variamente, Sawney, Gonsey e ’Ponsea. La scena davanti a Shandy — il vecchio seduto sotto la prua della nave — gli rammentava qualcosa che gli sfuggiva… ma, stranamente, sapeva che si trattava di qualche ritratto o di qualche storia che, per confronto, conferiva una triste dignita al vecchio Sawney. Shandy si allarmo per il fatto che vedeva, sia pure per analogia, quel vecchio lunatico come qualcosa di piu di un clown abile nella magia ma semideficiente.

Allora rammento quello che la scena gli ricordava: Giasone, ingobbito dagli anni e seduto sotto lo scafo della nave Argo, tirata a secco e abbandonata.

«Chi sei?» disse con voce tremula il vecchio quando udi gli stivali di Shandy nella sabbia.

«Jack Shandy, governatore. Volevo solo vederla per l’ultima volta in quella posizione.»

«Mi hai portato qualcosa da bere?»

«Uh, si.» Shandy fece una pausa, fece alcune lunghe sorsate, e poi tese la bottiglia mezza piena al vecchio.

«Partirai domani?»

«Esatto,» disse Shandy, sorpreso perche il vecchio sapeva e ricordava.

«Per unirti all’hunsi kanzo e al suo cucciolo.»

Shandy guardo il vecchio socchiudendo gli occhi e si domando se davvero, dopo tutto, si trovava in uno dei suoi periodi di lucidita. «Il suo cucciolo?»

«Bonnett. Ti ho visto manovrare i pupazzi, tu sai come far saltare quei piccoli amici quando hai i fili in mano.»

«Oh. Si.» Shandy aveva sentito parlare del nuovo pirata Stede Bonnett, che di recente, inspiegabilmente, si era lasciato alle spalle una prospera piantagione nelle Barbados per “cercare l’avventura”, ma non gli era giunto all’orecchio che avesse qualche connessione con Barbanera. Certo, Sawney difficilmente si poteva considerare una fonte attendibile.

«Andate a nord, ho sentito,» prosegui il governatore. Fece una pausa per ingollare un po’ di vino. «In Florida.» Pronuncio il nome con un forte accento spagnolo. «Bel nome, ma paese di febbri. Conosco la zona. Ho ucciso un bel po’ di Indiani Caraibici da quelle parti, e una volta mi sono beccato da loro una brutta ferita di freccia. Guardati da loro… sono i peggiori. Cannibali. Hanno recinti pieni di donne e bambini di altre tribu… come noi abbiamo recinti pieni di bestiame.»

Shandy non ci credeva, ma per essere educato fischio e scosse la testa. «Maledizione,» disse. «Mi terro alla larga da loro.»

«Procurati di farlo… finche non raggiungerai quel dannato geyser, comunque. Dopodiche, se saprai come utilizzarlo, non avrai piu nulla di cui preoccuparti.»

«E quello che voglio,» convenne Shandy. «Nulla di cui preoccuparmi.»

Il governatore ridacchio e replico in spagnolo, ma sebbene Shandy stesse imparando il rozzo spagnolo dei pirati ibridi, il dialetto del governatore lo sconfisse. Sembrava, nello stesso tempo, troppo arcaico e troppo puro. Il vecchio termino, tuttavia, con un osceno accenno, in un inglese fin troppo fluente, alle capacita che Barbanera sperava di acquisire in quel viaggio.

Shandy rise debolmente, saluto il vecchio, e rifece la strada per la quale era venuto. Dopo un paio di dozzine di passi giunse sulla sommita di una duna di sabbia, si fermo e si volto a guardare la nave. Era leggermente ingavonata verso di lui, e lui poteva vedere gran parte del cassero di poppa e l’estremita del ponte di poppa al di sopra dell’acqua alla sua sinistra. Cerco di determinare il punto dov’era morto Chaworth, e dove aveva colpito Davies, e dove lui e Beth si trovavano quando avevano gettato il biscotto verminoso al gabbiano. Noto che la sezione della murata alla quale si erano aggrappati era stata asportata, e rimase un po’ turbato perche non riusciva a ricordare se era stato lui stesso ad abbatterla oppure no.

Cerco di immaginare quali altri eventi avrebbero potuto, col tempo, aver luogo su quel ponte, e dopo un momento rimase spaventato nel realizzare che aveva istintivamente immaginato se stesso presente durante il loro svolgimento. E tutto sbagliato, si disse con un sorriso nervoso. Io e Beth salteremo dalla nave alla prima opportunita. Questa nave proseguira senza di me, malgrado tutto il mio sudore — e il sangue, talvolta, quando scivolava lo scalpello — che ne ha impregnato il legno. Ho uno zio che dev’essere impiccato.

