«Tu non ti cambi?»
«Per mettermi che cosa?»
Bodie scrollo le spalle. Di bene in meglio, penso. Segui Melanie giu per le scale e fuori dalla porta. Scosso da un brivido, prese uno degli asciugamani e se l’avvolse alla vita.
Il patio era illuminato da un riflettore. Guardandosi intorno, Bodie vide un barbecue, un tavolo con le sedie e un paio di sdraio. Nessuna traccia di Pen o della jacuzzi.
Ma sentiva il ronzio di una macchina, in lontananza. Un rumore costante, come un condizionatore d’aria su una finestra.
«Da questa parte», indico Melanie.
Lui la segui lontano dal patio illuminato, nell’oscurita. Camminavano sui lastroni di pietra sistemati nell’erba. C’erano tanti alberi la dietro. Nessun segno di case vicine.
Si piego sotto i bassi rami dei limoni che sporgevano sul passaggio.
Poi vide un gazebo con le pareti di graticcio su tre lati, senza tetto. Un lato era aperto. Dentro c’era la vasca sopraelevata. La testa e le spalle di Pen erano visibili al chiaro di luna.
«Benvenuti», saluto Pen mentre si avvicinavano. «Ho portato dei rinfreschi.» Sul bordo accanto a lei c’erano una bottiglia di vino con un bicchiere e due bottiglie di birra. Lei teneva in mano un bicchiere di vino.
Bodie affondo le dita nell’acqua. Sembrava un bagno caldo.
Pen allungo il braccio dietro di se e fece scattare un interruttore. Una luce rossa si accese sul fondo. Pen indossava un bikini che probabilmente era bianco, ma che nella luce rossastra dell’acqua sembrava rosa. Bodie si volto verso Melanie. «Prima le signore», disse.
Melanie, in piedi, poso una mano sulla piattaforma di legno che circondava la piscina e si levo le scarpe. Poi si sfilo la camicetta, la piego accuratamente e la poso sulla piattaforma accanto agli asciugamani. Era nuda dalla vita in su. La sua pelle brillava di un riflesso rosato. I suoi capezzoli erano turgidi. Guardandola, Bodie si eccito, il costume di nylon si gonfio. I piccoli seni di Melanie si sollevarono e si appiattirono leggermente quando lei alzo le braccia per slacciare il nastrino di velluto. Lei lo guardava negli occhi. Si levo la gonna, la piego e la mise sopra la camicetta. Portava minuscole mutandine di pizzo nero. Le tenne addosso, sali gli scalini di legno e si calo nella vasca. «Bello!» esclamo e si accoscio finche l’acqua le lambi le spalle. Nuvolette di vapore circondavano il suo viso.
Bodie si sbottono la camicia. «Si vede la casa, da qui?» si informo e volto le spalle alle ragazze. No, non vedeva la casa attraverso i cespugli e gli alberi. Cosa piu importante, le ragazze non potevano vederlo davanti. Mentre si toglieva la camicia abbasso lo sguardo. Il costume era ancora piu gonfio.
Avrebbe dovuto prendere l’altro.
Si volto, tenendo davanti la camicia e comincio a piegarla con aria indifferente mentre saliva gli scalini. Continuo nell’operazione di piegare l’indumento mentre guardava nell’acqua e vide i tre gradini sommersi. Per fortuna Pen si volto per prendere la bottiglia di vino. Lui getto la camicia sul mucchio degli abiti di Melanie e si affretto a immergersi. L’acqua calda lo copri fino al ventre.
Si accoscio. Spostandosi all’indietro, trovo la panchina di mattonelle con il posteriore. Si appoggio e allungo le gambe in direzione di Melanie. I suoi piedi toccarono quelli di lei. Melanie era seduta alla sua destra, Pen direttamente di fronte.
«Ti piace?» chiese Melanie.
«Fantastico.»
Pen allungo un bicchiere di vino a Melanie, poi sollevo una bottiglietta di birra dal bordo e si sporse verso Bodie. Il suo bikini era allacciato dietro il collo e risaltava chiaro sulla pelle bagnata del petto. I suoi seni restavano sotto la superficie, nascosti dall’acqua piena di bollicine. Bodie prese la birra e la ringrazio.
Con la schiena contro la parete della vasca, bevve un sorso. La birra era fredda e buona. L’acqua calda lo accarezzava. Il costume era cosi aderente e trasparente, da farlo sentire nudo.
«Ottima, questa birra», disse.
