spinse in avanti la gamba sinistra — ha colpito alla testa una guardia alla Telechron Bank. C’era un mucchio di denaro, la dentro, troppo da trasportare. Riuscire appena a portarne quattrocentomila crediti. Non molti.

— Hai rapinato la Telechron Bank di quattrocentomila crediti!

— Tre giorni, undici persone, quattro edifici: tutto per quattrocentomila crediti. Ma Titin — la sua faccia si contorse — non e stato divertente.

— L’ho sentito dire. E quanto ci hanno messo per prenderti?

— Sei mesi.

Rydra fischio. — Devo farti tanto di cappello, se sei riuscito a fuggire per tanto tempo dopo una rapina a una banca. E conosci abbastanza la biotica per effettuare un difficile intervento cesareo e mantenere in vita il feto. Ci deve essere qualcosa in quella testa.

— I dottori dicevano che il cervello non era stupido.

— Ascolta, ora tu e io abbiamo incominciato a parlare. Ma prima di continuare, io devo… — esito — insegnare qualcosa al tuo cervello.

— Che cosa?

— A proposito di tu e io. Devi sentire queste parole almeno un centinaio di volte ogni giorno. Non ti sei mai chiesto che cosa significhino?

— Perche? Moltissime cose hanno senso anche senza di loro.

— Ehi, prova a parlare nella lingua in cui sei stato allevato.

— No.

— Perche no? Voglio vedere se la conosco anch’io.

— I dottori dicevano che c’era qualcosa di sbagliato nel cervello.

— Va bene. Che cosa dicevano che era sbagliato?

— Afasia, alessia, amnesia.

— Allora eri ridotto davvero male. — Aggrotto la fronte. — Questo era prima o dopo la rapina alla banca?

— Prima.

Rydra cerco di ordinare quello che aveva saputo. — Allora, e successo qualcosa che ti ria lasciato privo di memoria, incapace di parlare e di leggere, e la prima cosa che hai fatto e stato rapinare la Telechron Bank… a proposito, quale?

— Su Rea IV

— Oh, allora era piccola. Eppure… sei rimasto in liberta per sei mesi. Nessuna idea su cio che ti e successo prima di perdere la memoria?

Il Macellaio alzo le spalle.

— Immagino — continuo Rydra — che abbiano preso in esame la possibilita che tu abbia fatto il colpo sotto il controllo ipnotico di qualcun altro. Non sai davvero quale lingua parlavi prima di perdere la memoria? Be’, i tuoi schemi verbali attuali devono essere ancora basati sulla tua vecchia lingua, altrimenti avresti imparato a usare tu e io prelevando semplicemente parole nuove.

— Perche questi suoni devono significare qualcosa?

— Perche in questo momento tu hai fatto una domanda alla quale non posso rispondere se tu non capisci quei suoni.

— No. — Il disagio ombreggiava la sua voce. — No. C’e una risposta. Le parole della risposta devono essere piu semplici, tutto qui.

— Macellaio, ci sono certe idee che vengono espresse a mezzo di parole. Se tu non conosci le parole, non puoi conoscere le idee. E se tu non hai l’idea, non hai la risposta.

— La parola tu solo due volte, vero? Eppure nulla si chiarisce, e tu non significa nulla.

Rydra sospiro. — Questo perche stavo usando la parola in modo empatico, rituale, senza fare esplicito riferimento al suo vero significato… Ascolta adesso: io ti ho fatto una domanda e tu non hai saputo rispondere.

Il Macellaio aggrotto la fronte.

— Lo vedi, devi sapere cosa significano per capire quello che ho detto. Il modo migliore per imparare una lingua e ascoltarla. Quindi ascoltami. Quando tu — gli punto contro un dito — hai detto a me — indico se stessa — Sapendo quali navi distruggere, e le navi sono distrutte. Ora scendere la Lingua del Drago, Tarik scende la Lingua del Drago, per ben due volte questo pugno — gli tocco la mano sinistra — ha colpito il tuo petto. — Gli sollevo la mano contro il torace. La pelle era liscia e fresca sotto il suo palmo. — Il pugno stava cercando di dire qualcosa, e se tu avessi usato la parola io, non avresti dovuto usare il pugno. Quello che cercavi di dire era: «Tu sapevi quali navi distruggere, e io ho distrutto le navi. Tu vuoi scendere la Lingua del Drago, io portero Tarik giu per la Lingua del Drago».

