«Dov’e Tweed?» domando Lilo.

«Ha detto di dirti che non puo venire,» rispose Mari. «Vaffa ti accompagnera. Avevo chiesto di venire anch’io, ma il Capo ha bisogno di me perche c’e un altro prigioniero che… oh, non dovrei dirti queste cose. Ma non importa.» Bacio Lilo. «Odio gli addii,» disse, senza guardarla. «Stai attenta. Forse ci incontreremo di nuovo.»

«Lo spero anch’io.»

Lilo non vide la nave. Segui Iphis e Vaffa lungo un tubo pieghevole fino alle cabine. Erano molto piccole. Iphis si sollevo dal camminatore sul suo sedile e Vaffa mise il dispositivo fuori dalla porta.

«Sedetevi,» disse Iphis. «Decolliamo fra due minuti.»

Lilo tento di nuovo. «Dove andiamo?»

«Su Titano.»

Avevano preparato una manovra di avvicinamento a Giove. A Lilo non piaceva ma non disse niente. Non aveva comprato il biglietto e non poteva lamentarsi del servizio.

Ma qualche giorno prima di entrare in orbita, Vaffa le fece una sorpresa.

«Non stiamo proprio andando su Titano. Io ci andro, alla fine, ma tu no.»

«Io dove vado?»

«In un piccolo posto chiamato Poseidone.»

«Dove diavolo e?»

Vaffa e Iphis si scambiarono un’occhiata. Lilo ebbe la sgradevole sensazione che quel nome avrebbe dovuto dirle qualcosa.

«Prova con J-VIII. J lineetta vu i i i. Numeri romani,»

«Una delle lune retrograde di Giove,» spiego Iphis. «Una roccia di una ventina di chilometri di diametro, a venti milioni di chilometri di distanza.»

«Ma e…»

«Illegale?» Vaffa rise, e Iphis la imito. «Dillo agli Invasori.»

«Invasori?» borbotto Lilo.

6

Perche non possiamo tornare a casa, La Co-op Creativa Orale Mach 5. (Nastro registrato, livello analf.)

Giunsero nell’anno 2050, numerazione antica. (Due oggetti delle dimensioni di asteroidi che entrano nel sistema solare dallo spazio interstellare. Il telescopio di Monte Palomar che viene puntato in alto. L’astronomo che si china sull’oculare.) Stavano decelerando, in direzione Giove.

Due astronauti, Purunkita e Mizinchikov, furono richiamati da una normale missione di rifornimento alla base di Marte. (Scena di P M che si imbarcano sull’astronave U Thant. Stacco sugli attori all’interno dell’astronave: osservano gli strumenti, ricevono messaggi radio, accendono motori, mangiano, cop.) Dovevano raggiungere Giove dopo sei mesi e arrivare con i serbatoi vuoti. Gli ordini: non prendere iniziative, osservare e aspettare l’arrivo di una cisterna automatica. (Foto di P M a bordo della U Thant, con Giove all’esterno. P e nera come lo spazio. Ha un braccio intorno a M. E incinta.)

Uno degli oggetti orbito intorno a Giove. L’altro cambio direzione all’ultimo momento e ando verso la Terra. (Notiziari sulla nave degli Invasori, una sfera di venti chilometri mezzo sommersa nell’acqua, di un colore scuro, piena di aperture.)

Il poco che sappiamo degli Invasori l’hanno detto Purunkita e Mizinchikov, i soli di cui si sappia che sono entrati dentro una delle navi e ne sono usciti. Ecco cosa gli successe. (La nave sconosciuta incontra la U Thant, la inghiotte. La macchina da presa segue P, M e la figlia neonata attraverso le gallerie di pietra piene d’acqua.) Incontrano la dottoressa Ellen Bronson e i suoi due compagni che erano entrati nella nave atterrata nel Pacifico. Erano rimasti nel veicolo non piu di un giorno, ma c’erano entrati il giorno dell’atterraggio. In quel momento gli astronauti erano ancora a tre mesi di distanza da Giove.

Se la loro storia e vera, dentro alle astronavi il tempo e lo spazio esistono in maniera diversa. Non c’e motivo di dubitare della loro storia.

