fortuna; immagino che si tratti di un cacciatore di Veloce. Non credo che abbiano avuto il tempo di organizzare le ricerche; neppure se Veloce avesse deciso di fare per conto proprio.»
«Ci vorra molto, prima che uno dei suoi gruppi di ricerca faccia ritorno all’accampamento?» domando Easy, dopo una breve riflessione.
«Temo di si, circa una settimana del nostro tempo. La risposta di Veloce dovrebbe arrivare a Nick prima, pero.»
«Vorrei proprio che i giorni di questo pianeta fossero piu corti. E vero che lei ha imparato qualche parola della lingua di Veloce, durante il tempo trascorso dalla macchina nelle caverne?»
«Si. Non molto, pero; gli esseri umani non possono pronunciare molto facilmente quella lingua. Abbiamo registrato quasi tutto, pero; possiamo trasmetterti i suoni, e quello che ci e parso il significato di essi, se credi che possa esserti utile. In ogni modo, servira a far passare il tempo.»
Il volto di Easy apparve sullo schermo, con un’espressione ironica.
«Sono certa che mi sara molto utile. Vero, papa?»
Anche Rich stava sorridendo.
«Si, figlia. Vede, dottore, mia figlia e in grado di apprendere qualsiasi lingua pronunciabile, quasi istantaneamente.»
«Davvero? L’ho sentita parlare solo in inglese, con il suo giovane amico, laggiu.»
«Nessun essere umano puo pronunciare il drommiano. Pero e in grado di capirlo quanto me.»
«Be’, non credo che possa riuscire meglio nella pronuncia tenebriana, pero. E basata sulle inflessioni vocali, e alcune sono davvero impronunciabili. Suoni troppo acuti per l’apparato vocale umano. Certo, lei e giovane ed e di sesso femminile, ma temo che debba accontentarsi di capire.»
«Puo darsi che lei abbia ragione. Non sarebbe meglio tornare al problema immediato? Cosa sta facendo adesso l’indigeno, figlia?»
«Sta girandoci intorno, a trenta o quaranta iarde dal batiscafo; credo che lo stia esaminando. Anche se ci ha visto attraverso gli oblo, non lo ha dimostrato… penso che lei abbia ragione, dottor Raeker; ricordo che lei ha mandato i suoi esploratori a coppie, e certo, se fosse accaduto qualcosa al suo compagno, un esploratore sarebbe tornato subito al campo, per fare rapporto, senza proseguire nella sua missione.»
«Non sono certo che tu abbia ragione, su questo punto, ma io sono sicuro che si tratta di un uomo di Veloce,» replico Raeker. «Avvertici, quando e se combina qualcosa di nuovo.»
«Lo sta facendo proprio in questo momento. Se ne sta andando dalla parte da dove e venuto. Si, non porta una ascia; adesso lo abbiamo visto completamente. E difficile vederlo, adesso; e nascosto dagli arbusti, ed esce dal campo delle nostre luci. Adesso se ne e andato definitivamente.»
Raeker diede un’occhiata all’orologio, e fece un rapido calcolo mentale.
«Mancano quattro ore alla pioggia. Easy, per caso hai visto se portava una torcia accesa, o del fuoco, sotto qualsiasi forma?»
«Sicuramente no. Naturalmente, poteva avere dei fiammiferi, o la pietra focaia, o qualche apparecchio per accendere il fuoco: poteva tenerli nel suo zaino.»
«Gli uomini di Veloce non conoscono questi sistemi. Quelli di Nick accendono il fuoco per frizione, ma non credo che gli altri abbiano gia scoperto questo sistema. Ieri non ne sapevano ancora niente… e per ieri, intendo tre giorni di bordo fa. Comunque, quello che voglio dire e che se l’indigeno che tu hai visto non portava del fuoco molto verosimilmente si trovava a non piu di quattro miglia di marcia dal gruppo di Veloce; e questo punto potrebbe trovarsi la dove ci sono le caverne, oppure nelle vicinanze del fiume che Nick e Fagin hanno attraversato recentemente. Veloce, naturalmente, potrebbe anche essere piu vicino; sara meglio che teniate gli occhi aperti, avvertendoci immediatamente non appena il gruppo degli indigeni si fara vedere. Questo ci permettera di localizzarlo molto piu comodamente.»
«Capisco. Staremo attenti,» rispose Easy; «mentre guardiamo, perche non ci fa ascoltare quelle registrazioni di cui parlava? Prima le ascoltiamo, prima potranno esserci utili.»
