Mentre Nessus si riposava sulla gamba posteriore piegata, lo kzin si lascio cadere pesantemente sul posapiedi gonfiato ad aria. Il piu antico nemico dell’uomo era piuttosto ridicolo, in bilico su un posapiedi troppo piccolo per la sua mole.
— Parlami della proverbiale prudenza dei burattinai — disse Louis. — Me ne sono scordato.
— Forse non sono stato molto leale con te, Louis. La mia specie mi ritiene pazzo.
— Oh!
Lo kzin sbatteva la coda: — Perche dovremmo metterci in viaggio con un maniaco? Tu, poi, devi essere il piu pazzo di tutti per voler viaggire con un kzin.
— Ti allarmi per poco — rispose Nessus con voce morbida, persuasiva, insopportabilmente sensuale. — Gli uomini non hanno mai conosciuto un burattinaio che non fosse considerato pazzo dalla propria specie.
— Un burattinaio pazzo, uno kzin nel pieno della sua maturita, e io. Sarebbe bene che il quarto fosse uno psichiatra.
— No, Louis. Non sono previsti psichiatri.
— Be’,
— Non ho fatto la scelta a caso. — Il burattinaio bevve un sorso con una bocca e parlo con l’altra: — Il viaggio che ci siamo prefissi ha lo scopo di beneficare la mia specie. Percio e stato scelto un rappresentante abbastanza pazzo da affrontare un mondo sconosciuto e nello stesso tempo abbastanza sano di mente per sopravvivere. Si da il caso che io rientri in questa categoria. C’e una ragione per includere uno kzin. Speaker, quanto sto per dirti e un segreto. Abbiamo tenuto in osservazione la tua specie per un considerevole periodo di tempo. Vi conoscevamo gia da prima del vostro attacco all’umanita.
— Meno male che non vi siete fatti vedere — brontolo lo kzin.
— Senza dubbio. In un primo tempo ci eravamo convinti che la specie kzinti era inutile e pericolosa. Iniziammo una serie di ricerche per determinare la possibilita di sterminarla senza esporci a pericoli.
— Ho una gran voglia di farti un nodo con quei due colli!
— Tu non mi farai nessun nodo!
Lo kzin si alzo.
— E giusto. Siediti, Speaker. Non ci guadagni niente ad ammazzare un burattinaio.
Lo kzin si rimise a sedere. Il piccolo cuscino non si gonfio nemmeno questa volta.
— Il progetto fu accantonato — continuo Nessus. — Avevamo scoperto che le guerre tra Uomini e Kzin riuscivano a contenere l’espansione degli Kzin, rendendoli meno pericolosi. Continuammo ad osservarvi. Per sei volte avete attaccato il mondo degli uomini. Sei volte siete stati sconfitti, perdendo, in ogni guerra, quasi due terzi della popolazione maschile. Devo fare commenti sul livello di intelligenza da voi dimostrato? No? Comunque, non avete mai veramente corso il pericolo di essere sterminati. Le vostre stupide femmine erano state largamente risparmiate dalla guerra, e le nuove generazioni hanno contribuito a rimpiazzare le perdite. Tuttavia avete sicuramente disperso un impero costruito nel corso di migliaia di anni. Era chiaro che gli Kzin si stavano sviluppando ad un ritmo velocissimo.
— Sviluppando?
Nessus gracchio una parola nella Lingua dell’Eroe. Louis fece un sobbalzo. Non avrebbe mai sospettato che le gole del burattinaio fossero capaci di fare una
— Si — disse Speaker-agli-Animali. — Credo che sia proprio come dici tu; ma non riesco a capire il significato della parola che tu usi.
— L’evoluzione dipende dalla sopravvivenza dei piu forti. Per molte centinaia di anni kzin, i membri piu forti della tua specie erano quelli che avevano l’ingegno o la pazienza di evitare i duelli o i combattimenti con gli esseri umani. I risultati sono evidenti. Da quasi duecento anni kzin, siete in pace con gli uomini.
Speaker trangugio un po’ del suo bourbon bollente. La coda, rosa e pelata come quella di un topo, sbatteva inquieta.
