E, mentre la cantilena proseguiva, Annie riusci alla fine ad afferrare le parole della sua condanna:
E Annie penso che sarebbe diventata realta.
21
Autopompe e macchine della polizia arrivarono quasi contemporaneamente.
Ned ne scorse le rosse luci lampeggianti mentre si avvicinavano e le sirene lanciavano il loro penetrante avvertimento.
«Qualcuno ha visto le torce!» grido Ned, interrompendo il demoniaco canto di morte. «Stanno arrivando. Ci scopriranno!»
Il panico sembro paralizzare gli adepti.
Disperatamente cercarono di strapparsi di dosso i loro paramenti, tentarono di nascondere le loro segrete esistenze. Per fuggire e ricostituire la setta.
Ma le sirene e il lampeggiare delle luci li rendevano frenetici e imprudenti. Gettarono via le torce a casaccio, senza preoccuparsi di dove andavano a finire. Ned fu il solo a tentare di spegnere le fiamme.
Una lambi una tenda. Nel giro di pochi attimi la incendio e il fuoco si estese guizzante a un divano, divampando poi in tutta la casa, divorandola. Era impossibile controllarlo. Le fiamme si propagarono selvaggiamente per tutto il pianterreno. Le porte si erano bloccate.
Prima ancora che le autopompe si fermassero ne balzarono giu i vigili del fuoco per aprire gli idranti.
Ma Ned comprese: era troppo tardi. Tutt’intorno era fuoco. I seguaci di Satana cadevano, soffocati dal fuoco. I loro paramenti li avevano trasformati in torce umane.
Ma c’era un ultimo atto di devozione.
«La piccola deve morire!» intono Ned, come suprema sfida alla morte. «Annie McKay deve morire!»
Afferro una torcia e la getto su per le scale. Subito un arazzo sulla parete prese fuoco. Annie si rifugio di corsa nella camera di Ned, ma gia avvertiva il calore dietro di se. Il fuoco le rendeva difficile respirare.
Comincio a tossire.
Picchio con il pugno contro le imposte della finestra, ma le sue mani erano troppo deboli per rompere il vetro. Vide l’auto di sua madre arrivare a tutta velocita e fermarsi con una paurosa sbandata davanti alla casa.
«Mamma!» grido e picchio contro i vetri con tutta la forza. Ma le sue grida divennero presto un rantolo orribile con l’infittirsi del fumo.
Vera scorse Annie che gridava e gesticolava. Istericamente si slancio verso il primo piano, attirando l’attenzione dei pompieri. Cerco di precipitarsi nel rogo per salvare Annie, ma un vigile del fuoco la blocco, facendola quasi cadere per terra.
«Resti qui, signora!» le grido.
«Mia figlia e lassu!» urlo di rimando Vera.
«Ci pensiamo noi!»
Ma Vera riusciva a pensare solo all’incendio dell’edificio del centro, l’incendio che Annie aveva previsto con la sua visione. Ricordo i cadaveri, l’orrore… e adesso Annie era intrappolata.
Tutto le si confuse davanti agli occhi, mentre il fumo si levava alto dalla casa. Un muro crollo, rivelando la spaventosa visione della setta, dei corpi dei suoi adepti contorti dalle fiamme, riversi sul pavimento.
I pompieri, con veloce efficienza, innalzarono una scala a telescopio fino al primo piano. Prima che Vera se ne rendesse conto un tenente vi si arrampico, ruppe la finestra con un’ascia e trasse in salvo Annie.
Annie dal viso arrossato e i capelli strinati.
Ma viva.
L’angelo custode era intervenuto.
E, mentre la trasportavano giu dalla scala, Annie si guardo alle spalle e colse l’ultima, definitiva fugace visione dello spaventoso ghigno satanico sul volto di zio Ned.
