agitato e impazzito di cui tu abbia mai sentito parlare. Alla fine fui ripescato dal Cigno stesso, che fu uno dei dannatamente pochi vascelli a non andare in pezzi — forse perche era gia capovolto quando il terremoto colpi. Stava incrociando in quel nuovo tratto di oceano che, fino a mezzogiorno, era stato Port Royal, e tirammo fuori un mucchio di altre persone da quel mare bianco — era tutto spumeggiante e ribollente, sai? Come un’enorme pentola di birra fermentante — ma successivamente seppi che erano morte duemila persone laggiu.»

«Gesu,» disse Shandy, sgomento. Poi, «Uh, ma questo come si collega a…»

«Oh, giusto, scusa… mi sono lasciato trasportare dai ricordi. Beh, tre isolati piu all’interno, su Brod Street, quello stesso terribile due di giugno, un vecchio mago proveniente dall’Inghilterra — del genere di Hurwood, presumo — stava provando un potente rituale di resurrezione. Non credo che fosse molto abile, ma quel giorno aveva con se un ragazzo di sedici anni che era stato allevato frai negri liberi sulle montagne della Giamaica, un ragazzo che, sebbene bianco, era stato addestrato nel vudu e consacrato, proprio l’anno prima, al piu temibile dei loa, il Signore dei Cimiteri, il Baron Samedi, la cui segreta drogue e il fuoco che arde lentamente. Era la reincarnazione tramite la magia quello di cui si stavano occupando, e cercavano di imparare a collocare le anime vecchie nei corpi nuovi. Cio richiede sangue umano fresco, e loro avevano preso qualche povero diavolo che lo fornisse. Il vecchio mago inglese aveva gia tentato in precedenza questa cosa, e, non so, forse era riuscito nei suoi giorni migliori a riportare una cimice morta o due in vita, ma quel giorno aveva quel ragazzo di sedici anni legato con doppio filo a se, giusto?»

«Giusto…?» fece eco Shandy.

«Beh, risulta — nessuno di loro lo sapeva a quel tempo, anche se probabilmente pochi dei vecchi bocor lo sapevano, e di certo gli indiani caraibici prima ancora — risulta che la resurrezione magica per ottenere il massimo risultato dev’essere eseguita in mare. Dev’esserci una relazione fra il sangue e l’acqua marina, credo. Beh, questo ragazzo bianco era il piu potente mago naturale del suo colore di cui si fosse mai sentito parlare… e lui esegui la resurrezione magica a Port Royal… sulla terra.»

Shandy attese un momento. «Uh… si? E allora?»

«Allora la citta di Port Royal fu scaraventata nell’oceano, Jack.»

«Oh.» Shandy guardo l’oceano nero. «Questo… questo ragazzo di sedici anni…»

«…si chiamava Ed Thatch. Fin da allora ha cercato di perfezionare il rituale della resurrezione. Ed e questo che lo porto su questa costa due anni fa. Me lo hai chiesto, ricordi?»

«Si.» Shandy non si sentiva affatto rassicurato. «Molto bene, ma cos’e questo punto focale o fontana che stiamo andando a cercare nella giungla?»

Davies gli strizzo l’occhio. «Accidenti, credevo che tu lo sapessi, Jack. E un buco nel muro fra la vita e la morte, e chiunque sia nelle sue vicinanze viene investito dallo spruzzo proveniente da un lato o dall’altro. Non conosci il racconto? E quello che stava cercando Juan Ponce de Leon… la chiamo Fontana della Giovinezza.»

CAPITOLO UNDICESIMO

Quando fu buio pesto, e Barbanera, Davies e tutti gli altri ebbero bevuto l’ultima coppa ristoratrice di rum e si furono incamminati verso nord lungo la spiaggia, diretti al fiume e alle barche in attesa, Benjamin Hurwood si costrinse ad alzarsi e a seguirli.

I sogni ad occhi aperti che erano diventati sempre piu vividi e insistenti durante gli ultimi due anni adesso avevano raggiunto il punto in cui potevano quasi essere definiti allucinazioni, ma Hurwood tenne la bocca serrata e non permise ai suoi occhi di seguire nessuna delle figure e degli oggetti che sapeva essere immaginari.

E il 1718, si disse con fermezza, e mi trovo sulla riva della costa occidentale della Florida, col pirata Edward Thatch e… mia figlia… come diavolo si chiama? Non Margaret… Elizabeth! Ecco. E malgrado quello che continuo a vedere per meta del tempo, non sono nella chiesa a Chelsea… non ho quarantatre anni, l’anno non e il 1694… e non e la mia sposa quella che vedo qui, la mia cara Margaret, la mia vita, o almeno la mia sanita mentale… e nostra figlia, il… il veicolo…

Hurwood strinse gli occhi contro l’intensa luce del sole che entrava a fiotti attraverso la finestra dell’anticamera mentre restituiva la fiaschetta al suo testimone. «Grazie, Peter,» disse con un largo sorriso. Sbircio nella fessura fra le due porte che costituivano l’ingresso laterale della chiesa, ma le persone si stavano ancora muovendo incerte lungo le navate e accomodando nei banchi, e l’officiante non era ancora apparso… sebbene ci fosse un chierichetto dall’espressione spaventata su uno degli inginocchiatoi piu lontani sull’altare. «Ancora un po’ di tempo,» disse al suo testimone. «Voglio darmi solo un’altra occhiata allo specchio.»