Torno a voltarsi verso i fuochi e riprese a camminare, e gli venne in mente che non era lontano dal luogo dove aveva visto l’uomo con le tasche sfondate e la mandibola legata; e il ricordo del fatto lo fece camminare con passo piu rapido, non perche l’uomo era parso minaccioso, ma a causa di quello che Davies aveva detto quando Shandy gliene aveva parlato.

Davies aveva sputato e aveva scosso la testa, infastidito. «Dev’essere Duplessis, rimasto qui dopo l’ultima sosta di Thatch. Thatch non si prende mai tutto il tempo necessario per mettere a posto le piccole cose. Duplessis era un bocor, e compro un mucchio di loa, e cio crea un debito dal quale neppure la morte ti puo liberare. Credo proprio che Thatch lo abbia seppellito senza i vincoli appropriati.»

Shandy lo aveva fissato. «Seppellito?»

Davies gli rivolse un sogghigno, e con un accento aristocratico sprezzantemente falso cito il punto culminante della vecchia barzelletta: «E dato per… morto, capisci.» Riprendendo il suo tono normale, prosegui, «Almeno Thatch non lo ha seppellito con tutti gli stivali. Agli spettri piace aggirarsi sulle barche, e se portano le scarpe, non riesci a dormire perche si sente il loro trepestio per tutta la notte.»

Quando Shandy torno vicino ai fuochi, la maggior parte dei pirati si erano incamminati verso le capanne o si erano distesi con le bottiglie a portata di mano per una scrupolosa, e laconica, bevuta notturna; Shandy decise di essere abbastanza brillo da riuscire a dormire, e si avvio in direzione del rifugio con la tettoia che si era costruito sugli alberi con tavole e tela da vele. Risali il declivio di sabbia, ma si fermo quando, davanti a se, una voce profonda quanto un organo in fondo a un pozzo minerario gli disse piano di fermarsi. Shandy scruto, cercando di vedere nel chiaro di luna mutevole e maculato sotto i palmizi, e finalmente scorse una gigantesca figura nera seduta a gambe incrociate in un cerchio di sabbia ben delineato e accuratamente ripulito.

«Non entrare nel cerchio,» gli disse la figura senza voltarsi a guardare, e Shandy riconobbe tardivamente Woefully Fat, il bocor di Davies. Si riteneva che l’uomo fosse sordo, per cui Shandy si limito ad annuire — realizzando mentre lo faceva che il gesto era ancora meno utile della parole, dal momento che l’uomo non lo stava guardando — e arretro, stancamente, di un passo o due.

Woefully Fat neppure si volto. Stava scavando nell’aria col coltello di legno che portava sempre con se, e sembrava avere dei problemi nel muoverlo attraverso l’aria. «Raasclaat,» impreco piano, poi brontolo, «Ah, non rieesco a far comportare bene i baastaardi. E tutta la notte che paarlo con loro.» Il bocor era cresciuto in Virginia, e, essendo sordo, non aveva mai perso quell’accento.

«Uh…,» disse Shandy, incerto, guardandosi intorno e cercando di ricordare il piu vicino sentiero alternativo su per il declivio, poiche Woefully Fat aveva bloccato quella via, «uh, perche non…»

Il braccio del bocor si sollevo bruscamente, puntando il coltello verso il cielo.

Shandy, d’istinto, alzo la testa, e fra le ombre nere e irsute di due palmizi vide il guizzo di una stella cadente, simile a una linea di gesso luminoso su una lavagna lontana. Trenta secondi dopo il vento si fermo… poi riprese con forza leggermente minore.

Woefully Fat abbasso il braccio e si alzo… agilmente, a dispetto della sua spaventosa stazza. Si volto, rivolse a Shandy un sorriso rassicurante e si sposto di lato. «Vai avanti,» disse. «Adesso e soltaaanto una linea disegnata sulla saabbia.»

«…Grazie.» Shandy passo davanti al gigante, supero con un rapido salto il cerchio e prosegui.

Udi Woefully Fat che si dirigeva a lunghi passi verso la spiaggia; l’enorme bocor ridacchio e, con la sua voce bassa ma misteriosamente udibile, disse, «C’etait impossible de savoir ci c’etait le froid ou la faim.» Quindi, ridacchiando di nuovo, si allontano oltre la portata dell’udito di Shandy.

Shandy si fermo, e per diversi minuti, inquieto, segui con lo sguardo l’uomo come se intendesse andargli dietro; poi lancio un’occhiata incerta verso le stelle, e, in silenzio, si fece strada con cautela fino al suo rifugio, lieto di averlo costruito sotto un soffitto di vegetazione particolarmente folta.

CAPITOLO SESTO

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