all’erta e piena dei riflessi dei segnali. Ogni ordigno che la sorvolava emetteva il suo segnale e lo si poteva sentire avvicinarsi dall’altra parte del globo. Nell’osservatorio c’erano analizzatori elettronici che mostravano il percorso dei bersagli su uno schermo a raggi catodici, mentre un dispositivo automatico di rilevazione e di individuazione del campo era collegato via terra con Thorness. A Thorness, sulla cresta della scogliera, era disposta una fila di razzi; un «primo lancio,» come lo chiamavano, e due di riserva. I tre missili, a forma di matita, con il muso affusolato e la coda munita di pinne, si levavano, in fila, sulle loro basi di lancio, e risplendevano argentei nella luce fredda e grigia. Erano stranamente piccoli, molto sottili e con una bellissima linea. Sembravano frecce incoccate e pronte ad allontanarsi in volo da tutte le pesanti e complicate strutture delle operazioni di lancio. Ognuno, fornito di carburatore e stipato delle apparecchiature necessarie, portava nella punta affusolata una piccola carica nucleare. Il controllo da terra era operato attraverso il calcolatore che veniva fatto funzionare a turno da Andromeda e dai suoi assistenti. I segnali dei bersagli, provenienti da Bouldershaw, passavano attraverso la sala di controllo, e venivano interpretati all’istante e inoltrati all’intercettatore. Il volo di intercettazione poteva venire diretto con la massima precisione.
In quel periodo avevano libero accesso alla sala di controllo solo Geers e il suo personale di lavoro. A Fleming e alla Dawnay era stata data, a titolo di cortesia, la possibilita di assistere su uno schermo, in un altro edificio, all’intercettazione: Andromeda lavorava tranquillamente al calcolatore e Geers si agitava ansioso e con aria di importanza tra la zona di lancio, l’edificio del calcolatore e la sala di controllo. Si trattava di un piccolo centro di operazioni dove si esaminavano i meccanismi del decollo. Un telefono diretto lo collegava al Ministero della Difesa. Judy era tenuta sotto pressione dal maggiore Quadring, che faceva fare un doppio controllo su tutti coloro che entravano e uscivano.
L’ultimo giorno di ottobre, Burdett conferi con il primo ministro poi telefono a Geers e a Reinhart.
«Il prossimo.»
Reinhart e Harvey rimasero in osservazione per trentasei ore prima di captare una nuova traccia, poi, al far dell’alba, raccolsero un segnale molto debole e il sistema automatico di collegamento entro in azione.
A Thorness, l’equipaggio ancora insonnolito si raccolse e Andromeda, che non mostrava alcun segno di fatica, stette ad osservare mentre gli altri controllavano le informazioni attraverso il calcolatore. Venne subito calcolato il tempo optimum per il lancio e fu comunicato al centro di controllo; ebbe inizio il conto alla rovescia. Sullo schermo dei radar si pote vedere molto presto una traccia del bersaglio. Nella stanza del calcolatore c’era uno schermo per Andromeda, un altro al centro di controllo per Geers, un terzo a Londra, nella sala operazioni del Ministero della Difesa, e un controllo generale a Bouldershaw, sorvegliato da Reinhart. Anche a Bouldershaw si poteva sentire il segnale del satellite: un
A Thorness gli altoparlanti continuavano a diffondere il conto alla rovescia, e le squadre di lancio continuavano a lavorare velocemente attorno alle basi dei razzi, sulla scogliera. Allo zero doveva essere effettuato il «primo lancio,» e se questo non avesse funzionato, il secondo, e se necessario, anche il terzo, seguendo calcoli di volo fatti tenendo conto del tempo di decollo. Andromeda aveva sostenuto che non ce n’era bisogno, ma tutti gli altri erano consci dell’umana fallibilita. Ne Geers ne alcuno dei suoi superiori potevano permettersi un fiasco.
Il conto alla rovescia scese di cifra in cifra, arrivando allo zero. Nella grigia luce mattutina del promontorio, i razzi di decollo del «primo lancio» all’improvviso fiorirono rossi. L’aria si riempi di frastuono, la terra tremo e l’alta matita sottile scivolo su nel cielo. In pochi secondi era sparita al di sopra delle nuvole. Nella sala di controllo, nella sala di operazioni e nell’osservatorio, visi preoccupati guardavano la sua scia apparire sullo schermo a raggi catodici. Solo Andromeda sembrava sicura e per nulla preoccupata.