— La tua specie e stata decimata — disse il burattinaio. — Tutti gli Kzin oggi viventi discendono da coloro che sono sfuggiti alla morte durante le guerre tra gli Uomini e gli Kzin. Noi pensiamo che gli Kzin, oggi, posseggono l’intelligenza o il trasporto contemplativo, oppure l’auto-controllo necessario per trattare con le razze a loro alien.
— E cosi metti a repentaglio la vita affiancandoti a uno kzin.
— Si — disse Nessus, e fu scosso da un brivido. — Il motivo e serio. Se riesco a dimostrare il valore del mio coraggio, avro il permesso di procreare.
— E un impegno difficile da mantenere — disse Louis.
— C’e anche un’altra ragione per assoldare uno kzin. Dovremo affrontare strane condizioni ambientali, dense di pericoli. Chi mi proteggera? Chi ne ha maggiori possibilita di uno kzin?
— Per proteggere un burattinaio?
— Ti sembra una follia?
— Si — rispose Speaker. — Oltretutto stimola anche il mio senso dell’umorismo.
Secondo l’opinione del burattinaio, il cambio dell’iperpropulsione al secondo quantum di energia era rara come un elefante bianco. Con quella propulsione una nave viaggiava alla velocita di un anno-luce in un minuto e un quarto, mentre i comuni mezzi spaziali coprivano la stessa distanza in tre giorni. I mezzi normali pero avevano lo scompartimento per il carico.
— Abbiamo installato il motore nello scafo numero quattro della General Products, il piu grande costruito dalla nostra compagnia. Quando i nostri scienziati hanno terminato il lavoro, quasi tutta la parte interna dello scafo era piena di macchinari per l’iperpropulsione. Il nostro viaggio di andata sara un po’ affollato.
— Un viaggio sperimentale — disse lo kzin. — E stato collaudato?
— Ha fatto un viaggio di andata e ritorno al centro della Galassia.
Ma era stato l’unico viaggio! I burattinai non potevano collaudarlo personalmente, ne trovare altre razze che lo facessero al loro posto, perche erano in piena migrazione. In pratica, la nave non avrebbe trasportato nessun carico, sebbene superasse un miglio di diametro.
— Tutto cio mi procurerebbe un nome — osservo lo kzin. — Un nome! Devo vedere la tua nave in azione.
— La vedrai durante il viaggio nello spazio.
— Che nome potrei scegliere? Forse… — lo kzin disse una parola esotica.
Il burattinaio gli rispose nella medesima lingua.
Louis si agito. Non era in grado di seguire la Lingua dell’Eroe. Considero l’eventualita di lasciare che se la sbrigassero tra di loro, poi ebbe un’idea migliore. Tiro fuori dalla tasca l’olografia del burattinaio e la lancio attraverso la stanza fino alla pancia della montagna pelosa.
Lo kzin la prese con delicatezza tra le dita nere e carnose: — Mi sembra una stella circondata da un anello — osservo. — Che cos’e?
— Fa parte della nostra destinazione — rispose il burattinaio. — Non posso dirti di piu, per ora.
— E piuttosto misteriosa. Be’, quando si parte?
— Entro un paio di giorni. I miei agenti stanno cercando un quarto membro qualificato.
— Cosi, ci tocca aspettare i loro comodi. Louis, vogliamo tornare dai tuoi ospiti?
Louis si alzo. — Certo, andiamo a dar loro un po’ di emozione. Speaker, prima voglio darti un suggerimento. Non prenderla come un assalto alla tua dignita. E solo un’idea…
Il prato era tenuto secondo l’antica usanza inglese: semenza e rullo per cinquecento anni. Cinquecento anni finiti in un crollo della borsa in seguito al quale Louis Wu si era ritrovato con un sacco di quattrini mentre una venerabile famiglia baronale era finita sul lastrico. L’erba era verde, brillante e autentica; nessuno ne aveva mai alterato i geni alla ricerca di dubbi risultati. In fondo al declivio, sul campo da tennis, figurine minuscole correvano e saltavano agitando con energia i loro scacciamosche fuori misura.
— La ginnastica e una cosa meravigliosa — disse Louis. — Sarei capace di starmene qui a guardare tutto il giorno.
La risata di Teela lo colse alla sprovvista. Penso pigramente ai milioni di battute che lei non aveva mai sentito, quelle antiche che nessuno ricordava piu. Il novantanove per cento delle battute che Louis aveva imparato