Angela si sentiva a disagio per l’aperta ostilita che le mostrava il suo capo. Eppure, la preferiva alle molestie a cui l’aveva sottoposta in precedenza. Si chiese se sarebbero mai riusciti a instaurare un normale rapporto di lavoro.

David fini le sue visite in ambulatorio e si diresse controvoglia a controllare le condizioni dei suoi pazienti ricoverati. Aveva paura di nuove, drammatiche scoperte.

Passo dapprima dall’unita di terapia intensiva per informarsi su Caroline e la trovo moribonda, vegliata inutilmente dal dottor Pilsner. Arrivato in corsia, scopri che i suoi pazienti stavano tutti bene, tranne Sandra, il cui stato mentale era preoccupante.

David era sconcertato. Anche se le infermiere non sembravano particolarmente impressionate, ai suoi occhi il cambiamento era drammatico. Quando l’aveva visitata quella mattina l’aveva trovata vivace e in forma, adesso era apatica e biascicava cose incomprensibili, gli occhi erano spenti e la temperatura aveva nuovamente superato i trentotto gradi.

Riusci a fatica a chiederle come si sentisse e lei parlo di crampi addominali, lasciandolo sgomento: il sintomo assomigliava troppo a quelli dei pazienti che erano morti.

Un’analisi dettagliata della cartella clinica non gli fu d’aiuto. L’unico fatto nuovo annotato dalle infermiere era la perdita di appetito, ma per il resto tutto era normale. Gli venne in mente la possibilita di un inizio di meningite, che era poi il pericolo che lo aveva indotto a ricoverarla, e le pratico una puntura lombare per prelevare il fluido cerebrospinale. Vide subito, dalla sua chiarezza, che era normale, ma lo invio al laboratorio per esserne certo.

Come previsto, il risultato fu negativo. David, allora, ordino un’altra analisi del sangue e intanto somministro a Sandra altri antibiotici per l’ascesso. Poi, non gli rimase che sperare.

Quando ando a casa, non si godette per niente la pedalata, preoccupato com’era per Caroline e per Sandra, e al suo arrivo scopri che le condizioni di Nikki erano peggiorate rispetto all’ora di pranzo, quando le aveva portato gli antibiotici: la congestione era aumentata e la temperatura aveva raggiunto i trentotto gradi.

Telefono al dottor Pilsner direttamente all’unita di terapia intensiva e, scusandosi per il disturbo, gli chiese un parere sul fatto che gli antibiotici orali non erano serviti a molto.

«Sospendiamoli», consiglio lui, con la voce stanca. «Penso che sara meglio usare un agente mucolitico e un broncodilatatore insieme alla terapia respiratoria.»

«Qualche cambiamento, per Caroline?»

«Nessuno.»

Angela arrivo a casa alle sette, dopo che Nikki aveva fatto un’altra serie di esercizi con David ed era leggermente migliorata. Mentre s’infilava nella doccia, David le diede le ultime notizie su Caroline.

«Chissa come si sentono gli Helmsford», commento lei. «Saranno distrutti. Prego il Signore che a Nikki non capiti la stessa cosa.»

«Ho un’altra paziente, Sandra Hascher, che sta avendo gli stessi sintomi degli altri che sono morti.»

Angela caccio fuori la testa dalla doccia. «Per che cosa e stata ricoverata?»

«Un ascesso a un dente. Ha reagito bene agli antibiotici, poi oggi pomeriggio ha avuto un improvviso cambiamento delle condizioni mentali. E diventata apatica e confusa. Lo so che non sembra molto, ma per me e un sintomo preoccupante.»

«Potrebbe essere meningite?»

«Ci ho pensato anch’io, anche se non ha mal di testa ne febbre alta. Le ho fatto una puntura lombare e il risultato e stato negativo.»

«Un’infezione cerebrale?»

«Ma la febbre e minima. Comunque, domani le faro una risonanza magnetica nucleare, se non sta meglio. Il problema e che il suo caso mi ricorda troppo gli altri pazienti che sono morti.»

«Immagino che tu non voglia chiedere consulti.»

«No, altrimenti la passano a un altro medico. Potrei avere grane anche solo per la risonanza magnetica nucleare.»