Pen annui. I suoi capelli biondi erano umidi e arricciati per il vapore, a Bodie piacevano le ciocche che le ricadevano sulla fronte e sulle orecchie. Lei bevve una sorsata di vino. Si era sollevata nell’acqua per bere. Il braccio bagnato era magro, le punte dei seni stavano appena sopra la superficie, lambite dall’acqua in movimento. Attraverso le minuscole onde Bodie poteva vedere il resto del reggiseno del bikini, la pelle abbronzata piu giu e la chiazza di stoffa fra le gambe; ma l’acqua con quelle bollicine, trasformava cio che vedeva in macchie confuse e distorte.
«Papa aveva in mente di costruire una piscina», spiego Melanie, «ma non c’era spazio con tutti quegli alberi. Non voleva abbatterli, cosi ha fatto costruire questa vasca.»
«E bella», commento Bodie.
«Specialmente quando l’inverno e freddo», aggiunse Pen. «E lo e quasi sempre, di notte.»
«Siamo solo a un paio di chilometri dall’oceano», osservo Melanie. La ragazza si porto il bicchiere alle labbra e si drizzo mettendosi seduta. I suoi seni emersero dall’acqua. Brillavano nel riflesso rossastro, i capezzoli scuri turgidi.
Se cerca di distrarre la mia attenzione da Pen, penso Bodie, ci riesce perfettamente.
Scivolo sulla panchina di mattonelle finche venne a trovarsi proprio di fronte a lei.
«Dovresti portare Bodie alla spiaggia, domani», suggeri Pen. «A Venice c’e un vero carnevale durante i week-end. Sei mai stata sulla Ocean Front Walk?» soggiunse rivolgendosi a Bodie.
«Un paio d’anni fa. Mi piacerebbe ritornarci.»
«E un’idea», approvo Melanie. Guardo Pen. «Vieni con noi, se decidiamo di andarci?»
«Credo che comincero a cercare un nuovo appartamento.»
«Hai davvero intenzione di cambiar casa?»
«Probabile.» Pen si giro per riempire il bicchiere.
Melanie scosse la testa. «Una decisione piuttosto drastica», osservo, abbassando il bicchiere. Il bordo della vasca le schiaccio il capezzolo destro. Il bicchiere si abbasso, e il capezzolo, libero, si drizzo di colpo.
Bodie si dimeno e bevve un po’ di birra.
«Credo che non potro rimanere a lungo nel mio attuale appartamento», riprese Pen, bevendo un sorso. Poi inclino la testa e guardo il cielo. «Vi dispiace se spengo le luci?»
«Va bene», approvo Melanie.
Ecco che non vedro piu niente, penso Bodie. «D’accordo.»
Pen allungo il braccio oltre il bordo della piattaforma e la luce rossa si spense.
La mezzaluna era quasi direttamente sopra di loro. Un aereo sfreccio. Bodie vedeva solo qualche stella.
Guardo giu. Le donne erano indistinte, pallide chiazze di facce e di spalle, invisibili sotto la superficie dell’acqua.
«Che pace», osservo Pen.
«E che buio», aggiunse Bodie.
Melanie poso il bicchiere e venne avanti. Si avvicino al lato della vasca dov’era Bodie e sedette sulla panchina. Il suo braccio scivolo contro quello di lui. Era coperta fino alle spalle. I seni pallidi si vedevano appena attraverso l’acqua e Bodie non riusciva a vedere piu giu. Le mise una mano sulla gamba.
«Sono contenta d’essere venuta con voi», disse la sorella a Pen. «M’ero scordata di com’e fantastico qui.»
Bodie si accorse che Melanie gli sollevava la mano dalla coscia. Lei gli caccio qualcosa nel palmo. Lui chiuse le dita. Un pezzetto di stoffa… Le mutandine di Melanie.
Lei gliele levo, guido la sua mano su per la gamba.
«Non vai mai nella jacuzzi, quando sei a casa?» chiese Melanie con voce calma.
«Mai», rispose Pen.
«Quando abitavo con lei, non andava mai in piscina o a prendere il sole», spiego Melanie.
«Non sopportavo l’idea di essere guardata da estranei.»
Bodie annui. Non si fidava della propria voce. La sua mano fu guidata a destinazione e lasciata. Le sue dita scivolarono dentro Melanie. Gli batteva forte il cuore, tento di respirare in modo normale. Aveva l’impressione che la sua erezione lacerasse il costume da bagno.
Melanie si dimeno leggermente contro le sue dita.