«Ho intenzione di farlo. Studiero pneumologia.»

Caldwell si alzo e indico la porta. «Che cosa ne direste, dottori e futuri dottori, di incontrare il dottor Pilsner?»

Dopo un breve tragitto che li porto dal corpo centrale dell’ospedale all’ala di recente costruzione, i Wilson arrivarono dal dottor Pilsner, che li stava aspettando e li accolse con gentilezza. Aveva una folta barba bianca e la cosa che colpi di piu Nikki fu il fatto che la saluto stringendole la mano, come si fa con un adulto.

«Qui in ospedale abbiamo un grande esperto in malattie dell’apparato respiratorio», li informo Pilsner, «e l’ospedale e ben attrezzato per le terapie respiratorie. Per di piu, io stesso ho vinto una borsa di studio per specializzarmi in pneumologia all’ospedale infantile di Boston, quindi credo che potremo prenderci adeguatamente cura di Nikki.»

«Uau!» esclamo Angela sollevata. «Questo ci tranquillizza. In tutte le nostre decisioni abbiamo sempre tenuto in considerazione le speciali esigenze di nostra figlia.»

«E fate bene. Bartlet costituisce un’ottima scelta, per il suo bassissimo tasso di inquinamento e per l’aria pulita. Se la bimba non ha allergie a certe piante, penso che per lei sara l’ambiente adatto.»

Caldwell scorto i Wilson alla direzione regionale del CMV e, prima di lasciarli, fece loro promettere di ritornare nel suo ufficio, dopo il colloquio di David.

Charles Kelley era un uomo imponente, dal viso abbronzato e dai capelli color sabbia. Indossava un abito di ottimo taglio ed era estroverso ed esuberante; faceva pensare piu a un consumato addetto alle vendite che all’ amministratore di un centro sanitario.

Come Caldwell, anch’egli invito nel proprio ufficio l’intera famiglia Wilson e non risparmio le lodi.

«David, la vogliamo con noi», esordi battendo un pugno sulla scrivania. «Abbiamo bisogno di lei. Siamo contenti che abbia lavorato come interno, in particolare in un posto come il Boston City Hospital. Sara di grande aiuto alla nostra equipe, non c’e dubbio.»

«Sono contento che lei sia soddisfatto», ribatte David, alzando le spalle imbarazzato.

«Il CMV si sta espandendo rapidamente in questa zona del Vermont, specialmente qui a Bartlet», continuo Kelley con un certo orgoglio. «Fra i nostri soci abbiamo la fabbrica di stampelle, il college, la ditta di software e tutti i dipendenti statali e municipali.»

«Sembra quasi un monopolio», scherzo David.

«Pensiamo che questo sia dovuto all’attenzione che dedichiamo alla qualita dell’assistenza e al controllo sui costi», spiego Kelley.

«Naturalmente.»

«Il suo compenso sara di quarantunmila dollari, il primo anno», disse Kelley.

David annui. Sapeva che Angela avrebbe guadagnato piu di lui, ma nessuno dei due si era aspettato che sarebbe stato il doppio.

«Ma perche non mostrarle subito l’ambulatorio dove lavorera? Le dara subito un’idea di come ci si potra trovare.» David osservo Angela: decisamente, Kelley sapeva vendere bene.

A David l’ambulatorio parve un sogno. Il panorama delle Green Mountains era talmente perfetto da sembrare un quadro. Poi noto quattro pazienti seduti nella sala d’attesa e chiese una spiegazione a Kelley.

«Dividera l’ambulatorio con il dottor Randall Portland. E un chirurgo ortopedico, una brava persona. Abbiamo visto che dividere le spese per le segretarie e le infermiere e un ottimo modo di sfrattare le risorse. Vediamo se possiamo fargli un salutino.»

Kelley parlo con l’impiegata e aveva appena introdotto David in quello che sarebbe diventato il suo ufficio, quando il dottor Portland entro esordendo con un: «Salve a tutti!»

Era un uomo giovane dall’aspetto tirato e Kelley lo presento a tutti, anche a Nikki, che gli strinse la mano come aveva fatto con il dottor Pilsner.

«Chiamami Randy», disse Portland a David, il quale intui che lo stava attentamente valutando.

«Giochi a pallacanestro?» gli chiese.

«Di tanto in tanto», rispose David, «ma di recente non ho avuto molto tempo.»

«Spero che verrai a Bartlet. Ci servono nuovi giocatori, per lo meno qualcuno che sostituisca me.»

