nel mezzo per girare intorno ad un tronco largo tre metri. Quando compiva quella manovra per seguire lo stretto letto di un fiume in secca, il veicolo si disponeva verticalmente.
Ora che aveva portato a termine il compito per cui era venuto su Alaspin, Flinx fu costretto a riflettere su quello che avrebbe fatto dopo. La vita aveva perso la sua semplicita. Era stata semplice una volta, quando era su Moth, e quando non aveva altra preoccupazione che mantenersi asciutto e trovare abbastanza da mangiare, e magari arraffare una cosina o due per aiutare Madre Mastino quando gli affari andavano a rilento. Gli ultimi quattro anni avevano incredibilmente complicato la sua vita. Aveva visto e sperimentato piu cose di quante ne vedano e ne sperimentino la maggior parte degli uomini in una intera vita, per non parlare poi di un ragazzo.
Non era piu un ragazzo, rammento a se stesso. Era cresciuto, sia fisicamente che mentalmente. Di quasi nove centimetri. Le decisioni non erano piu cosi facili da prendere, le scelte non piu chiare e obbligate. Avere diciannove anni significava anche avere un sacco di responsabilita, per lui piu che per altri. Per non parlare poi del bagaglio emotivo che si accompagnava a tutto il resto, e che non poteva venir respinto.
L'unico problema che sorgeva quando si vedevano tante cose, riflette tra se mentre guidava il cingolato nella giungla dell'Ingre, era che non tutte quelle cose ti piacevano. In generale, sia gli umani che i thranx erano stati per lui una delusione. Troppi individui erano piu che disposti a vendere i loro principi e i loro amici per il prezzo giusto. Perfino persone fondamentalmente buone, come il mercante Maxim Malaika, in realta ricercavano solo il proprio tornaconto. Madre Mastino non era diversa da loro, ma almeno in lei non c'era ipocrisia. Le piaceva essere quella donna avida e pronta ad arraffare che era. E questa sua onesta lo deliziava. Era diventata il miglior essere umano che potesse diventare, date le tristi circostanze della sua vita.
E di lui che ne sarebbe stato? Gli si apriva un universo di possibilita, forse troppe. Non aveva la piu pallida idea di quale afferrare.
Ma quello che lo ossessionava in quel momento non erano solo ponderose domande di ordine filosofico o morale. C'era anche, ad esempio, il complesso e sempre piu affascinante problema dell'altro sesso. Dal momento che la maggior parte di quegli ultimi quattro anni li aveva passati cercando di sopravvivere, le donne rimanevano per lui un mistero sconcertante e insolubile.
Ce n'era stata qualcuna. La splendida e compassionevole Lauren Walder, tanti anni prima, sul suo mondo natale, Moth. Atha Moon, il pilota personale di Maxim Malaika. E qualche altra, piu giovane e non cosi memorabile, che avevano guizzato come brevi fiammelle nella sua vita, lasciando ricordi brucianti e sconcertanti al tempo stesso. Si scopri a chiedersi se Lauren si ricordava ancora di lui, se continuava a lavorare felicemente in quella sua dimenticata capanna di pesca o se invece se n'era andata, magari su di un altro pianeta. Se pensava ancora a lui come al 'ragazzo di citta'.
Raddrizzo la schiena: a quel tempo era stato poco piu che un ragazzo e anche molto timido. Forse aveva ancora qualcosa del ragazzo, ma certo non era piu timido. E neppure il suo aspetto era piu quello di un ragazzo. E questa era una cosa che lo disturbava. Qualunque cambiamento lo turbava, perche non aveva mai modo di sapere con certezza se fosse il risultato di un naturale processo di crescita o della sua origine innaturale.
Prendiamo per esempio la faccenda della sua statura. Aveva sempre sentito dire che per i ragazzi era normale raggiungere la statura definitiva tra i diciassette e i diciotto anni; invece lui aveva raggiunto la statura da adolescente quando ne aveva quindici e poi si era fermato di colpo. E adesso, improvvisamente e inesplicabilmente, era cresciuto di altri nove centimetri in dodici mesi e non dava segno di volersi fermare. In pochissimo tempo, era passato da un'altezza leggermente inferiore alla media ad una leggermente superiore. La statura cambiava la prospettiva con cui si guardava la vita e anche il modo in cui ti guardavano gli altri.
Lo svantaggio era che a quel punto diventava difficile passare inosservati. Lo faceva sentire meno ragazzo e piu uomo: pero, quando un ragazzo diventa uomo, non dovrebbe al tempo stesso acquisire la certezza delle cose? Flinx si accorgeva di essere piu confuso adesso di quando aveva sedici anni e non solo per quello che riguardava le donne.
Se c'era qualcuno che aveva il diritto di sentirsi confuso, questo era Philip Lynx, detto Flinx. La sua non era una mente normale in un corpo normale. Era meglio essere sempre confusi che spaventati. Riusciva a tenere la paura sullo sfondo, chiusa negli scuri recessi della propria mente. E non gli veniva in mente che erano la paura e la confusione ad impedirgli ulteriori contatti con l'altro sesso. Sapeva solo di essere diffidente.
