«Si, mi ha confermato cose che gia sapevo. Tu non hai idea di chi abbiamo contro.»

«Credo di si, invece.»

«No, niente affatto. Ho accennato a Roanoke per vedere se ti diceva qualcosa. Ho osservato il tuo volto in cerca di un segno che mi facesse capire che eri arrivato a qualche conclusione da solo, ma non ho visto nulla. Come e possibile, Ward? Cosa hai fatto in tutto questo tempo?»

«Ho cercato di rimanere vivo.»

«Intendi dire che ti sei nascosto. E per cosa? Una volta che scopri l’esistenza di queste persone non c’e modo di tornare indietro. Non puoi startene seduto a guardare la televisione e farti una sega. Non esistono piu famiglie felici, passeggiate lungo la spiaggia, niente vita normale. Non puoi fare nulla, non hai dove andare.»

«John, cosa credi di aver scoperto?»

«Non sono stati gli indiani a uccidere i coloni a Roanoke, Ward. Sono stati gli Uomini di Paglia.»

Lo fissai incredulo. «Cosa?»

«I Croatoan sapevano tutto. Dissero al gruppo di coloni che arrivo dopo che ‘un’altra tribu’ aveva ucciso le quindici persone lasciate indietro dalla seconda spedizione. Quell’altra tribu erano gli Uomini di Paglia, o comunque i loro antenati, che cercavano di eliminare tutti gli europei prima che prendessero possesso di una terra che era stata la loro per moltissimo tempo. Sterminarono anche la spedizione successiva, ma quella volta risparmiarono alcune donne e bambini — puoi capire da solo il perche. Fecero lo stesso con gli spagnoli e con chiunque altro. Ecco perche su quella capanna c’era scritta la parola ‘Croatoan’. In quel momento era un tentativo sfacciato di addossare la responsabilita a qualcun altro; oggi significa: ‘Siamo stati qui’, oppure: ‘Questa terra e nostra’.»

«Gli Uomini di Paglia esistevano gia nel ’500? Non scherzare!»

«Si trovavano qui da molto prima. Furono i primi ad arrivare, Ward. Sottrassero l’America alle popolazioni indigene quattromila anni prima che chiunque altro sapesse della sua esistenza.»

«Ma chi sono?»

«Tutti e nessuno. Giunsero da diverse parti del mondo in periodi differenti. Fenici, romani, irlandesi, antichi egizi, portoghesi, norvegesi. I romani hanno conquistato mezzo mondo, hanno spostato decine di migliaia di persone in tutti i continenti — pensi davvero che nessuno di loro sia stato in grado di fare un viaggio di qualche migliaio di chilometri nell’Atlantico del nord? Arrivarono in piccoli gruppi, tutte persone che non volevano vivere secondo le nuove leggi del mondo, che non volevano essere costrette a seguire la strada che quel mondo stava imboccando, specialmente dopo che il Cristianesimo aveva cominciato a cancellare le vecchie religioni. Ci sono tracce della loro presenza in tutto il paese, indizi che sono stati trascurati. Oggetti d’arte occidentale negli strati geologici sbagliati, antiche monete cinesi nel Nord-ovest, leggende popolari riguardanti nativi di lingua inglese o gallese, un sepolcro egizio nascosto nel Grand Canyon, antiche incisioni in ogham celtico sulle rocce del New England, megaliti nel New Hampshire, leggende su indiani dai capelli rossi in Oregon. Il Nuovo Mondo ha sempre attirato coloro cui non piaceva il Vecchio, quelli che pensavano che si stesse infettando con il virus della civilizzazione moderna — e gradualmente questi gruppi sono entrati reciprocamente in contatto e hanno iniziato a collaborare. Ogni tanto qualche fatto particolare sfuggiva alla cortina del silenzio — il viaggio di San Brendano o la mappa di Peri Reis, che illustrava regioni geografiche del mondo che oggi pretendiamo che all’epoca ci erano ignote — ma la verita che evocava e sempre stata smentita. Gli Uomini di Paglia volevano uno spazio personale per fondarci il loro regno privato — non ultimo perche avrebbero potuto arricchirsi.»

«E come, precisamente?»

«Grazie al rame. A partire dal 3000 a.C. mezzo milione di tonnellate di rame fu estratto nella penisola del Michigan. La vena di cinquemila miniere, distribuite su un territorio che si estendeva per piu di trecento chilometri, venne sfruttata da un lavoro che si protrasse per migliaia di anni.»

«Non ho mai sentito nulla del genere.»

