barbariche — commento Rydra sedendosi. — Ma efficaci come il vento dell’inferno, immagino, se si sa come usarle.

— Cosa? — Il Macellaio si allaccio le cinghie al suo fianco.

— Stavo citando a modo mio il defunto Mastro Armaiolo di Armsedge.

Il Macellaio annui. — Controlla il tuo equipaggio. Io penso al decollo.

Rydra premette un pulsante dell’intercom. — Ottone, sei collegato al tuo posto?

— Tutto okay, ca’itano.

— Occhio, Orecchio, Naso?

— E pieno di polvere qui sotto, capitano. Quando e stata l’ultima volta che hanno scopato questo cimitero?

— Non mi interessa la polvere. Funziona tutto bene?

— Oh, si. Tutto perfetto… — La frase termino con uno starnuto spettrale.

— Salute. Lumaca, come stanno da te?

— Tutti ai loro posti, capitano. — Poi mormoro: — Vuoi mettere via quelle biglie?

— Navigazione?

— Ogni cosa al suo posto. Mollya sta insegnando lo judo a Ron. Ma sono pronto a chiamarli non appena succedera qualcosa.

— State all’erta.

Il Macellaio si chino vero di lei e le carezzo i capelli, ridendo.

— Anche a me questi ragazzi piacciono — gli confido Rydra. — Spero solo che non dovremo usarli. Uno di loro e un traditore che ha gia cercato di uccidermi due volte. Avrei preferito non offrirgli una terza opportunita, ma credo di farcela anche questa volta… almeno lo spero molto.

Dall’altoparlante venne la voce di Jebel. — I Carpentieri si presentino a trentadue gradi dal centro galattico. Scalpelli pronti al cancello K. Seghe e Trapani prepararsi al cancello R. Lame da Incisione al cancello T.

I tubi di lancio si spalancarono con uno scatto secco. La cabina si oscuro di colpo e lo schermo scintillo di stelle e di ammassi gassosi. I comandi luccicavano di luci rosse e gialle lungo il banco di controllo delle armi. Attraverso gli altoparlanti inizio il chiacchierio confuso degli equipaggi con la Navigazione di Tarik.

«Hei, questa mi sembra un po’ scorbutica. Riesci a vederla, Jehosaphat?»

«L’ho proprio di fronte. Una grossa mamma.

«Spero soltanto che non ci abbia ancora visti. Tienici al fresco, Kippi.»

— Trapani, Seghe a Nastro e Torni: assicuratevi che le vostre macchine siano ben oliate e i denti ben affilati.

— E per noi — disse il Macellaio. Tese una mano nella semioscurita verso i comandi delle armi.

«Che cosa sono quelle tre palline da ping pong dentro la zanzariera?

«Jebel dice che e una nave Ciribiana.

«Finche rimane dalla nostra parte, a me sta bene.»

— Gli strumenti a punta inizino le operazioni. Gli attrezzi a mano attendano per finire il lavoro.

— Zero — sussurro il Macellaio. Rydra senti l’astronave balzare in avanti. Le stelle incominciarono a muoversi. Dieci secondi piu tardi vide il muso rincagnato dell’astronave degli Invasori comparire sullo schermo.

— E orribile — disse Rydra.

— Tarik e uguale, solo un po’ piu piccola. E quando torneremo a casa, ti sembrera meravigliosa. Non c’e nessun modo per ottenere l’aiuto dei Ciribiani? Jebel dovra attaccare gli Invasori direttamente ai loro portelli e cercare di farne fuori il maggior numero possibile, prima che attacchino loro. E se anche allora i nostri battelli- ragno non saranno superiori di numero, Tarik — Rydra udi lo schiocco del pugno contro il palmo — …finira cosi.

— Ma non possiamo tirargli addosso una rozza e barbarica bomba atomica?

— Possiedono dei deflettori che la farebbero esplodere fra le mani di Jebel.

— Allora sono contenta di avere portato l’equipaggio. Potremmo avere bisogno di una rapida ritirata verso il Quartier Generale dell’Alleanza.

— Se loro ce lo permetteranno — disse lui accigliato. — Che strategia dobbiamo usare per vincere?

