confermava la teoria di Mallory di un atto non premeditato.
Amanda era morta in un mattino di pioggia. Il parco doveva essere praticamente deserto. Erano pochi coloro che, come lui, amavano sfidare gli elementi. Guardo i torreggianti edifici di Central Park West. I piani alti superavano la linea formata dai rami nudi degli alberi. Chissa, forse in quel momento Mallory era affacciata alla finestra.
Prosegui attorno al braccio d'acqua fino al vialetto lungo il quale si allineavano le panchine, poi si sedette.
Non era seduto da molto quando la persona che sperava di incontrare spunto sul sentiero. Un'altra persona a cui piaceva camminare sola nella neve.
La luce riflessa dalla neve gli aveva affaticato gli occhi, e Charles dovette sforzarsi per cogliere i particolari, il volto pallido, i capelli bianchi sotto il cappuccio di lana chiara.
Cora si sistemo il cappuccio della mantella intorno al viso.
Troppo tardi.
Lui l'aveva vista nonostante la sua tenuta mimetica. L'uomo era molto alto, ma non sembrava minaccioso. Socchiuse gli occhi per mettere a fuoco il suo volto, che avvicinandosi diventava sempre piu nitido.
Con quel largo sorriso un po' sciocco, poteva essere il matto piu docile tra quelli che vagavano abitualmente nel parco. No, non sembrava pericoloso.
Lei si infilo le mani nelle tasche dei pantaloni bianchi, in cerca di qualche moneta.
«Scusi» disse l'uomo, che, avvicinatosi, chinava la testa verso di lei per evitare che il vento si portasse via le sue parole.
Estrasse le monete dalla tasca e gliele porse. «Mi prometta che non li spendera al bar.»
«Oh, no, grazie. Non ho bisogno di soldi.»
Non voleva soldi? Allora doveva essere davvero pazzo, e forse anche pericoloso. Cora si giro per andarsene.
«Ho bisogno del suo aiuto» disse lo sconosciuto. «A proposito di un fatto avvenuto qui la mattina del diciannove.» Indico un punto in prossimita dell'acqua scura.
«Signora, per caso e venuta a passeggiare da queste parti quella mattina?»
Tutto sommato sembrava abbastanza sano di mente.
«Si, giovanotto.»
«Le e capitato di notare due persone, un uomo e una donna, fermi laggiu?»
Doveva riferirsi ai fidanzatini, la donna in blu jeans e l'uomo con l'ombrello.
Si sentiva stranamente protettiva nei confronti della giovane coppia. Che ragione poteva avere quest'uomo di ficcare il naso nel loro incontro segreto?
«Perche me lo chiede?»
Quando Charles ebbe finito di spiegare come stessero realmente le cose, Cora senti il bisogno di sedersi.
Lui la guido fino alla panchina piu vicina. Tolse il nevischio con cavalleria e poi si sedette accanto a lei.
Ora l'uomo appariva seriamente preoccupato. Vedeva l'orrore dilagare negli occhi di Cora? Aveva scambiato la ferita di Gambe Blu per un fiore. Che stupida. Una rosa in inverno? Come aveva fatto a non capire che quella giovane donna stava per morire? Forse avrebbe potuto…
Oh, si, avrebbe potuto. Se solo non avesse avuto la sciocca idea di uscire senza occhiali e senza apparecchio acustico. E adesso chinava la testa sotto il peso di quell'agghiacciante consapevolezza.
L'uomo le sfioro la mano per ottenere da lei un altro istante di attenzione. Aveva notato qualche altra cosa nel parco quella mattina?
In quel momento una macchia confusa, berretto rosso, giacca e blu jeans comparve sul vialetto e supero di corsa la loro panchina. Un cane correva dietro di lui.
Il cane e il bambino lasciarono il vialetto per imprimere le proprie orme sulla neve vergine della pendenza dietro le panchine. Poi sparirono alla vista.
