della camicia? Petali. Quattro petali. Carnosi, pero, esotici come orchidee, con quei sottili filamenti, proprio come pigliamosche. Dei petali… li?
Falcon barcollo all'indietro, scalciando sul bordo del tappeto e sul parquet mentre inciampava nel cavo del televisore strappando la spina dalla presa sul muro. Agito nel vuoto mani e piedi finche non ando a sbattere contro la parete e si ritrovo seduto a gambe larghe, i muscoli delle cosce contratti, la punta delle scarpe rivolta verso il soffitto.
Palpebre. Due superiori. Due inferiori. Niente lo aveva preparato a questo.
«Tutto bene, Inspector Jefe?»
«E lei, Inspector Ramirez?» domando, rialzandosi lentamente, con gesti maldestri.
«La Policia Cientifica e pronta a intervenire.»
«Faccia venire il Medico Forense.»
Ramirez scivolo via, Falcon si ricompose, comparve il medico legale.
«Aveva visto che gli hanno ta… asportato le palpebre?»
«
«No, no, certo… ero solo sorpreso che non mi fosse stato riferito.»
«Credo che il Juez Calderon stesse per farlo, ma…»
La testa calva del medico dondolo sulle spalle.
«Ma che cosa?»
«Credo che fosse intimidito dalla sua superiore esperienza in questo genere di cose.»
«Si e fatto un'idea della causa e dell'ora della morte?» domando Falcon.
«L'ora, verso le quattro, quattro e mezzo di questa mattina. La causa, be',
Il Medico Forense tacque, imbarazzato dallo sguardo duro di Falcon e seccato dalla sua stessa stupida battuta finale. Si allontano dalla soglia, subito occupata da Calderon e da Ramirez.
«Cominciamo», disse Calderon.
«Chi ha chiamato la polizia?»
«Il
«Dopo che la domestica era entrata, aveva visto il cadavere, si era precipitata fuori dall'appartamento e aveva preso l'ascensore fino al pianterreno…?»
«… e aveva bussato come una pazza alla porta del
«Il portinaio e salito fin qui?»
«Solo dopo l'arrivo della prima pattuglia, che ha poi messo i sigilli alla scena del delitto.»
«La porta era aperta?»
«Si.»
«E la domestica… ora?»
«E sotto sedativi all'hospital de la Virgen de la Macarena.»
«Inspector Ramirez…»
«Si, Inspector Jefe…?»
Tutte le conversazioni tra Falcon e Ramirez cominciavano cosi. Era il suo modo per ricordare all'Inspector Jefe Falcon che era venuto da Madrid a rubare il posto che Ramirez aveva sempre ritenuto suo di diritto.
«Preghi il Subinspector Perez di andare all'ospedale e appena la domestica… Ha un nome?»
«Dolores Oliva.»
«Non appena si sara ripresa… dovrebbe domandarle se ha notato niente di strano… Be', le solite domande. E le chieda a quante mandate era chiusa la porta e quali sono stati
Ramirez ripete le istruzioni.
«Avete gia rintracciato la signora Jimenez e i figli?» domando Falcon.
«Credo che siano alloggiati all'hotel Colon.»
«In calle Bailen?» domando Falcon: l'albergo a cinque stelle dove scendevano tutti i toreri, a soli cinquanta metri dalla sua… dalla casa del suo defunto padre, una coincidenza che, in realta, non era una coincidenza.
«E stata inviata una vettura a prelevarla», rispose Calderon. «Vorrei completare il
Falcon annui e Calderon li lascio al loro lavoro. I due della scientifica, Felipe, cinquantacinque anni circa, e Jorge, sulla trentina, entrarono mormorando
«Le scarpe sono qui sotto», annuncio Jorge, accennando al pavimento sotto la scrivania. «Un paio di mocassini rosso scuro con la frangia.»
Falcon indico un punto particolarmente consumato del parquet davanti alla poltrona di pelle. «Gli piaceva levarsi le scarpe e sedere davanti alla TV, sfregando i piedi sul pavimento di legno.»
«Mentre guardava filmetti pornografici», disse Felipe, intento a esaminare una delle custodie. «Questo e intitolato
«Perche la posizione della sedia?» domando Jorge. «Perche spostare tutti questi mobili?»
Javier Falcon, che si era avviato verso la porta, si giro e spalanco le braccia guardando i due della scientifica.
«Massimo effetto.»
«Un vero intrattenitore», convenne Felipe annuendo. «Su quest'altra custodia e scritto con il pennarello rosso
«Non sembrerebbe una prospettiva cosi orribile», osservo Falcon e tutti contemplarono per un istante il terrore e il sangue sulla faccia di Raul Jimenez prima di tornare al loro lavoro.
«A
«Non guardare, se non sei in grado di sopportarlo», consiglio Jorge da sotto la scrivania.
«I film dell'orrore non mi sono mai piaciuti», sentenzio Falcon.
«Neanche a me», affermo Jorge. «Non sopporto tutta quella… quella…»
«Quella? Che cosa?» domando Falcon, stupito di provare interesse.
«Non so… la normalita, l'aspetto minaccioso che puo assumere la normalita.»
«Abbiamo tutti bisogno di un po' di paura per tirare avanti», disse Falcon, osservandosi la cravatta rossa, la fronte di nuovo imperlata di sudore.
Da sotto la scrivania venne un tonfo sordo: la testa di Jorge aveva sbattuto contro il fondo.
«
Silenzio da parte degli altri tre.
«Lo metta in un sacchetto», disse Falcon.