A Bouldershaw, Reinhart, Harvey e la loro squadra seguivano le due tracce del proiettile e dell’intercettatore, che andavano lentamente convergendo, e sentivano il
Reinhart si precipito verso Harvey per battergli la schiena, fuori di se e con scarsa dignita.
«E andata…!»
«…Centro!» Geers sollevo il suo telefono collegato con Londra. Andromeda si allontano dallo schermo della sala di controllo come se non fosse successo nulla di importante. A Londra Vandenberg, nella sala operazioni, si volse ai suoi colleghi inglesi.
«Bene, che ne dite?»
Quella sera venne fatta alla stampa una dichiarazione ufficiale:
«
Da Whitehall si levo un respiro di sollievo quasi udibile, seguito da calorose autocongratulazioni. Il governo tenne una seduta insolitamente allegra e nel giro di una settimana il primo ministro mandava ancora a chiamare Burdett.
Il ministro della Difesa si presento, ordinato e sorridente, avvolto da un’aura di fiducia e di lozione dopobarba. «Nessuna nuova traccia?» chiese il primo ministro.
«Neppure una.»
«Niente in orbita?»
«No, niente ha sorvolato questo paese, Eccellenza, dopo l’intercettazione.»
«Bene.» Il primo ministro meditava. «Reinhart avrebbe comunque avuto il titolo di Sir.»
«E Geers?»
«Oh, gia. Comandante dell’Ordine dell’Impero Britannico.»
Burdett si preparava ad affrontare gli affari seri. «E il calcolatore e il suo… ehm, agente, Eccellenza?»
«Potremmo dare alla ragazza il titolo di Donna,» disse il primo ministro, ammiccando.
«Voglio dire,» disse Burdett, «che cosa sara di loro? Il ministro della Scienza vuole riaverli.»
Il primo ministro continuava ad avere un’aria divertita. «Non possiamo tenercelo, vero?»
«Abbiamo per esso un programma militare molto pesante.»
«Anche un programma economico molto pesante.»
«Che intende dire, Eccellenza?»
«Voglio dire,» disse seriamente il primo ministro, «che se questa particolare combinazione puo darci dei risultati a questo livello, puo ottenere anche un mucchio di altre cose. E naturale che debba ancora lavorare per la Difesa, ma al tempo stesso ha un potenziale industriale molto alto. Vogliamo diventare ricchi, lo sa, oltre che forti. Gli scienziati ci hanno dato, e io gliene sono molto grato, la macchina pensante piu avanzata del mondo. Ci dara la possibilita, come nazione, di fare un balzo avanti in molti campi e sarebbe anche ora.»
«Vuole continuare a occuparsene, Eccellenza?» Burdett era un miscuglio di irritazione e deferenza.
«Si. Faro una dichiarazione al paese nei prossimi giorni.»
«Non intende renderlo pubblico?»
«Non si agiti.» Il primo ministro lo guardava con indulgenza. «Diro qualcosa circa gli effetti, ma i mezzi resteranno segretissimi. Questa sara responsabilita sua.»
Burdett annui. «Che posso dire a Vandenberg?»
«Gli dica di mettersi tranquillo. No, gli dica che ci prepariamo a ritornare di nuovo un grande piccolo paese, ma che continueremo a collaborare con gli alleati. Con tutti gli alleati che possiamo trovare, anzi.» Fece una pausa per un attimo; Burdett aspettava educatamente. «Andro io stesso a Thorness non appena mi sara possibile.»
La visita fu combinata in pochi giorni; ovviamente per il ministro era una faccenda degna di avere la precedenza. Judy e Quadring ebbero qualche difficolta a nasconderlo alla stampa, perche la curiosita del pubblico era al vertice: ma alla fine tutto fu stabilito con la dovuta segretezza, e il campo e i suoi abitanti vennero tirati a lucido silenziosamente e discretamente. Geers era visibilmente cambiato: la sicurezza per lui era una sensazione nuova. Era come se avesse deposto le armi. Era pieno di vivacita, ma affabile, e non solo permetteva nuovamente alla Dawnay e a Fleming l’accesso al calcolatore, ma li aveva vivamente pregati di partecipare al corteo per la