Lucy non dice niente.
«Lucy, ci sei?»
«Si, ci sono.»
«Detesto il telefono» dice Kay. «Non ci vediamo da settembre. Mi stai evitando, vero?»
24
Joel Marcus e seduto nel suo salotto con il giornale aperto sulle ginocchia, quando sente arrivare il camion della spazzatura.
Il motore diesel del camion fermo davanti alla casa emette un rombo profondo, pulsante, reso ancor piu spaventoso dallo stridore del meccanismo di sollevamento idraulico e dal rumore dei bidoni che sbattono contro la fiancata metallica. Poi si sentono i netturbini che li posano, vuoti, sulla strada e il camion prosegue il suo cammino.
Il dottor Marcus, nella sua morbida poltrona di pelle, respira a fatica, ha la testa che gli gira e il cuore che batte all’impazzata. Il camion della nettezza urbana passa il lunedi e il giovedi intorno alle otto e trenta del mattino nel quartiere dove abita, Westham Green, nella contea di Henrico, a ovest di Richmond. In quei due giorni, Marcus arriva invariabilmente in ritardo al lavoro e qualche volta non ci va per niente.
Adesso i netturbini si chiamano operatori ecologici, ma sono sempre omoni grandi e grossi, vestiti di nero e con i guanti neri, e a lui fanno una paura terribile. Sia loro sia i loro camion. La sua fobia e peggiorata da quando si e trasferito li quattro mesi fa: le mattine in cui passa la nettezza urbana a svuotare i bidoni della spazzatura non riesce a uscire di casa. Deve aspettare che se ne siano andati, che siano fuori dalla sua vita. Le sedute dallo psichiatra di Charlottesville, comunque, gli stanno facendo bene.
Resta seduto in salotto e cerca di calmarsi in attesa che gli passino la tachicardia, il senso di vertigine e la nausea. Poi si alza, ancora in pigiama, vestaglia e pantofole. Non ha senso vestirsi prima che passi il camion della nettezza urbana, perche in genere il rombo del suo motore e il terribile stridore metallico lo fanno talmente sudare che poi si dovrebbe cambiare di nuovo. Immaginare quel camion gigantesco e quegli omoni grandi e grossi vestiti di scuro gli fa venire i sudori freddi, i brividi, le unghie blu. Va a guardare dalla finestra. I bidoni verdi sono in fondo al vialetto di casa, il rumore spaventoso del camion e ormai lontano. Ne conosce il percorso, sa che non ripassera piu per la sua strada.
Ormai dovrebbe essere in Patterson Avenue, a distanza di sicurezza. Marcus guarda dalla finestra i bidoni e decide che e troppo presto per uscire: non se la sente ancora.
Va in camera da letto, controlla che l’antifurto sia inserito, si toglie la vestaglia e il pigiama fradicio di sudore e si infila sotto la doccia. Non ci resta a lungo, ma quando si sente pulito e un po’ piu tranquillo si asciuga e si veste per andare in ufficio, soddisfatto che il pericolo sia passato. Non vuole nemmeno pensare all’eventualita che gli venga un attacco di panico in pubblico: non succedera, ci stara attento. L’importante e che sia a casa o vicino all’ufficio, che ci sia un luogo in cui chiudersi in attesa che la tempesta si plachi.
Va in cucina e si mette in bocca una pillola arancione. Ha gia preso l’antidepressivo e un Klonopin, ma ne inghiotte un altro, da 0,5 mg. Nel giro di pochi mesi e salito a tre milligrammi al giorno. Non gli piace dipendere dalle benzodiazepine, ma il suo psichiatra di Charlottesville gli dice di non preoccuparsi: purche non ecceda nell’alcol e non assuma altri farmaci, non c’e problema. Marcus non tocca alcol e non prende altre medicine, quindi puo concedersi un po’ piu di Klonopin per scongiurare gli attacchi di panico. Non vuole trovarsi in situazioni imbarazzanti o perdere il lavoro, non puo permetterselo. Non ha i soldi di Kay Scarpetta, ne la sua forza d’animo. Prima di prenderne il posto all’Istituto di medicina legale della Virginia, non aveva bisogno di antidepressivi e di Klonopin, ma adesso il suo psichiatra gli ha diagnosticato un disturbo concomitante, il che vuol dire che non soffre di una malattia soltanto, ma di due. A St Louis a volte non riusciva ad andare a lavorare ma, evitando i viaggi, se la cavava discretamente. La vita, prima di Kay Scarpetta, non era tanto problematica.
Marcus torna in salotto a guardare di nuovo i bidoni dalla finestra. Tende le orecchie, ma il camion della nettezza urbana con i suoi omoni grandi e grossi vestiti di scuro e ormai lontano. Si infila il vecchio cappotto grigio e un paio di guanti neri e si ferma un istante davanti alla porta per valutare la situazione. Decide che si sente discretamente, disattiva l’allarme, apre la porta, scende di corsa in fondo al vialetto, controlla la strada e, non sentendo ne vedendo niente di preoccupante, sposta i bidoni vicino al garage.
