«Insomma, saro incoronata o no?» domando lei con tono di ghiaccio. «Voglio morire da regina! Sarebbe terribile essere morta
Morty le getto un’occhiata senza riuscire a metterla bene a fuoco, cercando di ricordare di che diavolo lei stesse parlando. Ysabell stava pescando attorno alle rovine dietro all’altare e venne fuori con un cerchio d’oro alquanto ammaccato, incastonato di piccoli diamanti.
«E questa?» chiese Ysabell.
«Quella e la corona» rispose Keli, scoppiando quasi in lacrime. «Ma non c’e piu ne un sacerdote ne niente.»
Morty sospiro profondamente.
«Bentagliato, se questa e la nostra realta, la possiamo riaggiustare nel modo in cui vogliamo, no?»
«Che cosa hai in mente?»
«Adesso tu sei un sacerdote. Nomina il tuo dio.»
Bentagliato fece un inchino e prese la corona dalle mani di Ysabell.
«Vi state prendendo tutti quanti gioco di me!» esclamo seccamente Keli.
«Mi spiace» disse Morty con voce stanca. «E stata una giornata piuttosto lunga!»
«Spero di riuscire a farlo bene» disse Bentagliato in tono solenne. «Non ho mai incoronato nessuno prima d’ora.»
«Anche io non sono mai stata incoronata prima!»
«Bene» osservo allora Bentagliato cercando di tranquillizzarla. «Possiamo imparare insieme. Comincio a bofonchiare qualche parola impressionante in una strana lingua. In realta si trattava di un semplice incantesimo per liberare i vestiti dalle cimici, ma lui penso: 'Al diavolo!' E poi penso anche: 'Caspita, in questa realta io sono il mago piu potente che sia mai esistito, sarebbe una cosa da raccontare ai miei nipoti…' Digrigno i denti. Si sarebbero dovute cambiare parecchie regole in quella realta, questo era certo.»
Ysabell si sedette vicino a Morty e fece scivolare la sua mano in quella di lui.
«Ebbene?» domando lei tranquillamente. «Questo e il momento giusto. Ti e forse venuto in mente qualche cosa?»
«No.»
L’interfaccia era ormai a meta sala, rallentava leggermente mentre macinava senza sosta la pressione della realta intrusa.
Qualcosa di umido e caldo soffio nell’orecchio di Morty. Lui allungo la mano e tocco il muso di Binky.
«Caro, vecchio cavallo» disse. «Ho anche appena terminato le zollette di zucchero. Dovrai trovare la strada per tornare a casa da solo…»
La sua mano si fermo a meta carezza.
«Possiamo andare
«Non penso che a mia madre piacerebbe troppo» osservo Ysabell, ma Morty la ignoro.
«Bentagliato!»
«Si?»
«Noi andiamo via. Tu vieni? Esisterai ancora quando l’interfaccia si sara richiusa.»
«Una parte di me si» preciso il mago.
«E quello che volevo dire» disse Morty mentre balzava in sella sulla groppa di Binky.
«Ma parlando della parte che
«Io intendo rimanere qui per morire nel mio regno» disse Keli.
«Quello che tu intendi non significa assolutamente nulla» le rispose Morty. «Io ho percorso tutto il Disco per venirti a salvare, capito, e adesso tu verrai salvata!»
«Ma io sono la regina!» protesto Keli. Una discreta incertezza le affioro negli occhi e lei si volto di scatto verso Bentagliato, che abbasso il candeliere in modo colpevole. «Ti ho sentito pronunciare quelle parole! Io sono la regina, non e cosi?»
«Oh, si» rispose Bentagliato all’istante e poi, visto che la parola di un mago e tenuta ad essere piu dura del ferro, aggiunse in maniera virtuosa: «E anche completamente libera da infestazioni!»
«Bentagliato!» grido seccamente Morty. Il mago annui, afferro Keli attorno alla vita e la sollevo fisicamente sulla groppa di Binky. Tirandosi su le gonne fino alla vita si arrampico anche lui dietro Morty e allungo una mano verso il basso per far salire Ysabell dietro di se. Il cavallo scalpito sul pavimento, lamentandosi per il sovraccarico, ma Morty lo diresse verso la porta scardinata e lo incito ad andare avanti.
L’interfaccia li segui mentre essi galoppavano lungo la sala e nel cortile, sollevandosi lentamente. La sua nebbia perlacea era soltanto a pochi metri di distanza e si stringeva di centimetro in centimetro.
«Scusa tanto» disse Bentagliato a Ysabell, sollevando il cappello. «Igneous Bentagliato, Mago di Primo Grado (UI), ex-Riconoscitore Reale e presto passibile di decapitazione. Sai per caso dove ci stiamo recando?»
«Nel paese di mia madre» grido Ysabell sopra al vento che si alzava al loro passaggio.
«L’ho mai incontrata?»
«Non penso proprio. Te lo ricorderesti.»
La cima delle mura del palazzo gratto contro gli zoccoli di Binky mentre quello, coi muscoli contratti, smaniava per guadagnare altezza. Bentagliato si sporse nuovamente indietro, tenendo stretto il proprio cappello.
«Chi e la gentildonna di cui parliamo?» strillo,
«La Morte» disse Ysabell.
«Non…»
«Si.»
«Oh.» Bentagliato sbircio giu alle distanti cime delle case e le getto un sorrisetto sbilenco. «Risparmierei un po’ di tempo se mi gettassi giu adesso?»
«E piuttosto gentile, se si impara a conoscerla» disse Ysabell prendendone le difese.
«Davvero? E pensi che ce ne dara l’opportunita?»
«Tenetevi forte!» disse Morty. «Dovremmo attraversare proprio adesso…»
Un buco carico di oscurita balzo fuori dal cielo e li afferro. L’interfaccia ballonzolo in maniera incerta, vuota come la tasca di un povero e continuo a rimpicciolirsi.
Il portone principale si apri. Ysabell tiro fuori la testa.
«Non c’e nessuno in casa» disse. «Farete meglio ad entrare.»
Gli altri tre si introdussero nel corridoio in fila indiana. Bentagliato si puli scrupolosamente i piedi.
«E un po’ piccolo» disse Keli con aria critica.
«E molto piu grande all’interno» preciso Morty e si rivolse a Ysabell. «Hai guardato dappertutto?»
«Non trovo piu nenche Albert» rispose lei. «Non riesco nemmeno a ricordare che qualche volta non sia rimasto qui.»
Tossi leggermente, rammentando i suoi doveri di padrona di casa.
«Gradireste qualcosa da bere?» domando. Keli la ignoro.
«Mi aspettavo almeno un castello» disse quella. «Grande e nero, con immense torri oscure. Non certo un’ombrelliera.»
«C’e dentro una falce» sottolineo Bentagliato.
«Andiamo tutti a sederci nello studio e sono certa che ci sentiremo meglio» aggiunse Ysabell velocemente e apri la porta ricoperta di panno nero.
Bentagliato e Keli entrarono, bisticciando. Ysabell prese Morty per un braccio.
«E adesso che facciamo?» domando lei. «Mia madre si infuriera sul serio se li trovera qui.»
«Pensero io a una scappatoia» rispose Morty. «Riscrivero le biografie o qualcosa del genere.» Sorrise debolmente. «Non ti preoccupare. Pensero io ad una scappatoia.»
La porta sbatte alle sue spalle. Morty si volto di scatto e si trovo a guardare dritto il volto sghignazzante di Albert.
La grande poltrona di pelle che stava dietro alla scrivania giro lentamente. La Morte guardo Morty da sopra