Piu tardi, nel caos delle rovine fumanti, la polizia di Tarrytown, sempre sotto la guida del detective Simeon, trovo il baule e, dentro, un taccuino bruciacchiato su cui Ned aveva scritto la storia della setta. Aveva orgogliosamente documentato come avesse assassinato Harry con un martello, nascondendo poi l’arma nel garage di Vera. Di fianco all’annotazione c’era scritto: «E cosi vuole Satana».
Piu avanti la descrizione, sempre di Ned, di quello che sarebbe successo ad Annie McKay: «La sua carne sara mutata in cenere, le sue ossa in carbone».
Quelle note liberavano Vera da qualsiasi imputazione. Entro ventiquattr’ore S. Richardson Tremont si presento al giudice Watson per riconoscere che la sua accusa non aveva piu ragion d’essere. Con rara magnanimita, chiese che ogni addebito venisse rimosso, richiesta che Watson esaudi subito.
I giornalisti si accalcarono sul prato davanti alla casa di Vera, come avevano gia fatto tante volte dopo la sparizione di Harry McKay. Ma adesso l’atmosfera era di festa, di vittoria. Cronisti che avevano formulato i piu gravi dubbi sull’onesta di Vera, di colpo la trovavano immagine del coraggio e simbolo dell’amore materno. Larry Birch sottolineo, in un suo articolo, che «i medici sotterrano i loro errori e i giornalisti archiviano i propri». E, prendendo appunti e stilando articoli, i reporter avevano ancora sott’occhio il fumo che saliva dai resti della casa di Ned McKay.
Di li a un paio di giorni, pero, una certa normalita ritorno in casa di Vera e Annie. Ma, inevitabilmente, una domanda aleggiava nell’aria: la «protettrice» sarebbe tornata? Fu la prima domanda che Vera rivolse alla Neuberger, quando la confusione e l’emozione si furono placate. Le due donne erano sedute assieme nel soggiorno, mentre Annie giocava al piano di sopra. La Neuberger ci aveva pensato, all’angelo custode, riflettendo sul suo ruolo futuro nell’esistenza di Annie.
«Credo», disse la psicanalista, «che sia stata l’ultima volta che e venuto in difesa della bambina.»
Vera ne fu sorpresa e rattristata. «Non aiutera piu Annie?»
«Naturalmente non posso esserne certa», ribatte la Neuberger, «ma ne dubito. Vede, la protettrice e venuta in un momento cruciale per Annie. La sua vita era minacciata da un parente. Lo spirito di Harry McKay e intervenuto attraverso l’angelo custode per salvare la propria figlia. Ma Ned era l’unico pericolo e Harry lo sapeva. Adesso, Vera, suo marito puo riposare in pace e credo che anche la protettrice riposera. Secondo la mia esperienza, gli spiriti dell’aldila, nel nulla, intervengono soltanto nelle questioni piu gravi.»
Vera guardo su verso le scale. Comprese all’improvviso che Annie aveva perduto parte di se. La piccola, privata del padre, era anche priva dello spirito di lui. E la protettrice, chiunque fosse, non avrebbe piu vegliato su di lei. «E come se Dio se ne fosse andato», disse.
La Neuberger annui solennemente. «Quello che dice e molto profondo», commento. «Ha ragione. E come se Dio se ne fosse andato.»
Vera chino la testa. Per un attimo penso soltanto a una tomba, la nel Kansas. La sua mente vi si concentro e non riusci a liberarsi da quel pensiero. La tomba di una bambina che, dall’aldila, era diventata la protettrice di Annie. Vera si appoggio allo schienale della sedia, consapevole di un’ossessione che si stava impadronendo di lei. «Chi era?» bisbiglio, troppo sommessamente perche altri potessero udirla. «Mi domando, chi era?»
EPILOGO
Vera non avrebbe avuto pace finche quella domanda non avesse avuto risposta. La domanda che dominava i suoi pensieri, i suoi progetti, i suoi discorsi. Anche dopo che Marie Neuberger se ne fu tornata a Manhattan, Vera