di casa, portandoci tazze di te e provvedendo al nostro conforto; cio e, naturalmente, colpa nostra, perche noi tutti abbiamo vissuto per cosi tanto tempo da scapoli che un tale comportamento ce la rende irresistibilmente cara. Rende la tetra casa di John — piena a volte di lamenti e grida dovute all’angoscia mentale dei suoi pazienti — una casa allegra … e noi una famiglia.
Riguardo ad Amsterdam, la povera mamma non era piu lucida, ed era appena in grado di sedersi per mangiare. Per la maggior parte del tempo giace semplicemente, con gli occhi chiusi, e raramente parla, secondo
La buona
Mentre stavo partendo,
Il contenuto era avvolto in parecchi strati di seta nera; cio mi incuriosi e mi turbo, poiche sapevo che soltanto un occultista esperto avrebbe adottato quella particolare cura per evitare che una carica magica sfuggisse dal contenuto. Poteva essere un trucco di quelli di Vlad… espormi a un incantesimo nocivo? Decisi di no poiche, nonostante gli strati di protezione, sentivo fortemente che il contenuto non era teso a danneggiare ma ad aiutare.
E, in effetti, era cosi: l’istante che spiegai l’ultimo strato di seta, uno scoppio proveniente dal contenuto riempi la stanza di una tale pura, bianca radiosita, che mi alzai e respirai profondamente, sentendo come se quell’atto mi pulisse i polmoni, il corpo, l’anima.
La
Le portai con me in Inghilterra, e arrivai a Londra molto piu fiducioso di quanto ero stato per molti mesi. Sulla strada per Purfleet, nella carrozza, diedi a John tre dei talismani: uno da portale sempre sulla sua persona, uno da mettere sulla finestra della camera da letto, e uno sopra la finestra della stanza di Renfield. Fu un profondo sollievo essere in grado di fornire protezione ai miei amici.
Quella sera, quando ci incontrammo nello studio di John, io dissi agli altri cosa desideravo che sapessero circa il Vampiro, tenendo a mente che la lealta di Jonathan era dubbia. Comunque, sto cominciando a pensare sempre di meno che sia sotto il controllo di Vlad, poiche ci ha riferito il risultato delle sue “ricerche”: ha ritrovato le cinquanta casse di terra di cui parlava nel suo diario transilvano qui a Purfleet… e proprio nella proprieta
La verita e talvolta troppo strana per essere creduta ma, quando ho saputo della vicinanza di Vlad, fui piu contento che mai di avere in mano i talismani di Arminius. Senza spiegare la loro origine o parlare della loro speciale carica, diedi due dei piccoli crocifissi ad Arthur e a Quincey, chiedendo loro di appenderne uno alle finestre della loro camera da letto e di indossare l’altro.
Cercai di fare lo stesso con gli Harker — uno per la finestra, due per ogni persona — ma entrambi fecero delle obiezioni, rivelando che indossavano gia delle croci intorno al collo. Tuttavia, riuscii a insistere per darne loro uno da mettere alla finestra, e notai con interesse che Harker aspettava che fosse sua moglie a prenderli (era l’influenza del Vampiro o semplicemente un caso?). Quell’azione mi fece un mondo di bene, sapendo che tutti sarebbero stati protetti, specialmente ora che sapevamo che Dracula era cosi vicino.
Prima della fine del nostro incontro, fu deciso che ci saremmo tutti alzati nelle prime ore del mattino successivo e che saremmo andati subito a Carfax per ispezionare le casse mentre Dracula era — speravamo — ancora a caccia nella notte. Comunque, tutti gli uomini erano d’accordo riguardo a Madam Mina: dopo la recente morte di Lucy, nessuno di loro tollerava il pensiero di metterla in pericolo, e cosi insistettero perche rimanesse a casa, dove sarebbe stata certamente al sicuro, poiche la porta principale, quelle di servizio, e ogni finestra di ogni stanza occupala sarebbero state sigillate con un talismano.
