Morty, silenziosamente, si appallottolo e rotolo sul pavimento. Attraverso le lacrime vide la Morte avvicinarglisi, con la falce in una mano e la sua clessidra nell’altra. Vide Keli e Ysabell venire ricacciate indietro con disprezzo mentre tentavano di aggrapparsi alla tunica di lei. Vide Bentagliato ricevere un colpo nelle costole e il suo candelabro rotolare sulle piastrelle.
La Morte gli stava sopra. La punta della lama si sollevo di fronte agli occhi di Morty per un istante e poi si alzo ulteriormente.
«Avevi ragione. Non c’e giustizia. Ci sei soltanto tu.»
La Morte esito e poi, lentamente, abbasso la lama. Si volto e guardo il volto di Ysabell. Lei stava tremando dalla rabbia.
«CHE VUOI DIRE?»
Lei fisso con sguardo carico d’odio il volto della Morte e poi la sua mano vibro in avanti, di fianco, indietro, in connessione con un suono simile a quello di una scatola di dadi.
Non ci fu nulla di piu fragoroso del silenzio che segui.
Keli chiuse gli occhi. Bentagliato si volto e si copri la testa con le mani.
La Morte sollevo una mano al teschio, con estrema lentezza.
Il petto di Ysabell si alzava ed abbassava in una maniera che avrebbe potuto fare abbandonare a Bentagliato la magia per il resto della vita.
Alla fine, in una voce anche piu cupa del solito, la Morte disse: «PERCHE?»
«Hai detto che manipolare il fato di una singola persona poteva distruggere l’intero mondo» disse Ysabell.
«ALLORA?»
«Tu ti sei immischiata nel suo. E nel mio.» Punto un dito tremante ai frammenti di vetro che giacevano al suolo. «E anche nel fato di quelle persone.»
«EBBENE?»
«Che cosa pretenderanno gli dei per
«DA ME?»
«Si!»
La Morte sembrava sorpresa. «GLI DEI NON POSSONO PRETENDERE NULLA DA
«Non mi sembra molto corretto, no? Gli dei non si preoccupano di giustizia e di misericordia?» domando seccamente Ysabell. Senza che nessuno l’avesse notato lei aveva preso in mano la spada.
La Morte sogghigno. «MI COMPLIMENTO PER I TUOI SFORZI» disse «MA NON TI SERVIRANNO A NULLA, FATTI DA PARTE.»
«No.»
«DEVI SAPERE CHE ANCHE L’AMORE NON RISULTA UNA DIFESA VALIDA CONTRO DI ME. MI DISPIACE.»
Ysabell sollevo la spada. «
«FATTI DA PARTE, HO DETTO.»
«No. Ti stai soltanto vendicando. Non e corretto!»
La Morte abbasso il cranio per un momento, poi lo sollevo con gli occhi fiammeggianti.
«
«No.»
«STAI RENDENDO TUTTO MOLTO DIFFICILE.»
«Bene.»
Le dita della Morte tamburellarono con impazienza sulla lama della falce come un topo che balla il tip-tap su una lattina. Sembro riflettere. Guardo Ysabell in piedi davanti a Morty, poi si volto e guardo gli altri ammassati contro una scansia.
«NO» disse alla fine «NO. NON POSSO RICEVERE ORDINI. NON POSSO ESSERE FORZATA. FARO SOLTANTO QUELLO CHE SO ESSERE GIUSTO.»
Agito una mano e la spada volo via dalla presa di Ysabell. Fece poi un altro complicato gesto e la ragazza stessa venne sollevata e premuta delicatamente ma con fermezza contro il pilastro piu vicino.
Morty vide la oscura mietitrice avanzare nuovamente verso di lui, con la lama che oscillava all’indietro per il colpo finale. Essa si trovava sopra il ragazzo.
«NON HAI IDEA DI QUANTO MI DISPIACCIA» disse.
Morty si sollevo sui gomiti.
«Penso di si» replico.
La Morte gli getto uno sguardo stupito per qualche secondo e poi comincio a ridere. Il suono rimbalzo in modo sinistro nella stanza, facendo vibrare le scansie mentre la Morte, ridendo ancora come un terremoto in un cimitero, teneva la clessidra di Morty di fronte agli occhi del suo proprietario.
Morty cerco di metterla a fuoco. Vide l’ultimo granello di sabbia scivolare lungo la superficie lucida e poi cadere, rotolando al rallentatore, verso il fondo. La luce di candela brillava sulle sue minuscole sfaccettature di mica mentre esso vorticava delicatamente verso il basso. Atterro privo di suono, sollevando un piccolissimo cratere.
La luce negli occhi della Morte baleno finche non riempi la vista di Morty e il suono delle sue risate non scosse l’universo.
A quel punto la Morte rovescio la clessidra.
Ancora una volta la grande sala di Sto Lat era illuminata di candele e rimbombante di musica.
Mentre gli ospiti scendevano a frotte lungo i gradini e calavano sul buffet freddo, il Maestro di Cerimonia introduceva, senza soluzione di continuita, quelli che, o perche erano persone importanti o per semplice distrazione, erano arrivati in ritardo. Per fare un esempio:
«Il Riconoscitore Reale, Maestro della Camera da Letto della Regina Sua Suita Igneous Bentagliato, Mago di Primo Grado (UI).»
Bentagliato avanzo verso la coppia reale, sogghignando, con un grosso sigaro in mano.
«Posso baciare la sposa?» chiese.
«Se ai maghi e permesso» rispose Ysabell, porgendogli una guancia.
«I fuochi d’artificio sono stati davvero magnifici» disse Morty. «Ritengo anche che saranno in grado di ricostruire la muraglia esterna al piu presto. Senza dubbio potrai trovare la via che porta alla dispensa.»
«Ha un aspetto molto migliore, ultimamente» disse Ysabell da dietro un sorrisetto fisso mentre Bentagliato spariva nella calca.
«Certamente ci sono in giro un sacco di chiacchiere sul fatto che sia l’unica persona che non si preoccupa di obbedire alla regina» disse Morty, scambiando qualche saluto al volo con alcuni nobili di passaggio.
«Dicono che sia lui il vero potere che sta dietro al trono» aggiunse Ysabell. «Una eminenza qualcosa.»
«Eminenza grassa» disse Morty in maniera assente. «Hai notato che non si occupa piu di magia da qualche tempo?»
«Zittochestaarrivando.»
«Sua Suprema Maesta, Regina Kelirehenna I, Signora di Sto Lat, Protettrice degli Otto Ptotettorati e Imperatrice del Lungo e Sottile Territorio Conteso Verso il Centro di Sto Kerrig.»
Ysabell fece una riverenza. Morty si inchino. Keli fisso entrambi. Essi non poterono fare a meno di notare che lei si doveva essere sottomessa ad un influsso che l’aveva indirizzata verso vestiti che seguivano, anche se parzialmente, la sua figura e che l’aveva allontanata da acconciature che sembravano la discendenza di un ananas o di zucchero filato.
Diede un buffetto sulla guancia a Ysabell e poi indietreggio per esaminare Morty dalla testa ai piedi.
«Come va Sto Helit?» chiese lei.
«Bene, bene» rispose Morty. «Tuttavia dovremo fare qualcosa per le cantine. Il tuo defunto zio aveva degli insoliti… hobby, e…»
«Voleva dire come stai tu» sussurro Ysabell. «Quello e il tuo nome ufficiale.»