occhi…» Gli occhi di Fisher erano rivolti al passato, e tra le sue sopracciglia si era formata una piccola grinza, come se stesse tendendo lo sguardo per mettere bene a fuoco le immagini. «Occhi stupendi, ma spaventosi. Mi sembrava che fosse impossibile fissarli senza provare un senso di inquietudine. Roseanne riusciva a guardarti dentro,

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