dweomer l’avesse sospinta nella guerra contro Loddlaen e nella vita di Rhodry. Lei era sempre stata una persona del tutto sconosciuta, la figlia bastarda di una daga d’argento, finche suo padre non aveva accettato quello che sembrava un incarico del tutto normale, e cioe di scortare una carovana di mercanti in viaggio verso il confine occidentale di Eldidd. Tuttavia, dal preciso momento in cui il mercante aveva offerto l’ingaggio a Cullyn, lei aveva saputo che sarebbe successo qualcosa d’insolito, aveva avvertito l’inesplicabile certezza che la sua vita era giunta ad un crocevia. E quanto aveva avuto ragione!
Prima la carovana aveva proseguito verso ovest fino alle terre degli Elcyion Lacar, quel popolo elfico che si supponeva esistesse soltanto nelle fiabe e nei miti, poi era tornata in Eldidd portando con se alcuni elfi ed era finita nel bel mezzo di una guerra permeata dal dweomer.
E lei era giunta giusto in tempo per salvare la vita di Rhodry uccidendo un uomo che, cosi sembrava asserire il dweomer, era invincibile… secondo la profezia infatti, Lord Corbyn non sarebbe mai morto per mano di un uomo. Come tutti gli enigmi posti dal dweomer, pero, anche quello aveva avuto due facce affilate, come dimostrava il fatto che il nobile era stato abbattuto dalla mano di una ragazza. Nel ripensarci, Jill ebbe l’impressione che fosse stato tutto troppo perfetto, troppo ingegnoso, quasi gli dei modellassero il Wyrd delle persone nello stesso modo in cui gli artigiani del Bardek modellavano quelle scatole a incastro con i loro minuscoli e precisi meccanismi privi di un vero significato.
Si ricordo pero poi degli elfi, che non erano uomini nel vero senso della parola, e del fatto che Rhodry era per meta un elfo. Si rese allora conto che Rhodry avrebbe potuto lui stesso abbattere il nemico, se soltanto avesse creduto di esserne in grado, e che il suo arrivo, per quanto utile, non era necessariamente stato preordinato dal dweomer piu di quanto potesse esserlo una tempesta di neve in pieno inverno.
Tuttavia il dweomer l’aveva portata a lui, di questo era certa, e se non era stato per salvargli la vita, allora ci doveva essere un altro motivo ancora oscuro. Sebbene quel pensiero la facesse rabbrividire, Jill si trovo suo malgrado a chiedersi perche il dweomer dovesse spaventarla tanto, perche fosse tanto certa che seguire la via del dweomer l’avrebbe portata alla morte, e d’un tratto comprese: cio che temeva era che un suo coinvolgimento con il dweomer potesse portare non soltanto alla sua morte ma anche a quella di Rhodry. Per quanto continuasse a ripetersi che si trattava di un’idea stupida, passo molto tempo prima che riuscisse a liberarsi di quella sensazione irrazionale.
DEVERRY, 773
Tutti gli uomini hanno visto i due volti sorridenti della Dea, Colei che dona i buoni raccolti e Colei che porta l’amore nel cuore degli uomini. Alcuni hanno visto il suo volto severo, la Madre che a volte deve castigare i suoi figli che hanno errato. Quanti hanno pero mai visto il quarto volto della Dea, che e nascosto perfino alla maggior parte delle donne che camminano sulla terra?
UNO
Il cavaliere morente scivolo di sella, barcollo e cadde in ginocchio sull’acciottolato. Gettandosi a terra accanto a lui, Gweniver lo afferro per le spalle prima che si accasciasse in avanti e Claedd la fisso con occhi annebbiati mentre il sangue gli filtrava abbondante dalla camicia, colando sulle mani di lei.
— Abbiamo perso, mia signora. Tuo fratello e morto.
Il sangue riempi la bocca del ferito, scaturendone in una bolla di morte, e Gweniver adagio al suolo il corpo; accanto ad esso, il cavallo sfiancato agito una volta la testa e rimase quindi immobile, tremante e madido di sudore grigio. La ragazza si rialzo in piedi proprio mentre un garzone di stalla sopraggiungeva di corsa.
— Fa’ quello che puoi per quel cavallo — gli ordino la ragazza, — poi avverti tutti i servitori di prendere le loro cose e di fuggire. Dovete andare via di qui, altrimenti non arriverete vivi a domani.
