— Devo parlare ai miei amici.

— Non ho ancora finito!

— Mi spiace — disse Thor. — Ora devo andare. Ho brutte notizie da riferire.

— Aspetta — disse Krug. — Dobbiamo ancora parlarne. Voglio studiare con te il modo di smantellare questa vostra maledetta religione. Ora che ne hai compreso la stupidita…

— Scusatemi — disse Thor. La vicinanza di Krug ormai lo lasciava indifferente. La presenza di Krug l’aveva gia in se, marchiata sulla propria anima. Non gli interessava discutere con Krug lo scioglimento della comunione. Il gelo continuava a diffondersi nel suo corpo; si sentiva mutare in ghiaccio. Apri la porta della cabina trasmat.

Krug attraverso la stanza con rapidita stupefacente. — Accidenti a te, credi di potertene andare via cosi? Due ore fa ero il tuo dio! Adesso non accetti neppure i miei ordini? — Afferro Thor e lo strappo via dal trasmat.

L’androide rimase sorpreso nel vedere la veemenza e la forza dell’attacco. Si lascio trascinare fino a meta stanza prima di tentare una resistenza. Poi, ripreso il controllo di se, cerco di liberare il polso dalle dita di Krug. Krug continuo a stringere. Lottarono per un poco, con semplici urti e spintoni in mezzo alla stanza. Krug infine lancio un’imprecazione, afferro a mo’ di orso le spalle di Thor con il braccio libero e gli assesto degli strattoni feroci. Thor avrebbe potuto sciogliersi facilmente e mandare Krug a terra, ma non poteva alzare le mani su di lui, neppure dopo il ripudio e la cacciata. Cerco di separarsi da Krug senza restituire i colpi.

La porta si spalanco. Entro di corsa Leon Spaulding.

— Assassino! — strillo. — Via di li! Giu le mani da Krug!

Nella confusione dell’arrivo di Spaulding, Krug lascio Thor e si volto; ansava e le braccia gli pendevano. Thor, voltandosi, vide che l’ectogeno infilava la mano nella tunica per prendere un’arma. Fece rapidamente un passo verso Spaulding, alzo il braccio destro al di sopra della testa e gli sferro sulla tempia una botta tremenda, di taglio. Il cranio di Spaulding cedette come se fosse stato colpito da un’accetta. L’ectogeno crollo a terra. Thor lo supero di corsa, supero anche Krug (che era rimasto immobile, impietrito) ed entro nella cabina trasmat. Formo le coordinate di Stoccolma e usci nei pressi della cappella del Valhallavagen.

Convoco Lilith Mesone. Convoco Mazda Costruttore. Convoco Pontifex Trasmettitore.

— Tutto e perduto — spiego. — Non c’e speranza. Krug e contro di noi. Krug e un uomo ed e nostro avversario, e la divinita di Krug e un’illusione.

— Com’e possibile? — chiese Pontifex Trasmettitore.

— Oggi sono stato nell’anima di Krug — disse Thor, e riferi quanto era accaduto nel salone di trasferimento.

— Siamo stati traditi — disse Pontifex Trasmettitore.

— Abbiamo ingannato noi stessi — disse Mazda Costruttore.

— Non c’e speranza — disse Thor. — Non c’e Krug!

Andromeda Quark comincio a comporre il messaggio da inviare a tutte le altre cappelle.

UUU UUU UUU UUU UCU UCU UUU UGU

Non c’e speranza. Non c’e Krug.

CCC CCC CCC CCC CUC CUC CCC CGU

La nostra fede e inutile. Il nostro redentore e nostro nemico.

GUU GUU GUU GUU

Tutto e perduto. Tutto e perduto. Tutto e perduto.