Quindi, prima di discutere il nostro piano, la mandammo via con la spiegazione che la stavamo proteggendo e che, meno sapeva, piu sarebbe stata al sicuro. A questo ragionamento lei si arrese con riluttanza, specialmente poiche suo marito era irremovibile, sebbene io fossi indeciso. Non desideravo vederla in pericolo, ma ero anche preoccupato di perdere una delle nostre migliori menti; sinceramente, fra tutti noi, Madam Mina e quella con la tempra piu forte.
E, come John aveva detto nel suo rabbioso dolore, quale vantaggio l’ignoranza aveva procurato alla povera Miss Lucy?
Nondimeno, Madam Mina se ne ando prima che facessimo i nostri piani per Carfax; dopo che se ne fu andata, ci accordammo per partire alle quattro del mattino successivo. Quando la nostra riunione fu sciolta, io me ne andai con John per una conversazione privata poiche, durante la nostra discussione, avevo notato una certa agitazione a meta dell’incontro, un po’ di tempo dopo che Jonathan aveva rivelato l’informazione circa Carfax.
Fu cosi che prendemmo congedo dagli altri e ce ne andammo nella mia cella, dove potevamo essere sicuri di non essere visti e uditi.
Dopo che fui entrato ed ebbi chiuso la porta, John, che era entrato prima di me, esclamo:
«Carfax! Non vedete, Professore? E l’incrocio!».
«Cosa?».
Mi avvicinai a lui, aggrottando la fronte con curiosita.
«
Ci fissammo l’un l’altro mentre quella rivelazione mi lasciava sorpreso; il sorriso che, piano piano, si allargo sul mio viso, era rispecchiato da quello di John.
«L’incrocio», dissi piano, «dove giace il tesoro nascosto! La prima chiave!».
Lui si uni a me nelle ultime tre parole e ridemmo con piacere: piano, pero, e non troppo, poiche Dracula vi risiedeva da un po’ di tempo. E se lo aveva gia trovato?
John e io ci accordammo subito sul fatto che entrambi avremmo cercato con attenzione i segni che questo fosse accaduto e, in caso negativo, i luoghi in cui poteva essere sepolta la prima chiave. Cosi andammo presto a letto, poiche io ero molto stanco (non avendo fatto un sonno profondo nei due giorni passati, poiche m’ero trovato o su una nave, o in treno, o in carrozza).
Cosi dormii profondamente, ma mi svegliai estremamente vigile intorno alle tre; mi vestii e mi diressi all’ufficio di John. Anche lui si alzo presto e mi incontro la. Prima delle tre e quarantacinque, sia Quincey che Arthur ci avevano raggiunto, e cosi attendemmo Harker.
Prima che arrivasse, l’assistente entro di corsa per dire a John che Renfield supplicava per vedere qualcuno. Aggrottai la fronte, pensando che quella era chiaramente la conseguenza del fatto che Dracula interferiva con i nostri piani: John colse il mio sguardo, e comincio a dire al giovanotto che Renfield avrebbe dovuto aspettare. Ma l’assistente insistette:
«E piu disperato di quanto l’abbia mai visto, signore e, se non venite, sara preso da uno dei suoi violenti attacchi».
Cosi John si avvio, e io, Quincey e Arthur, ci unimmo a lui. Con sorpresa di tutti, Mr. Renfield sembrava non solo in se ma assolutamente elegante, e parlava in modo molto persuasivo dicendo che era finalmente rinsavito, e supplicava di lasciarlo andare. Onestamente, a tutti noi sembro savio e molto sincero, ma John, che ha trattato a lungo con i pazzi, decise di tenerlo in osservazione per un periodo piu lungo e io, naturalmente, non gli davo alcuna fiducia e attribuivo la sua disperazione all’influenza di Dracula… e al fatto che il talismano piu forte stava effettivamente avendo la meglio. Perche avremmo dovuto liberarlo se poteva essere usato contro di noi?
Quando ce ne andammo, la nuova compostezza di Mr. Renfield per la maggior parte scomparve, e lui