trasporto con scadenze regolari, che competesse realmente con le compagnie piu grandi che navigavano sul corso superiore del fiume. Ma erano tutti uomini dalla forte volonta, ostinati, che sapevano quello che volevano, e cosi dopo sei mesi di litigi e baruffe, la societa si sciolse. Ma ormai Abner Marsh aveva scoperto di non essere piu attratto dal commercio fluviale. In un certo senso, il fiume era cambiato. Dopo la guerra, sembrava ci fosse meno di un terzo dei battelli che c’erano prima, eppure la competizione era piu feroce, poiche le ferrovie stavano portando via sempre piu lavoro. Ora, quando si arrivava a St. Louis, si potevano osservare forse una dozzina di battelli ormeggiati lungo il molo, quando un tempo si sarebbero ammassati per piu di un miglio.

Ci furono anche altri cambiamenti, in quegli anni successivi alla guerra. Il carbone inizio a sostituire la legna un po’ dovunque, tranne che nella zona del Missouri. I legislatori federali emanarono leggi e regolamenti che dovevano essere rispettati — verifiche sulla sicurezza, registri e altre cose del genere — e tentarono anche di proibire le gare. Anche i battellieri cambiarono. Molti di quelli che Marsh conosceva erano morti o erano andati in pensione, e quelli che avevano preso il loro posto erano estranei, con modi di fare strani. I vecchi uomini di fiume, violenti, volgari, spendaccioni, selvaggi che vi davano una pacca sulla spalla, vi offrivano da bere per una notte intera, e vi raccontavano colossali bugie, ormai erano in via di estinzione. Perfino Natchez-sotto-la-collina era divenuta l’ombra di se stessa — cosi si diceva, almeno — ormai quasi tranquilla come la citta in cima alla collina con le sue belle case signorili dai nomi fantasiosi.

Una notte del maggio 1868, piu di dieci anni dopo che aveva visto Joshua York e il Fevre Dream per l’ultima volta, Abner Marsh si reco a passeggiare sull’argine. Ripenso al luogo dove Joshua e lui si erano incontrati per la prima volta, e cammino lungo quello stesso molo — un tempo, i battelli si erano accalcati li, grandi e orgogliosi battelli a ruote laterali e piccoli battelli a ruota poppiera, vecchi e nuovi, e l’Eclipse era stato uno di essi, ormeggiato alla sua nave da scarico. Ora l’Eclipse era divenuto anch’esso una nave da scarico, e c’erano dei ragazzi su quel fiume che si facevano chiamare macchinisti, commissari, e piloti che non avevano mai messo gli occhi su di esso. E il molo era quasi deserto. Marsh si fermo a contare. Cinque battelli. Sei, se si includeva l’Eli Reynolds. Ormai il Reynolds era cosi vecchio che Marsh aveva quasi paura di farlo uscire sul fiume. Doveva essere il battello piu dannatamente vecchio del mondo, penso Marsh, con il capitano piu vecchio, ed entrambi erano davvero stanchi. Il Great Republic stava caricando. Era un enorme battello a ruota laterale varato dai cantieri di Pittsburgh l’anno precedente. Si diceva che fosse lungo 335 piedi, il che lo rendeva il battello piu grande sul fiume, ora che l’Eclipse e il Fevre Dream erano entrambi scomparsi, dimenticati. Era anche imponente. Marsh lo aveva guardato piu di una dozzina di volte, e, una volta, vi era salito a bordo. La cabina di pilotaggio era ornata con ogni tipo di rifinitura e aveva una cupola decorata sulla sommita, e i quadri, i vetri, il legno lucido, i tappeti dell’interno erano di una bellezza tale da spezzare il cuore. Doveva essere il piu elegante e bel battello mai costruito, abbastanza lussuoso da far vergognare le navi piu vecchie. Ma non era particolarmente veloce, aveva sentito dire Marsh, e si diceva che perdesse denaro con una rapidita spaventosa. Marsh si fermo con le braccia conserte sul petto, con la sua giacca nera che gli conferiva un’aria cupa e austera, e osservo gli scaricatori che stavano caricando il battello. Erano tutti di colore. Quella era un’altra novita. Adesso, tutti gli scaricatori del fiume erano negri. Gli immigrati che prima della guerra avevano lavorato come scaricatori, macchinisti, mozzi, se n’erano andati, Marsh non sapeva dove, e i negri liberati avevano preso il loro posto. Mentre lavoravano, gli scaricatori cantavano. Il loro era un canto lento, malinconico. La notte e buia, il giorno e lungo, dicevano le parole. E siamo lontani da casa. Piangete, fratelli miei, piangete. Marsh conosceva quel canto. Esisteva un’altra versione che diceva, La notte e finita, il lungo giorno concluso, E noi stiamo ritornando a casa. Gridate, fratelli, gridate. Ma non stavano cantando quella versione. Non quella sera, la, sul molo deserto, mentre caricavano una nave che era nuova di zecca e lussuosa come nessun’altra, e tuttavia non riusciva a trovare carico sufficiente da trasportare. Vedendoli, ascoltandoli, a Marsh parve come se l’intero fiume stesse morendo, e lui con esso. Aveva visto tante di quelle notti buie e tanti di quei lunghi giorni, che gli sarebbero bastati per il resto della sua vita sulla terra, e non era neppure piu sicuro di avere una casa, da qualche parte. Abner Marsh lascio il molo e ritorno lentamente verso l’albergo. Il giorno dopo congedo i suoi ufficiali e il suo equipaggio, sciolse la Compagnia Fevre River, e mise in vendita l’Eli Reynolds.