Se solo Bran Tse-Mallory o Truzenzuzex fossero stati li a consigliarlo. Gli mancavano tantissimo, e si chiese dove fossero e cosa stessero facendo, quali misteri stessero sondando quelle menti cosi incredibilmente penetranti. Per quello che ne sapeva, si rese conto con un brivido, potevano anche essere morti.
No, impossibile. Quei due erano immortali. Erano entrambi dei monumenti, spirito e intelligenza fusi in una sostanza eterna, due parti che si combinavano per formare un tutt'uno molto piu grande. Essi avevano la loro vita da vivere, il loro destino da seguire, si disse per la millesima volta. Non poteva aspettarsi che perdessero tempo ad ammaestrare un ragazzo un po' strano, per quanto interessante potesse essere.
Se l'era sempre cavata da solo quando era un ragazzo e poteva certo farlo anche da uomo. Poteva anche provare a scoprire le cose da solo, senza aspettare che fosse un altro a farlo per lui. Perche non avrebbe dovuto riuscirci? Lui era in grado di fare cose che nessun altro era in grado di fare.
Mi hanno progettato bene, penso amaramente. I miei medici prenatali. Quei burloni che avevano usato il suo DNA come giocattolo. Che cosa avevano sperato di ottenere, in realta, con lui e con gli altri feti sperimentali? Sarebbero stati fieri di lui oggi, o delusi, come sembrava che lo fossero stati per tutti gli altri? O invece sarebbero stati solo curiosi, distaccati e lontani? Ma quei pensieri non potevano essere altro che speculazioni accademiche, dal momento che erano tutti morti o erano stati sottoposti al lavaggio del cervello.
Bene, il loro soggetto da esperimento stava preparandosi a costruire una sua vita, indipendente e inosservato. Aveva gia attraversato gran parte del Commonwealth cercando di localizzare i suoi genitori naturali, ma solo per scoprire che sua madre era morta e che l'identita di suo padre restava un mistero avvolto nella nebbia e nelle dicerie che costituivano la sua eredita.
Quel desiderio di conoscere lo aveva animato per parecchi anni. Ma adesso lo aveva superato. Se mai avesse davvero voluto conoscere la verita sulla sua genealogia, avrebbe dovuto andare a scovarla in qualche unita di memoria nascosta sotto le conoscenze umane. Era giunto il momento di lasciarsi alle spalle la storia e di guardare al futuro, che con ogni probabilita si sarebbe rivelato complicato quanto il passato.
Eppure si riteneva fortunato. Spesso i suoi imprevedibili talenti lo avevano cacciato nei guai, ma erano anche serviti a tirarlo fuori. Aveva avuto l'opportunita di incontrare degli individui unici: Bran Tse-Mallory e Truzenzuzex, Lauren Walder e altri non ugualmente gradevoli. E poi c'erano gli Ujurriani: si chiese come stesse procedendo lo scavo del loro tunnel. E naturalmente gli AAnn, che tramavano contro gli humanx, sempre in cerca di un punto debole, di uno spiraglio, in attesa di espandersi tutte le volte che il Commonwealth appariva indebolito o indeciso.
I suoi pensieri vagavano, ma lui non poteva farci niente. Il cingolato procedeva praticamente da solo ed ora che aveva svolto il compito per cui era venuto, si sentiva tranquillo e rilassato. Non faceva fatica a vedersi come un mistico, il vecchio eremita dei vettori commerciali che viaggiava in lungo e in largo per il Commonwealth, tenendosi lontano dai confini piu estremi, nella splendida nave che gli Ujurriani avevano costruito per lui. Il
Truzenzuzex avrebbe detto che quello era un segno di maturita. Lui era uno studente, non un insegnante, assorbito dall'interesse per tutto cio che lo circondava: luoghi e gente, civilta e individui. Era venuto a contatto con frammenti e pezzi di grandi misteri: Abalamahalamatandra, che non era un sopravvissuto di un'antica razza, ma una chiave biomeccanica per innescare un terrificante congegno, il Krang, l'arma finale dei Tar-Aiym, scomparso da tempo immemorabile, i cui strani influssi meccanicomentali ancora gli aleggiavano nel cervello dopo tutti quegli anni. Tante cose gia viste, tanti luoghi ancora da vedere. Tanto ancora da provare a comprendere.
L'intelligenza era un terribile fardello.
Di colpo, disinseri l'acceleratore e il cingolato si arresto. Pip, arrotolata al suo posto, sollevo di scatto la testa e le minuscole ali di Scrap sfarfallarono nervosamente quando Flinx si porto entrambe le mani alla testa. Le emicranie stavano peggiorando. Le aveva sempre avute, ma in quell'ultimo anno erano diventate un compagno abituale, che compariva ben piu di una volta al mese.
Ragione di piu per rifuggire dalle relazioni fisse. Era possibilissimo, come aveva pensato spesso nei momenti piu cupi, che lui fosse un altro degli esperimenti mal riusciti, destinato a morire e non aveva alcuna intenzione di trascinare qualcun altro con se. Forse era solo riuscito a durare un po' piu degli altri clamorosi fallimenti. La cosa davvero spaventosa era che nei testi di medicina, le differenze tra i sintomi dell'emicrania e quelli di un colpo