Pulendosi le mani sul vestito, Gweniver attraverso di corsa il cortile fino all’alta rocca del clan del Lupo, che quella notte sarebbe bruciata senza che lei potesse fare nulla per impedirlo; nella grande sala, accoccolate accanto al camino padronale, c’erano sua madre Dolyan, la sua sorella minore Macla e Mab, la loro anziana serva personale.
— Gli uomini del Cinghiale devono aver sorpreso la banda di guerra lungo la strada — annuncio Gweniver. — Avoic e morto, e questa e la fine della faida.
Dolyan getto indietro il capo ed emise un acuto lamento per il marito e i tre figli morti, mentre Macla scoppiava in lacrime e si aggrappava a Mab.
— Oh, piantatela! — scatto Gweniver. — Indubbiamente la banda di guerra del Cinghiale stara adesso venendo qui per reclamarci. Volete fare tutte la fine di altrettanti trofei?
— Gwen! — gemette Macla. — Come puoi essere cosi fredda e insensibile?
— Meglio fredda che violentata. Ora sbrigatevi tutte: prendete le cose che potete portare su un cavallo: andremo al Tempio della Luna e se vivremo abbastanza a lungo da raggiungerlo le sacerdotesse ci daranno rifugio. Mi hai sentita, mamma? Oppure preferisci vedere me e Maccy consegnate alla banda di guerra?
Quella deliberata brutalita costrinse infine Dolyan a tacere.
— Bene — approvo Gweniver. — Ora sbrigatevi, tutte e tre.
Segui quindi le altre su per la scala a spirale, ma invece di recarsi nella sua stanza entro in quella del fratello, dove prelevo dalla cassapanca intagliata posta accanto al letto un paio di vecchi calzoni e una camicia che erano appartenuti a lui. Indossare quegli indumenti le fece versare qualche lacrima… aveva voluto bene ad Avoic, che aveva appena quattordici anni… ma subito si riprese perche non c’era tempo per piangere i morti. Una volta vestita, si affibbio alla vita la spada di riserva del fratello e una vecchia daga: anche se di certo non era un guerriero addestrato, i suoi fratelli le avevano insegnato come impugnare una spada, per il semplice motivo che in quei tempi nessuno era in grado di sapere se e quando una donna si poteva trovare costretta a brandirne una in propria difesa. Alla fine, si sciolse i lunghi capelli biondi e li taglio corti con la daga: adesso di notte sarebbe apparsa abbastanza simile ad un uomo da indurre qualsiasi razziatore isolato a pensarci due volte prima di attaccare il gruppetto in viaggio.
Dal momento che dovevano percorrere almeno cinquanta chilometri prima di raggiungere la salvezza, Gweniver costrinse le altre donne a procedere ad un rapido trotto e a volte addirittura a galoppare per brevi tratti, girandosi di tanto in tanto sulla sella per scrutare la strada alla ricerca di quella nube di polvere che per loro avrebbe significato la morte. Poco dopo il tramonto, la luna piena sorse a guidarle con la sua luce sacra, ma ormai Dolyan stava ondeggiando sulla sella per lo sfinimento; scorgendo un boschetto di ontani ad una certa distanza su un lato della strada, Gweniver diresse la le altre per un breve riposo.
Fu necessario aiutare Dolyan e Mab a scendere di sella, e dopo averle sistemate Gweniver torno sulla strada per montare la guardia. In lontananza sull’orizzonte, nella direzione da cui loro erano giunte, un bagliore dorato ardeva come una piccola luna nascente, il che significava che con ogni probabilita la fortezza stava bruciando. Estratta la spada, Gweniver ne serro con forza l’elsa mentre fissava quel bagliore senza pensare a nulla; all’improvviso, senti un battito di zoccoli e vide un cavaliere sopraggiungere al galoppo lungo la strada. Dietro di lei, nel boschetto, i cavalli lanciarono un nitrito di saluto, tradendo involontariamente la loro presenza.
— In sella! — urlo Gweniver. — Preparatevi a partire!
Il cavaliere si arresto e smonto di sella, estraendo la spada; quando avanzo verso di lei, Gweniver vide brillare sotto la luce della luna la spilla di bronzo che gli tratteneva il mantello: era un guerriero del Cinghiale.
— Chi sei, ragazzo? — domando l’uomo.
Per tutta risposta Gweniver s’incurvo in avanti, pronta a combattere.
— A giudicare dal tuo silenzio, direi che devi essere un paggio del clan del Lupo. Cosa stai proteggendo cosi fedelmente? Detesto l’idea di uccidere un ragazzino come te, ma gli ordini sono ordini, quindi ora consegnami quelle dame.