Peter sorrise al nervosismo dello sposo mentre Hurwood raggiungeva ancora una volta lo specchio sistemato su una mensola vicina. «Peccato di vanita,» mormoro Peter.

«Credo che oggi un tocco di vanita possa essere scusato,» replico Hurwood, rimettendo a posto con dei colpetti i riccioli bruni. Hurwood era uno studioso che conduceva vita ritirata, ma era orgoglioso dei suoi capelli, e, a dispetto della moda, non portava mai la parrucca — in societa appariva sempre “coi suoi capelli”, e malgrado gli anni non c’era un’ombra di grigio in essi.

«Non vedo ancora Margaret,» osservo Peter, aprendo appena una delle porte e scrutando verso il fondo della chiesa. «Forse ci ha ripensato.»

La semplice allusione fece gelare lo stomaco di Hurwood. «Per il sangue di Dio, Peter, non ripetere piu una cosa simile! Io… impazzirei. Io…»

«Era solo uno scherzo!» lo rassicuro Peter, con un accenno di preoccupazione intuibile dietro il suo tono gioviale. «Rilassati, Ben, e chiaro che verra. Ecco, prendi un altro sorso di brandy… sei lo sposo piu pallido che io abbia mai visto.»

Hurwood prese la fiaschetta che gli veniva offerta e bevve un lungo sorso. «Grazie… ma basta. Non si va ubriachi sull’altare.»

«Posso condurla nella barca?» chiese Peter, tirando in qualche modo una tenda davanti alla finestra cosicche rimasero al buio tranne che per la luce di una lampada che Hurwood non aveva notato. L’aria si fece improvvisamente piu fresca, ma odorava di mare, e di acquitrini; di sfuggita a Hurwood venne in mente che avrebbero dovuto arieggiare piu di frequente quelle stanze — un secolo di fumo d’incenso, di drappeggi crivellati dalle tignole e di rilegature essiccate di libri di preghiere produceva odori piuttosto sgradevoli.

«Credo sia tu quello che ha bevuto troppo,» scatto Hurwood, stizzito. Non riusciva piu a vedere i suoi capelli nello specchio. «Tira via quella dannata tenda.»

«Non e il momento di avere visioni, Mr. Hurwood,» disse qualcuno, presumibilmente Peter. «E il momento di salire sulle barche.»

Hurwood, allarmato, vide che la lampada aveva in qualche modo acceso una fiamma nel vestibolo laterale… no, tre fiamme! «Peter!» grido. «La chiesa sta bruciando!» Si volto verso il suo testimone, ma invece della snella ed elegante figura di Peter vide un giovane mostruosamente grasso in abiti grotteschi. «Chi sei?» gli chiese Hurwood, spaventatissimo, perche adesso era certo che fosse accaduto qualcosa alla sua fidanzata. «Margaret sta bene?»

«E morta, Mr. Hurwood,» disse il giovanotto grasso, con impazienza. «E questa la ragione per cui siete qui, ricordate?»

«Morta!» Allora doveva trovarsi in chiesa per un funerale, non per un matrimonio… ma perche la bara era cosi piccola, una cassa quadrata di legno coi lati lunghi non piu di un piede e mezzo? E perche aveva un odore cosi terroso e cattivo?

Allora si scosse, e i ricordi di quell’ultimo quarto di secolo si abbatterono su di lui come una frana, lasciandolo debole e canuto.

«Si, morta,» ripete Leo Friend. «E voi vi comporterete sensatamente per le prossime due ore, anche se dovro essere io a controllarvi,» aggiunse, disperato, il grassone.

«Calmati, Leo,» disse Hurwood, riuscendo a inserire un briciolo di distaccato divertimento nella sua voce. «Si, con qualsiasi mezzo conduci… Elizabeth nella barca.»

Hurwood scese fiducioso giu per il pendio, con passo deciso, in direzione del fiume, dove le barche erano state tirate in secco e la cassa di legno presa dalla scialuppa di Barbanera stava per essere aperta — anche se barcollava un poco, poiche a intervalli di pochi secondi gli sembrava di camminare con passo cerimoniosamente lento lungo la navata centrale della chiesa, attraverso chiazze alterne d’ombra e luce obliqua colorata quando

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