Prese tutto il denaro che aveva, lascio definitivamente St. Louis, e compro una casetta nella sua vecchia citta natale, Galena, con vista sul fiume. Solo che non era piu il fiume Fevre. Il suo nome, anni prima, era stato cambiato in Galena, e ora tutti lo chiamavano cosi. La gente diceva che quel nome suscitava associazioni piu allegre del precedente. Abner Marsh continuo a chiamarlo Fevre, come si chiamava quando lui era stato ragazzo.

Non faceva granche a Galena. Leggeva molti giornali. Era un’abitudine che gli era rimasta dagli anni trascorsi alla ricerca di Joshua, e gli piaceva mantenersi aggiornato sulle navi veloci e sui loro tempi di percorso. Ce n’era ancora rimasta qualcuna. Il Robert E. Lee era stato costruito a New Albany nel 1866, ed era una vero battello infernale. Il Selvaggio Bob Lee, lo chiamavano alcuni marinai, oppure semplicemente Bob il Cattivo. E il Capitano Leathers, l’uomo di fiume piu rude, duro e dannato che avesse mai capitanato un battello, aveva varato un nuovo Natchez nel 1869, il sesto con quel nome. Leathers chiamava tutti i suoi battelli Natchez. Il nuovo Natchez era piu veloce di qualunque suo predecessore, almeno a quel che dicevano i giornali. Tagliava l’acqua come un coltello, e Leathers si vantava su e giu lungo il fiume di come l’avrebbe fatta vedere al Capitano John Cannon e al suo Selvaggio Bob Lee. I giornali si diffondevano ampiamente su quella storia. Marsh riusciva a fiutare una gara anche lassu, in Illinois, e quella prometteva di essere una di cui si sarebbe parlato per anni. «Mi piacerebbe assistere a quella dannatissima gara,» disse un giorno alla donna che aveva assunto affinche si occupasse della pulizia della casa. «Tuttavia, nessuno dei due avrebbe avuto una possibilita contro l’Eclipse, vi do la mia parola.»

«Entrambi fanno tempi migliori del vostro vecchio Eclipse,» disse la donna. Le piaceva punzecchiarlo.

Marsh sbuffo. «Non significa niente. Il fiume e piu corto ora. Ogni anno diventa piu corto. Molto presto, si potra percorrerlo a piedi da St. Louis a New Orleans.»

Marsh non aveva letto soltanto i giornali. Grazie a Joshua, aveva sviluppato un certo gusto per la poesia, incredibile a dirsi, e leggeva ogni tanto anche un romanzo. Si era messo anche a lavorare il legno, e aveva fatto modelli dettagliati dei suoi battelli, come li ricordava. Li aveva dipinti e curati fino al minimo particolare, e li aveva realizzati tutti nella stessa scala, cosicche si potevano disporre uno a fianco all’altro per vedere quanto fossero stati grandi. «Questo era il mio Elizabeth A.» disse orgogliosamente alla sua governante il giorno che ebbe terminato il sesto e piu grande modello. «Il battello piu maneggevole che abbia mai navigato sul fiume. Avrebbe potuto stabilire dei record, se non fosse stato per quel dannato lastrone di ghiaccio. Guardate quanto era grande, quasi novanta metri. Guardate come troneggia sul mio vecchio Nick Perrot.» Indico con la mano. «E questi sono il Sweet Fevre e il Dunleith — ho avuto un mucchio di problemi con il suo motore di babordo, davvero un mucchio — e vicino a lui c’e il mio Mary Clarke. Gli scoppiarono le caldaie.» Marsh scosse la testa. «Morirono anche molte persone. Forse fu colpa mia. Non lo so. Qualche volta ci penso ancora. Il piu piccolo alla fine e l’Eli Reynolds. Non e una gran bellezza, ma era un battello resistente. Ha sopportato tutto quello che gli ho fatto subire, e anche di piu, e i suoi motori hanno continuato a funzionare e la ruota a girare. Sapete quanto tempo e durato, questo piccolo, brutto battello?»

«Non lo so,» rispose la governante. «Non avevate anche un altro battello? Uno davvero bellissimo? Ho sentito dire che…»

«Dannazione, non importa quello che avete sentito. Si, avevo un altro battello. Il Fevre Dream. L’ho chiamato cosi dal nome di questo fiume.»

La donna emise un verso di disgusto. «Non c’e da meravigliarsi se questa non e mai diventata la citta che poteva diventare, con gente come voi che continua a chiamarlo fiume Fevre. Gli altri devono pensare che siamo tutti malati, quassu. Perche non lo chiamate correttamente? Si chiama fiume Galena, adesso.»

Abner Marsh sbuffo. «Cambiare il dannato nome di un dannato fiume, non ho mai sentito di una tale dannatissima stupidaggine. Per quanto mi riguarda, questo e il fiume Fevre, e lo rimarra, non mi importa cosa diavolo dica il dannato sindaco.» Marsh aggrotto le ciglia. «O quello che dite voi. Accidenti, nel modo in cui lo stanno facendo insabbiare ben presto diventera il dannato torrente Galena!»

«Che linguaggio. Pensavo che un uomo che leggesse poesie sarebbe stato capace di usare un linguaggio piu civile.»

«Non preoccupatevi del mio dannato linguaggio,» disse Marsh. «E non andate neppure in giro per la citta a parlare di quelle poesie, capito? Conoscevo un uomo a cui piacevano quelle poesie, questo e il solo motivo per cui

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