era stato tanto per merito della nostra saggezza e tolleranza quanto per la fortuna, naturalmente: se qualche anno prima la Guerra Fredda fosse diventata di pochi gradi piu calda, sarebbe accaduto qualcosa di brutto. Ma ci eravamo salvati quando i russi e i cinesi avevano deciso di dirimere le loro controversie con la Guerra dei 40 Minuti. S’erano fermati molto prima d’aver lanciato tutti i loro missili atomici, ma dopo quell’evento ne gli uni ne gli altri erano in grado d’essere piu un nemico per chiunque. Il loro solo problema era adesso di trovar qualcuno disposto a prestargli qualche dollaro, per non cadere ancora piu in basso.

Per tutte queste ragioni sarebbe potuto sembrare incomprensibile che noi del Comitato per gli Armamenti e Ricerche non avessimo mai cercato di tagliare i fondi a sezioni tipo quella dello Spionaggio-Psi. C’era pero una serie di motivi. Il primo era che progetti del genere costavano talmente poco che la questione non si poneva. Dato che la politica di base degli U.S.A. era di mantenere forti capacita difensive — e col Presidente Reagan alla Casa Bianca non c’erano dubbi su questo — doveva esserci qualcosa di equivalente a Sandia in ogni modo. Se lo Spionaggio-Psi e la guerra genetica e la Casa dei Gatti erano un totale spreco di denaro (come avevo sempre pensato che fossero) la spesa complessiva era sempre cosi bassa che quasi non meritava una seduta per decidere di mettervi fine. La sezione Psi e la Casa dei Gatti, messe insieme, in un anno costavano meno che attrezzare un silos per un missile.

E se mai da una di quelle sezioni fosse venuta fuori l’effettiva possibilita di una nuova arma…

Be’, il potenziale sarebbe stato semplicemente enorme, in specie per quel che riguardava la Casa dei Gatti.

La Casa dei Gatti aveva preso il nome da una teoria chiamata il Gatto di Schroedinger. Cos’era il gatto di Schroedinger? Ebbene, disse il fisico che avevamo chiamato a farci una relazione, Schroedinger era quello che aveva scoperto una cosa chiamata «Meccanica dei quanta». Ah, certo, ma cos’era la meccanica dei quanta? Be’, disse il fisico, in pratica si trattava di un nuovo tipo di approccio alla struttura delle particelle atomiche. Quando lesse nelle espressioni degli uomini politici del Comitato che quella spiegazione non spiegava loro un bel niente, continuo col dire che Schroedinger aveva scoperto che l’energia, ad esempio, non scorreva in un flusso continuo e uniforme come l’acqua da un rubinetto (benche, si corresse, il flusso dell’acqua fosse uniforme solo in apparenza, in quanto era composto da molecole, atomi e altre particelle ancora piu piccole). L’energia dunque non scorreva in un flusso, bensi in pacchetti d’onde chiamati quanta. Il quanta di luce era il fotone. Ebbene, noialtri senatori cominciammo a sentirci su un terreno un tantino piu solido li, perche chiunque aveva sentito parlare dei fotoni. Ma subito egli spazzo via i nostri sorrisetti d’assenso tirando in ballo i gatti. Cos’avevano a che fare i felini con quella faccenda? Be’, disse il fisico, si trattava di una specie di esperimento immaginario che Schroedinger aveva proposto: vedete, c’e quest’altra cosa chiamata il Principio d’Indeterminazione di Heisenberg. E che diavolo era, ma in parole povere, il Principio d’Indeterminazione di Heisenberg? Be’, disse lui, agitandosi a disagio sotto gli occhi di chi teneva i cordoni della borsa, questo era un po’ piu complicato da spiegare…

Su questo aveva torto marcio. Non era per niente arduo da spiegare. Era soltanto arduo da capire. Comunque, a sentire Heisenberg, voi non potevate vedere insieme la posizione e il movimento di una particella. Potevate sapere dov’era, oppure dove stava andando. Non entrambe le cose contemporaneamente.

Peggio ancora, esistevano domande a cui non solo non potevate dare una risposta, ma a cui non c’era la risposta, e detto questo tornammo al gatto. Supponiamo, aveva proposto Schroedinger, che voi mettiate un gatto dentro una scatola. Supponiamo che voi mettiate insieme al gatto una particella radioattiva, la quale abbia esattamente una probabilita su due di scindersi. E supponiamo che nella scatola, col gatto e il radionucleo, ci mettiate un tubo del gas con un rubinetto a interruttore il quale si apra se la particella si scinde. A questo punto non vi resta che guardare la scatola chiusa dall’esterno e domandarvi se il gatto e vivo o e morto. Se la particella si e scissa e morto. Se non si e scissa il rubinetto del gas non si e aperto e il gatto e vivo.

Ma dal di fuori non c’e modo di vedere quale delle due cose e accaduta. Dal di fuori potete solo dire a voi stessi che ci sono cinquanta probabilita su cento che il gatto sia vivo.