— Te lo diro non appena l’attacco sara iniziato. Ho un metodo, ma se lo uso troppo spesso devo pagarlo molto caro. — Ricordo il malore che l’aveva colpita dopo l’incidente con Geoffry Cord.

Mentre Jebel continuava, a disporre le formazioni, gli uomini chiacchieravano con Tarik e i battelli-ragno scivolavano avanti nella notte.

Comincio tutto cosi all’improvviso che Rydra quasi non se ne accorse. Cinque Seghe erano scivolate a poche centinaia di metri dall’Invasore e avevano aperto il fuoco contro i suoi portelli di eiezione. Rossi riccioli di metallo squarciato arricciavano ora i fianchi neri della nave. Ma occorsero solo quattro secondi e mezzo ai rimanenti ventisette eiettori per aprirsi e sparare il primo sbarramento di navi da battaglia. Ma Rydra stava gia pensando in Babel-17.

Attraverso il senso di tempo rallentato che la circondava, vide che avevano bisogno di aiuto. E nell’articolazione stessa di quella necessita era implicita la risposta.

— Spezza la formazione, Macellaio. Seguimi con dieci navi. Il mio equipaggio sta prendendo i comandi.

L’esasperante sensazione che le parole in inglese impiegassero tanto tempo a formarsi sulla sua lingua! La richiesta del Macellaio… — Kippi, mettimi le Seghe dietro la coda e lasciale andare! — …sembrava un nastro registrato che girasse a velocita ridottissima. Ma il suo equipaggio stava gia controllando il battello-ragno. Rydra sibilo la rotta nel microfono.

Ottone li porto in tempo ad angolo retto e per un attimo lei vide le Seghe che la seguivano. Poi un infinitesimale mutamento di rotta e si trovarono dietro la prima fila di battelli Invasori.

— Scaldategli il sedere!

La mano del Macellaio esito sui comandi delle armi. — Vuoi spedirli verso Tarik?

— All’inferno voglio mandarli. Spara, dolcezza!

Lui sparo, e le altre Seghe seguirono il suo esempio.

Nei dieci secondi che seguirono divenne chiaro che Rydra aveva visto giusto. Dinanzi a loro c’era la bizzarra e intricata astronave Ciribiana. Ciribia apparteneva all’Alleanza, e almeno uno degli Invasori dovette accorgersene, perche di colpo sparo contro l’assurdo vascello che gli si era parato di fronte. Rydra vide il cannone” Invasore sputare fuoco verde, ma il fuoco non raggiunse mai i Ciribiani. Il battello Invasore si trasformo in fumo bianchissimo che quasi subito scomparve. Poi fu la volta di altri tre battelli, e nel giro di un paio di secondi altri tre seguirono la stessa sorte.

— Via di qui, Ottone! — E la loro nave scivolo via.

— Che cosa… — comincio il Macellaio.

— Un raggio di calore Ciribiano. Ma non lo usano a meno di non essere attaccati. Un articolo del trattato firmato alla Corte nel ’47. Cosi abbiamo costretto gli Invasori ad attaccarli. Vuoi farlo ancora?

La voce di Ottone: — Ne siamo fuori, ca’itano.

Ora Rydra stava pensando in inglese, attendendo la consueta ondata di nausea del passaggio, ma l’eccitazione del momento tenne duro.

— Macellaio — chiese la voce di Jebel — cosa stai facendo?

— Funziona, non ti pare?

— Certo. Ma hai lasciato un buco di quindici chilometri nelle nostre difese.

— Digli che lo riempiremo fra un minuto, non appena avremo sistemato la prossima infornata davanti ai Ciribiani.

Jebel doveva averla sentita. — E cosa faremo nei prossimi sessanta secondi, mia giovane signora?

— Lottate come diavoli.

Poi un secondo gruppo di battelli Invasori fu condotto a incenerirsi sotto i raggi dei Ciribiani. Si levarono dall’altoparlante dei commenti preoccupati. «Ehi, Macellaio, ora ce l’hanno con te.» «Hanno capito che li stai mettendo nel sacco.» «Macellaio, ne hai sei sulla coda. Scuotili via alla svelta.»

— ’osso controllarli facilmente, ca’itano — la rassicuro Ottone. — Viaggiano tutti con il controllo automatico e io ho molta liberta di movimento.

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