dell’invasione marziana… ed e vero… forse crederete che io non mi fermero di fronte a qualche altra morte, stavolta non accidentale, pur di farvi comprendere la verita. Idioti! Non siete capaci di vedere cosa sta succedendo proprio sotto i vostri nasi? Non siete capaci di capire il significato di quei rapporti? Chiamate il Centro di Collegamento 1, Shielding. Avanti, dico sul serio, chiamate il Centro di Collegamento 1!

Ma in quell’istante Firemoor balzo dalla sua sedia addosso a Clawly, gli afferro le braccia, le piego dietro alla schiena, fece cadere il tubo metallico. Dopo un altro istante Clawly era a terra, immobilizzato.

— Mi dispiace — ansimo, con aria colpevole — ma dovevo farlo per il tuo bene. Ci siamo sbagliati… sbagliati fino alla pazzia. E ora dobbiamo ammetterlo. Ripensandoci, non capisco come mai…

Ma Clawly non lo guardo neppure. Fissava cupamente Shielding.

— Grazie, Firemoor — disse Shielding, e nella sua voce si udi un evidente sollievo. — Voi dovrete rispondere sempre di molte cose. Non possiamo mettere a tacere la cosa… ma questa vostra ultima azione deporra certamente a vostro favore.

Questa informazione non sembro rendere Firemoor particolarmente felice. Clawly, sempre immobilizzato, continuo a ignorarlo e a fissare Shielding.

— Chiamate il Centro di Collegamento 1 — disse.

Shielding ignoro l’interruzione. Sedette.

— Gli inservienti lo porteranno via al piu presto. Ebbene, signori — disse. — E il momento di pensare al modo in cui rimediare alla confusione e ai danni provocati da quest’ondata di panico. Inoltre, dobbiamo decidere come regolarci, nel processare i complici. — Ci fu un generale movimento di sedie.

— Chiamate il Centro di Collegamento 1 — ripete Clawly.

Shielding non sollevo neppure lo sguardo.

Ma qualcun’altro disse:

— Si. Penso che ora sia bene chiamarlo.

Shielding automaticamente aveva cominciato a eseguire, prima di rendersi conto dell’identita di colui che parlava… e del particolare tono che era stato usato.

Si trattava di Conjerly, e il tono era inequivocabilmente di comando.

Conjerly e Tempelmar si erano alzati, ed erano in piedi, solenni come obelischi… e c’era qualcosa di spiacevole nel loro atteggiamento compiaciuto e intento. Prima che gli altri potessero accorgersene, il centro focale del’attenzione del Consiglio si era spostato da Clawly e Firemoor a queste due nuove figure… o piuttosto a queste due figure vecchie e familiari che erano improvvisamente apparse in una luce nuova e formidabile.

Shielding li fisso per un istante, attonito, come se non li avesse riconosciuti. Poi, con una fretta dovuta alla paura, si volto e mise in azione un pannello, premendo un bottone sul quadro di comando.

In mezzo alla parete di pannelli grigi, uno si illumino.

Un uomo in uniforme nera osservo il Consiglio.

— Centro di Collegamento 1 nelle mani dei Servitori — annuncio rapidamente, con voce comprensibilissima, ma dallo strano accento.

Shielding rimase immobile per un istante, poi premette un altro bottone.

— I soldati dei Servitori controllano questa posizione — disse il secondo individuo in uniforme nera, con la medesima laconicita.

Con un ansito incredulo e disperato, Shielding mise in azione tutti gli altri pannelli del settore della Croce d’Opale.

Quasi tuttti mostrarono figure in uniforme nera. Degli altri, quasi tutti erano vuoti.

E poi tutti videro che non tutte le figure in uniforme nera erano semplici immagini televisive. Alcune di esse erano in piedi tra i pannelli, nella Sala del Cielo, e impugnavano delle armi.

Per un’illusione psicologica, le figure di Conjerly e Tempelmar sembrarono diventare piu alte.

— Si — disse Conjerly piano, quasi educatamente. — Il vostro governo… o, piuttosto, quell’assenza di ogni sano controllo che voi chiamate governo… e ora nelle mani esperte dei Servitori del Popolo. Le asserzioni di Clawly erano tutte esatte, sebbene, fortunatamente, noi siamo riusciti a impedirvi il crederle… e stato un inganno necessario. C’e un’invasione, che avviene per il bene di tutti i mondi, e dalla quale trarrete un enorme beneficio. Avviene attraverso il tempo, attraverso una regione che e diventata comune a entrambi i mondi. Questa regione e la nostra testa di ponte transtemporale. E, come e evidente, la nostra testa di ponte coincide con il vostro quartier generale.