David sorrise.

«Be’, mi ha fatto piacere conoscervi. Purtroppo ora devo tornare al lavoro.»

«Ha sempre molto da fare», spiego Kelley, quando l’uomo se ne fu andato. «Di solito abbiamo solo due ortopedici, mentre ce ne occorrerebbero tre.»

David si volto ancora una volta verso quel meraviglioso panorama dal quale si sentiva ipnotizzato.

«Allora, che cosa ne dice?» chiese Kelley.

«Le confesso che sono veramente impressionato.» David guardo Angela.

«Dobbiamo pensarci bene», affermo lei.

I Wilson tornarono da Caldwell, che insistette per guidarli in un breve giro dell’ospedale, mentre Nikki rimaneva nella nursery, gestita dai volontari.

Si fermarono prima di tutto al laboratorio che ad Angela sembro perfettamente attrezzato, come si era aspettata, e poi si recarono nel reparto di patologia, dove Caldwell le fece conoscere il primario, il dottor Benjamin Wadley, che la colpi per la somiglianza con suo padre. Era un cinquantenne dall’aspetto distinto, dai capelli color argento.

Dopo le presentazioni, saputo che Angela e David avevano una figlia, il dottor Wadley canto le lodi del locale sistema scolastico, assicurando che i suoi due figli si erano trovati molto bene.

Quando, pochi minuti dopo, lo lasciarono, Angela mormoro a David: «Hai notato come assomiglia a mio padre?»

«Adesso che me lo dici, si, e vero. Ha la stessa compostezza, la stessa sicurezza.»

«Mi e balzato subito agli occhi.»

«Nessun transfert edipico, per favore», scherzo David.

Visitarono il pronto soccorso, poi il modernissimo reparto di radiologia e infine l’Imaging Center. David rimase particolarmente colpito dalla nuova apparecchiatura per la risonanza magnetica nucleare.

«E migliore di quella del Boston City Hospital», osservo. «Dove avete preso il denaro per acquistarla?»

«L’Imaging Center e una joint venture fra l’ospedale e il dottor Cantor, uno dei medici dello staff», spiego Caldwell. «Aggiornano le apparecchiature continuamente.»

David e Angela visitarono poi il nuovo edificio per la radioterapia che vantava uno dei piu recenti acceleratori lineari. Quindi ritornarono nell’ala principale, dov’era ospitata l’unita di terapia intensiva neonatale.

«Non so proprio che cosa dire», ammise David, quando la visita fu terminata.

«Sapevamo che questo ospedale era bene attrezzato», aggiunse Angela, «ma in realta e molto meglio di quanto ci aspettavamo.»

«Ne siamo comprensibilmente orgogliosi», disse Caldwell nel ricondurli al proprio ufficio. «Abbiamo dovuto apportare sensibili modifiche, per poter ottenere il contratto CMV. Per sopravvivere abbiamo dovuto competere con il Valley Hospital e con il Mary Sackler Hospital. Per fortuna, abbiamo vinto noi.»

«Ma tutta questa attrezzatura e gli interventi di miglioria devono essere costati una fortuna», osservo David.

«Altroche! Non e facile di questi tempi gestire un ospedale, specialmente in questa fase di competizione voluta dal governo. Gli introiti sono bassi, i costi salgono, e difficile anche solo non essere tagliati fuori.» Caldwell porse a David una grossa busta. «Ecco un po’ d’informazioni sull’ospedale. Forse la convinceranno a venire da noi e ad accettare la nostra offerta di lavoro.»

«E per l’alloggio?» chiese Angela.

«Sono contento che me l’abbia chiesto. Avrei dovuto suggerirvi di recarvi alla Green Mountain National Bank per parlare con Barton Sherwood. E il vicepresidente del consiglio di amministrazione dell’ospedale, nonche presidente della banca. Vi dara un’idea di come la citta sostenga l’ospedale.»

Dopo avere recuperato Nikki alla nursery, dove si stava divertendo un mondo, i Wilson ritornarono in macchina fino al parco, quindi proseguirono a piedi per la banca. Barton Sherwood li ricevette immediatamente.

«Le vostre domande sono state prese favorevolmente in considerazione durante l’ultimo consiglio», annuncio mentre si appoggiava allo schienale della poltroncina. Era un uomo magrolino, sui sessant’anni, con i capelli che si stavano diradando e baffetti sottili. «Noi speriamo in tutta sincerita che decidiate di unirvi alla nostra

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