tempo dietro un banco di nubi. Si era alzato un vento che cancello definitivamente il giorno. Judy rabbrividi e le gambe le tremarono.
Quando ebbe superato i cancelli principali si senti piu sicura ma anche terribilmente sola. L’ufficio di Quadring era chiuso. Non c’era altri a cui potesse parlare e non voleva incontrare Bridger alla mensa. L’oscurita scendeva: Judy camminava tra le villette del quartiere residenziale; d’improvviso si trovo davanti all’alloggio di Fleming. Non sopporto di restare all’aperto un momento di piu. Busso ed entro senza aspettare risposta.
Fleming era sdraiato sul letto, e ascoltava una registrazione di Webern su un giradischi ad alta fedelta che si era costruito da solo. Sollevando il capo vide Judy ferma sulla porta, ansimante, il viso arrossato e i capelli scomposti.
«Molto coreografico. A che scopo?» «Aveva gia scolato una mezza bottiglia di whisky.
Judy si chiuse la porta alle spalle. «John…»
«Be’, allora?»
«Mi hanno sparato.»
«Pfui.» Depose il bicchiere e butto le gambe gia dal letto.
«Davvero! Un attimo fa, alla brughiera.»
«Vuoi dire che ti hanno fischiato dietro.»
«Ero in cima alla scogliera quando d’improvviso un proiettile mi e passato vicino andando a conficcarsi nella roccia. Sono saltata indietro e un altro…»
«Qualche soldataccio che faceva esercitazioni di tiro a segno. Sono tutti dei tiratori schifosi.» Fleming si diresse al giradischi per spegnerlo. Nonostante il whisky era fermo sulle gambe e sobrio.
«Non c’era nessuno,» affermo Judy. «Assolutamente nessuno.»
«Allora non c’erano nemmeno i proiettili. Su, prenditi qualcosa da bere e mettiti calma.» Si mise a cercarle un bicchiere.
«Erano proiettili,» insistette Judy sedendosi sul letto. «Qualcuno con un mirino telescopico.»
«Sei un po’ agitata, vero?» Trovo un bicchiere, lo riempi a meta e glielo porse. «Perche mai qualcuno dovrebbe darti la caccia?»
«Potrebbero avere le loro buone ragioni.»
«Ad esempio?»
Judy guardava il fondo del bicchiere.
«Niente di particolare.»
«Cosa facevi sulla scogliera?»
«Guardavo il mare. Tutto qui.»
«E sul mare, che c’era?»
«La barca del dottor Bridger. Nient’altro.»
«Perche ti interessavi alla barca di Bridger?»
«Non me ne interessavo affatto.»
«Vuoi insinuare che sia stato lui a spararti?»
«No, non e stato lui.» Afferro la spalliera del letto per impedire alle proprie mani di tremare.
«Posso restare qui un poco? Finche non mi e passata la tremarella.»
«Fai come ti pare. E beviti il whisky.»
Judy inghiotti un sorso di whisky puro e si senti bruciare la bocca e la gola. Dal silenzio, fuori, giunse un grido lungo e basso, e sul tetto della villetta un pezzo di grondaia sbatte.
«Che e stato?»
«Il vento,» rispose Fleming fissandola.
Sentiva l’alcool scenderle bruciante nello stomaco. «Non mi piace questo posto.»
«Neanche a me,» rispose Fleming.
Bevevano: il silenzio era interrotto solo dal vento che gemeva tra gli edifici della base. Il cielo, fuori dalla finestra, era quasi nero: nuvole ancora piu nere venivano spinte, a brandelli, dal mare. Judy abbasso il bicchiere e fisso Fleming negli occhi.
«Perche il dottor Bridger va all’isola?» Non riusciva mai a chiamare Bridger per nome.
«Va a studiare gli uccelli. Lo sai benissimo.»
«Tutte le sere?»
«Senti, quando io sono stanco morto, alla fine di una giornata di lavoro, me ne vado in barca a vela.» Era vero. La sola attivita che Fleming svolgesse al di fuori della base era allontanarsi con un quattro e cinquanta. Non lo faceva molto spesso; ma lo faceva da solo. Non con il circolo nautico della base. «Salvo che quando sono veramente sfinito, come adesso.»
Prese la bottiglia e si interruppe corrucciato, pensando a Dennis Bridger. «Va a osservare gli uccelli marini.»
«Sempre sull’isola?»
«E la che si possono trovare,» spiego lui in tono irritato. «Ce n’e un mucchio: sule, urie, procellarie… Bevine ancora un po’.»
Judy lascio che lui versasse ancora un po’ di whisky nel bicchiere. La testa le ronzava un poco.
«Mi spiace di essermi precipitata qui dentro.»
«Non preoccuparti per me.» Le scompiglio i capelli ancora spettinati, in quel suo modo affettuoso, senza aggressivita. «In questo eremo mi basta un po’ di comprensione. Specialmente se si tratta di una ragazza dolce come te.»
«Non sono affatto dolce, io.»
«Oh?»
«Non mi piaccio cosi come sono.» Judy distolse lo sguardo tornando a fissare il bicchiere. «E non mi piace quel che faccio.»
«Siamo in due, allora.» Gli occhi di Fleming guardarono oltre il capo di lei, fuori dalla finestra. «Neanche a me piace quel che faccio.»
«Mi pareva che fossi completamente assorbito nel tuo lavoro.»
«Lo ero, ma ora che e finito non so piu. Ho cercato di sbronzarmi con questo, ma non ci riesco.» Abbasso lo sguardo e la fisso un po’ smarrito, in modo completamente diverso da come l’aveva guardata nel calcolatore. «Forse sei tu cio di cui ho bisogno.»
«John…»
«Dimmi…»
«Non fidarti troppo di me.»
Fleming sogghigno. «Hai a che fare con qualche faccenda equivoca?»
«Non per quello che ti riguarda.»
«Sono lieto di saperlo.» Sorrise, sollevandole il mento con la mano.
«Hai un viso perbene.»
Le bacio lievemente la fronte, senza far molto sul serio.
«No.» Judy volse il capo. Fleming lascio ricadere la mano e si allontano da lei come se la sua attenzione si fosse rivolta a qualche altra cosa. Il vento continuava a ululare.
«Che intendi fare per questa sparatoria?» le chiese dopo una breve pausa.
Judy si senti rabbrividire a dispetto del calore che sentiva dentro di se, e Fleming le mise una mano sulla spalla.
«Qualche volta, di notte,» comincio, «me ne rimango sdraiato, ascolto il vento e penso a quel tipo laggiu.»
«Quale tipo?»
John accenno in direzione del calcolatore, il nuovo calcolatore che lui aveva costruito.
«Non ha un corpo, un corpo organico che possa respirare e avere sensazioni come il nostro, ma ha un cervello migliore.»
«Non e una persona.» Judy fece sedere Fleming sul letto: ora erano fianco a fianco. Si senti, una volta tanto, molto piu adulta di lui.
«Non sappiamo che cosa sia in realta, no?» mormoro Fleming. «Chiunque ci abbia mandato quel maledetto messaggio non avra certo trasmesso un progetto come quello tanto per divertirsi. Vogliono che diamo inizio a