Strano, vero? E questo nonostante il fatto che abbiano lasciato milioni di utensili e migliaia di buchi. Dove sono andate a finire queste cinquecentomila tonnellate di rame? Sono state esportate in tutto il mondo, ed e in questo modo che gli Uomini di Paglia si sono arricchiti e hanno potuto mantenere il segreto sulla loro esistenza. Quando qualcuno qui gli creava dei problemi, lo eliminavano semplicemente. Hanno sterminato gli Anasazi quando ebbero l’impressione che la loro civilta stesse progredendo troppo. Hanno cancellato dalla faccia della terra Roanoke, e fecero quasi lo stesso con Jamestown. Hanno eliminato quanti piu pionieri hanno potuto. Nel diario di Patrick Breen, un membro della spedizione Donner, c’e una curiosa annotazione. Un non meglio precisato venerdi 18 scrive: ‘Oggi non si sono visti stranieri provenienti dalle altre capanne’. Di quali stranieri parla? In tutto il resto del diario non viene fatto alcun cenno a queste persone. Che ci facevano laggiu, in un posto cosi isolato dal resto del mondo che i membri della spedizione morivano uno dopo l’altro e — cosa interessante — avevano cominciato a mangiarsi tra loro? Chi erano?»

«Presumibilmente gli Uomini di Paglia, stando a quanto hai detto.»

«Si, erano qui prima di noi, e ci sono sempre stati. La gente lo sapeva. Occasionalmente entrava in contatto con loro, ma questo non si sposava con la mitologia sulla nascita del nostro grande paese, e cosi, gradualmente, non se ne e piu parlato.»

«E loro si fermarono?»

«Naturalmente no. Ma non puoi combattere l’afflusso di milioni di persone sane, e gli Uomini di Paglia non sono mai stati molto numerosi. Si sono rifugiati nell’ombra e hanno fatto i loro affari indisturbati. Ho il sospetto che oggi abbiano legami con i neoconservatori, ma non riusciro mai a dimostrarlo. Fanno i soldi e cio che piu gli aggrada, quel tipo di cose che noi — in teoria — non dovremmo piu fare, e ogni tanto commettono qualche atrocita solo per mantenere il controllo e onorare gli dei. E il loro modo di agire.»

«L’omicidio non e un credo.»

«E invece si, Ward. E esattamente cosi. E una cosa che riguarda tutti noi. Oggi uccidiamo spinti esclusivamente da sentimenti come l’odio, l’avidita, o come forma di punizione, ma per centinaia di migliaia di anni la nostra specie ha creduto in un tipo di assassinio come elemento di vita e di speranza.»

«E quale sarebbe?»

«Il sacrificio. Noi abbiamo sacrificato animali, ma anche esseri umani. Il sacrificio e un omicidio commesso con intenti magici, e l’omicidio seriale non e altro che una distorsione di questo istinto. Cercano di trasformare giovani fanciulle e ragazzi perduti in simboli degli ‘dei’ — perfetti, irraggiungibili, crudeli — e il loro modus operandi non e altro che una versione deformata di un antico rituale.»

«Non riesco a seguirti.»

«Ogni passo e lo stesso. Fanno i preparativi, scelgono la vittima; la portano in un luogo segreto, poi la lavano, la nutrono, tentano di comunicare, in poche parole le rendono onore prima del sacrificio. Possono anche avere delle relazioni sessuali con lei, in parte perche il sesso costituisce l’evidente tentativo di accoppiarsi con questi dei, ma in parte anche perche le degenerazioni sessuali sono l’unica cosa che abbia abbastanza forza da trascinare l’uomo moderno lontano dalla civilta e per riportarlo sul terreno degli istinti primordiali, innati. Poi compiono il sacrificio, ‘uccidono’ la vittima, in altre parole. A volte si cibano di alcune parti del corpo, per assorbire il suo potere. Spesso conservano un pezzo della vittima o dei suoi vestiti, un po’ come faremmo noi con una pelle d’orso o un dente di lupo, e lo sistemano in un posto speciale, perche il morto sia tenuto in vita. Tutto questo non ti suona familiare?»

«Si,» ammisi. «Lo e.»

«Poi seppelliscono il resto, restituendolo alla terra, oppure lo distribuiscono — e lo smembramento, il ridurre il corpo in tante parti separate, era anch’esso una pratica comune del sacrificio. Dopo rimangono in letargo per un po’, fino a quando il ciclo non ricomincia — fino a che la musica delle sfere non dice loro che e giunto il momento di compiere un altro sacrificio.»

«Ma i serial-killer non sono sacerdoti.»

«No. Sono pazzi, e per questo motivo arriva il momento in cui il ciclo inizia ad andare in corto circuito. La maggior parte degli assassini ha la consapevolezza, nel proprio intimo, di sbagliare. Capiscono di essere alla merce di una disfunzione nevrotica che cercano di razionalizzare, ma che non comprendono. Alla fine perdono il controllo perche cessano di rinunciare. Ma gli Uomini di Paglia credono che quello che fanno sia accettabile. Qui sta la differenza. Loro sono convinti che quello che stanno facendo sia non solo giusto, ma anche essenziale, che sia cio che ha portato la nostra specie al punto in cui si trova ora. Sono convinti che se elimini la cosa giusta al momento giusto, tutto andra per il meglio. E l’atto di magia originario. Sono ancorati a quell’antico sistema di credenze che dice che uccidere e giusto.»

Smise di parlare. La sua mandibola scatto in avanti in atteggiamento bellicoso, e tutto il suo corpo vibro per

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