non ci teneva a lasciarsi leggere in viso cio che pensava. E i due Dominic esibivano un ansioso interesse. Bevvi un sorso del mio caffe, sospirai sulla colazione che non avevo ancora toccato, e continuai a spiegare:

— Fra gli universi c’e una barriera in forte tensione. Chiamiamola un rivestimento protettivo. Una volta perforato in un punto, esso cede un po’ ovunque. Come la pellicola di plastica in cui e contenuta la carne o la frutta al supermarket, capite? — Non capirono. — E una superficie in stato di tensione: bucarla costa fatica, ma quando accade essa s’indebolisce dappertutto. E difficile prevedere dove, poiche curva in uno spazio n dimensionale e… be’, lasciamo perdere questo, e troppo complicato. Comunque vi si aprono dei varchi. Dapprima tutto cio che li attraversa sono radiazioni, onde elettromagnetiche, poi gas. Poi… cose piu concrete dei gas. — Gettai un’occhiataccia al nostro Larry. — Da quando tu sei, uh, emigrato, ne abbiamo scoperto alcuni pericolosi. Varchi aperti su vaste zone d’atmosfera, in cui si sono originate violente tempeste. E uno di essi ha causato la morte di molta gente. Nel Paratempo Eta avevano costruito delle case d’abitazione proprio sul percorso di quella che da loro era una strada abbandonata. Una dozzina di autotreni lanciati a ottanta l’ora le hanno ridotte a un ammasso di macerie e corpi umani, prima che il varco si richiudesse.

Nicky alzo una mano. — Dom? Ho sentito parlare di strani rumori intorno a un piccolo campo d’aviazione… poteva trattarsi di questo? Di una linea temporale dove avevano dei razzi, come quello su cui viaggiamo.

Fui sul punto di dirgli che un pulsojet non era un razzo, poi accennai di si. — E probabile — ammisi. — E sembra che ci manchi la capacita tecnica di prevenire questi fatti. All’inizio ci dicemmo che dovevano esser stati causati da perdite d’energia nel generatore del nostro portale, e che tenendole sotto controllo avremmo eliminato i rimbalzi balistici. Ma ora sappiamo che in questi rimbalzi e coinvolta la legge della conservazione dell’energia. Se una quantita x di massa o di energia passa dal mio Paratempo al vostro, subito esso ne fa rimbalzare fuori un’identica quantita x. E non necessariamente nel mio. Puo essere proiettata in un terzo Paratempo. Oppure puo frammentarsi verso innumerevoli altri, causando a sua volta la stessa reazione. — Li guardai l’uno dopo l’altro. — E noi non possiamo fermare il processo.

— Gesu Cristo! — esplose Nyla Christophe. — Voi state giocando con la dinamite. Siete degli irresponsabili!

Il senatore Dom intervenne, in tono meno accusatorio ma tutt’altro che amichevole: — Non sarebbe una buona idea smetterla, finche non avrete imparato come tener sotto controllo questa faccenda?

— Un’idea dannatamente buona — dissi con fervore. — Solo che la cosa ci e sfuggita di mano quando Larry e stato catturato in Gamma. Noi potremmo fermarci. Ma non possiamo contemporaneamente fermarci e tenere sotto sorveglianza Gamma… per non parlare di altre linee temporali prossime a realizzare la tecnica, come la vostra, o di quelle che se ne venissero in possesso diventerebbero assai pericolose, come quella di miss Christophe.

Il senatore annui, accigliato. — Io non sono certo quello che puo tirare la prima pietra, Dom. Se avessimo dato piu impulso alle nostre ricerche saremmo stati noi a fare quel passo, e non ho ragione di credere che avremmo fatto di meglio. Ma… quel che hai detto mi preoccupa, Dom. Vorrei che fossimo capaci di pensare alle conseguenze, prima di buttarci in certe ricerche. Questi sono rischi troppo grossi, per il solo gusto di sviluppare una nuova arma.

Provai un impulso di rabbia. Non per lui. Contro me stesso, perche non stava dicendo nulla che non mi fossi detto mille volte in quegli anni. — Non puoi fermare la ricerca scientifica perche riempie il futuro d’incognite pericolose! — sbottai. — Comunque, chi ha parlato di armi?

Sembro sorpreso. — Pensavo che fosse ovvio…

— Forse per dei selvaggi le implicazioni militari sono ovvie! Hai un’idea di quello che il Paratempo significa per la ricerca in generale? Specialmente per le scienze che non hanno possibilita di sperimentare?

— Non capisco di quali stai parlando, esattamente — borbotto lui.