Il Macellaio corrugo nuovamente la fronte. — Si, il pugno per dire qualcosa.

— Tu non te ne accorgi, ma a volte vuoi dire certe cose, e ti manca un’idea per costruire queste cose, e ti manca anche la parola per rappresentare l’idea. All’inizio era la parola… E cosi che qualcuno, una volta, ha cercato di spiegare tutto quanto. Finche una cosa non riceve un nome, non esiste. E questa esistenza e necessaria al cervello dell’uomo, perche altrimenti tu non continueresti a picchiarti sul petto o a battere un pugno contro il palmo per cercare di comunicare. Il cervello vuole che esista; lascia che io gli insegni la parola.

La fronte del Macellaio si fece ancor piu corrugata.

E proprio allora la nebbia si apri dinanzi a loro. Nell’oscurita macchiata di stelle si stagliava una larga e ondulante finestra sensoria che trasmetteva su una frequenza vicina a quella della luce normale.

— Ecco — disse il Macellaio — quella e la nave aliena.

— Proviene da Ciribia IV — mormoro Rydra. — Sono favorevoli all’Alleanza.

Il Macellaio fu sorpreso dal suo rapido riconoscimento. — Una nave molto strana.

— Ai nostri occhi puo sembrare quasi ridicola.

— Jebel non sapeva da dove veniva.

— Non ne avevo piu vista una da quando ero bambina. Dovevamo ricevere dei delegati di Ciribia alla Corte dei Mondi Esterni. Mia madre era traduttrice a quel congresso. — Si appoggio alla balaustra e rimase a fissare la nave. — A vederla cosi sottile e delicata non si direbbe che puo volare o compiere balzi in iperstasi. Eppure lo fa.

— Loro hanno questa parola, io?

— A dire il vero, ne possiedono tre forme: Io-al-di-sotto-di-una-temperatura-di-sei-gradi-centigradi, Io-fra- i-sei-gradi-centigradi-e-i-novantatre-gradi-centigradi, e Io-al-di-sopra-dei-novantatre.

Il Macellaio sembro confuso.

— Ha a che fare con il loro processo riproduttivo — gli spiego Rydra. — Quando la temperatura e inferiore ai sei gradi sono sterili. Possono concepire solo quando la temperatura si aggira tra i sei e i novantatre gradi, ma per partorire deve essere superiore ai novantatre.

La nave Ciribiana si muoveva attraverso lo schermo, simile a un ciuffo di penne umide.

— Forse posso spiegarti qualcosa in questo modo: le nove razze che conosciamo hanno zone d’influenza estese quanto le nostre, possiedono societa tecnicamente sviluppate e complicate economicamente al pari della nostra, senza contare che sette di loro sono impegnate nella nostra stessa guerra, eppure e difficilissimo che abbiano contatti diretti con noi. E talmente raro che una cosa del genere avvenga, che perfino un comandante dell’esperienza di Jebel puo essere incapace di identificare una delle loro navi quando questa gli passa vicino. Non ti chiedi perche?

— Perche?

— Perche i fattori di compatibilita per le nostre comunicazioni sono incredibilmente bassi. Prendi ad esempio i Ciribiani, la cui scienza e in grado di fare volare quelle piume da stella a stella; non possiedono nessuna parola per “casa”, “abitazione”, o “abitare”. «Noi dobbiamo proteggere le nostre famiglie e le nostre case». Quando si stava preparando il trattato fra noi e i Ciribiani, alla Corte dei Mondi Esterni, ricordo che furono necessari quarantacinque minuti per dire in Ciribiano questa frase. La loro intera cultura e basata sul calore e sui mutamenti di temperatura. Siamo stati fortunati che conoscessero il significato di “famiglia”, perche sono gli unici ad averla oltre agli uomini. Ma per spiegare “casa” si e dovuto ricorrere a “…un ambiente rinchiuso in grado di creare una discrepanza termica con l’esterno, capace di mantenere in uno stato confortevole una creatura avente

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