Harold Traynor giocherellava con il martelletto di mogano intarsiato d’oro che si era comprato da
Traynor controllo l’orologio: erano le sei in punto del pomeriggio. Impugno saldamente il martelletto con la destra e lo calo con forza sul leggio. L’attenzione ai dettagli e la puntualita erano due doti che apprezzava particolarmente.
«Vorrei richiamare all’ ordine il comitato esecutivo del Bartlet Community Hospital», proferi con la massima solennita possibile.
Traynor utilizzava gran parte del suo tempo e delle sue energie a prepararsi per le riunioni in ospedale, sia in termini di contenuto sia per curare il suo aspetto esteriore. Quel giorno aveva indossato il suo abito migliore e i capelli radi, che lasciavano scoperta la sommita della testa, erano pettinati con estrema cura. Aveva fatto una rapida doccia al ritorno da un breve viaggio di affari e non era nemmeno passato dallo studio. Traynor era un avvocato specializzato in diritto civile e fiscale. Era anche un uomo d’affari con vari interessi in numerose speculazioni commerciali in citta.
Davanti a lui erano seduti Barton Sherwood, vicepresidente, Helen Beaton, presidente e direttore generale dell’ospedale, Michael Caldwell, vicepresidente e direttore medico, Richard Arnsworth, tesoriere, Clyde Robeson, segretario, e il dottor Delbert Cantor, attuale capo del personale.
Seguendo rigidamente le procedure che lui stesso aveva codificato, Traynor invito Clyde Robeson a leggere il verbale dell’ultima riunione, che fu rapidamente approvato, poi si schiari la gola e passo lo sguardo da uno all’altro dei presenti, per controllare che prestassero attenzione. Cantor, come al solito, aveva l’aria annoiata e si puliva le unghie.
«Qui al Bartlet Community Hospital dobbiamo affrontare sfide significative», esordi Traynor. «In quanto policlinico, ci sono stati risparmiati parte dei problemi finanziari che affliggono i piu piccoli ospedali rurali, ma solo una parte. Dovremo lavorare ancora piu sodo che in passato, se voghamo che l’ospedale sopravviva a questi momenti difficili.
«Comunque, anche in questi tempi bui, ci illumina di tanto in tanto un po’ di luce. Come qualcuno di voi ha senza dubbio gia saputo, un mio stimato cliente, il signor William Shapiro, e deceduto la scorsa settimana per una complicazione polmonare in seguito a un’operazione al ginocchio. Anche se mi rattrista la sua prematura scomparsa, sono lieto di annunciarvi ufficialmente che il signor Shapiro ha designato l’ospedale come unico beneficiario della sua polizza di assicurazione, che ammonta a tre milioni di dollari.»
Un mormorio di approvazione si diffuse nella sala.
Traynor sollevo la mano per chiedere silenzio. «Questo gesto caritatevole non poteva giungere in un momento migliore. I nostri conti non saranno piu in rosso, anche se non per molto tempo. La cattiva notizia del mese e la recente scoperta che il nostro fondo d’ammortamento obbligazionario e considerevolmente lontano dai risultati sperati.»
Guardo direttamente Sherwood, i cui baffetti vibrarono nervosamente, poi continuo.
«Il fondo ha bisogno di essere sostenuto. Una buona parte di quei tre milioni di dollari sara usata a questo scopo.»
«Non e stata tutta colpa mia», si sfogo Sherwood. «Sono stato costretto a massimizzare gli utili sul fondo e questo comportava dei rischi.»
«La presidenza non da la parola a Barton Sherwood», sibilo Traynor.
Per un attimo sembro che Sherwood volesse replicare, invece rimase in silenzio.
Traynor studio i suoi appunti nel tentativo di ricomporsi dopo lo sfogo del vicepresidente. Detestava il disordine.
«Grazie al lascito del signor Shapiro», prosegui poi, «lo sfacelo del nostro fondo d’ammortamento non sara fatale e il solo problema e non farlo trapelare all’esterno. Non possiamo permetterci di veder cambiare il tasso delle nostre obbligazioni. In seguito, saremo costretti a emetterne di nuove per la costruzione del garage, finche il fondo sara reintegrato.
«Come misura temporanea per evitare ulteriori aggressioni alle nostre infermiere, ho dato istruzioni a Helen Beaton di fare installare l’illuminazione nel parcheggio attuale.»
Traynor si guardo intorno, per vedere se c’erano interventi, ma nessuno fece cenno di voler parlare.