Clawly non stava ascoltando. Stava osservando una figura che si stava avvicinando, con gli occhi curiosi e sorridenti fissi su di lui. E anche Firemoor e Shielding e altri cominciarono a guardare, sbalorditi, attoniti di fronte a questo nuovo miracolo.

La figura che si avvicinava era rivestita di abiti di volo la cui fattura elegante la qualificava come una persona di alto rango. Ma per quanto riguardava il fisico e l’aspetto, fino all’ultimo particolare del volto, compresa anche una certa somiglianza di espressione… una vaga ironia sardonica… si trattava del duplicato di Clawly.

Nel modo in cui i due si fissarono ci fu qualcosa di estremamente particolare. Nessuno avrebbe potuto dire quale fosse stato l’inizio, ma quando i due furono l’uno di fronte all’altro, la cosa fu del tutto evidente; erano due uomini che stavano battendosi a duello.

Il volto di Clawly si irrigidi. Il suo sguardo sembro concentrarsi. Il suo duplicato sobbalzo, come se avesse ricevuto un colpo inatteso. Per un istante sogghigno con aria spiacevole, poi il suo volto si induri.

Nessuno dei due si mosse. C’erano solo quegli intensi sguardi, accompagnati da guizzi muscolari e da un affanno nella respirazione. Ma tutti coloro che osservavano capirono che si stava combattendo un duello mentale.

Conjerly, aggrottando le sopracciglia, fece un passo avanti. Ma in quello stesso istante apparve un’espressione di terrore improvviso e intenso sul volto contorto del duplicato di Clawly. Il Clawly vestito di nero indietreggio di un passo, come per evitare di cadere in un pozzo. Emiser un grido inintelligibile, e porto la mano alla fondina.

Ma quando egli sollevo l’arma, i lineamenti del primo Clawly furono percorsi da un sorriso trionfante, stranamente di commiato.

13

Nella galleria oscura e contorta Thorn pote sollevare di poco il suo coltello, e il ringhiare del cane che lo stava assalendo fu ingigantito fino a ferire i timpani. Comunque, il coltello fece effetto prima delle zanne dell’animale, e con un guaito irato il cane arretro… non c’era spazio per voltarsi.

Dal rumore delle zampe sulla roccia, Thorn concluse che l’animale doveva essersi ritirato fino all’ingresso della gelleria. Abbandono la posizione contratta che lo aveva portato ad addossarsi alla parete rocciosa, si distese in una posizione calcolata per riposare gambe e braccia, e considero la sua situazione.

Certo, e ora se ne rendeva conto, era stata una pazzia entrare in quella galleria senza accendere il fuoco per assicurarsi di poter ritornare a una posizione nella quale avrebbe potuto usare la fionda. Ma scendendo nella gola, non aveva visto alcun segno dei diavoli, e senza dubbio era stato necessario visitare nuovamente la caverna per vedere se Thorn III possedeva altro cibo, armi, o abiti di ricambio. La necessita del cibo era assoluta, e il giorno prima lui e Darkington erano ritornati dalla caccia a mani vuote.

Si domando se Darkington avrebbe tentato di salvarlo. Era difficile, dato che l’ometto non sarebbe ritornato dal suo giro di caccia che verso sera. Con l’avvicinarsi della notte, ben difficilmente l’ometto avrebbe rischiato la vita avventurandosi nella gola per salvare un uomo che egli riteneva piu o meno pazzo. Perche Thorn aveva cercato di dirgli troppo sui mondi delle probabilita alternate nelle quali la civilta non era perita. Darkington aveva lasciato perdere quelli che lui definiva “sogni”, e Thorn aveva taciuto, non prima di rendersi conto che cosi facendo perdeva tutta la fiducia dell’altro.

Inoltre, Darkington era un po’ pazzo a sua volta. Lunghi anni di vita solitaria vevano causato delle abitudini ormai fisse. La sua fame di compagnia era diventata praticamente un desiderio idealizzato, e l’apparizione di un vero compagno sembrava averlo messo in grave disagio, visto che la cosa richiedeva una complessa operazione di riadattamento. Essere confinato in una landa selvaggia, e ritornare poi alla civilta era una cosa. Ma sapere che la civilta e morta e che di fronte si stendono soltanto secoli oscuri e selvaggi, nei quali altre creature occuperanno il

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