— Non pensi che sia umano, Lew?

— Si, penso che sia umano.

— Ma…?

— Ma con una dote molto speciale.

— Per indovinare le azioni che sono in rialzo. Molto speciale davvero.

— Non solo per quello.

— Cioe?

— Non sono ancora pronto per dirtelo.

— Perche hai paura di lui, Lew?

— Ho detto che avevo paura? Quando?

— Il giorno in cui e venuto qui, mi hai detto che ti dava i brividi, che mandava delle vibrazioni paurose. Ricordi?

— Immagino di averlo detto.

— Pensi che pratichi la stregoneria? Che sia una specie di mago?

— Io conosco la teoria delle probabilita, Bob. Se esiste una cosa che conosco bene e questa. Carvajal ha fatto un paio di cose che vanno oltre le normali curve probabilistiche. Una e il suo successo in Borsa. L’altra e questa faccenda di Gilmartin.

— Forse Carvajal riceve i giornali con un mese di anticipo.

Lui rise, io no.

Proseguii: — Non posso azzardare nessuna ipotesi. So solo che Carvajal e io operiamo nello stesso campo e che lui e talmente piu bravo di me che non si puo fare neppure un paragone. Quello che ti voglio dire e che sono confuso e un po’ spaventato.

Lombroso, calmo al punto da sembrare protettivo, si mosse con eleganza attraverso il sontuoso ufficio e fisso per un attimo la sua vetrinetta di tesori medioevali.

— Sei troppo melodrammatico, Lew. Il mondo e pieno di gente che azzecca spesso delle previsioni esatte. Anche tu sei uno di loro. Lui e piu fortunato degli altri, d’accordo, ma questo non significa che puo leggere nel futuro.

— E va bene, Bob.

— Oppure si? Quando tu vieni da me e mi dici che le probabilita di una reazione pubblica sfavorevole a un certo aspetto della legislazione sono queste o quest’altre, leggi nel futuro o fai una previsione? Non ti ho mai sentito dire che sei chiaroveggente, Lew. E Carvajal…

— Va bene!!

— Calma, ragazzo.

— Scusami.

— Vuoi qualcosa da bere?

— Vorrei cambiare argomento.

— Di cosa vuoi parlare?

— Della legge sul coagulamento del petrolio.

Lombroso annui blandamente.

— Il City Council — inizio — ha avuto in commissione per tutta la primavera un progetto di legge che chiede il coagulamento del petrolio per tutte le petroliere cariche che entrano nel Porto di New York. Gli ecologi sono d’accordo, naturalmente, e, altrettanto naturalmente, le societa petrolifere sono contrarie. I gruppi di consumatori non ne sarebbero molto felici, perche la legge e destinata a far salire i costi di raffinazione, il che significa aumento dei prezzi al dettaglio. E…

— Ma le petroliere non hanno gia un dispositivo per il coagulamento?

— Si, infatti. E un ordine federale, fin dal 1983 o giu di li. L’anno in cui iniziarono le estrazioni su larga scala al largo dell’Atlantico. Ogni volta che una petroliera ha un incidente e c’e pericolo che il petrolio si rovesci in mare, un sistema a boccaglio spruzza nel tratto di stiva dove si e aperta la falla degli agenti coagulanti che trasformano il liquido in una massa solida, okay? Il petrolio coagulato si mantiene dentro la cisterna, e anche se la nave va in pezzi galleggia in grosse forme che possono essere raccolte facilmente. Poi devono solo scaldarlo a — che cos’e, 130 °F? — e ritorna fluido. Ma per spruzzare quella roba in una sola di quelle enormi cisterne ci vogliono tre o quattro ore, e altre sette o otto prima che il petrolio coaguli; cosi abbiamo un periodo di, diciamo, dodici ore dall’inizio dell’operazione in cui il petrolio e ancora fluido e in dodici ore ne puo uscire parecchio. Percio il consigliere municipale Ladrone ha presentato un progetto di legge per far diventare il coagulamento una normale operazione di routine nel trasporto del petrolio dal mare alle raffinerie, e non una soluzione di emergenza in caso di incidente alla petroliera. Ma i problemi politici sono…

— Fatelo.

