— I miei agenti sono andati alla ricerca dei discendenti dei vincitori delle Lotterie per il Diritto alla Procreazione.

— Io me ne vado. Sei completamente pazzo.

— No, Louis. Ho ricevuto ordini da Ultimo in persona, colui che ci guida. La sua sanita di mente e fuori discussione. Posso spiegarvi?

Per gli esseri umani il problema del controllo delle nascite era stato risolto da molto tempo. Veniva inserito un minuscolo cristallo sotto la pelle dell’avambraccio del paziente. Entro un anno il cristallo si scioglieva. Per tutto quel periodo il paziente era sterile. Nei secoli precedenti erano stati usati metodi piu primitivi.

Verso la meta del ventunesimo secolo si era riusciti a stabilizzare la popolazione della Terra sulla media degli ottanta bilioni. Il ministero per la Fertilita, una sottosezione delle Nazioni Unite, aveva fatto rispettare le leggi sul controllo delle nascite: due bambini a coppia, a giudizio del Ministero della Fertilita. Il ministero decideva chi poteva generare e quante volte. Poteva accordare a una coppia dei figli extra, negare un figlio a un’altra, basandosi sempre sulla desiderabilita dei geni.

— Incredibile — disse lo kzin.

— Perche? La Terra era maledettamente affollata con diciotto bilioni di persone prigioniere di una tecnologia primitiva. Con un milione di Stelle al colpo si poteva comprare il diritto alla Procreazione. Perche no? L’abilita nel far danaro era considerata un provato fattore di sopravvivenza. Inoltre stroncava i tentativi di corruzione.

«Chi non aveva consumato il suo Primo Diritto poteva battersi nell’arena per conquistarselo. Il vincitore guagnava il Secondo e il Terzo Diritto; lo sconfitto perdeva il Primo Diritto e la vita. Era anche un sistema di livellamento.

— Ho visto quei combattimenti nei vostri spettacoli. Credevo che lottassero per scherzo.

— No, facevano sul serio — rispose Louis.

Teela ridacchio scioccamente.

— E le lotterie?

— Tutti potevano partecipare — disse Nessus. — Con un po’ di fortuna si potevano avere dieci o venti bambini… ammesso che cio possa considerarsi una fortuna. Anche i criminali in carcere erano ammessi alle Lotterie dei Diritti alla Procreazione.

— Io ho avuto quattro figli — interloqui Louis Wu. — Uno per lotteria. Se foste arrivati prima ne avreste conosciuti tre.

— Mi sembra tutto strano e complicato. Quando la popolazione di Kzin aumenta troppo, noi…

— Attaccate il mondo umano piu vicino.

— Niente affatto, Louis. Ci battiamo fra di noi. I nostri problemi demografici si risolvono da soli. Non siamo mai arrivati a un grado di sovraffollamento di due volte otto alla decima di umani, su un singolo pianeta!

— Comincio a capire — disse Teela Brown. — I miei genitori devono aver vinto tutti e due alla Lotteria. — Ebbe una risatina nervosa. — Altrimenti non sarei mai venuta al mondo. Mi viene da pensare che mio nonno…

— Tutti i tuoi antenati, per cinque generazioni, sono venuti al mondo in virtu dei biglietti vincenti.

— Davvero? Non lo sapevo.

— Le documentazioni sono chiarissime — l’assicuro Nessus.

Teela Brown, vivamente interessata, si sporse dalla sedia. Non le era mai capitato di vedere un burattinaio pazzo.

— Pensa alle lotterie, Louis. Pensa all’evoluzione. Per settecento anni il tuo popolo ha generato per mezzo dei numeri vincenti: due diritti a procreare per ogni persona, due bambini per ogni coppia. Ogni tanto uno poteva vincere un terzo diritto, o vedersi rifiutare il primo per ragioni plausibili come i geni dei diabetici o simili. Ma la maggior parte dell’umanita aveva due figli.

TEELA BROWN

Teela ridacchiava, incerta sulla risposta da dare.

— Lascia perdere — fece Louis Wu. — Non si puo generare a sorte come bere un bicchiere d’acqua!

— Pero lo si puo fare per telepatia.