Pero un gatto non puo essere vivo al cinquanta per cento.

Cosi, disse il fisico trionfante, girando su di noi uno sguardo di compiacimento per aver reso tutto tanto chiaro, la realta e che entrambe le cose sono vere. Il gatto e vivo. Il gatto e morto. Ma ognuna di queste realta e vera in un differente universo. Al momento della verita l’universo si scinde in due come un’ameba: e da li in poi, per sempre, i due universi saranno entrambi reali e paralleli. Un universo dove il gatto e vivo, e un universo dove il gatto e morto. Inoltre viene a crearsi un altro universo ogni volta che si verifica una reazione subatomica dello stesso genere… perche essa avviene e non avviene contemporaneamente, e gli universi si scindono l’uno dall’altro senza fine.

A questo punto il senatore Kennedy s’era schiarito la gola. — Dottor Fass — aveva detto. — Mmh, tutto questo e molto interessante. Come esercizio di speculazione, voglio dire. Ma nell’universo reale noi apriamo la scatola e cosi vediamo se il gatto e vivo o morto.

— No, no, senatore! — aveva esclamato il fisico. — No, questo e completamente falso. Ambedue le cose sono accadute!

Ci eravamo guardati l’un l’altro. — In senso matematico, intendete dire? — aveva azzardato Kennedy.

— In ogni senso! — era stato il grido di Fass. — Questi universi paralleli, che si creano milioni alla volta ogni microsecondo, sono «reali» esattamente come quello in cui io sono qui a farvi la mia relazione. Oppure, se vogliamo dirla nel modo opposto, l’universo abitato da noi e immaginario ne piu ne meno nella misura in cui lo sono tutti gli altri.

Di nuovo ci eravamo guardati senza aprir bocca, tutti e diciotto, senatori e congressisti provenienti da ogni angolo degli Stati Uniti, domandandoci se quest’uomo credeva in quel che diceva, qualunque cosa stesse dicendo. Un congressista del New Jersey m’aveva sussurrato all’orecchio: — Tu vedi qualche applicazione militare in questo, Dom?

— Chiediglielo tu stesso — era stato il mio suggerimento. Ma alla domanda del congressista il fisico aveva sollevato le braccia stupefatto.

— Vi prego di scusarmi, signori — aveva esclamato. — E anche signore, voglio dire — s’era corretto, annuendo verso la senatrice Byrne. — Credevo che questo fosse gia chiaro. Bene. Supponiamo che vogliate distruggere con una bomba H una citta, o un’installazione militare, o qualunque altra cosa in qualunque punto del globo. Portate la bomba in uno degli universi paralleli, volate fino alla latitudine e longitudine di… che so, Tokio, o del posto che intendete colpire, dopodiche tornate nel nostro universo e innescate il detonatore. Boom! Il nemico e andato. Se avete diecimila bersagli… quante che siano le basi missilistiche sul territorio nemico, costruite diecimila bombe e le piazzate in loco contemporaneamente. Non puo esserci difesa contro un’azione simile. Il nemico non puo vedervi arrivare, per il semplice motivo che nel loro universo voi non state arrivando… finche non apparite li.

E s’era appoggiato alla spalliera della sedia, definitivamente compiaciuto di se stesso.

Anche noi c’eravamo appoggiati alle spalliere delle sedie. Ci eravamo guardati l’un l’altro. Ma non credo che qualcuno di noi fosse veramente compiaciuto.

Quella proposta non sarebbe stata sufficiente a convincere il comitato a spendere soldi, se non fosse stato per un fatto. Come ho gia detto, se quel programma non avesse funzionato — cosa che tutti noi pensavamo, e che molti di noi speravano — la perdita di fondi sarebbe stata irrilevante. Perche quella faccenda, come lo Spionaggio-Psi, era assai poco costosa.

Ebbene, finalmente condussero quell’uomo in sala riunioni, e devo confessare che fu una delle piu spiacevoli esperienze della mia vita. Non dolorosa. Non intollerabile. Semplicemente poco piacevole, sotto tutti gli aspetti.

Come molti uomini anch’io detesto fare acquisti. Soprattutto acquistare abiti. E uno dei principali motivi e perche non mi piacciono quegli specchi a tre ante che hanno nei negozi di confezioni. Sono oggetti odiosi, il cui scopo e di cogliervi impreparati. Voi siete li che vi provate un completo; il commesso si complimenta con sfacciate menzogne proclamando che sembra tagliato apposta per la vostra elegante persona; vi sentite invitare nell’angolo dove questi tre alti specchi sono attaccati insieme come un trittico medievale. Guardate dentro di essi con ingenua obbedienza e la prima cosa che vedete e il vostro profilo: inevitabilmente vi occorre qualche secondo per capire che costui siete voi. In quanto a me, faccio volentieri a meno di studiare il mio profilo, anzi considero l’idea quasi oscena. Non e questo il modo in cui Dio intendeva che guardassi me stesso, e la prova di cio e che quando mi

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