— Ho un mucchio di schemi con i pro e i contro che vorrei…

— Lascia perdere. Fatelo. Approvate il progetto questa settimana e che diventi effettivo dal, diciamo, 1° giugno. Che le societa petrolifere facciano pure baccano. Mettete in esecuzione il progetto e fatelo firmare da Quinn con una certa pubblicita.

— Il grosso problema — ribatte Lombroso — e che se New York approva una legge del genere e le altre citta costiere dell’est no, New York cessera di servire come porto di entrata per il petrolio grezzo destinato alle raffinerie dell’area metropolitana e le perdite saranno…

— Non ti preoccupare di questo. I pionieri devono correre dei rischi. Fa’ in modo che il progetto di legge passi, e quando Quinn lo firma, digli di lanciare un appello al presidente Mortonson affinche presenti al Congresso un progetto simile. Che Quinn sottolinei il fatto che New York e decisa a proteggere le sue spiagge e i suoi porti a dispetto di tutto, ma che spera che il resto del paese non si tirera indietro. Capito tutto?

— Non ti stai spingendo troppo avanti con questa faccenda, Lew?

— Forse anch’io posso leggere nel futuro.

Io risi, lui no.

Pur essendo seccato per la mia insistenza sulla necessita di agire in fretta, Lombroso fece tutto quanto gli avevo chiesto. Ne parlammo con Mardikian; Mardikian parlo con Quinn; Quinn passo parola al City Council e il progetto divento legge. Il giorno in cui Quinn avrebbe dovuto firmarlo, si presento nel suo ufficio una delegazione di avvocati delle societa petrolifere che minacciarono, in modo educatamente petrolifero, di suscitare una tremenda battaglia legale se non avesse posto il veto alla legge. Quinn mi mando a chiamare e ci fu uno scambio di idee in due minuti.

— Ma voglio davvero questa legge? — mi chiese e io gli risposi: — Si, la vuoi davvero.

Quinn congedo gli avvocati.

Al momento della firma fece un discorso di dieci minuti, improvvisato e veemente, in favore del coagulamento nazionale obbligatorio. Per le stazioni televisive era un giorno tranquillo e il fulcro del discorso di Quinn, un intenso frammento di due minuti e mezzo sulle violenze perpetrate a danno dell’ambiente e la determinazione dell’uomo a non sottomettersi passivamente, costitui il centro del notiziario da costa a costa.

Il calcolo del tempo fu perfetto. Due giorni dopo, la superpetroliera giapponese “Exxon Maru” fu speronata al largo della California e si spacco in due in modo spettacolare; il sistema di coagulazione non funziono e milioni di fusti di petrolio grezzo inquinarono la linea costiera da Mendocino a Big Sur. Quella stessa sera una petroliera venezuelana diretta a Port Arthur, Texas, ebbe un misterioso incidente nel Golfo del Messico e il carico di petrolio fluido si rovescio sulle spiagge del rifugio naturale della gru canora, vicino a Corpus Christi. Il giorno successivo ci fu un incidente con relativa fuoriuscita di petrolio al largo dell’Alaska; improvvisamente, come se queste tre disgrazie fossero state le prime al mondo, tutti al Congresso si misero a deplorare l’inquinamento e a parlare di coagulazione obbligatoria, la recentissima legge di New York veniva spesso citata come modello per la legge federale appena proposta.

Gilmartin.

Coagulamento.

Rimaneva un appunto: “Socorro per Leydecker prima dell’estate. Mettetevi in contatto con lui subito”.

Ermetico e oscuro come gran parte dei responsi profetici. Avevo le mani legate. Nessuna tecnica stocastica a mia disposizione mi forniva una previsione utile. Progettai una dozzina di schemi che si rivelarono tutti sconcertanti e senza senso. Che profeta di professione ero mai, se, avendo in mano tre solide indicazioni di avvenimenti futuri, ero riuscito a decifrarne solo una?

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