«Hai un po' di nausea, vice? Forse stai pensando al momento in cui lo sceriffo scoprira che sei una spia e ti coprira di sputi? Tranquilla, ti tiro fuori io da questo casino. Quando ti avro raccontato quello che so sui federali, quelli saranno costretti a farti fare carriera. Ho ereditato un dossier scottante da un vero mago nell'arte di scovare i peccati altrui. Allora, ti interessa il mio aiuto?»
Lilith annui e aumento la stretta sulla pistola mentre si tirava su con cautela. Quella donna avrebbe potuto ucciderla, di questo era sicura.
Il dubbio che la tormentava era un altro:
Forse no. Voleva fare il poliziotto da una vita. Era la sua unica certezza. Ma ora anche quella si stava sgretolando. Era nauseata. Se fossero arrivate a uno scontro a fuoco…
«Punta la pistola a terra mentre parliamo» le ingiunse Mallory. «Avrai maggiori probabilita di non beccarti un proiettile in faccia» e sorrise, come per dire:
Un attimo dopo, Mallory sparo e Lilith credette di morire.
Senti il sibilo della pallottola, il suo soffio caldo e veloce le sfioro la pelle. L'aveva mancata. Quando la paura cesso di annebbiarle la vista, si trovo a fissare la propria Colt in mano a Mallory, per la seconda volta nella stessa giornata.
Il dubbio, quel vecchio familiare fantasma, rideva alle sue spalle.
«Continui a perdere questa» le disse Mallory, mostrandole la Colt. «Non fare quella faccia tragica, pivellina. Hai imparato un'altra lezione importante: non credere mai a quel che ti dice un indiziato.»
«Non mi avresti mai raccontato il marciume sul conto dei federali.»
«No, certo che no.»
«Quindi se lo sceriffo ti becca gli dirai tutto del mio accordo con l'FBI.»
«No. Ti ho mentito anche su quello. E meglio che glielo dica tu.»
Lilith era alle prese con la morale di Mallory. C'era un codice, ma dannazione se…
«Stacca il caricatore dal cinturone e lascialo cadere.»
Lilith esegui. Il caricatore rotolo fino ai piedi di Mallory. Dopo aver infilato la propria pistola nella fondina, Mallory punto la Colt su Lilith mentre afferrava il caricatore.
«Non ne avrai mai bisogno. Ora stacca quello stupido sfollagente, e il resto di quell'accozzaglia, la radio e la torcia. Tutta zavorra inutile.»
Il manganello fu sganciato e cadde a terra, seguito dal resto del suo equipaggiamento. Mallory la esamino attentamente.
«Ora hai l'aspetto di un poliziotto.» Fece scivolare il caricatore in una tasca del blazer; adesso impugnava di nuovo due revolver. «Prima di andare ti faro un ultimo favore.» Mallory scaglio la Colt 38 nel fitto del fogliame.
«Questo dovrebbe tenerti occupata per un po'.» Indico la torcia della ragazza li per terra. «Scommetto che la batteria e nuova di zecca.» Sorrise. «La controlli tutte le mattine, vero?» Nell'aria aleggiava la parola 'stupida'. Le mani di Lilith si strinsero a pugno nelle tasche mentre si girava a scrutare il punto fra gli alberi in cui era sparita la sua pistola. Ogni altra emozione era soffocata dall'ira mentre diceva: «Non smettero di darti la caccia». Quando torno a guardare Mallory, si trovo davanti il vuoto. Era sparita.
«Gia, come no» disse una voce nel buio.
Vicino alla riva del Finger Bayou, Mallory camminava nell'acqua che le arrivava alla vita, fra l'intrico di piante galleggianti. Per spostarsi in avanti, si afferrava alle radici sporgenti e ai ramoscelli degli argini. Era tutto cosi scivoloso, doveva lottare per mantenere l'equilibrio. Nel fango i piedi non avevano presa. Il sangue continuava a uscirle dalle ferite. Le gocciolava lungo il corpo e finiva col mescolarsi all'acqua nera del
Le gambe cedettero senza preavviso. Cadde in ginocchio, incurante del ramo spezzato che le tagliava i jeans e la feriva a una gamba. Allungo una mano per afferrare un arbusto e lo manco, cadendo nell'acqua. Ora era lontana dalla riva e non aveva piu appigli. Cerco invano di rialzarsi. Si dibatte.
Era esausta…
Quando riapri gli occhi, si trovava sulla terraferma. Due mani rudi le premevano la schiena e dalla sua bocca aperta usciva acqua a fiotti. Poi qualcuno la afferro sotto le ascelle, e la trascino via.
Per un'ora il bosco fu illuminato dalla luce delle torce che intrecciavano i loro raggi tra gli alberi. Alla fine la ricerca fu abbandonata, per quella notte. Malcolm e Ray Laurie avevano rinunciato a trovare Fred. Lungo la via di casa imprecarono contro quel bastardo del fratello, imbastendo una balla da raccontare a sua moglie, perche non pensasse che il marito si era di nuovo imboscato con qualche ragazzotta del
Il bosco torno silenzioso, a eccezione dei richiami dei gufi e di altri piccoli animali. Verso mattina, altri due uomini diretti al cimitero disturbarono la sua quiete, spaventando i topi campagnoli e i rapaci notturni che davano loro la caccia. Furtivamente si avvicinarono all'angelo di pietra. Avvolsero le ali con una corda e lo tirarono giu. Poi anche l'angelo fu trascinato via nel buio.
14
Charles Butler non indossava la cravatta e si era vestito come uno del luogo: camicia sportiva, un paio di blue jeans e stivali. Il proprietario dell'emporio di Dayborn era stato molto contento della vendita, perche nel distretto non c'era molta gente di quella stazza.
Charles era seduto su una panca di legno e fissava il lucernario della cappella-studio, guardando le stelle che ancora indugiavano nel cielo del mattino, sorseggiando il caffe appena fatto.
«
«Ma ti pare.»
Charles segui lo scultore e il suo carrello fino alla rampa sul retro. Un'unica lampadina pendeva dall'alto su un gruppo di figure coperte da teli bianchi, poste in cerchio su una piattaforma dove una volta c'era l'altare. Charles conto undici statue di altezze variabili. «C'e un motivo per cui sono coperte?»
«
Henry comincio a togliere i teli.
Lo sceriffo era inginocchiato nell'erba bagnata e guardava il sangue. La pista si interrompeva a pochi metri da Casa Trebec.
Con la coda dell'occhio, scorse Augusta dietro le finestre della cucina. Poi senti sbattere la porta al pianterreno e immagino che entro pochi secondi gli si sarebbe avventata contro per protestare del danno che aveva provocato arrivando con l'automobile sull'erba: aveva inquinato l'aria con i gas di scarico e aveva spaventato gli uccelli. Era una vecchia diatriba fra loro. Ma oggi la partita avrebbe avuto uno svolgimento un po' diverso.
Augusta stava arrivando, ma lui rimase in ginocchio.
«Perche vieni a strisciare di soppiatto nel mio giardino, Tom? Non puoi bussare alla porta come una persona normale?»
Il tono di Augusta era diverso dal solito, piu teso; evidentemente aveva cose piu importanti di cui preoccuparsi.