amici piu cari aveva perduto il padre in Vietnam. Il mio amico viveva con i nonni e la loro casa era identica a questa. L’appartamento di Carvajal conservava misteriosamente l’atmosfera dell’America della meta del secolo; era come l’inquadratura di un film o una stanza d’epoca dello Smithsonian Museum. Con ospitalita assente e distratta mi fece accomodare sul logoro divano del soggiorno e si scuso per non avere ne liquori ne droghe da offrirmi. Non era un vizioso, mi spiego, e il quartiere non offriva molto.

— Non ha importanza — ribattei magnanimamente. — Andra benissimo anche un bicchiere d’acqua.

L’acqua era tiepida e sapeva leggermente di ruggine. Sedevo impalato, con la spina dorsale rigida e le gambe tese. Carvajal, appollaiato sul cuscino di una poltrona alla mia sinistra, disse: — Non mi sembrate a vostro agio, signor Nichols.

— Tra un minuto o due saro completamente rilassato. Sapete, il tragitto per arrivare qui…

— Ma certo.

— Comunque, nessuno mi ha dato fastidio giu in strada. Confesso che mi aspettavo di trovarmi nei guai, ma…

— Ve l’avevo detto che non vi sarebbe stato torto un capello.

— Eppure…

— Ma ve l’avevo detto — ribatte dolcemente. — Non mi credete? Avreste dovuto credermi, signor Nichols. Lo sapete bene.

— Penso che abbiate ragione — convenni, pensieroso.

Gilmartin, coagulamento, Leydecker. Carvajal mi offri ancora dell’acqua. Meccanicamente sorrisi e scossi la testa. C’era un silenzio viscoso. Dopo un attimo, osservai: — E strano che una persona come voi scelga di vivere qui.

— Strano? Perche?

— Un uomo con i vostri mezzi potrebbe vivere in qualunque altra parte della citta.

— Lo so.

— Perche qui, allora?

— Ho sempre vissuto qui — ribatte tranquillamente. — Questa e l’unica casa che abbia mai avuto. I mobili appartenevano a mia madre e alcuni a sua madre. Sento gli echi di voci familiari in questa stanza, signor Nichols. Avverto la presenza viva del passato. E cosi strano continuare a vivere dove si e sempre vissuti?

— Ma il quartiere…

— E decaduto, si, lo so. Sessant’anni provocano dei grossi cambiamenti. Ma i cambiamenti non sono mai stati molto visibili ai miei occhi. Un tranquillo declino, anno dopo anno, poi, forse, un declino piu rapido, ma io sono accomodante e malleabile. Mi abituo a cio che e nuovo e gli faccio posto tra cio che e sempre stato. E poi ogni cosa mi e cosi familiare, signor Nichols, i nomi scritti sul cemento fresco quando l’asfalto era nuovo, tanto tempo fa, il grande albero d’ailanto nel cortile della scuola, le grondaie rovinate dalle intemperie dell’edificio dirimpetto. Capite quello che voglio dire? Perche dovrei lasciare queste cose per un abbagliante condominio a Staten Island?

— Per i pericoli, innanzi tutto.

— Non c’e pericolo. Non per me. Questa gente mi guarda come l’ometto che e sempre stato qui, il simbolo della stabilita, l’unica costante in un universo di flusso entropico. Per loro io ho un valore rituale. Sono una specie di pegno di buona fortuna, forse. Comunque, nessuno di quelli che vivono qui mi ha mai molestato. E nessuno lo fara mai.

— Potete esserne sicuro?

— Si — rispose Carvajal con incrollabile sicurezza, guardandomi fisso negli occhi. Provai di nuovo quel senso di freddo, la sensazione di essere sull’orlo di un abisso, sensazioni che andavano oltre la mia comprensione. Ci fu un altro lungo silenzio. Emanava una forza da lui, una potenza che contrastava con il suo aspetto scialbo, il suo modo di fare tranquillo, la sua espressione consunta e logora.

Alla fine mi ricordo: — Volevate farmi delle domande, signor Nichols.

Annuii. Tirando un profondo respiro, mi buttai a capofitto.