Si pensa che la dottoressa Bronson sia la sola persona che abbia visto gli extraterrestri e sia sopravvissuta. (B da sola, mentre entra in un grande ambiente, grande quanto l’interno di un asteroide artificiale. E mezzo pieno d’acqua. In lontananza, distorsioni ottenute con effetti speciali rappresentano gli Invasori. Primo piano della faccia di B, con segni di sorpresa e di paura. Si volta e fugge.)

La Bronson sostenne di aver avuto un’esperienza strana. Le venivano dette cose misteriose, che non riusci a spiegare quando racconto quello che aveva sentito a Purunkita e a Mizinchikov. (Cinque figure raccolte intorno a un fuoco su una spiaggia all’interno dell’astronave, che bisbigliano). Nessuno sa se credere alla sua storia, ma e la sola che abbiamo. Ecco cosa disse.

Gli Invasori vengono da un gigantesco pianeta gassoso simile a Giove. Lo scopo della loro venuta nel sistema solare non era l’invasione della Terra, ma motivi sconosciuti riguardanti gli abitanti di Giove. La Bronson disse che ci sono Gioviani intelligenti molto simili agli Invasori. (Scena animata nell’atmosfera gioviana. Grandi forme indistinte passano fluttuando.)

L’invasione della Terra fu secondaria. Venne compiuta a vantaggio delle tre specie intelligenti della Terra: i capodogli, le orche e i delfini. (Scene di mammiferi acquatici.)

La Bronson disse che nell’universo ci sono tre livelli di intelligenza. Sopra a tutti ci sono i Gioviani e gli Invasori. Un gradino piu sotto i delfini e le balene. Gli esseri umani, gli uccelli, le api, i castori, le formiche e i coralli non sono considerati intelligenti.

Nessuno sa se cio sia giusto, ma e tutto quello che abbiamo.

L’umanita non ricevette nessuna spiegazione. Non ci fu nessun ambasciatore, non venne dato nessun ultimatum. Gli esseri umani si opposero all’Invasione, ma la loro resistenza venne ignorata. Le bombe H non esplosero, i carri armati non si mossero, i cannoni non spararono. (Panico nelle strade, scene dall’elicottero di autostrade intasate.) Nessuno vide mai un Invasore. Le foto mostrano dei segni nel cielo che al momento nessun osservatore aveva notato, come punti ciechi nell’occhio. Forse gli Invasori erano quelli. (Foto di edifici che crollano, di strade che vengono distrutte, con vortici colorati nell’aria.)

Per quanto se ne sa dalle informazioni ricevute prima che le trasmittenti smettessero di funzionare, gli Invasori non hanno mai ucciso neppure un essere umano. Si limitarono a distruggere tutti gli artefatti della civilta umana. Lasciarono dietro di se la terra nuda, dalla quale spuntavano pianticelle e erba.

Nei due anni successivi dieci miliardi di esseri umani morirono di fame.

Poseidone e un pezzo di roccia irregolare. E l’oggetto piu lontano che puo essere considerato come appartenente a Giove. Essendo retrogrado e inclinato di centocinquanta gradi rispetto all’equatore di Giove, e uno dei corpi del sistema solare con cui e piu difficile incontrarsi.

Il Terra Natale II era una nave a caduta libera, un trasporto progettato per carichi ingombranti e non urgenti. Viaggiava su orbite iperboliche e non secondo le linee rette di un razzo veloce.

«Congratulazioni, Comandante,» disse Lilo. «E stato un buon lavoro.»

«Huh? Ah, vuol dire l’accostamento?» Scrollo le spalle, ma lei vide che era contento. Era arrivata a conoscerlo abbastanza bene nei ventinove giorni del viaggio fino a Giove.

«Veramente,» disse.» «Al giorno d’oggi la maggior parte dei piloti spaziali sono come addetti agli ascensori. Rendono il viaggio piuttosto noioso.»

«Si, non posso contraddirla.»

«Lei mi fa pensare ai giorni in cui le persone si mettevano semplicemente in viaggio. Dall’altra parte non ci sono stazioni di rifornimento, non c’e aria, non c’e niente. E credo che le piaccia.»

Lui sorrise. «Immagino che non farei questo lavoro se non mi piacesse. Pero mi sono sempre sentito nato nell’epoca sbagliata. Non c’e piu avventura. Questo viaggio e praticamente la cosa piu pericolosa che si possa fare, ed e illegale. Deve essersi domandata come sia stato possibile andare su Giove.» Iphis le spiego il sistema di Tweed.

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