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Prima che il
— Un istante, signore. Non credo che sia rientrata. Certo non negli ultimi sei mesi. Ci vorrebbe un po’ di tempo per controllare piu indietro, ma…
— No. Dovrebbe avere atterrato negli ultimi giorni. Siete certo che la
— Wong? Credo che abbia atterrato ieri, ma non sulla
— Ma il capitano Wong stava bene al momento dello sbarco?
— Sembrava che avesse lasciato il comando al suo… — La voce si arresto.
— Ebbene?
— Scusate, signore. Queste notizie sono state classificate riservate. Non avevo visto il contrassegno, e devono essere state infilate per sbaglio negli archivi regolari. Non posso darvi altre informazioni. Sono riservate alle persone espressamente autorizzate.
— Sono il dottor Markus T’mwarba — disse allora lui, cercando di dare autorita alla voce ma senza sapere se sarebbe servito a qualcosa.
— Oh, c’e un appunto che vi riguarda, signore. Ma non siete nella lista delle persone autorizzate.
— E cosa diavolo dice, questo appunto?
— Solo che se desiderate informazioni, dovete rivolgervi direttamente al generale Forester.
Un’ora piu tardi, il dottor T’mwarba entro nell’ufficio del generale Forester. — Allora, cos’e successo a Rydra?
— Dov’e il nastro?
— Se Rydra ha voluto spedirlo a me, doveva avere le sue buone ragioni. Se avesse voluto farlo avere a voi, poteva consegnarvelo direttamente. Credetemi, voi non ci metterete le mani sopra a meno che io non lo voglia.
— Mi attendevo una maggiore cooperazione, dottore.
— Io sto cooperando, generale. Sono qui. Ma voi volete che io faccia qualcosa, e se non so esattamente di che cosa si tratta, non posso farlo.
— E un atteggiamento del tutto antimilitare — replico il generale Forester girando intorno al proprio tavolo. — E ultimamente ho dovuto affrontarlo sempre piu spesso. Non so neppure se mi piaccia. Ma non so nemmeno se mi dispiace. — Nella sua divisa verde da spaziale, si sedette sul bordo del tavolo e sfioro pensosamente le stelle sul colletto. — Rydra Wong e stata la prima persona che ho incontrato in tutti questi anni alla quale non potevo dire: faccia questo, faccia quello, e che io sia dannatq se vi diro le conseguenze che ho dovuto sopportare! La prima volta che le ho parlato di Babel-17, pensavo che le avrei dato le trascrizioni dei dialoghi e che lei me le avrebbe restituite con la traduzione in inglese. Invece lei mi disse chiaro e tondo di no: avrei dovuto dirle di piu. Era la prima volta in quattordici anni che qualcuno mi diceva di fare qualcosa. Forse non mi e piaciuto; ma e sicuro come l’inferno che l’ho rispettata proprio per questo. — Intreccio in uno strano gesto protettivo le mani sullo stomaco (Protettivo? Era stata Rydra a insegnargli come interpretare quei movimenti? medito per un istante T’mwarba.) — E cosi facile rinchiudersi nel proprio frammento di mondo. Poi una voce attraversa le nostre barriere, e ci accorgiamo che e importante. Rydra Wong… — e il generale si arresto, con un’espressione sul viso che fece accapponare la pelle al dottor T’mwarba.
— Sta bene, generale Forester? Oppure ha bisogno di cure?
— Non lo so — rispose il generale. — C’e una donna, nel mio ufficio interno… e un uomo. Non posso dirvi se la donna e Rydra Wong oppure no. Certo non e piu la stessa donna con la quale ho parlato quella sera.
Ma T’mwarba era gia arrivato alla porta, l’aveva spalancata.
Un uomo e una donna alzarono gli occhi. L’uomo era massiccio e aggraziato, con i capelli color ambra… un forzato, se ne accorse subito dal marchio sul braccio. La donna…
T’mwarba mise le mani sui fianchi. — Allora, cosa sono sul punto di dirti?
Lei disse: — Non comprensione.