Raeker si dichiaro d’accordo, e le ore seguenti trascorsero senza avvenimenti di una certa importanza da segnalare. Arrivo la notte, e poi comincio a piovere, senza altri segni della presenza degli indigeni; e quando le gocce si schiarirono, i bambini smisero di aspettare il gruppo di Veloce. Mangiarono, bevettero e dormirono e passarono le ore di veglia cercando di assimilare quel poco che Raeker aveva appreso sulla lingua di Veloce. Easy si comporto molto bene, pur non dimostrandosi quel portento che suo padre aveva preannunciato.
Una complicazione che non era stata prevista, si manifesto nella tarda serata. Il batiscafo ricomincio a muoversi, quando il fiume si formo intorno a esso e comincio ad aumentare. I bambini non furono in grado di valutare la velocita di spostamento, anche se erano in grado di vedere piante e altri frammenti di paesaggio passare loro accanto, nella luce dei fari; il movimento era davvero troppo irregolare. Anche se fossero stati in grado di formulare rapporti piu esatti di «a volte va in fretta, altre pianissimo, altre ancora non si muove affatto», non avrebbero neppure potuto indicare il momento in cui era iniziato lo spostamento. La loro attenzione era stata risvegliata da uno scossone di violenza inusitata, e quando avevano guardato fuori il paesaggio era gia diventato irriconoscibile. Il movimento avrebbe potuto essere iniziato un minuto prima, o mezz’ora prima, indifferentemente.
Raeker si rincuoro non poco, anche se la prima reazione di Easy era stata piuttosto sconsolata.
«Questo ci offre un’altra opportunita di precedere gli uomini di Veloce,» spiego il biologo. «I cavernicoli dovranno ricominciare a cercarvi, mentre noi abbiamo delle indicazioni sempre piu esatte.»
«Come mai?» domando Easy, con voce malferma. «Lei non sapeva dove eravamo prima che cominciassimo a muoverci, noi non sappiamo da che parte stiamo andando, a quale velocita, e da quando ci siamo mossi. Direi che ne sappiamo meno di ieri notte, se fosse possibile saperne meno.»
«Noi non
A quelle parole Easy si illumino in viso. Aminadorneldo, anch’’egli visibile sullo schermo, non aveva mutato espressione, almeno a giudizio degli osservatori umani, ma Esay gli aveva lanciato un’occhiata, ed era rimasta apparentemente soddisfatta. Poi un pensiero parve colpire la ragazza, ed ella formulo una domanda piuttosto acuta.
«Se veniamo trascinati in mare, cosa potranno fare Nick e gli altri?» domando infatti. «Saremo al di fuori della sua portata, e di quella di Veloce, e lei ha detto che non ci sono venti su questo pianeta, anche se non capisco il perche di questo fenomeno»
«La pressione e cosi alta che l’atmosfera non puo obbedire alle classiche leggi,» replico Raeker… che non era un fisico, ma che aveva dovuto rispondere diverse volte a quella domanda… «E gli irrilevanti mutamenti di temperatura corrispondono a mutamenti anche piu irrilevanti nel volume, e di conseguenza nella densita, e di conseguenza nella pressione. Quando le differenze di pressione sono minime, il vento e minimo. Anche il mutamento di stato, da gas a liquido, crea un cambiamento di densita cosi irrilevante che le grosse gocce di pioggia scendono lentamente, come bolle di sapone, malgrado la gravita.»
«Grazie, ricordo di averlo imparato a scuola,» disse Easy. «Probabilmente lei ha ragione, ma non ha risposto alla domanda che le avevo fatto: se noi ci troviamo in mare, come fara Nick a raggiungerci? Mi scusi, se annullo un tentativo di cambiare argomento.»
Raeker rise di cuore, per la prima volta dopo molte settimane.
«Brava ragazza. No, non stavo cercando di cambiare argomento; il fatto e che tu mi hai domandato quello che da sedici anni mi domandano tutti i visitatori, e io rispondo quasi automaticamente. Hai schiacciato un bottone. In quanto alla tua domanda, lascia fare a me. Domattina parlero subito a Nick… adesso lui non puo fare niente.»
«Va bene,» disse Easy, «se lei e cosi sicuro, non mi preoccupero. Mi dica, piuttosto, come potremo capire di essere entrati nel mare, quando accadra?»
«Galleggerete, come e successo nel lago, per lo meno quando una parte dell’acqua evaporera con il mattino.