Torna in casa e si toglie guanti e cappotto. E piu tranquillo, quasi felice. Si lava le mani pensando a Kay Scarpetta e si sente rilassato e di buon umore: riuscira a far girare le cose come vuole lui, ne e convinto. Sono mesi che non sente parlare d’altro che della dottoressa Scarpetta. Finora e stato zitto, perche non la conosceva. Una volta il commissario alla Sanita gli ha detto: «Non sara facile prendere il posto della dottoressa Scarpetta, che e tanto stimata e rispettata. Si aspetti una certa ostilita». Lui non ha replicato perche non poteva dire niente, visto che non la conosceva.
Quando il governatore, dopo avergli affidato l’incarico di direttore dell’Istituto di medicina legale, lo ha invitato a prendere un caffe da lei, Marcus e stato costretto a rifiutare perche l’appuntamento era alle otto e trenta di un lunedi mattina, proprio il momento in cui passa il camion della nettezza urbana. Purtroppo non ha potuto spiegare al governatore il motivo per cui ha declinato il suo cortese invito. Accettarlo era fuori discussione, assolutamente impossibile. Ricorda di essersi chiuso nel salotto a sentire il rumore del camion e a riflettere sulle conseguenze di quel rifiuto. Chissa cosa aveva pensato il governatore, chissa se si era offesa. Probabilmente aveva concluso che Marcus non reggeva neppure il paragone con colei che lo aveva preceduto.
Non sa se il governatore stima Kay Scarpetta, ma lo da per scontato. Non sapeva a cosa sarebbe andato incontro, quando ha accettato l’incarico e si e trasferito a Richmond da St Louis. Tutti i suoi colleghi conoscevano Kay Scarpetta. Gli hanno detto che era molto fortunato a prendere il suo posto, l’Istituto di medicina legale della Virginia e il migliore di tutti gli Stati Uniti, peccato che la dottoressa Scarpetta abbia avuto dei dissapori con l’ex governatore e sia stata licenziata, che occasione meravigliosa per Marcus…
Forse volevano soltanto toglierselo dai piedi. Lo ha sospettato sin dall’inizio. Non si capiva perche il governatore avesse offerto quell’incarico proprio a lui, uomo senza qualita e senza storia. Sapeva che cosa dicevano le sue colleghe, che cosa si bisbigliavano nell’orecchio: temevano che per qualche motivo alla fine la nomina venisse revocata e Marcus restasse li a lavorare con loro. Era ovvio che volevano sbarazzarsi di lui.
E cosi ha accettato, si e trasferito, e neanche un mese dopo si e trovato costretto a rifiutare l’invito del governatore a causa dei camion della nettezza urbana. Tutta colpa di Kay Scarpetta, maledizione a lei. La gente ne faceva un gran parlare e lo guardava male perche non era Kay Scarpetta. L’ha odiata sin dal primo istante, lei e tutto quello che aveva fatto. Ha imparato a mostrare il suo disprezzo nei suoi confronti con eleganza, rimuovendo ogni traccia di lei: quadri, piante, libri. Pur determinato a dimostrare in tutti i modi che la sua fama e immeritata, pur cercando con tutto se stesso di distruggerne il mito, pero, non e riuscito a cancellare il buon ricordo che gli altri hanno di lei. Il problema era che, non conoscendola, Marcus non poteva parlarne male.
Poi pero e morta Gilly Paulsson, il padre della ragazzina ha telefonato al commissario alla Sanita, il commissario alla Sanita ha chiamato il governatore e il governatore, che presiede la commissione nazionale antiterrorismo, ha chiamato l’FBI; siccome Frank Paulsson ha rapporti molto stretti con la Sicurezza Nazionale, non si poteva escludere infatti che sua figlia fosse stata uccisa da qualche nemico degli Stati Uniti d’America.
L’FBI ha ritenuto opportuno intervenire e ha svolto indagini indipendenti da quelle della polizia di Richmond, suscitando una gran confusione: nessuno sapeva che cosa stavano facendo gli altri, alcune prove sono finite nei laboratori della Scientifica, altre in quelli dell’FBI, altre ancora sono rimaste dov’erano; il dottor Paulsson si e arrabbiato e ha detto che sua figlia sarebbe rimasta li finche non fosse stato chiarito che cosa le era successo. Tutto questo mentre Marcus aveva dei problemi con la ex moglie e quindi era con la testa altrove. Cosi il pasticcio e diventato ingestibile e lui ha dovuto rivolgersi al commissario alla Sanita.
“Sara meglio far intervenire un consulente di spicco” gli ha detto costui. “Prima che la situazione si complichi.”
“La situazione e gia complicata” ha replicato Marcus. “Quando il Dipartimento di polizia di Richmond ha saputo che l’FBI stava indagando sulla morte della ragazzina, ha fatto marcia indietro. E nessuno ha scoperto chi ha fatto fuori Gilly Paulsson. Sempre che sia stata ammazzata, perche finora non siamo riusciti a stabilire neppure quello.”
“Dobbiamo far intervenire qualcuno di fuori, a cui addossare tutte le colpe se la situazione precipita. Se