35

I disordini cominciarono immediatamente in varie localita. Quando il segnale giunse a Duluth, i supervisori androidi della fabbrica uccisero subito il direttore, Nolan Bompensiero, e allontanarono dagli impianti gli altri quattro funzionari umani. Immediatamente dopo, la preparazione degli androidi semifiniti venne accelerata, eliminando taluni passaggi dell’addestramento: occorrevano braccia per la prossima lotta. A Denver, dove l’impianto per la produzione di veicoli speciali delle Imprese Krug era gia diretto dagli androidi, la maggior parte delle lavorazioni rimase ferma per tutta la durata del periodo d’emergenza. A Ginevra gli androidi addetti al normale funzionamento del Parlamento Mondiale staccarono l’energia e il riscaldamento, interrompendo la seduta. Quanto a Stoccolma, la citta fu scena del primo pogrom contro gli umani quando gli abitanti di Gamma Town uscirono dai rifugi e invasero i sobborghi residenziali. I primi frammentari dispacci riferivano che molti degli aggressori parevano malformati e fisicamente anormali. I dipendenti androidi delle sei principali reti trasmat occuparono le stazioni di smistamento; su molti circuiti si registrarono interruzioni del servizio; vari passeggeri in transito dal Labrador e dal Messico non raggiunsero la destinazione. Furono considerati irrimediabilmente perduti. Gli androidi alla direzione di numerose imprese sospesero le prestazioni. In molte abitazioni private, i servitori dimostrarono la loro indipendenza in modi che andarono dalla semplice scortesia al ferimento e all’uccisione dei datori di lavoro umani. Tutte le istruzioni sull’auspicato cambiamento di disposizione degli androidi verso gli umani erano trasmesse in continuazione dal Valhallavagen alle altre cappelle. Da quel momento in poi non era piu richiesta l’obbedienza ai precedenti padroni. Atti di violenza contro gli umani non erano incoraggiati, a eccezione dei casi necessari, ma non erano neppure proibiti. Atti simbolici di distruzione erano suggeriti come giusta attivita nei primi giorni della rivolta. Espressioni di pieta come “Krug sia lodato” e “Krug ci salvi” erano da evitarsi. Ulteriori istruzioni riguardanti gli aspetti religiosi sarebbero giunte successivamente, per dare ai teologi la possibilita di formulare la nuova relazione tra Krug e gli androidi alla luce della recente dimostrazione di ostilita da parte di Krug.

36

La fiamma del trasmat non aveva la giusta tonalita di verde. Lilith la guardo dubbiosa. — Conviene andare? — chiese.

— Dobbiamo — disse Thor Guardiano.

— E se morissimo?

— Non saremmo gli unici a morire oggi. — Regolo i controlli. La tonalita del campo ondeggio su tutti i colori dello spettro, fino a divenire quasi azzurra; poi scivolo all’altro estremo, mutandosi in un alone rosso cupreo.

Lilith prese Thor per il gomito. — Moriremo — sussurro. — Probabilmente il trasmat e guasto.

— Dobbiamo andare alla torre — disse Thor, e fini di regolare i comandi. D’improvviso, la fiamma ritorno del giusto colore verde. — Seguimi — disse, ed entro. Non ebbe neppure il tempo di valutare le probabilita di distruzione, perche si trovo immediatamente al cantiere della torre. Lilith usci dal trasmat e si fermo accanto a lui.

Un vento crudele spazzava tutta l’area. Il lavoro era fermo. Alcune benne erano immobili al livello piu alto della torre; gli operai a bordo erano isolati lassu, come naufraghi. Altri androidi s’aggiravano senza meta per tutto il cantiere, e trascinavano i piedi sulla crosta gelata della tundra, e si chiedevano l’un l’altro le ultime notizie.

Thor vide che centinaia di operai affollavano la zona delle cupole di servizio: tutta gente che non aveva trovato posto nella cappella, senza dubbio. Alzo lo sguardo sulla torre. Com’e bella, penso. Mancano poche settimane alla fine dei lavori. Un sottile ago di cristallo che sale, sale, sale sempre piu su, fino all’inverosimile.

Gli androidi lo videro. Corsero a lui, gridarono il suo nome, gli si affollarono intorno.

— E vero? — chiedevano. — Krug? Krug? Krug ci disprezza? Ci chiama cose? E vero che non siamo niente per lui? Che rifiuta le nostre preghiere?

— E vero — disse Thor. — E tutto vero, ogni parola che avete sentito. Rifiuto totale. Siamo stati traditi. Siamo stati degli sciocchi. Spostatevi, per favore. Lasciatemi passare!

I beta e gamma indietreggiarono. Anche in quel giorno, le distanze sociali serbavano tutta la loro forza nel regolare i rapporti tra androidi. Con Lilith che lo seguiva da vicino, Thor si avvio verso il centro di controllo.

Vi trovo Euclide Pianificatore. L’assistente, curvo sulla scrivania, appariva visibilmente provato. Thor lo scosse, e Pianificatore alzo lentamente la testa.

— Ho fermato tutto — mormoro. — Appena l’ho saputo dalla cappella. Ho detto: Fermate tutto. Alt. E tutti si sono fermati. Come possiamo costruirgli una torre se lui…

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