«Il cane. Si, c'era un cane che correva su quella collinetta; il guinzaglio si era impigliato nei cespugli.»
«C'e qualcuno che mi piacerebbe farle incontrare» disse l'uomo. E lei trovo il suo sorriso attraente, sebbene un po' ingenuo.
Giunti al Coventry Arms, il portiere disse loro che l'amica dell'uomo, Mallory, non era in casa. Fece un largo sorriso e li invito ad aspettare la signorina Mallory nella hall.
«Mallory, siediti e chiudi quella bocca.»
Con sorpresa di Coffey, Mallory si sedette.
«Non osare mai piu andartene a quel modo da una riunione. Non voglio avere grane a causa tua.»
«Io con Palanski non ci lavoro.»
«No, non ci lavori. Ma l'ho deciso io, non tu. E adesso parliamo del compitino che ti ho affidato. Sei riuscita a ottenere quei registri?»
Mallory tacque.
«Spero che tu stia lavorando con discrezione.»
Silenzio.
«Ho la sensazione che Palanski faccia un sacco di straordinario.»
Lei si limito ad assentire, ma era gia qualcosa.
«Sembra che abbia una specie di radar che lo guida nel posto giusto al momento giusto. Quando ha scoperto il corpo nel parco non era di turno. Scusa, Mallory. Ti sto dicendo cose che sai gia. Allora, mi hai portato i registri?»
«Non hai bisogno di vedere i registri» disse lei.
«Mallory…»
«Markowitz non avrebbe mai attaccato un poliziotto.»
«Per favore, Mallory. Non sono Markowitz, questo e poco ma sicuro, ma lo stesso vale per te. Il tuo vecchio era un fanatico dei dettagli. Raccattava tutte le informazioni possibili, ovunque, da chiunque. Avresti dovuto imparare di piu da lui, quando ne avevi la possibilita. Qualcuno al Coventry Arms ha fatto una soffiata a Palanski, mettendolo al corrente circa la direzione delle indagini. Potrebbe essere l'assassino, o magari sei andata a ficcare il naso in qualcosa d'altro. Se devo fermare la fuga di notizie, ho bisogno di sapere che tipo di porcherie combina Palanski.»
Mallory incrocio le braccia sul petto. 'No', gli stava dicendo, non avrebbe messo nei guai un collega.
«Mi occupo io di Palanski» disse Mallory. Dopo un istante gli regalo un «Se vuoi» in segno di buona volonta. Coffey seppe di aver perso un altro round.
«Va bene, occupatene tu.» Era forse impazzito? Scatenarla contro Palanski, lasciandole carta bianca? «Non fare niente che Markowitz non ti chiederebbe di fare.»
«Ricevuto.»
Con Mallory infrangere la legge per farla rispettare era diventata la norma.
Doveva ucciderla. Era l'unico modo. Ma prima si sarebbe divertito un po'. Gliel'avrebbe fatta pagare per averlo torturato, e avrebbe pagato lentamente.
Quando l'aveva nella mente, avvertiva una sensazione di bruciore, che gli provocava una vampa bollente nel corpo e nel cervello. Vedeva i suoi occhi davanti a se, fanali luminosi che correvano incuranti verso un incidente catastrofico, implacabili.
Serro i pugni cosi forte che le unghie impressero dei segni rossi sulle palme. Uno di quei segni si stava riempiendo di sangue.
Guardo la carne che sanguinava. Era arrivata e gli aveva fatto questo. Era lei ad aver ferito per prima, e se ne sarebbe pentita.
Un uccello grigio e grassoccio avanzava impettito sul davanzale della finestra aperta. Quando lui torno dalla cucina con il pane l'uccello era ancora la. Sbriciolo una fetta nella mano e si avvicino con cautela alla finestra per deporre una fila di briciole.
Il volatile procedeva a scatti, sussultava e drizzava la testa guardandolo con un occhio solo. Era un volgare