«L’ultima questione riguarda il dottor Dennis Hodges», prosegui allora. «Come voi tutti sapete, il dottor Hodges e scomparso lo scorso marzo. Una settimana fa mi sono incontrato con il capo della polizia, Wayne Robertson, per discutere il caso. Non sono emersi indizi sul luogo del ritrovamento e non ci sono prove che sia stato vittima di un’azione delittuosa, ma il parere di Robertson e che, piu a lungo durera la scomparsa, minori saranno le probabilita di ritrovarlo vivo.»
«Conoscendo quel bastardo», intervenne il dottor Cantor, «magari in questo momento se ne sta in panciolle in Florida, a ridersela di noialtri che dobbiamo combattere ogni giorno con tutta questa merda burocratica.»
Traynor uso il martelletto. «Per favore!» esclamo. «Manteniamo l’ordine.»
Cantor diede alla sua espressione annoiata un’aria di disapprovazione, ma rimase zitto.
Traynor gli lancio un’occhiataccia e aggiunse: «Quali che siano i sentimenti personali nei confronti del dottor Hodges, resta il fatto che ha svolto un ruolo fondamentale nella storia di questo ospedale. Se non fosse stato per lui, questa istituzione sarebbe rimasta un minuscolo ospedale rurale come tanti altri. E doveroso che ci preoccupiamo per lui. Voglio che il comitato esecutivo sappia che sua moglie, la signora Hodges, ha deciso di vendere la casa. Da anni si e allontanata da lui, stabilendosi nella nativa Boston. Anche se spera che il marito si rifaccia vivo, da parte sua preferisce tagliare ogni legame con Bartlet. Sollevo adesso questo argomento perche penso che nel prossimo futuro il consiglio di amministrazione esprimera il desiderio di erigere in onore del dottor Hodges un monumento commemorativo».
Traynor cedette la parola a Helen Beaton, che si alzo per fare il suo rapporto mensile. Aveva all’incirca trentacinque anni e il viso largo e incorniciato da corti capelli castani dai riflessi rossi. Indossava un tailleur blu dal taglio maschile, ravvivato da una sciarpa di sera.
«Questo mese ho parlato con molte associazioni civiche», esordi, «sottoponendo loro il problema delle finanze dell’ospedale. E stato interessante scoprire come molte persone non fossero al corrente dei nostri problemi, anche se le notizie che riguardano la sanita sono costantemente all’ordine del giorno. Cio che ho sottolineato loro e stata l’importanza economica dell’ospedale per la citta e i dintorni, chiarendo che, se dovesse chiudere, ne verrebbero danneggiate tutte le attivita d’affari e commerciali. Dopotutto, l’ospedale e il datore di lavoro piu importante in questa zona dello Stato. Ho anche ricordato che, non potendo contare sulle tasse, l’unico modo per tenerlo aperto e la raccolta di fondi.»
Sollevo una pagina contenente alcuni grafici, in modo che gli altri la potessero vedere, e prosegui: «E ora, veniamo alle cattive notizie. Nel mese di aprile i ricoveri hanno superato del dodici per cento i dati previsti, dell’otto per cento quelli del mese di marzo e la loro lunghezza ha superato del sei per cento quella media. E una tendenza che crea seri problemi, come vi spieghera meglio Richard Arnsworth, il nostro tesoriere».
Poi passo all’ultimo grafico. «Infine, vi informo che c’e stato un calo nell’utilizzazione del pronto soccorso che, come sapete, non fa parte del nostro accordo con il CMV. E, per peggiorare ulteriormente le cose, il CMV si e rifiutato di pagare un certo numero li nostre domande di rimborso per il pronto soccorso, asserendo che i pazienti avevano violato le regole contrattuali.»
«Per la miseria, non e certo colpa dell’ospedale», esclamo il dottor Cantor.
«Al CMV questo non importa. Di conseguenza, siamo stati costretti a mandare le parcelle direttamente ai pazienti e questo li ha messi in agitazione. La maggior parte di loro ha rifiutato di pagare, dicendo di rivolgerci al CMV.»
«L’assistenza sanitaria sta diventando un incubo», commento Sherwood.
«Lo dica al suo deputato a Washington», ribatte la signora Beaton.
«Non divaghiamo», li richiamo all’ordine Traynor.
Helen Beaton guardo di nuovo i suoi appunti e continuo: «Gli indicatori di qualita per il mese di aprile sono entro le normali aspettative e si sono avuti meno incidenti che a marzo; non e stata intentata nessuna causa per negligenza. Ci e stato detto che alcune agitazioni sindacali hanno coinvolto i dietisti e il personale ausiliario. Va da