— Sapevate che Leydecker sarebbe morto questa primavera, non e vero? Voglio dire, voi non avete previsto che sarebbe morto. Lo sapevate.

— Si.

Lo stesso definitivo, incontestabile si.

— Sapevate che Gilmartin si sarebbe trovato nei guai. Sapevate che quelle petroliere avrebbero versato petrolio fluido.

— Si. Si.

— Voi sapete come sara la Borsa valori domani e dopodomani e avete guadagnato milioni di dollari usando questa conoscenza.

— Anche questo e vero.

— Percio e legittimo affermare che voi vedete gli avvenimenti futuri con chiarezza straordinaria, con chiarezza soprannaturale, signor Carvajal.

— Come voi.

— Sbagliato — ribattei io. — Io non vedo affetto gli avvenimenti futuri. Non ho nessuna visione delle cose a venire. Sono semplicemente molto bravo a fare previsioni, a soppesare le probabilita e a trarne lo schema piu probabile, ma io non “vedo”. Non posso neppure essere sicuro di essere nel giusto, solo ragionevolmente fiducioso. Quelle che faccio io sono delle semplici congetture. Voi “vedete”. Me lo avete gia detto quando ci incontrammo nell’ufficio di Lombroso: io suppongo, voi “vedete”. Il futuro e come un film che scorre nella vostra mente. Ho ragione?

— Sapete bene che e cosi.

— Si, lo so. Non ci puo essere nessun dubbio. So perfettamente cio che si puo compiere con i metodi stocastici e quello che fate voi oltrepassa le possibilita del lavoro di congettura. Forse io avrei potuto prevedere la probabilita di guasti a un paio di petroliere, ma non che Leydecker sarebbe morto o che Gilmartin si sarebbe rivelato un truffatore. Avrei potuto prevedere che qualche importante uomo politico sarebbe morto in primavera, ma mai chi. Avrei potuto prevedere che qualche uomo politico sarebbe stato denunciato per truffa, ma non il suo nome. Le vostre predizioni erano esatte e specifiche. Non si tratta di congetture probabilistiche. Si avvicinano di piu alla stregoneria, signor Carvajal. Per definizione, il futuro e inconoscibile. Ma sembra che voi ne sappiate molto.

— Del futuro immediato, si. Si, e vero.

— Solo il futuro immediato?

Lui rise.

— Pensate che la mia mente possa penetrare in ogni spazio e ogni tempo?

— Non ho nessuna idea di cio che la vostra mente penetra. Magari lo sapessi. Magari avessi qualche nozione di come funziona e di quali sono i suoi limiti.

— La mia mente funziona come l’avete descritta voi. Quando voglio, io “vedo”. Una visione delle cose future gira dentro di me come una pellicola cinematografica — sembrava quasi annoiato. — Siete venuto qui per scoprire solo questo?

— Non lo sapete forse? Sicuramente avete gia “visto” il film di questa conversazione.

— Naturalmente.

— Avete forse dimenticato qualcuno dei particolari?

— Raramente dimentico qualcosa — ribatte Carvajal, sospirando.

— Quindi sapete cos’altro vi chiedero.

— Si — ammise.

— E nonostante questo, voi non risponderete a meno che io non vi rivolga la domanda.

— Esatto.

— Supponete che io non lo faccia. Supponete che me ne vada adesso, senza fare quello che avrei dovuto.

— Questo non e possibile — ribatte tranquillamente Carvajal. — Ricordo la piega che deve prendere questa conversazione. Voi non andrete via prima di pormi la prossima domanda. C’e solo un modo in cui le cose possono accadere. Non avete altra scelta che dire e fare cio che vi ho “visto” dire e fare.

— Cosa siete, un dio che decide gli eventi della mia vita?

Sorrise pallidamente e scosse la testa.

— Sono estremamente mortale, signor Nichols. E non decido nulla. Eppure vi dico che il futuro e immutabile.

Вы читаете L'uomo stocastico
Добавить отзыв
ВСЕ ОТЗЫВЫ О КНИГЕ В ИЗБРАННОЕ

0

Вы можете отметить интересные вам фрагменты текста, которые будут доступны по уникальной ссылке в адресной строке браузера.

Отметить Добавить цитату
×