— Non e la stessa cosa. La telepatia non e un potere psichico. Tutti sono dotati dei meccanismi del lobo parietale destro. Solo che non funzionano per la maggior parte della gente.

— Una volta si credeva che la telepatia fosse una forma di psi. Ora tu affermi che la fortuna non lo e.

— Fortuna e fortuna. — La situazione sarebbe stata comica, se Teela se ne fosse resa conto. Ma Louis aveva capito che lei non la pensava cosi. Il burattinaio faceva sul serio. — La legge delle probabilita oscilla continuamente. Se le probabilita sono avverse, sei fuori del gioco. Se invece i dati cadono in tuo favore…

— Mi hanno detto che esistono umani capaci di guidare la caduta dei dadi.

— Allora ho scelto una metafora sbagliata. Il punto e…

— Si — ruggi lo kzin. Quando voleva tirava fuori una voce da far tremare le pareti. — Il punto e che accetteremo la persona che Nessus scegliera. Sei tu il padrone della nave, Nessus. Allora, chi e il quarto membro dell’equipaggio?

— Eccolo qui, in questa stanza!

— Un momento, accidenti! — esclamo Teela scattando in piedi. La rete scintillava come se la sua pelle fosse veramente solcata da fili d’argento. I capelli ardenti ondeggiavano nella corrente d’aria. — Tutta questa storia e ridicola. Non andro in nessun posto. Perche dovrei farlo?

— Scegli qualcun altro, Nessus. Ci sono milioni di individui qualificati. Perche ti sei fissato su di lei?

— I candidati non sono troppi, Louis. Abbiamo poche migliaia di nomi con i recapiti telefonici e i numeri delle cabine-transfert private. Ognuno di loro vanta cinque generazioni di antenati messi al mondo in virtu di biglietti vincenti della lotteria.

— Be’?

Nessus comincio a misurare a lunghi passi il pavimento. — Molti di loro vengono squalificati per evidente sfortuna, e altri non sono disponibili. Se li chiamiamo sono irreperibili. Se li richiamiamo ancora, il computer telefonico ci sbaglia il collegamento. Se tentiamo di parlare con ogni membro della famiglia Brandt, si mettono a squillare tutti gli apparecchi telefonici del Sud-America. — Tuc-tuc-tuc-tuc.

— Non mi hai nemmeno detto dove vuoi andare — fece Teela.

— Non posso rivelare la nostra destinazione, Teela. Pero puoi…

— Per gli zoccoli rossi di Finaglo! Non ce lo dirai mai?

— Puoi esaminare l’olografia che Louis ha con se. Per ora e l’unica informazione che posso darti.

Louis le porse l’olografia del bianco disco ardente col nastro celeste che risaltava sullo sfondo nero. Teela cerco di guadagnare tempo facendovi scorrere lo sguardo; Louis fu l’unico a notare che il sangue le affluiva alle gote per la rabbia.

Quando Teela parlo, sputo fuori le parole scandalose con violenza, come semi di mandarino. — E la cosa piu ridicola che abbia mai sentito. Vi aspettate che Louis e io ci prendiamo la briga di oltrepassare lo spazio conosciuto in compagnia di uno kzin e di un burattinaio, e tutto quello che sappiamo del luogo dove stiamo andando e un nastro celeste e una macchia di luce!

— Devo considerarlo un rifiuto a unirti a noi? La ragazza inarco le sopracciglia.

— Voglio una risposta precisa. I miei agenti possono individuare un altro candidato.

— Si — rispose Teela Brown. — Rifiuto.

— Ricordati, pero, che secondo la legge umana devi mantenere il segreto. Sarai pagata per la consulenza.

— E a chi lo dovrei raccontare? — Teela scoppio in una risata teatrale. — Chi mi crederebbe? Louis, vai sul serio in questa ridicola…

— Si. — Louis stava gia pensando ad altro, ad esempio a una maniera diplomatica per spedirla fuori. — Ma non in questo preciso momento. Siamo ancora in pieno ricevimento. Senti, fammi un favore. Inserisci il nastro numero cinque al posto del quattro nel registratore musicale.

Dopo che la porta si fu richiusa dietro di lei, Louis escimo: — Sentite, fatemi un favore. Lasciate a me il

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