Nessuna risposta, solo una risatina stanca e priva di allegria.
La folla cambio. Thorn si trovo in un gruppo composto in maggioranza di donne anziane.
— Il nostro gruppo lavorativo ha prodotto piu di settecentomila pezzi identici, da quando e arrivato l’ordine d’incremento della produzione. Ho tenuto i conti.
— Questo non ci dice nulla.
— No, ma
—
— Hai subito il nuovo tipo d’ispezione? Ti prendono e cominciano a farti un sacco di domande sulla tua indentita e sul tuo lavoro. Domande semplicissime… ma se non rispondi bene, ti portano via.
— Questo non serve a scoprire i Recalcitranti. Vorrei sapere chi cercano di scoprire, adesso.
— Torniamo al dormitorio.
— Aspetta ancora un po’.
Un’altro cambiamento nella folla. Thorn entro in un gruppo nel quale si trovava una ragazza.
Lei disse: — Domani entro nell’esercito.
— Si.
— Vorrei che stanotte potessimo fare qualcosa di diverso.
— Si?
—
—
— Lo so… ma perche
— Ci sono motivi militari.
Qualcuno, che sorrideva maliziosamente, si era avvicinato di soppiatto alle loro spalle, ma Thorn non udi il seguito di questa vicenda, se c’era stato un seguito, perche un altro mutamento, un’ondata della folla, lo porto dall’altra parte del viale e lo fece avvicinare a due persone, un uomo e una donna, i cui abiti erano di tipo militaresco.
— Dicono che la prossima settimana ci saranno nuove manovre.
— Forse creature provenienti da un altro pianeta…
— Si, ma e soltanto una diceria.
— Eppure, si dice che l’ordine di mobilitazione puo arrivare ormai da un giorno all’altro… di mobilitazione generale.
— Si, ma contro che cosa? — La voce della donna era lievemente isterica. — Continuo a chiedermelo, durante le esercitazioni, quando schiaccio il pulsante di un nuovo fucile, con l’occhio sul mirino… senza sapere a che cosa sparera il fucile, ne qual e il suo vero funzionamento. Continuo a chiedermi, senza soste, cosa ci sara li fuori, al posto del bersaglio prefabbricato… che cosa dovro uccidere. Fino a quando, un giorno o l’altro, diventero pazza, lo sento. Oh, Burk, ti devo dire una cosa, anche se ho promesso di non farlo. L’ho sentita ieri… non devo dirti chi e stato a parlarmene. Si tratta… be’, esiste veramente una via di scampo, una strada che porta a quel mondo felice che tutti vediamo in sogno, e basta conoscere il modo di concentrare la propria mente con sufficiente…
—
Questa volta fu l’avvicinarsi di Thorn a provocare l’avvertimento.
Thorn riusci a cogliere altri frammenti di conversazione, tutti piu o meno simili.
Gradualmente, il suo umore muto… muto completamente. La sua curiosita non era soddisfatta, ma placata. Oh, aveva immaginato diverse cose, meditando su cio che aveva udito, certo… in particolare, che il “nuovo tipo di ispirazione” era stato instaurato per scoprire menti straniere come la sua, e che la “via di scampo” era quella che l’altro Thorn aveva preso… ma queste informazioni non gli furono di molto aiuto. La febbre di eccitazione demoniaca era svanita, rapida come l’ubriachezza, e aveva lasciato uno stato di depressione molto simile a quello dato dai postumi di una sbronza, al mattino. Le normali emozioni umane stavano affermandosi nuovamente in lui… un senso di orrore di fronte a quel mondo spaventoso e straniero, e un desiderio insopprimibile, irragionevole, sempre piu disperato, di ritornare nel suo mondo, tra i volti e le scene a lui familiari.
Un amaro rimorso comincio a torturarlo: il rimorso di avere abbandonto Clawly e il suo mondo natale a causa della pressione di un problema morale puramente personale. E lui non sapeva a quali pericoli e a quali confusioni poteva essere spinto Clawly, che non sospettava nulla, dall’altro Thorn. E ora che lui non c’era piu, la salvezza di un intero mondo si trovava affidata a Clawly, solo a lui. Certo, se la maggior parte delle menti di quel mondo maledetto, che si erano sostituite a quelle dei cittadini dell’utopia, era costituita da individui che avevano cercato semplicemente di sfuggire agli orrori del loro mondo d’origine, non c’era pericolo di un’immediata invasione organizzata da parte loro. Ma se i misteriosi, autocratici “loro” stavano meditando un’invasione… allora la cosa era del tutto diversa.
Il viale, che adesso era fiancheggiato da un’altura, gli divenne insopportabile. Avanti e avanti, mentre le luci azzurre impedivano di osservare il panorama oscuro che si trovava intorno a quei miseri individui. In ogni caso, lo avrebbe abbandonato presto, anche se non avesse visto il posto di blocco davanti a lui, al quale tutti coloro che passeggiavano si fermavano per sottoporsi a un’ispezione. Ma, a quella vista, si decise. Si porto ai margini del viale, attese quella che gli parve un occasione propizia, e immediatamente scomparve nel buio.
Dopo qualche minuto, ansante per lo sforzo sostenuto, con gli abiti infangati e pieni di foglie e fili d’erba, arrivo sulla cima dell’altura L’oscurita, e le stelle a lui familiari, gli portarono un certo sollievo.
Si guardo intorno.
La prima impressione fu rassicurante. Per un istante fu sfiorato dalla speranza che, arrampicandosi sulle pendici dell’altura, sarebbe riuscito a tornare nel suo mondo di origine. La Croce d’Opale si trovava la dove doveva essere. E c’erano anche i Gemelli Grigi. Concentrandosi sui pigliastelle, riusci a ignorare la vista sgradevole di altri edifici, bassi e tozzi, che spuntavano come funghi, o meglio, come scarafaggi, della campagna; riusci a ignorare perfino i viali affollati, illuminati dalle luci azzurre.
Ma il ponte aereo che collegava i Gemelli doveva essere immerso nell’ombra. Eppure, le luci proiettate dai Gemelli sarebbero state sufficienti a renderlo visibile.
E dove si trovava la
E dove si trovava la Malva Zeta, che doveva essere tra la sua posizione e i Gemelli?
Scosso, si volto dall’altra parte. Per un istante, la speranza ritorno Da quella parte la campagna sembrava piu limpida, e in lontananza il Mirto Y e la Grigia H erano come boe vicino a una costa conosciuta.
Ma tra la sua posizione e i pigliastelle, al di sopra della stessa collina sulla quale, quella sera, aveva assistito all’Yggdrasil, come se gli uomini lo avessero costruito durante la notte per magia, si trovava un immenso pigliastelle nero, piu alto di qualsiasi altro che lui avesse mai visto, piu alto ancora della
Gli venne in mento un nome. La Stella Nera.
— Ehi, lassu, chi sei? Scendi subito!
Thorn si volto di scatto. La luce azzurra del viale illuminava due uomini che si inerpicavano sull’altura. Avevano il volto rivolto verso l’alto. La posizione delle loro braccia suggeriva l’idea che tenessero puntate contro di lui delle armi.
Rimase immobile, e capi che la luce azzurra era sufficiente a renderlo visibile. Subito, dopo il suo corpo si tese, vigile e pronto ad agire Quell’istante sembro prolungarsi all’infinito, come se lui e i due inseguitori fossero