— Rifletti un momento! La sociologia, per esempio. Tu non puoi isolare una societa e sperimentare su di essa una teoria evolutiva. Ma qui abbiamo un numero infinito di societa, vuoi quasi simili alla nostra, vuoi enormemente diverse: possiamo sviluppare studi scientifici di sociologia comparata! O economici, o politici, o in tutte le scienze che riguardano l’uomo come animale sociale. E non solo in questi campi! Ad esempio noi abbiamo un meteorologo che e quasi impazzito per l’eccitazione quando ha scoperto che nel tuo Paratempo, Nicky, non c’e mai stato un uragano sulla costa atlantica in tutto il secolo. Noi ne abbiamo un paio all’anno, e causano danni tremendi. Sembra che da voi la Corrente del Labrador, che scende a sud fra la costa e la Corrente del Golfo, abbia subito una minima deviazione con conseguenze enormi per i gradienti di pressione atmosferica nella zona. E… il commercio.

Il Larry Douglas di Tau rizzo gli orecchi. — Non capisco quel che stai dicendo, DeSota — osservo. — Che genere di commercio puo esserci fra due popoli che producono gli stessi oggetti?

— Due popoli con storie leggermente diverse significano costumi leggermente diversi. Ad esempio… un anno fa con l’apparato-spia abbiamo scoperto l’esistenza dell’hula-hoop, ed e stato un affare da venti milioni di dollari.

Per una volta la reazione dei miei ospiti fu identica: tutti mi fissarono sbalorditi. — Che cos’e l’hula-hoop? — chiese Larry Tau.

— Un giocattolo, nulla di piu. Ma non sto parlando solo di robetta simile, ci sono cose che valgono molto di piu. Cercate di vederla a questo modo: se ogni Paratempo spende, diciamo, un miliardo di dollari l’anno in ricerche industriali, e voi avete la possibilita di scremare i risultati da cinquanta Paratempi diversi… be’, non occorre la calcolatrice per fare il conto dei quattrini che avete risparmiato e dei vantaggi che avete ottenuto!

Ci furono alcuni secondi di silenzio mentre digerivano quella riflessione. Poi Nicky disse, pensoso: — Credo di capire cosa volevi dire, Dom. Non puoi sapere esattamente cosa scopri finche non l’hai scoperto, e cosi c’e un rischio in ogni ricerca scientifica. Va bene. E suppongo che aggiungere le scoperte di altri popoli a quelle del tuo sia un grosso aiuto. Va bene anche questo. Pero… onestamente, Dom, io non vedo come tu possa aspettarti che questo sia davvero qualcosa di buono per l’uomo della strada, come me.

— Si potrebbero salvare milioni di vite, per dirne una — ribattei.

— Ma via! Stai parlando di annientare un nemico prima che lui annienti te, o roba di questo genere?

— Niente affatto. Forse sarebbe fattibile, certo, ma non e a questo che mi riferivo. Sapete cos’e l’inverno nucleare? La morte ecologica conseguente al pulviscolo disperso nell’atmosfera dalle esplosioni atomiche, a causa del quale non passerebbero abbastanza raggi solari per consentire la vita alla maggior parte delle piante, agli animali, e forse anche all’uomo?

Non ne avevano mai sentito parlare, ma afferrarono il concetto. Nyla Christophe sbuffo acremente: — E questo tu lo chiami un beneficio? Ammazzare tutti quanti?

— Naturalmente no, ma ci sono linee temporali dove questo e accaduto. Abbiamo raggiunto universi paralleli dove non restano in vita mammiferi piu grossi di un topo… perche cinque o dieci anni prima la razza umana si e semplicemente sterminata con le sue stesse mani.

— Divertente!

Repressi un fremito d’ira. Non fu facile. Quella donna riusciva a penetrarmi sotto la pelle… e aveva lo stesso effetto, o un effetto equivalente, anche sul senatore, perche vedevo che la fissava con un’espressione che potrei definire quasi affascinata. — No — borbottai fra i denti, — non e divertente per nulla. E solo un fatto. In alcune linee temporali c’e un pianeta tornato alla preistoria. Ci sono terre e foreste, qualche volta ci sono anche le citta in rovina, ma non ci sono esseri umani sotto il sole.

«E poi ci sono altre linee temporali, inclusa la nostra, dove esiste gente che muore di fame, e non ha terra arabile, non ha una casa o una patria. Negli ultimi decenni la nostra Africa e piombata da una calamita all’altra. Certe zone dell’Asia vanno altrettanto male. Vi sono linee temporali in cui l’America Latina e in perpetua carestia.

«Supponiamo di prendere questi popoli affamati, senza terra, per lasciarli emigrare in un pianeta fertile e disabitato — conclusi.

Nicky DeSota esclamo: — Questo e meraviglioso, Dom! Voi avete dato una nuova vita a milioni di persone! Come se la cavano nel loro nuovo mondo?

Era estasiato. Capivo bene quel che provava. Io stesso l’avevo provato… una volta. Cautamente dissi: — Avranno bisogno di aiuto. Non si tratta solo di spostare gente. Occorreranno mandrie e greggi, macchinari, e spesso dottori e tecnici che mostrino loro come coltivare terreni a loro sconosciuti… o almeno questo sarebbe cio che accadrebbe. Non lo abbiamo mai fatto.

L’euforia di Nicky crollo come un castello di carte. Nyla Christophe ebbe una smorfia sprezzante. — L’inferno

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