Il modo di respirare, le mani arricciate in grembo, la curva delle spalle, tutti i particolari la cui importanza lei gli aveva dimostrato migliaia di volte; nella terrificante durata di un respiro capi quanto fossero importanti per una identificazione. Per un attimo desidero che lei non gli avesse mai insegnato a distinguere quei segni, perche adesso erano tutti scomparsi, e la loro assenza in quel corpo familiare era peggiore di qualsiasi cicatrice o mutilazione. Comincio allora a parlare con voce che Rydra conosceva bene, con il tono che lui aveva sempre usato per lodarla o rimproverarla: — Ero sul punto di dire… che se questo e uno scherzo, tesoro, io ti… sculaccero a dovere. — Termino con il tono riservato agli sconosciuti, ai piazzisti e ai numeri telefonici sbagliati, e si senti insicuro. — Se non sei Rydra, chi sei?
Lei disse: — Non comprensione della domanda. Generale Forester, quest’uomo e il dottor Markus T’mwarba?
— Si, e lui.
— Un momento. — T’mwarba si rivolse al generale. — Avrete gia controllato le impronte digitali, i tassi metabolici, gli schemi della retina e tutto il resto, non e vero?
— Questo e il corpo di Rydra Wong, dottore.
— E va bene: ipnosi, condizionamento sperimentale, innesto di materia corticale preconnessa… conoscete qualche altro modo per inserire la mente di una persona in un’altra testa?
— Si. Altri diciassette modi. Non c’e la minima traccia di nessuno di questi. — Il generale si avvicino alla porta. — Lei ha detto chiaramente che vuole parlarvi da sola. Saro qui fuori. — E chiuse la porta dietro di se.
— Sono del tutto sicuro di chi non sei — disse il dottor T’mwarba dopo un istante.
La donna sbatte le palpebre e disse: — Messaggio da Rydra Wong, riferito testualmente, non comprensione del suo significato. — Di colpo il suo viso prese un’espressione eccitata e familiare; le sue mani si intrecciarono e lei si spinse leggermente in avanti. — Mocky, sono felice che tu sia venuto. Non posso reggere a lungo, quindi ascolta: Babel-17 e una lingua artificiale piu o meno simile all’Onoff, all’Algol e al Fortran. Sono davvero telepatica, dopotutto, ma ho appena imparato il modo per controllare questa mia capacita. Ho gia… abbiamo gia sgombrato il campo dai tentativi di sabotaggio di Babel-17, ma adesso siamo prigionieri, e se vuoi tirarci fuori di qui, devi dimenticare chi sono io. Usa quello che c’e alla fine del nastro, e scopri chi e lui! — Indico il Macellaio.
L’eccitazione scomparve, e il viso fu riconquistato dalla rigidita. L’intera trasformazione lascio T’mwarba con il fiato sospeso. Poi scosse il capo e riprese a respirare normalmente. Dopo qualche istante, torno nell’ufficio del generale. — Chi e l’avanzo di galera? — chiese senza mezzi termini.
— Stiamo facendo ricerche sul suo conto. Speravo di avere la risposta in mattinata. — Qualcosa lampeggio sul tavolo. — Ecco qui. — Apri uno scomparto sul ripiano del tavolo e ne tiro fuori una busta. Mentre spezzava il sigillo, fece una pausa. — Vi spiacerebbe dirmi cosa sono Onoff, Algol e Fortran?
— Per non correre rischi, ascoltare sempre dai buchi delle serrature. — T’mwarba sospiro e sedette sulla poltrona-bolla di fronte al tavolo. — Sono antichi linguaggi del ventesimo secolo… lingue artificiali usati per programmare i computer, progettati specificamente per delle macchine. Onoff era il piu semplice. Riduceva tutto a una combinazione di due parole,
Il generale annui e termino di aprire la busta. — Quell’uomo e arrivato con lei su un battello-ragno. L’equipaggio si e un po’ agitato quando volevano sistemarli in quartieri separati. — Sospiro. — Dev’essere qualcosa di psichico. Cosi li abbiamo lasciati insieme.
— Dove si trova l’equipaggio? Non potrebbe aiutarci?
— Quelli? E come cercare di parlare con creature uscite da un incubo. Gente dei Trasporti. Chi puo parlare con persone come quelle?
— Rydra lo poteva — mormoro il dottor T’mwarba. — Mi piacerebbe vederli, se fosse possibile.
— Se lo volete. Li abbiamo trattenuti al Quartier Generale. — Comincio a leggere i fogli, e si oscuro in