«Che modo disgustoso di esercitare la medicina!» esclamo Angela. Poi, visto che David non aggiungeva altro, gli comunico: «Il viaggio a Burlington e andato bene».

«Mi fa piacere», replico lui, senza interesse.

«L’unico guaio e stato che al ritorno Wadley mi ha fatto una scenata. Ha persino minacciato di licenziarmi.»

«No!» David rimase sbalordito. «Sarebbe un disastro.»

«Non ti preoccupare, sta soltanto scaricando i suoi bollori. Non mi puo licenziare subito dopo che io mi sono lamentata delle sue molestie sessuali. E l’unico motivo per cui sono contenta di avere parlato con Cantor.»

«Non c’e molto da stare allegri. Non avevo mai nemmeno pensato alla possibilita che potessero licenziarti.»

Quando la cena fu pronta, Nikki non aveva fame. Angela la fece sedere lo stesso a tavola, dicendole che avrebbe preso solo quello che le andava, ma poi insistette perche mangiasse di piu. David intervenne perche non la costringesse a mangiare controvoglia e fini che litigarono, con il risultato che Nikki scappo da tavola in lacrime.

Dopo cena, Angela e David rimasero in silenzio davanti al televisore, poi lei sali da Nikki per farle fare gli esercizi respiratori, mentre lui si mise a sparecchiare. Aveva appena portato in cucina i piatti sporchi, che Angela ritorno giu.

«Nikki mi ha appena fatto una domanda a cui non so rispondere», gli disse, in tono grave. «Mi ha chiesto se Caroline tornera presto a casa.»

«Che cosa le hai detto?»

«Che non lo so. Adesso che non si sente bene, ho paura di dirle la verita.»

«Anch’io non gliela voglio dire. Aspettiamo che la congestione le sia passata.»

«Va bene, cerchero di tergiversare.»

Verso le nove, David chiamo l’ospedale e parlo con la caposala, che gli assicuro che le condizioni di Sandra non erano cambiate e lo informo che pero la paziente aveva saltato la cena.

Quando riattacco, Angela ando da lui e gli chiese di dare un’occhiata alle copie dei fogli di accettazione che aveva preso a Burlington.

«Non m’interessa», rispose lui.

«Grazie. Sai che e una cosa. importante per me.»

«Sono troppo preoccupato per pensare a questa roba.»

«Io ho avuto il tempo e le energie per ascoltare i tuoi problemi. Potresti almeno restituirmi la cortesia.»

«Non credo proprio che le due cose siano paragonabili.»

«Come puoi dire una cosa del genere? Lo sai quanto sono sconvolta per questa faccenda di Hodges.»

«Non ti voglio incoraggiare. Penso di essere stato chiaro, al riguardo.»

«Oh, si, sei stato chiarissimo: quello che e importante per te e importante, quello che e importante per me, non lo e.»

«Con tutto quello che sta succedendo, trovo davvero sorprendente che tu sia ancora fissata su Hodges. Dai priorita alle cose sbagliate. Mentre tu te ne andavi a Burlington a giocare al detective, io ero qui a portare gli antibiotici a nostra figlia, mentre la sua migliore amica sta morendo in ospedale.»

«Non riesco a credere a quello che stai dicendo!»

«E, come se tutto questo non bastasse, mi vieni a dire che Wadley minaccia di licenziarti. Tutto perche per te e cosi importante andare a Burlington. Ti posso dire questo: se ti licenziano, per noi sara il disastro economico e questo e niente rispetto al pericolo in cui ci metti continuando queste indagini.»

«Pensi di essere tanto razionale», grido Angela. «Ma ti stai solo prendendo in giro. Pensi che i problemi si risolvano negando la loro esistenza. Sei tu che dai priorita alle cose sbagliate, non aiutandomi quando ho bisogno del tuo sostegno. Per quanto riguarda Nikki, forse non si sarebbe ammalata se tu non le avessi permesso di fare visita a Caroline prima di sapere che cosa aveva quella povera bambina.»

«Questo non e giusto!» urlo a sua volta David, poi si trattenne. Si riteneva razionale ed era fiero di non perdere mai le staffe.

Il problema fu che piu lui si tratteneva, piu Angela dava sfogo alle emozioni e piu lei faceva cosi, piu David si

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