biasimarla. Loro avrebbero insistito per sentire il nastro. Pen sarebbe stata presente mentre quel farabutto le diceva che voleva fotterla e cacciarle dentro la lingua. Ascoltare di nuovo il nastro sarebbe stato terribile, ma avere due estranei che ascoltavano e magari si chiedevano come sarebbe stato fare quelle cose a Pen… Perche se lo sarebbero chiesto di sicuro, concluse Bodie. Un uomo non poteva farne a meno.
«Che cosa hai intenzione di fare?» volle sapere Melanie.
«Non lo so. Trasferirmi, forse. O comperare una pistola.»
«Credo che andro a coricarmi», annuncio Joyce poco dopo che erano rientrati. «E presto, pero. Voi restate alzati finche volete. Guardate la televisione, fate uno spuntino, bevete un drink, tutto cio che volete.» La donna si rivolse a Pen: «Sai dove sono bevande e cibarie».
«Ti dispiace se usiamo la jacuzzi?» domando Pen.
«Sarebbe bellissimo in una sera come questa. Vi raggiungerei volentieri, ma… nel pomeriggio non ho dormito.»
Le augurarono la buonanotte e Joyce sali le scale.
«A voi due interessa?» domando Pen guardando Melanie.
«Credo di no, ma tu vai pure.»
«Sei sicura?»
Bodie desiderava farsi un bagno nella jacuzzi. Moltissimo. Ma non disse niente.
«Non abbiamo portato i costumi», spiego Melanie.
Pen alzo leggermente le spalle. «Papa ha dei costumi di scorta per gli ospiti. Uno dovrebbe andar bene a Bodie. E tu potresti tenere addosso la biancheria», replico Pen.
«O niente del tutto», suggeri Bodie.
«Svergognato», lo rimbecco Melanie.
«Vado ad accendere», annuncio Pen.
Melanie si lascio cadere sul divano, si allungo e allaccio le mani dietro la testa. Osservo Pen andarsene, poi si volto a guardare Bodie.
Lui si strinse nelle spalle. Con un sorriso per nascondere il disappunto, sedette accanto a Melanie, e le mise una mano sulla coscia. «Un bagno nella jacuzzi sarebbe bello.»
«Si gela, quando si esce.»
«Non m’importa.»
«Ci scommetto.»
«Che cosa vorresti dire?»
«A te interessa solo vedere Pen svestita.»
Lui rise sommessamente, poi sposto la mano piu su. Fece scivolare la gonna contro la pelle liscia. «Pen non m’interessa.»
«Ho notato come la guardi.»
«Certo che la guardo. Quando ci sono persone in mia presenza, le guardo. E una difesa contro le collisioni.»
«Si, scherzaci sopra.»
«Dovrei voltare la testa quando entra nella stanza?»
«Non e divertente», taglio corto Melanie.
«Capisco», convenne Bodie. «Scusami. Ammetto di averla guardata. E attraente.»
«Parliamone.»
«Ma lei non e te, Melanie. Sei l’unica che amo.»
Lui levo la mano fra le gambe quando lei si giro improvvisamente. Gli getto le braccia al collo e lo abbraccio forte. La sua faccia era affondata nel collo di Bodie. Lui le accarezzo leggermente la schiena.
«Nonostante le tue stranezze», aggiunse Bodie.
«Sono cosi confusa.»
«Stai benissimo.»
«Non e vero.»
Bodie noto una figura entrare nella sua visuale periferica. Voltando la testa vide Pen nell’angolo della stanza. Lei si fermo, poi si tiro indietro silenziosa e sali le scale.
Appena pronta, penso Bodie, scendera quelle scale e io saro qui ad aspettarla.
Si senti eccitato e colpevole.
«Mi sono comportata male con lei?» chiese Melanie.
«Con Pen? Proprio male non direi. So che provi rivalita o complesso d’inferiorita nei suoi confronti, ma credo che potresti mostrarti un po’ piu comprensiva. Non e solo tuo padre che si trova in ospedale, e anche il padre di Pen.»
«Lo so», convenne Melanie, mortificata.
«E lei deve affrontare anche questa storia delle telefonate oscene. Tutte e due le situazioni sono maledettamente traumatiche, le sono piombate addosso nello stesso momento. Sono sicuro che apprezzerebbe un piccolo appoggio morale.»
Melanie annui e si sciolse dall’abbraccio. Aveva gli occhi rossi e umidi. Se li sfrego con la manica.
Bodie le accarezzo la nuca. «Tutto bene?»
Lei tiro su con il naso. «Non capisco perche mi sopporti.»
«Nemmeno io, ma che importa?»
Con un vago sorriso, lei si lascio ricadere contro il cuscino ed emise un lungo sospiro. Bodie si appoggio all’indietro, le spalle che si toccavano, e le strinse la mano.
«Cerchero di non romperti piu le scatole», promise Melanie.
«Anch’io.» Lui strinse forte la mano. Lei rispose alla stretta. Dopo un po’ Bodie disse: «Mi piacerebbe provare la jacuzzi».
«Ah si?»
«Aspettiamo che Pen abbia finito, poi saremo soli nell’acqua calda e ribollente.»
«C’e il rischio di gelare, quando usciremo.»
«Chi se ne importa?»
Pen comincio a scendere le scale.
Bodie si copri gli occhi.
Melanie gli diede un colpetto con il gomito.
Lui abbasso le mani e osservo Pen che scendeva le scale. Lei indossava una vestaglia azzurra che le arrivava a meta coscia e teneva un asciugamano piegato sotto il braccio.
«Hai il costume da bagno sotto la vestaglia?» volle sapere Melanie.
«Certo. Ne avevo messo uno in valigia. Pensavo gia a un bagno nella jacuzzi.»
«Ci vediamo la», decise Melanie, e si alzo.
«Fantastico.»
Favoloso, penso Bodie.
In fondo alle scale, Pen disse: «Papa tiene dei costumi di scorta nell’armadio della biancheria vicino al bagno. Non c’e fretta, l’acqua sara calda solo fra un po’».
Bodie, ancora stupito per la decisione di Melanie, segui la ragazza al piano superiore. Lei lo guido all’armadio della biancheria e tiro fuori due costumi da bagno. Uno era a righe e troppo largo, percio Bodie scelse l’altro, uno slip di nylon elasticizzato.
«Ti stara benissimo», approvo Melanie.
Trovo due grandi asciugamani e precedette Bodie in camera da letto. Indossato il costume lui sollevo i lembi della camicia per l’ispezione di Melanie.
«Perfetto.»
La stoffa aderente non solo tirava all’inguine, ma metteva in risalto gli organi genitali. Lui lascio ricadere la camicia. «Che importa, tanto sara buio la fuori.»
Melanie inarco le sopracciglia, ma non protesto.
«Terro la schiena voltata a tua sorella», promise lui.
«Sara meglio», approvo lei e si diresse verso la porta.